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Scarcerato don Rugolo. Abusi su 3 minori: 25.000 € dalla Caritas. Il vescovo: "Ho insabbiato tutto", Mons Gisana lo trasferisce per "ragioni di studio" e se la prende con la Procura: "offeso per non essere stato informato"

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pincopallino2
view post Posted on 23/1/2021, 21:28 by: pincopallino2

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https://palermo.repubblica.it/cronaca/2021...iato-283683667/

Il prete di Enna e gli abusi sessuali su un minore, la Chiesa aveva archiviato
di Salvo Palazzolo

Due anni fa, l'inchiesta ecclesiale si era arenata per un difetto di competenza: "All'epoca dei fatti era solo un seminarista". I pm convocano il vescovo Gisana. A dicembre ha partecipato a un incontro di catechesi on line con il sacerdote indagato
22 GENNAIO 2021

Due anni fa, la Chiesa aveva archiviato l’indagine nei confronti del sacerdote accusato di aver abusato di un giovane di Enna. Con una motivazione formale, un “difetto di competenza”: all’epoca dei fatti, il prete era ancora seminarista. Dunque, al di fuori dalla giurisdizione ecclesiale. Ma, adesso, dopo la denuncia della vittima alla polizia e il clamore mediatico di questi giorni, il Vaticano ha chiesto informazioni sul caso al vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana. Anche il procuratore di Enna Massimo Palmeri ha convocato il vescovo, come persona informata sui fatti.

Ieri mattina, don Gisana è rimasto per due ore e mezza al palazzo di giustizia. «Abbiamo ripercorso tutti gli aspetti di questa vicenda», si limita a dire il procuratore capo, che ha sentito il presule alla presenza dei due sostituti assegnatari del fascicolo. «Acquisiremo gli atti dell’indagine ecclesiale», aggiunge il procuratore.

Molestie dal prete, Enna si divide. Il procuratore: "Dalla Curia solo silenzio"
di Salvo Palazzolo
19 Gennaio 2021

Per certo, la Chiesa non ha mai segnalato il caso alla magistratura. E sembra aver dimenticato in fretta quella denuncia. Il sacerdote finito sotto accusa è stato sì allontanato alla fine del 2019, ufficialmente per motivi di salute e studio, ma questa estate è tornato a celebrare messa ad Enna, a dicembre ha partecipato addirittura a un incontro di catechesi on line con il vescovo Gisana, rivolto ai giovani. La registrazione, del 23 dicembre 2020, è su Facebook. Era forse il preludio di un ritorno ad Enna?
Ripercorriamo l’inchiesta della Chiesa, che ha più di una lacuna. Alla fine del 2018, un giovane presenta una denuncia per abusi sessuali commessi da un prete al vescovo di Piazza Armerina, l’esposto viene trasmesso al tribunale ecclesiastico regionale per un’indagine “previa”, così viene chiamata. Due alti prelati (uno oggi è vescovo in una diocesi siciliana) ascoltano per quattro ore il denunciante; viene convocato anche il sacerdote chiamato in causa, ma non si presenta. Non si presentano anche alcuni testimoni importanti citati dalla vittima. Un’inchiesta non troppo approfondita, che alla fine mette in risalto solo un episodio di abusi sessuali, compiuto quando il prete accusato era ancora seminarista. Eppure, la vittima aveva parlato di molti altri abusi, proseguiti negli anni, quando ormai l’indagato era diventato sacerdote, uno dei più stimati della diocesi di Piazza Armerina per il suo impegno con i giovani. Ma l’indagine previa resta in superficie, l’incartamento torna alla diocesi di Piazza Armerina, il vescovo lo invia in Vaticano, alla Congregazione per la Dottrina della fede, per la decisione finale. Che si arena sul difetto di competenza. E la storia finisce lì. Mentre il prete viene invitato a trasferirsi al nord Italia. Ma di recente gli viene consentito di mantenere contatti con i ragazzi di Enna, on line.

Adesso, tutt’altro ritmo ha l’indagine che la procura ha affidato alla squadra mobile diretta da Nino Ciavola. La vittima che ha denunciato ha parlato di altri giovani che sarebbero stati abusati dal sacerdote. Sono già iniziate le audizioni.
 
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