Laici Libertari Anticlericali Forum

Le lobby "affaristica, pedofila e omosessuale" del Patriarcato di Venezia: spretato don D'Antiga, prete milionario, Il sacerdote ed i volantini anonimi. Mano dura del Vaticano contro il prete con 20 proprietà ed un lascito milionario

« Older   Newer »
  Share  
pincopallino1
view post Posted on 19/11/2023, 03:32 by: pincopallino1

Group:
Administrator
Posts:
2,340

Status:


https://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cr...USY2bZ-iaAnLFjg

Il processo sui Corvi del Patriarcato, il grande accusatore: «Nella Chiesa una lobby degli affari»
Testimonianza fiume di Alessandro Tamborini in tribunale a Venezia: «I volantini dicono in gran parte la verità»

ROBERTA DE ROSSI
18 Novembre 2023
Una fase dell’udienza sui presunti Corvi del Patriarcato

Non ci si annoia al processo ai due presunti “Corvi del Patriarcato” Enrico Di Giorgi e Gianluca Buoninconti, accusati dalla Procura di essere gli autori dei manifesti in rima contro la gestione della Chiesa veneziana, che tempestarono la città nel 2019, dopo l’allontanamento di don Massimiliano D’Antiga dalle chiese di San Salvador e San Zulian, che aveva gestito per anni.

Il grande “accusatore” Alessandro Tamborini continua ad essere un fiume in piena: per la quarta udienza è seduto al banco dei testimoni. Lui al processo è parte civile (viene citato in uno dei volantini), ma non sono i due indagati al centro delle sue dichiarazioni. Né D’Antiga di cui sempre si parla come l’ispiratore dei manifesti (che pure non è indagato) del cui ritorno alla vita laica su intervento del Vaticano, Tamborini si assume il merito.

Rispondendo alle domande dell’avvocato difensore Trombini, leggendo volantino dopo volantino, Tamborini dice che sì, molto (non tutto) di quel che è scritto corrisponderebbe a realtà. Per quanto di sua conoscenza e «segnalato dal 2014 al Patriarca senza ricevere per anni alcuna risposta». Ne ha per l’ex prete e per la Curia.

Le presunte lobby
Cosa sa di “lobby affaristiche e omosessuali” che avrebbero governato la chiesa veneziana, gli chiede il legale? Obiettivo della difesa è convincere il Tribunale che diffamazione non ci sia stata, ma che i volantini raccontino la verità: una partita ancora tutta aperta, naturalmente, con la pm Daniela Moroni e le difese pronte a dire la loro. Spetterà al giudice Manduzio decidere. Intanto Alessandro Tamborini investe il Tribunale con la sua testimonianza fiume.

«Che ci siano due correnti affaristica e omosessuale è emerso nelle vicende qui susseguite», dice Tamborini, «sulla corrente affaristica, io ha fatto decine di segnalazioni ad autorità gerarchiche superiori. Dalle pubblicità sui cantieri di restauro la chiesa riceve 15-20-30 mila euro al mese: senza un bilancio pubblico come si fa a sapere come vengono spesi? Quando a San Salvador nel 2018 arrivò Don Donadoni, c’era un restauro che durava da tanti anni. Successivamente si scoprì che erano accordi tra don D'Antiga e le imprese, dovette intervenire la diocesi e gli enti per sbrogliare la matassa: i proventi, in quel caso, andavano non certo alla Curia».

Uso “privato” di Chiese
Tra le accuse mosse nei volantini anche quelle di un uso “privato” di beni religiosi: sa niente, chiede ancora l’avvocato della difesa?

«Ci sono decine di casi», risponde Taborini, alla sua quarta udienza da Teste, «venne concessa ad un albergo come sala colazioni la canonica della chiesa di Santa Fosca: non a persone indigenti, ci furono manifestazioni di cittadini di protesta. Un padre armeno che da anni la Curia cerca di prendere possesso di Palazzo Zenobio per esposizioni, eventi, matrimoni. Ma sono solo alcuni casi», prosegue Tamborini, che aveva segnalato a suo tempo proprio alla Curia delle molte eredità raccolte da don D’Antiga.

Lobby omosessuale
Premesso che non è un certo un reato, «l’omosessualità è un peccato che la Chiesa condanna», dice Tamborini incalzato dalle domande del legale della difesa, «qualora un candidato a sacerdozio mostrasse questi atteggiamenti dovrebbe essere escluso da questo cammino». «Che a Venezia ci sia una sorta di “protettorato omosessuale”», sostiene il teste, facendo una serie di nomi, «è un sistema che ho segnalato più volte dal 2014 al 2018 al patriarca».

C’è stato - ricorda - il caso dell’ex parroco dei Carmini che ha patteggiato un’accusa di adescamento di minori, per pranzi “nudi” con ragazzi (niente rapporti sessuali) che lo stesso patriarca Moraglia ha raccontato testimoniando da parte civile in cula: «È intervenuta la giustizia, ma l’avevo segnalato per anni», insiste Tamborini, «perché non è intervenuta prima la Curia?».

Poi torna sugli affari di D’Antiga: «Un prete che viene lasciato per vent'anni a operare in sfregio a tutti i canoni, a pochi metri dal patriarcato, da tre patriarchi, evidentemente conosce fatti e circostanze...e questi volantini lo dimostrano. Pensiamo che signor Di Giorgi possa conoscere tutti questi fatti? È stata la vendetta di D'Antiga contro i confratelli: alcuni dei contenuti dei volantini sono veri».

L’indagine dell’ex magistrato
Tamborini - nel difendere don Natalino Bonazza (anche lui tra le parti civili a processo), preso di mira da “Fra.Tino.” per un presunto organo settecentesco scomparso - ricorda di «quando arrivò in chiesa l’allora procuratore aggiunto Adelchi d’Ippolito con i carabinieri per cercare l’organo: naturalmente non trovò nulla di anomalo. L’organo era nel campanile: tutto al suo posto. Ma D’Antiga aveva attorno a sé una cerchia potente».

Sono decine gli episodi citati dal teste. Siano veri o interessanti per il processo lo deciderà il Tribunale. Prossima udienza della “saga” il 15 dicembre.

Edited by pincopallino2 - 19/11/2023, 08:17
 
Top
14 replies since 31/1/2019, 13:34   4098 views
  Share