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Cazzate a Volontè

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GalileoGalilei
view post Posted on 29/6/2007, 22:13 by: GalileoGalilei
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10 maggio
Cazzate a Volontè Vol. 1

Nasce da oggi una nuova rubrica del nostro sito, all’insegna dell’ironia e dell’ilarità, per svagarsi e riconquistare fiducia e stima in sè stessi: Cazzate a Volontè. Il prolifico deputato dell’Udc, infatti, dicendone una al giorno, è ormai fonte di svago quotidiano per chi ha voglia di farsi quattro risate o per chi è troppo stressato dal lavoro. Mettetevi comodi quindi, e buona lettura. Alla prossima cazzata! Cazzate a Volontè,Vol. 1: "A spasso per giardinetti"

‘Stop alla clava, si ai gay!’.

Queste semplici parole indirizzate alla Bindi,dalla piemontese Bresso, dimostrano benissimo quanto la clava abbia già colpito la testa di molti politici. Il semplice dubbio, falso come giuda, che non si può impedire agli altri, ciò che non si ritiene consono alla propria natura, in materia di famiglia, è frutto del ‘bernoccolo’. Infatti, parliamo di famiglia e non di gusti del gelato, la posizione meschina di chi vuole di pretendere di affermare un valore ed è magnanimo verso chi ne afferma uno opposto è francamente fuori dal mondo. Dimostra solo che a quel valore, quell’esperienza concreta di positività familiare, non la si sperimenta.

Come se, per il rispetto dei desideri altrui, mentre passeggio con mia figlia per giardinetti, non intervenissi per impedire che un pedofilo violentasse la mia bambina. Ve lo vedete un uomo normale che per rispetto delle opinioni e desideri altrui, si lascia invadere la propria casa senza prendere la clava? Un di più’ è la vita familiare, un di più che concretamente si sperimenta per sé, nella propria carne e per ciò si manifesta pubblicamente un positivo, si difende un di più!

Questa è l’unica ragione, unica esperienza che può convincere, perciò l’‘utile’ è per sé ed è riconosciuta fondamentale per la società. Sabato si ‘pone’ un ‘di più’ e ciò impone un giudizio per tutti, dai politici famosi, ai ciabattini di bottega. Un di più concreto, fa stridere ‘il di meno’ dei Dico,un attentato alla storia positiva della nazione,di carne e sangue, di ognuno di noi. I Dico servono? L’Istat dimostra di no. I Dico sono indifferenti alla famiglia? No, perché alle ridicole 100 lire delle risorse inguiste per la famiglia, verrebbero tolte 30 lire per i desideri privati di chi vuole privilegi pubblici. Ci si fermerebbe ai Dico?

Guardate l’esperienza degli altri Paesi e vedrete che dai Pacs, in pochi anni, si è passati alle adozioni gay etc. Accomodarsi nella poltrona di un Ministero, comporta per molti la scelta si usare selettivamente la ragione e cedere alla tentazione di imporre al popolo le cose più perverse. Un esempio? 22 milioni di famiglie vengono trattate, noi veniamo trattati peggio dei singles in Italia. E dovremmo pure essere felici!?Non dovremmo dimostrare che più famiglia è il bene del Paese?

Ciechi si può nascere o divenirlo per via di un incidente, ma fingere la cecità solo nei confronti della realtà familiare è assolutamente inaccettabile.E’ come dire che se uno ha sete, è bene che vada alla fontana e la prosciughi pure, se poi ‘sciopa’ la colpa è del ghiacciaio alpino che doveva sciogliersi prima.C’è qualcuno di voi che lavandosi la faccia con il sapone, al mattino, consuma tutta la saponetta nuova per fare una cortesia alla Nivea? Va là.

La dittatura dei desideri è una mina vagante, per sé e per la società, è un desiderio che non ha un oggetto preciso e stabile ma è in balia delle sensazioni momentanee, dei pruriti o dell’ultima pubblicità. Se una società o un Governo privilegiasse questi istinti, sub-bestiali, e non promuovesse la propria preservazione, stabilità e civiltà garantite dalla esperienza familiare, come lo chiamereste?Malato,vi basta? La famiglia attrae, attira, appassiona perché è un di più che ciascuno di noi può provare e testimoniare.Da questo ‘più’ si riparte per ricostruire, come diceva Eliot, ‘sempre in lotta, bestiali e carnali in un mondo che avanza indietro progressivamente’. Altro che ‘clava’,urge rimettere il cervello nella scatola cranica e togliersi i bottoni cuciti sugli occhi!

