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Don Di Maggio offre soldi per sesso a ragazzini di 12 e 16 anni. A processo., Perugia. Già condannato 2 volte per abusi su minori, era in "cura" in un centro religioso per preti pervertiti

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GalileoGalilei
view post Posted on 28/2/2013, 11:08 by: GalileoGalilei
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Campofelice, condannato sacerdote recidivo
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Quel prete mai scaricato dalla Chiesa
L’accusa: “Mi voleva nudo e abusò di me al mare…”
28 febbraio 2013 - 09:36 - Cronaca Regionale
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di Viola Forti -

Nonostante due condanne definitive per violenza sessuale su minori, la Chiesa non ha mai ritenuto di dover allontanare don Calcedonio Di Maggio, originario di Collesano, in provincia di Palermo, e in servizio in una parrocchia romana. E ieri, per il sacerdote, è arrivata dal tribunale di Termini Imerese una terza condanna a cinque anni e mezzo di reclusione per lo stesso reato ai danni questa volta di un ragazzo di Campofelice di Roccella, affetto da un lieve disturbo psichico. Il prete ha sempre respinto le accuse, sostenendo che in quei periodi, estate del 2003 ed estate del 2006, non si trovava a Campofelice, dove è solito ritornare per le vacanze, avendo dei parenti ed alcune proprietà. Il collegio presieduto dal giudice Claudia Camilleri (a latere Michele Guarnotta e Sara Marino) ha anche stabilito che il prete, difeso dall’avvocato Salvino Pantuso, debba risarcire in sede civile le parti offese, la vittima ed i suoi genitori, assistite dall’avvocato Salvatore Sansone. Per Di Maggio, il pm Giacomo Urbano aveva chiesto una pena di sette anni e mezzo.

Durante l’estate, il sacerdote è solito tornare a Campofelice, dove in passato ha organizzato tornei di calcetto, in cui faceva l’arbitro, e gite per i ragazzi. Fra questi giovani c’è anche la presunta vittima che, nel 2003, aveva 16 anni. Ad agosto di quell’anno, secondo la sua versione, il prete (che allora insegnava anche in una scuola romana) l’avrebbe portato al mare e, col pretesto di insegnargli a nuotare, l’avrebbe costretto a toccarlo nelle parti intime. Qualche tempo dopo, sempre in spiaggia, a Torre Roccella, il sacerdote avrebbe chiesto al giovane di togliersi il costume e di farsi fotografare nudo: di fronte al rifiuto della vittima, l’avrebbe afferrata per un braccio ed obbligata ad un rapporto orale. Sempre in base al racconto del giovane, giudicato credibile da diverse perizie, don Di Maggio sarebbe tornato alla carica tre anni dopo, nell’estate del 2006, quando il ragazzo aveva 19 anni: il sacerdote l’avrebbe portato in una delle sue ville di Campofelice e gli avrebbe proposto di guardare un film porno e di “fare come l’altra volta”, riferendosi a quanto accaduto sulla spiaggia.

Accuse gravissime, sempre respinte dall’imputato, contestate con l’aggravante per il prete di aver abusato dei poteri e violato i doveri inerenti alla qualità di ministro di un culto. La vittima raccontò dei presunti abusi che avrebbe subito nel 2007 ad alcuni assistenti sociali di Campofelice e poi ai carabinieri.

In quel periodo, don Di Maggio era detenuto. Era stato infatti arrestato per violenza sessuale su diversi minori, psichicamente molto fragili e che frequentavano la sua parrocchia. Gli episodi erano avvenuti tra Roma e Ventotene. Per questi fatti è stato condannato in via definitiva nel 2008. Ma il prete ha anche un altro precedente della stessa natura, pure questo passato in giudicato, che risale al 1986. Di Maggio trovò la vocazione e decise di diventare sacerdote proprio mentre scontava la pena che gli era stata inflitta.

Con la sentenza di primo grado di ieri, è stato interdetto perennemente dai pubblici uffici. La Chiesa, però, a tutt’oggi, non lo ha mai allontanato, tanto che ha partecipato alle udienze con l’abito talare. Infine, se la condanna emessa a Terimini dovesse essere confermata in tutti i gradi di giudizio, per i fatti del 2003, il sacerdote potrebbe beneficiare dell’indulto.

www.turismoassociati.it/dblog/articolo.asp?articolo=2866


Don Antonio Calcedonio Di Maggio in passato condannato dieci anni fa per una storia di pedofilia, scontata la pena, era tornato alla sua attività a scuola e all’oratorio.
Di Admin (del 24/08/2012 @ 06:05:22, in it - Osservatorio Globale, id 403 warp)

Casi di pedofilia all'interno della Chiesa cattolica

Sacerdote, insegnate e anche pedofilo, secondo la magistratura. E’ stato condannato, in rito abbreviato, dal gup Claudio Mattioli, a 4 anni e due mesi, un sacerdote accusato di aver abusato di due ragazzini.

