Il frate cappuccino pregava San Francesco ad Assisi. Ed il Santo scatena l'infezione
www.gazzettadellevalli.it/passo-to...ngelico-262218/Emergenza coronavirus: altre quattro vittime in Trentino, è morto Padre Angelico
domenica, 15 marzo 2020
Trento – Altre quattro vittime da coronavirus in Trentino. I dati sono stati svelati dal presidente della Provincia, Maurizio Fugatti e all’assessore Stefania Segnana, nel corso dell’incontro quotidiano per fare il punto sull’emergenza coronavirus. Tra le quattro vittime, che si aggiungono ai due dei giorni scorsi, spicca il nome di Padre Angelico, 85 anni, dell’Ordine dei Cappuccini, che aveva accompagnato un gruppo di anziani in pullman ad Assisi dal 21 al 23 febbraio scorso. Le altre vittime erano residenti a Ledro, Pinzolo e Val di Fassa.
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Il frate avrebbe contratto il Coronavirus in altre zone del nord Italia. Ad oggi non risulterebbero casi ad Assisi, anche se probabilmente, dopo le novità arrivate dal Trentino si faranno verifiche a livello localeSara Fratepietro |Mar, 03/03/2020 - 18:43
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Coronavirus, frate contagia 3 pellegrini in gita ad Assisi | Le ipotesi della provincia di Trento | Aggiornamenti
I quattro casi di Coronavirus registrati in Trentino tra ieri e oggi sono scaturiti da un pellegrinaggio ad Assisi avvenuto quasi due settimane fa. A contagiare 3 persone, sostiene l’azienda sanitaria di Trento, è stato un frate trentino (anche lui positivo), durante un pellegrinaggio ad Assisi con altre circa 40 persone provenienti dalla stessa provincia.
A fornire i dettagli è stato nella seduta odierna del Consiglio provinciale di Trento il presidente della Provincia autonoma, Maurizio Fugatti.
“Alle 17.15 di oggi i casi di infezione da Covid-19 in Trentino sono 4” spiega la Provincia autonoma di Trento.
Pellegrinaggio ad Assisi dal 21 al 23 febbraio
“Dal 21 al 23 di febbraio – ha spiegato Fugatti – si è svolto un pellegrinaggio in pullman ad Assisi a cui hanno partecipato 42 trentini, più l’autista. Durante il pellegrinaggio, l’Apss ritiene si sia verificato il contagio. L’origine è stata ricondotta ad un ‘paziente zero’ nella persona di un frate, che nelle settimane precedenti il pellegrinaggio aveva viaggiato ripetutamente nel Nord Italia. Di conseguenza si pensa che il contagio iniziale si sia verificato fuori dal Trentino. Questa persona ha poi contagiato le altre 3″.
Il contagio tra i quattro trentini, dunque, sarebbe avvenuto durante la gita ad Assisi, ma coinvolgendo unicamente persone della provincia di Trento. Lo stesso frate definito “paziente zero” avrebbe contratto il Coronavirus in altre zone del nord Italia.
L’Azienda sanitaria di Trento – fa sapere una nota della Provincia di Trento – sta cercando di contattare tutte e 42 le persone che hanno partecipato al pellegrinaggio ad Assisi. Finora non sono emersi altri casi di contagio. Di conseguenza, il caso sembrerebbe essere stato circoscritto. Naturalmente le persone contagiate hanno avuto contatti con familiari e/o nipoti. Per precauzione è stata decisa la chiusura fino a lunedì 9 marzo di 5 scuole trentine che hanno avuto contatti con le 4 persone positive al Coronavirus. Si tratta degli istituti Galilei di Trento, Marconi di Rovereto, Sacra Famiglia di Trento, istituto Salesiano Maria Ausiliatrice di Trento, Istituto De Gaspari di Trento.
Quarantena fiduciaria per il personale dell’albergo di Assisi
Ad oggi non risulterebbero casi nella città di San Francesco, anche se dopo le novità arrivate dal Trentino, sono state subito effettuate delle verifiche a livello locale per capire dove il gruppo abbia soggiornato.
In particolare la Direzione regionale sanità della Regione Umbria annuncia la messa in quarantena del personale della struttura ricettiva dove il gruppo ha soggiornato dal 21 al 23 febbraio scorsi.
In una nota della Regione si spiega che “con riferimento ai quattro casi di contagio da coronavirus accertati in Trentino su persone che hanno partecipato nei giorni scorsi ad un pellegrinaggio ad Assisi, precisa che il “paziente zero” è un religioso che si sarebbe contagiato in precedenza, in occasione di viaggi nelle regioni del nord Italia. In ogni caso le strutture sanitarie della regione Umbria, ricevuta la segnalazione, hanno immediatamente provveduto ad individuare e contattare tutti i soggetti con i quali la comitiva è entrata in contatto nell’area di Assisi e in particolar modo con la struttura ricettiva che li ha ospitati, disponendo – come da protocollo – la quarantena fiduciaria”.
(aggiornato alle ore 18.54)
www.ansa.it/umbria/notizie/2020/02/...7b09b9da52.htmlIn Basilica Assisi si prega contro virus
Tanti fedeli ma niente stretta di mano a scambio segno pace
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Redazione ANSA
ASSISI (PERUGIA)
23 febbraio 2020
18:12
Si è pregato per la fine dell'epidemia del coronavirus nella messa della domenica mattina nella Basilica inferiore di San Francesco ad Assisi. Una chiesa gremita di fedeli.
A celebrare il rito il custode del Sacro Convento, padre Mauro Gambetti. Una messa dalla quale è stato eliminato, probabilmente per precauzione, lo scambio del segno di pace tra i fedeli e quindi la consueta stretta di mano che solitamente segna questo momento.
Una preghiera "per non lasciare soli i fratelli colpiti da questa epidemia" è stata condivisa sulla sua pagina Facebook da padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro Convento. Ha rapidamente raggiunto oltre 4 mila persone, con più di mille e 100 commenti e poco meno di 2 mila condivisioni. "La preghiera ci aiuta e illumina il nostro cammino" ha scritto padre Fortunato.