Fonte www.luca-volonte.it

http://www.mariomieli.it/spip.php?article244

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14 maggio
Cazzate a Volontè Vol. 2

L’Avvenire definisce terrorista Andrea Rivera e subito il pappagallo papalino si genuflette e ripete a vanvera. Pensavate che il nostro beniamino fosse un paladino dell’originalità? Credevate forse che il deputato dalle ginocchia consunte fosse un emerito rappresentante dei cervelli pensanti?
Gustatevi la seconda puntata della nostra rubrica! Cazzate a Volontè, Vol. 2 "Schiava della normalità".
Porrrrto-bello! Porrrrto-bello!



"Chi paragona la difesa di 23 milioni di famiglie ’normali’ agli orrori nazisti fa solo terrorismo: tra il milione e mezzo di persone di piazza San Giovanni c’erano cattolici, laici, ebrei, musulmani e dirigenti di ogni partito, anche dei Ds". Lo dichiara in una nota il capogruppo Udc alla Camera, Luca Volonte’ in relazione alle dichiarazioni di Franco Grillini.

"Capisco lo sconforto di Grillini, che si è dovuto accontentare di poche centinaia di presenze a piazza Navona - afferma l’esponente centrista - Tuttavia, come sul referendum sulla legge 40 di due anni fa, anche sui Dico è forse giunto il momento che il paladino dell’Arcigay metta da parte gli istinti e gli isterismi momentanei. Per noi ogni giorno è un Family Day: niente della gioia della nostra famiglia può essere offuscato, nemmeno dalle folli dichiarazioni di un qualche Paone o di certi Grillini".

Del resto, spiega Volonté, "l’unica deriva a cui assistiamo oggi è proprio quella dei valori fondanti della nostra società: il Family Day ha avuto il grande merito di testimoniare quanto voglia di famiglia fondata sul matrimonio, tra un uomo e una donna, ci sia ancora in Italia".

"La difesa dei diritti della famiglia e della sua normalità - conclude Volonté- è parte della dichiarazione dei diritti umani del ’48: l’opposto dei totalitarismi e dell’impero dei desideri cui invece sembra essere schiavo, anche con questa dichiarazione, il povero Grillini".

Fonte Dire


http://www.mariomieli.org/spip.php?article247

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16 maggio
Cazzate a Volontè Vol. 3

L’altro giorno, a commento del Family Day, Monsignor Bagnasco Vergogna aveva sprizzato GIOIA da tutti i pori per il bellissimo risultato di piazza San Giovanni. Un risultato costatogli poco più di un milione di euro di soldi degli italiani... Ed eccolo, lui, il Cocorito nazionale a esprimere GIOIA e felicità per questa manifestazione a sostegno della famiglia. Ma con un milione di euro qualche famiglia la potevano aiutare sul serio oppure no?
"Porrrrrrto-bello! Porrrrrto-bello!"
Cazzate a Volontè, Vol. 3 "...non è panna!"


Oggi scende in piazza la famiglia. Manifesta per testimoniare la propria identità. E, non senza un pizzico di orgoglio, anche la propria gioia: quella di rappresentare il nucleo fondante di un Paese.

La famiglia, quella prevista e tutelata dalla laica Costituzione repubblicana, è un valore aggiunto cui non possiamo e non dobbiamo rinunciare. E’ un ‘di più’ per tutti ma, ciononostante, minacciato da un ‘di meno’. Per esempio, da quei Dico che, se fossero stati approvati dal Parlamento, avrebbero sminuito un patrimonio unico e insostituibile. Oggi avrebbero così introdotto riconoscimenti e privilegi allucinanti e allucinati per le coppie conviventi, sia etero che omosessuali; domani, pure le adozioni.

