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Garibaldi anticlericale, Il mito inossidabile del più grande eroe che l'Italia abbia avuto

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GalileoGalilei
view post Posted on 14/8/2009, 14:53 by: GalileoGalilei
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“Il peggiore dei vostri nemici è il Papa, e voi sciaguratamente avete provato quest’anno quanto fossero vere quelle parole. Oggi devo manifestarvi un’altra verità, conseguenza della prima. I preti, complici del papato, sono vostri nemici, e voi dovete lavare di questa sozzura le bellissime vostre contrade. Non sangue; voi sareste riprovati. Ma ogni volta che s’incontra sul vostro passaggio la figura grottesca, ipocrita, dissimulata, d’un figlio del Sanfedismo e dell’Inquisizione, voi dovete scacciarla come cosa schifosa, appestata! Voi dovete far sparire dalla luce del sole che offuscano quei cappelloni multiformi, simboli per l’Italia delle miserie, delle vergogne di 18 secoli.”

“Fuggite la Chiesa, la bottega che puzza d’infetti rettili e non la permettete ai vostri congiunti. Che il prete non comparisca più in pubblico col grottesco segno del triregno, simbolo di miseria e di vergogna per l’Italia.”

“Già ti additai i tuoi nemici e devo ricordarteli oggi. Non fidarti del prete di Roma, sia egli vestito da coccodrillo o da chercuto; già te lo dissi: egli è il capitale nemico tuo. Quando un uomo che non conosci ti avvicina per consigliarti, tu fiutalo prima, e se ti puzza di quell’olezzo caccialo; sarà facile riconoscerlo all’odore impuro.”

“[Il Papa è] il canchero nel cuore dell’Italia [...] il contadino [cattolico] non serve volontariamente l’Italia. Per lui, l’Italia una, libera, rigenerata, è nemica del prete, dunque di Dio, e i governi che si succedono mantengono questa maledizione del Genere Umano. Quando le madri baciano la mano al prete, e s’inginocchiano davanti a lui, non sanno che sono ai piedi d’un assassino dei loro figli, d’un assassino del loro paese.”

“I clericali sono sudditi e militi di una potenza straniera, autorità mista e universale, spirituale e politica, che comanda e non si lascia discutere, semina discordi e corrompe. A questi nemici della patria nostra e della civiltà voglionsi togliere i mezzi di nuocere.”

“Il prete è l’assassino dell’anima poiché in tutti i tempi egli ha fomentato l’ignoranza, e perseguito la scienza… Assassino dell’anima egli è peggiore dell’assassino del corpo e più di quello meriterebbe la morte. Gliela commineremo a galera in vita, o cosa simile, per impedirlo di assassinare. Noi lo accoglieremo però se, lasciando il suo carattere di buffone, egli vuol ridiventare uomo."

“Che diavolo di libertà vuole un popolo che tutti i giorni va a prostrarsi à piedi d’un prete, piedistallo di tutte le tirannidi e soldato del più atroce de’ tiranni d’Italia? Io crederò che il nostro popolo vuol essere libero quando lo vedrò cambiare la bottega di San Petronio in un asilo di indigenti; quando, sulla chierica del negromante buffone, lo vedrò infrangere il fiasco di San Gennaro.”

“Come seguaci di Beccaria e di Victor Hugo, noi abbiamo sempre creduto che l’uomo non sia padrone della vita dell’uomo! Così non la pensa però quel vecchio putrido, sacerdote della menzogna e del delitto, che siede in Roma.”

“Fra due mesi sarete visitati da tutto ciò che il mondo ha di più rispettabile. L’eletta parte delle nazioni, i rappresentanti dell’intelligenza e del diritto umano. E voi vi lascerete trovare ancora con l’umiliante composizione chimica che gl’impostori vi spacciano come sangue di San Gennaro con cui si beffano di voi da tanti anni? Non sarà bene di frangere per sempre quell’ampolla contenente il veleno? E i confessionali fatti a pezzi, e resi utili a far bollire i maccheroni della povera gente… che ve ne pare?”

“Qui, nella contaminata vecchia capitale del mondo, si discuterà sulla verginità di Maria, che partorì un bel maschio sono ora 18 secoli… sulla eucaristia, cioè sul modo di far inghiottire il reggitore dei mondi, e depositarlo poi in un closet qualunque. Sacrilegio, che prova l’imbecillità degli uomini che non regalano d’un pugno di fango il nero, che sì sfacciatamente si beffa di loro. Finalmente sull’infallibilità di quel metro cubo di letame che si chiama Pio IX.”

“Il prete, senza cui non vi sarebbe tirannide, è come la gramigna; se non si sradica fino all’ultimo pelo, essa si propaga subito ed invade, infetta la pianta umana che commise il delitto di non spegnerla…”

“E credete voi che se un bel giorno si vedessero i grassi servi di Dio, con una vanga in spalla marciare alla coltivazione dei campi, o al lavoro del Tevere e dell’Agro Romano, che per colpa loro è diventato un cimitero, credete voi, dico, che il sole cesserebbe di illuminare il globo?”

“Oggi non voglio accettare in nessun tempo il ministero odioso, disprezzevole e scellerato di un prete, che considero atroce nemico del genere umano e dell’Italia in particolare.”

Edited by GalileoGalilei - 14/8/2009, 16:22
 
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