Il prete, A.D. [Don Antonio Calcedonio Di Maggio - n.d.R.TA], di 58 anni, di origine siciliana, officiava nella diocesi dedicata alla Madonna di Czestokova, alla Rustica, e insegnava religione alla scuola media di Roma «Salvo D'Acquisto». L’uomo, che per i fatti oggetto del procedimento era anche finito in manette, è da tempo agli arresti domiciliari in un convento di Benedettini Silvestrini a Bassano Romano. Il capo d’imputazione per A.D. è: atti sessuali con minori, aggravati dal fatto che le vittime erano a lui affidate «per ragioni di educazione e di vigilanza». Il giudice ha imposto anche una provvisionale di 15mila euro di rimborso alle vittime.

GIA' CONDANNATOPER LO STESSO REATO - In passato era già stato condannato dieci anni fa per una storia molto simile ma, scontata la pena, era tornato alla sua attività a scuola e all’oratorio. Arrestato nell’estate scorsa, il religioso, inizialmente, aveva negato tutto, ma in seguito aveva confessato, almeno in parte, cercando però di sminuire la gravità delle violenze. La prima denuncia a carico di A.D. venne presentata dai genitori di un dodicenne con gravi problemi psichici, un ragazzo "affetto da un disturbo del comportamento nell'ambito dell'organizzazione cognitiva borderline". Il giovane, che frequentava l'oratorio della Rustica, raccontò di essere stato palpeggiato e molestato dal sacerdote e, qualche giorno dopo, alcuni amichetti della stessa età gli raccontarono di aver subìto lo stesso tipo di violenze. In seguito si accertò un secondo caso, avvenuto, stavolta, durante un campo scuola nell'isola di Ventotene.

A.D. [ Don Antonio Calcedonio Di Maggio - n.d.R.TA ] aveva sorpreso un gruppo di ragazzi che scherzavano e si misuravano gli organi genitali. Il religioso avrebbe approfittato della circostanza per rivolgere pesanti avances a un altro adolescente, anche lui di 12 anni.

Fonte: corriere.it - 05 luglio 2007


INSEGNANTE IN UNA SCUOLA MEDIA A LA RUSTICA

Molestie su minori condannato sacerdote

Il religioso ha confessato: quattro anni e due mesi di carcere grazie al rito abbreviato

La prima condanna risale a una decina di anni fa, la seconda è arrivata ieri mattina. E sempre per lo stesso reato: il sacerdote è accusato di aver compiuto atti sessuali con minori, con ragazzini che gli erano stati affidati da inconsapevoli e fiduciosi genitori. Ad Antonio Calcedonio Di Maggio, 58 anni, il gup Claudio Mattioli ha inflitto quattro anni e due mesi di carcere. Una pena ridotta di un terzo grazie allo sconto previsto dal rito abbreviato. Per il religioso, che prima di finire nei guai con la giustizia era sacerdote nella chiesa della Madonna di Czestochowa, a La Rustica, e insegnante di religione nella scuola media «Salvo D' Acquisto», il pm Nunzia D' Elia aveva chiesto sei mesi in più di reclusione. Ma il giudice ha deciso di concedergli le attenuanti generiche, considerando la lieve entità delle molestie e soprattutto il risarcimento dei danni già liquidato alle vittime, due ragazzini.

Di Maggio era finito dietro le sbarre a novembre dell' anno scorso e, dopo aver trascorso qualche giorno a Regina Coeli, aveva ottenuto gli arresti domiciliari nel convento dell' Ordine dei monaci benedettini silvestrini, a Bassano Romano. All' origine dell' ordinanza di custodia cautelare c' era stata la denuncia dei genitori (furibondi) di un dodicenne, che si era confidato e aveva raccontato di essere stato molestato dal sacerdote. Secondo l' accusa, nella primavera del 2006 il religioso aveva indotto il ragazzino, un suo allievo, a subire palpeggiamenti nell' oratorio della chiesa della Madonna di Czestochowa. Interrogato dopo l' arresto, Di Maggio aveva giurato che l' accusa era falsa, ma poi aveva corretto il tiro e aveva ammesso, almeno in parte, che l' abuso c' era stato. L' adolescente però non si è limitato a raccontare l' incubo in cui era precipitato: ha riferito al pubblico ministero di aver saputo che anche alcuni coetanei avevano subito le attenzioni del sacerdote. E indagando è emerso un secondo episodio, analogo al precedente: un altro dodicenne molestato durante un campo-scuola a Ventotene, l' estate scorsa. Anche questa accusa, in prima battuta, è stata respinta dal religioso. Che invece ieri in aula ha finito per confessare, ammettendo che anche nel campeggio sull' isola aveva abusato di un allievo.

Fonte: Corriere della Sera - Pagina 6 - Autore: Gianvito Lavinia - 6 luglio 2007

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