Allora, stop. Basta con questa ideologia libertarista, che da una parte vorrebbe premiare gli istinti e i desideri del momento e, dall’altra, mortificare la più genuina delle aspirazioni, ossia quella di metter su famiglia, pur consapevole e anche ben disposto a far sacrifici. Basta con l’anarchia intellettuale il cui leit motiv è il “faccio così perché oggi mi gira così”. Un motto infantile, scansafatiche e irresponsabile, buono solo se oggi sul cono vuoi che il gelataio metta o no la panna. Solo che qui parliamo d’altro, di una questione seria: della base del Paese, del bene comune di una intera popolazione, di uno Stato che si identifica ancora, sempre e comunque nella famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna.

Basta con gli esperimenti biopolitici che hanno preso di mira la famiglia, scambiandola per una cavia, ipotizzando famiglie di serie B (e, a questo punto, anche di serie C, e via via sempre più giù, fino all’ultima categoria) non fanno altro che indebolirla, indebolendo così anche la società e, infine, lo Stato. Non abbassiamo le difese immunitarie del Paese, già acciaccato e malaticcio. Invece, diamogli un bell’antibiotico, una curetta ricostituente. Insomma, un rimedio che la politica ha il dovere di applicare. E somministriamogliela con urgenza.

Servono riforme, iniziative concrete che abbattano il fisco ‘nemico’. Come? Per esempio, rivedendo l’Ici per la prima casa, agevolando chi ha più figli rispetto a chi ne ha meno. Occorrono nuove norme che incentivino le famiglie e fare più figli, non a farne di meno, che non mortifichino più due coniugi se osano pensare di mettere al mondo il secondo figlio. Chi guida il Paese e, in particolare, le politiche sociali, si dovrebbe proporre al più presto di aiutare la famiglia, non di aggiungere nuove mine a un terreno già impervio.

Ma oggi niente politica: è una giornata di festa e di serenità, da trascorrere tutti insieme, mariti, mogli e figli, oltre che di serietà. E, al tempo stesso di impegno: laico e cattolico. In piazza San Giovanni si alza una voce, limpida e cristallina: di famiglia ce n’è una e una sola. Difendiamola, mentre cresce sempre più la consapevolezza che la famiglia è stabilità del presente, certezza e garanzia per il futuro. I nostri figli e le future generazioni ce ne saranno grati.

Fonte www.luca-volonte.it


http://www.mariomieli.org/spip.php?article211

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22 maggio
Cazzate a Volontè Vol. 4

Son passati 10 giorni dal Family Day, ma qualche "normale" ancora è lì a gongolarsi, a ricordare i fasti di quella stupenda festa normale cui hanno partecipato tante famiglie normali portate lì da tante normali parrocchie con autobus normali.
Ma sarà normale????
Comunque, eccovi il quarto volume della rubrica Cazzate a Volontè: delirii e sogni di un normale deputato ex Dc che ha la fissa dei Dico, come se fossero davvero il cancro della società.
Caro Luca, non ti preoccupare: noi siamo disposti a trattare. Basta con questi Dico, vogliamo il matrimonio! Vogliamo pari diritti, come quelli "normali". Anche se noi non lo saremo mai... e manco vogliamo esserlo!
Cazzate a Volontè, Vol. 4 "Il carnevale di Muccassassina".


I fatti sono resistenti di ogni idea, diceva Norberto Bobbio che di idee se ne intendeva. Eppure, i fatti di sabato 12 maggio hanno fatto ballare il ‘San Vito’ ai Ds. Niente di nuovo, per una formazione in cammino verso il partito democratico.

Era capitata la stessa cosa nei giorni seguenti alla sonora bocciatura del referendum del giugno 2005. Vale la pena ricordare quel numero di lotte sindacali di maggio, “con la fecondazione assistita sono nati in questi anni 12 milioni di bambini” e, dopo il risultato, le sferzanti dichiarazioni di Turci, allora rappresentante dei Ds nel Comitato per il ‘Sì’, “la legge 40 può essere cambiata” e del suo segretario politico, Fassino: “la legge 40 va comunque modificata”. Sono trascorsi due anni, ma la rima è la stessa, ci dev’essere qualcosa di indigeribile per alcuni politici, nel popolo.

