I Legionari di Cristo scordano che è stato condannato in Cassazionehttps://regnumchristi.it/wp-content/upload...icato-vr-it.pdfLEGIONARI DI CRISTO
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La Congregazione dei Legionari di Cristo fornisce le seguenti
informazioni riguardo al caso Vladimir Reséndiz Gutiérrez, suo ex
membro:
1. Vladimir Reséndiz Gutiérrez, cittadino messicano, è entrato nel noviziato della
Congregazione nel 1993. Ha emesso i voti perpetui nel 2001 ed è stato ordinato
sacerdote nel 2006.
2. La prima accusa di abuso sessuale contro Vladimir Reséndiz Gutiérrez è stata
ricevuta dalla Congregazione il 6 marzo 2011. L’accusa faceva riferimento a
fatti accaduti tra il 2006 e il 2008 nel seminario minore della Congregazione a
Gozzano in provincia di Novara (Italia). Reséndiz, quando ha ricevuto la prima
accusa risiedeva in Venezuela.
2.1.L’8 marzo 2011 la notizia di questa denuncia è giunta alla direzione
generale.
2.2.Il 10 marzo 2011, Vladimir Reséndiz Gutiérrez venne rimosso dal ministero
che stava svolgendo nel seminario minore in Venezuela e dal suo lavoro
pastorale con i minori.
2.3.Il 18 marzo 2011, dopo essere stato interrogato dal suo superiore religioso,
venne ritirato dal suo ministero sacerdotale attivo.
2.4.Il 27 giugno 2011, dopo aver reperito le informazioni necessarie, la Legione
di Cristo ha presentato il caso di Vladimir Reséndiz alla Congregazione per
la Dottrina della Fede.
3. Nell’aprile 2013 la Congregazione per la Dottrina della Fede ha decretato
la perdita dello stato clericale di Vladimir Reséndiz che, da quel momento ha
cessato di essere un membro della Legione di Cristo.
4. Attualmente, in Italia sul caso ci sono due processi penali in corso presso il
tribunale di Novara, sui quali non è stata pronunciata nessuna sentenza:
4.1.Un processo penale contro Vladimir Reséndiz per abusi su minori.
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4.2.Un altro processo, contro alcuni membri della Congregazione e altre
persone, per un intento di estorsione contro la famiglia di uno dei minori, per
il quale gli accusati si sono dichiarati innocenti.
La Congregazione, non appena il tribunale competente emetterà la sentenza o
un’altra disposizione, ne darà informazione.
5. La Congregazione, profondamente dispiaciuto, chiede perdono a chi ha sofferto
di abusi per tutto il dolore causato, sapendo che questa richiesta di perdono non
sarà mai sufficiente per sanare le profonde ferite causate. Riconosciamo che un
abuso, indipendentemente dalla sua natura, causa un dolore profondo e
danneggia chi lo ha subito, la sua famiglia e anche la Chiesa.
6. Consapevoli della nostra responsabilità come parte della Chiesa e per la nostra
storia istituzionale, siamo fermamente impegnati nello sviluppo di una politica
esigente di ambienti sicuri, contro abusi sessuali per minori e adulti vulnerabili
che sono in contatto con persone che partecipano alle nostre attività
apostoliche, educative e pastorali. Per questo ci impegniamo, inoltre, ad
accompagnare i nostri seminaristi in un discernimento maturo durante il loro
periodo di formazione per assicurare, per quanto possibile, una vita di fedeltà
alla vocazione sacerdotale cattolica.
Aggiornamento (25 luglio 2020).
Il 23 luglio 2020, la Corte Suprema di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso contro la
sentenza emanata dal giudizio di seconda istanza. In conseguenza, la condanna è passata in
giudicato.
Aggiornamento (8 gennaio 2020)
L'8 gennaio 2020, nel processo penale relativo alla persona di Vladimir Reséndiz Gutiérrez, la
Seconda Corte d'appello di Torino (Italia) ha confermato la condanna emessa in marzo 2019, in
prima istanza e ha ridotto la pena a sei anni e sei mesi di detenzione. Il processo non si è ancora
concluso.
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Aggiornamento (28 marzo 2019):
Ieri, 27 marzo 2019, nel processo penale riguardante Vladimir Reséndiz Gutiérrez, il giudice
dell'udienza preliminare di Novara (Italia), lo ha condannato, con una sentenza di primo grado, a
sette anni di reclusione e a un risarcimento economico. Il tribunale ha un periodo di 90 giorni per
pubblicare la sentenza.