Non riescono proprio a prendere atto delle decisioni popolari, né delle manifestazioni con più di un milione di persone, quando la loro idea è contraria alla realtà, al volere e ai desideri del popolo si rifugiano nella cattiveria reattiva delle proprie opinioni. Se accadesse di vedere un uomo maturo che nuota con costume, pinne e occhiali, strisciando sull’asfalto, come fosse nella piscina olimpica, cosa pensereste? Se poi, nello stupore generale, i passanti gli urlassero che, col suo modo di fare, si sta ‘sbucciando’ tutto il corpo e lui proseguisse maledicendoli? Scommetto che chiamereste il medico dei matti e lo fareste rinchiudere. Sarebbe un atteggiamento simile a quello di quel tale che, per lavarsi i denti, si tuffa dalle Cascate del Niagara. Pazzia.

Appunto, la pervicace volontà di non prendere atto della realtà è una caratteristica di un carattere e una psiche squilibrati. Infatti, un atteggiamento simile pare aver colpito i Ds che, stupiti e incavolati dalla piazza di San Giovanni e ancor più dalle presenze laiche, ebraiche, evangeliche, islamiche e del milione 200mila famiglie di ogni ordine, grado e preferenza politica, hanno pensato bene di recuperare il consenso dichiarando la loro priorità per il 2007: i Dico. Che dire?

Per coprirsi dalle critiche interne e dalle fughe verso Mussi del presidente del Piemonte, non solo hanno spinto la gentile Finocchiaro a usare parole tracotanti e violente verso i suoi colleghi senatori, ma si sono spinti addirittura a promettere persino le loro ‘truppe cammellate’ al Gay Pride. Vogliono creare un giustificazione, montare la piazza, mammellare i poveri iscritti di partito e sindacato per costruirsi una realtà popolare ‘su misura’, che giustifichi la loro scelta irragionevole.

Certamente non riusciranno a portare più di un milione di persone in adorazione di Grillini e soci, né i balletti carnevaleschi della ‘muccassassina’ riusciranno a divertire e a far gioire gli astanti. Perciò, hanno costretto Riotta a quello squallido Tg1 di sabato sera, con la falsa notizia di circa 200mila presenze. Che vergogna! Son ridotti proprio male per tener insieme i cocci, se devono mentire, insultare le famiglie accusandole di nazismo, cammellare le famiglie di operai. Non sarebbe più semplice se anch’essi partissero dalla loro esperienza naturale? Mica per mangiare usano i piedi! Eppure, come ogni ideologia, sfidano i fatti della realtà, finchè si scorneranno contro la regola aurea di Bobbio, il loro maestro troppo scomodo per essere ricordato.

A meno che, come racconta un amico, il problema dei Dico interessi molti di loro, troppo separati e divorziati, per non usufruire di quei privilegi irresponsabili che i ‘piccoli matrimoni precari’ metterebbero a disposizione. Questo si chiama, però, grave conflitto di interessi. Una cosa è certa, le famiglie italiane, comprese quelle dei militanti Ds, grazie a Fassino e Finocchiaro, da ieri sanno di non essere la priorità per quel partito e di conseguenza si comporteranno. La nostra normale felicità di essere famiglia deve proprio averli fatti arrabbiare. Che tristezza!

Fonte www.luca-volonte.it



http://www.mariomieli.org/spip.php?article289

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...

6 giugno
Cazzate a Volontè Vol. 5

Per tutti coloro che ne sentivano la mancanza, è tornato!
Eccolo, il caro Luca, sempre a donarci pillole di ilarità e momenti goliardici che ci rianimano dopo giornate stancanti e calde, passate in ufficio.
La giusta pausa al momento giusto.
Stavolta ha pensato bene, visto che siamo sotto Pride, di parlare di noi. Un omaggio di cui il carissimo deputato ci ha onorati dopo l’enorme successo che riscuote la sua rubrica. Tanta visibilità in cambio di qualche sorriso: un baratto che si può fare.
Poi Luca è sempre così spontaneo: ha pensato al suo articolo mentre tornava dal mercato l’altro giorno. Dopo aver scambiato qualche consiglio con la signora Maria su come cucinare le zucchine, e dopo che il nerboruto fruttivendolo gli aveva messo due banane omaggio nella busta. Luca Luca Luca... (ma non era pure il nome dell’ex della Carrà???)
Cazzate a Volontè, vol. 5: "Gira che ti rigira, la zucchina se la prende sempre...".


‘Un chilo di finocchi, per favore faccia vedere il fondo e i gambetti verdi e pelosi”. Questa semplice esclamazione e richiesta da fruttivendolo o nelle bancarelle del mercato di paese, tra qualche tempo potrebbe essere fonte di denuncie e sentenze nei tribunali italiani. Se a fianco dell’avventore nerboruto o della signora Maria, si trovasse una persona che si sentisse offesa per le esclamazioni, potrebbe denunciare non solo il commerciante ma anche l’acquirente.
Se la signora Maria avesse ospiti a cena e nel trambusto generale della discussione, si cominciasse ad accapigliarsi sulla colpevolezza cristallina di Visco o altro, potrebbe finire anche questa in Tribunale per il semplice fatto di aver cercato di interrompere il parapiglia verbale, condito da qualche pacca sulla spalla, con uno stentoreo:”Finocchi in umido anche per chi non li vuole!”.

Incredibile? Per niente a sentire la parole del Ministro Pollastrini.La signora snob, tenuta al Governo forse per lasciar in pace la banca del marito, era chiamata mercoledì sera a commentare e suffragare gli ‘episodi di omofobia in Italia’. Di episodi non ne ha citati, ancor meno del dossier preparato dall’Arcigay che almeno poteva leggersi, invece ha sproloquiato un comizio, ringraziando le associazioni omosex della loro collaborazione e denunciando come ad ogni “passaggio d’epoca…emergano insicurezze e paure, a cui gli spiriti fondamentalisti e reazionari possono far risorgere…soggetti da indicare come qualcosa da perseguitare”, i reazionari e fondamentalisti a cui si riferisce li trovate nelle sue parole ‘carine’ nei confronti della Chiesa e dei cattolici.

Proseguiva la signora,”tolleranza zero contro intimidazioni, violenze, molestie, persecuzioni, soprusi,offese…di donne,bambini,omosessuali, lesbiche e transessuali”. E gli uomini? Il rispetto dei diritti umani, l’impegno contro ogni tipo di discriminazione e a difesa di tali diritti, non vale per gli uomini?! Probabilmente aver avuto al fianco troppi mariti, può contribuire a farsi una cattiva idea. Poi via, a parlare della risoluzione del Parlamento Europeo, quella di Agnoletto contro le religioni monoteiste, contro Bagnasco e la Nota Cei, affermando che quel documento lei lo vuole applicare tutto. Senza la benché minima ombra, senza neppure sapere che le risoluzioni parlamentari europee, non obbligano nessun Paese dell’Unione ad alcuna applicazione, soprattutto nelle parti che riguardano la famiglia che rimane una competenza esclusiva degli Stati membri. Per fortuna hanno tolto i riferimenti a Bagnasco, se no rischiava un processo o la galera.

Nel Ddl, modifica della Legge Mancino, la signora Polly ha messo la valorizzazione della ‘omosesualizzazione scolastica’ e anche nell’art.18, l’ampliamento del delitto di istigazione e il divieto di associazioni a gruppi discriminanti. I club di soli maschi o sole femmine, non saranno più possibili, c’è pericolo per il fruttivendolo. Non finisce qui, al Ministero c’è la Commissione per i diritti e le pari opportunità di lesbiche e gay, è stata abolita invece quella delle Pari Opportunità uomo-donna. “La Ministra (?) non può che stare con chi subisce, genitori omosessuali etc.”. Chi vuole le discriminazioni in Italia è e deve essere perseguito, tutte le discriminazioni, comprese quelle derivanti dagli atteggiamenti o pulsioni sessuali.E’ incomprensibile che si voglia creare, per legge, una categoria ‘protetta’ più di altre, con diritti maggiori di altri, sulla base di una pulsione sessuale.

La difesa dei diritti, la non discriminazione vale per tutti i cittadini al di là del proprio credo,sesso,scelte sessuali etc. O no? No, perché la Toscana, ieri ha esteso il sussidio di disoccupazione anche ai ‘trans’,in quanto categoria ‘protetta’, che quindi avranno pagati i soldi senza far niente, per il semplice fatto che dichiarino di ‘sentirsi donne o uomini’. Questa è discriminazione!La Polly non colpirà la Regione Toscana, ma solo chi non condivide l’ideologia gay, il modello positivo d’esser trans o omosex che, come dice Guadagno Vladimiro, dovrebbe “essere curato”. Non interessa che l’omofobia non sia una malattia ma venga invece attribuita a chiunque la pensi in maniera diversa da Grillini e Pollastrini, non interessa che il disagio omosex si possa affrontare con una terapia affermativa (Gat) o di ‘riorientamento’.

Si vuole solo discriminare per legge. A me non sono mai piaciuti i finocchi bolliti a tavola, potrò ancora dirlo al Ristorante?Siamo al peggior paganesimo dove le caste si privilegiano per legge, si viola il principio di non discriminazione,uguaglianza e libertà dei cittadini, questa è la tirannia del relativismo. La congiura contro Buttiglione si vuol far solo su larga scala.

Fonte www.luca-volonte.it



http://www.mariomieli.org/spip.php?article299

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16 giugno
Cazzate a Volontè Vol. 6

Nel giorno del Pride, la nostra bad girl della politica italiana, Luca Volontè, torna a parlare di Family Day. E lo fa dicendo una cazzata dietro l’altra. Mentre per Roma appaiono scritte della peggiore specie nazista ("Basta froci!", " Gay Raus", "Roma fascista non vi vuole", "Gay a morte"), nella connivenza di gran parte delle forze politiche, e di delinquenti politici come Volontè, Binetti, Bobba, che incitano continuamente all’odio e alla discriminazione verso le persone GLBT, Luca non ha meglio da fare che scrivere cazzate su Bagnasco: VERGOGNA!
Godetevi l’ennesima chicca in questa giornata di Pride, e scendete orgogliosi con noi in piazza, per manifestare in nome della LAICITA’, PARITA’, DIGNITA’. Perchè nei paesi normali, gente come la Binetti, starebbe in galera.
Cazzate a Volontè, Vol. 6 "Siamo tutte ragazzacce sprovvedute".

Trenta giorni son passati dal quel 12 maggio. Trenta giorni in cui alla foga delle parole, al susseguirsi di iniziative dei giorni successivi nulla è seguito. Anzi, le ripetute domande di chiarimenti su quanto e come del ‘tesoretto’ sarebbe stato riassegnato alle famiglie, si è risposto col silenzio. Nulla più dalle preoccupanti indagini dell’Istat che confermavano in quei giorni la drammatica condizione di difficoltà delle famiglie italiane, nulla dei bei discorsi impegnati di Padoa-Schioppa o della Bindi. Ma qualcuno, due specie di italiani non hanno dimenticato quel 12 maggio, quel milione e più in Piazza San Giovanni. I primi son quelli (e io tra loro) che in quella piazza ci stavano, quelli che si sono sobbarcati il viaggio in pullman o in treno, pagandosi il posto e il biglietto.

Noi, per i quali ogni giorno è un family day, noi abbiamo fatto un’esperienza, abbiamo vissuto un avvenimento che sempre farà e sarà parte della nostra esperienza di vita. Non siamo i soli a non aver dimenticato, non poter dimenticare ciò che abbiamo visto e udito. Altri, quelli delle scritte, i pittori dementi anarchici, e forse qualche mitomane, non hanno dimenticato né le parole precedenti e successive del Vescovo Bagnasco, né dimostrano di volerlo fare oggi. Tre giorni fa, la notizia dell’ennesima lettera - con tanto di pallottole - al Presidente della Cei. C’è qualcuno che ancora possa sinceramente definire questi vili attentatori, questi figli dell’anarchia e del radicalismo comunista, ‘ragazzacci sprovveduti’? Spero che almeno di questo si abbia la decenza di non parlarne più.

Gli attentatori, come diceva il Viceministro Minniti, sono anarchici collegati a gruppi spagnoli e non ‘mitomani’. Dispiace che si giochi, invece, con le parole. Dal Family Day, dalle legittime richieste, impersonate in quella piazza, di 22 milioni di famiglie, non si parla più. Non per questo tali emergenze sono risolte. Anzi, ogni giorno che passa i problemi e le difficoltà per le famiglie aumentano. Eppure, il silenzio mass-mediatico incombe. L’altra specie, gli isterici del Family Day, non hanno invece dimenticato e si opporranno con tutte le loro forze a chiunque tenga viva la memoria della verità e della realtà. Perché? Hanno ben capito che misure ‘francesi’ e ‘tedesche’ lascerebbero il nostro Paese più civile, i nostri giovani meno frustrati, i nostri anziani più contenti, padri e madri liberi e figli felici.

Accadrebbe cioè che sul terreno italiano, invece di buttare a piene mani l’acido, si poserebbe quel fertilizzante civile e sociale che può solo irrobustire la pianta democratica. Il Cardinale Camillo Ruini ha legato il suo mandato soprattutto all’immagine del referendum sulla vita umana del 2005, l’Arcivescovo di Genova è divenuto il simbolo del richiamo laico al valore della famiglia. Non ce lo dimentichiamo noi, perché la famiglia è la nostra esperienza quotidiana, ma nemmeno gli attentatori, che però devono essere richiusi in carcere e presto. Altro che mitomani. Come se gli ‘insultatori da muro’ fossero pittori in ‘erba’.

Fonte: www.luca-volonte.it


http://www.mariomieli.org/spip.php?article309

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25 giugno
Cazzate a Volontè Vol. 7

Squillino le trombe! Al Mario Mieli eravamo preoccupati del suo silenzio assordante. Ma la nostra Luca stava meditando e con una settimana di ritardo ha sfornato la sua nuova cazzata. Noi arriviamo a un milione in piazza, e lei per non essere da meno sforna una cazzata all’ennesima potenza. Grazie Luca, anche in questa torrida estate ci allieti le giornate con le tue barzellette. Ma i dottori non consigliavano di stare al fresco per evitare di vaneggiare?
Non sarebbe il caso che ascoltassi di più i medici e meno i preti? Comunque, giusto per ricordartelo, la famiglia sacra che tu difendi era più vicina alle nostre istanze che alle tue: San Giuseppe era un padre per surrogazione!
Cazzate a Volontè, Vol. 7: "Luca figlia di Dio e sorella di Gesù".

Ci sono foto impubblicabili, chiunque le può rintracciare via internet, foto blasfeme di un sito,segnalato da un gruppuscolo gay come legato a ‘Carni scelte’. Non discuto e non mi presto a far impropri collegamenti generici tra le tante associazioni gaie e il satanismo, tuttavia viene da riflettere su slogan, immagini e simpatie reciproche.Inquietante e allarmante allo stesso tempo. Ripeto, niente di generico e nessun colpo di mitraglia nel mucchio, una circostanza particolare che lascia un ombra sugli avvenimenti legati alla processione della Madonna di San Luca e alla iniziativa, già svolta a Roma e bloccata a Bologna, della mostra. ‘La Madonna nell’immaginario queer’ sarà il nuovo titolo e confidiamo che oltre alle proteste dei cattolici anche le comunità islamiche facciano sentire la loro voce.

Forse sarebbe il caso che le autorità della magistratura, preso atto della notizia vigilino. Ciò che inquieta e spiega forse il perché di tante violenze e minacce, verbali e non, verso i cattolici, vescovi, Papa e immagini sacre, si trova appunto in quelle immagini dissacranti,offensive,blasfeme e spregevoli probabilmente ispiratrici. Ciò che sconvolge non sono solo le immagini, riportate dai siti collegati, di disegni di bambini che si masturbano o di preti dediti al sesso orale, né di immagini della Madonna sul tampax mestruato, neanche quel Cristo ferito al costato che trattiene in mano un quarto di bue e dice ‘prendete e magiate’. Questo è solo il vomito dell’invidia del Diavolo, è raffigurazione dei peggiori fotogrammi dell’”Esorcista”.

Chiunque abbia visto il manifesto del Queerhell di sabato 16 giugno 2007, Forte Prenestino,Roma, sa che il Queerinfernale era simboleggiato dai segni diabolici.Ciò che sconvolge totalmente è che qualche amministrazione pubblica e qualche Ministro paghi, direttamente e indirettamente con i soldi pubblici un tale ‘sabba satanico’, al punto che viene da chiedersi perché non debbano essere catalogati come artisti anche i condannati di Busto Arsizio.Di più, è inaccettabile voler imporre uno stravolgimento della parola e del valore del rispetto per le credenze altrui e farlo per di più con i soldi di tutti; tra i quali laici e cattolici la stragrande maggioranza riconosce proprio in quelle figure sacre la radice, l’esperienza dalla quale provengono civiltà, cultura e tradizioni del nostro Paese.

A Bologna, si è intervenuti in tempo ma l’oltraggio c’è stato ed è un oltraggio perpetrato a Roma, che avverrà con il ‘Messiah game’ a Venezia, nelle sale della Camera filamti radicali falsi per accusare la Chiesa di pedofilia?. Un’offesa a tutto il popolo italiano, credente e non credente, cattolico e musulmano, ebraico e buddista, di qualunque colore politico. Tranne uno purtroppo, quello di Rifondazione Comunista e della Signora Manapace, tranne quello confermato dal silenzio incredibile dei solitamente loquaci sindacati gay, che proprio a Bologna hanno esponenti nazionali.E’ l’escalation che impressiona,il crescere dell’incultura e della volgarità, della protervia e dell’oltraggio che pare non aver limite e al quale i responsabili pubblici sono colpevolmente sempre in ritardo.

Ostilità e mancanza di rispetto, insulti e scritte intimidatorie la Chiesa e i cattolici le ricevono ogni giorno. Gli ultimi coretti inaccettabili di sabato scorso contro il Papa li abbiamo scordati? E’ un problema di civiltà che abbiamo di fronte, il confine tra la libertà di offesa spregevole e quella di opinione.E’ ‘scorretto’ dire finocchio ma son tollerati e pagati coloro che insultano la mia esperienza di figlio di Dio, fratello di Gesù e figlio della Chiesa?Devono essere vietati i suoni delle campane ma si devono ascoltare danze macabre e urla al demonio? Io credo a Colui che ha vinto il Male, il potere delle tenebre, sciolto i legami della morte: Gesù Cristo. Credo in quella dolce Signora, la Santissima Madre di Dio, la mia mamma di San Luca che ha schiacciato la testa del serpente. Chi offende la mia mamma offende me!Alla inquietudine del gorgo del Male, io preferisco la luminosa gioia del mio Gesù. Pretendo rispetto!San Michele Arcangelo pensaci tu!

Fonte: www.luca-volonte.it



http://www.mariomieli.org/spip.php?article316


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29 giugno
Cazzate a Volontè Vol. 8

Godetevi il nuovo capitolo della saga " Cazzate a Volontè" dal titolo "Operazione Mazzafionda". Puntuale come un herpes, la maìtre à penser dell’Udc è tornata a colpire. Luca Volontè dopo aver smascherato Ikea che attentava alla tradizione cattolica dell’Italia perchè non vendeva il presepe (per favore non ridete, contenetevi), adesso si scaglia contro il sito Molleindustria e il videogame Pretofilia. Forse perchè preferisce i giochi della sua infanzia tipo la mazzafionda o forse perchè troppo attuale per la dark lady della politica italiana?

Siamo vicini e molto gelosi (non è da tutti ricevere le attenzioni di un simile italico virgulto) e delle attenzioni che la perpetua vaticana ha riservato agli amici di Molleindustria, e vi consigliamo di visitare il loro sito www.molleindustria.it

Cazzate a Volontè vol 8: Operazione mazzafionda


"Provocatorio e offensivo: l’ennesimo attacco alle istituzioni religiose e alla fede cristiana. Il Governo provveda con urgenza a oscurare il sito che consente di scaricare ’Operazione pretofilia’, ’gioco-flash’ scaricabile da Internet che riproduce la simulazione di stupri su bambini, da parte di preti, non ostacolati da genitori intimiditi e omertosi": lo afferma il capogruppo Udc alla Camera, Luca Volontè, che ha presentato un’interpellanza urgente ai ministri dell’Interno, dei Beni Culturali e delle Comunicazioni.
"Si applichi la legge 38/2006: benché virtuali - sottolinea Volontè in un comunicato - la riproduzione e la divulgazione di scene che riproducono eventi così abominevoli sono vietate. Nessuno cerchi alibi con la scusa della libertà di espressione di sedicenti artisti offendendo così la sensibilità umana e religiosa. E’ necessario che il Governo adotti provvedimenti tali da evitare che anche in futuro possano verificarsi casi analoghi di offese al sentimento religioso e alle confessioni religiose in generale e a quella cattolica in particolare".

Edited by GalileoGalilei - 18/7/2007, 12:34
 
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