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Le lobby "affaristica, pedofila e omosessuale" del Patriarcato di Venezia: spretato don D'Antiga, prete milionario, Il sacerdote ed i volantini anonimi. Mano dura del Vaticano contro il prete con 20 proprietà ed un lascito milionario

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pincopallino2
view post Posted on 1/2/2019, 13:53 by: pincopallino2

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Manovre e intrighi: nuovi volantini e accuse alla Curia veneziana
PER APPROFONDIRE: accuse, curia, moraglia, venezia, volantini
Manovre e intrighi: nuovi volantini e accuse alla Curia veneziana
di Daniela Ghio

VENEZIA - Non si ferma l'attacco alla Curia veneziana. Mani ignote nella notte di mercoledì hanno affisso nuovi volantini ancora una volta nelle zone di San Zulian, San Salvador, San Lio, Santa Maria Formosa e San Moisè contro il patriarca Francesco Moraglia e Alessandro Tamborini, il primo accusatore dei comportamenti dell'ex parroco di San Salvador e San Zulian. Una polemica nei confronti della Chiesa locale, spesso anonima, divampata quando don Massiliano D'Antigua lo scorso dicembre ha contestato la riorganizzazione delle parrocchie dell'area marciana, rifiutando il suo trasferimento nella basilica di San Marco e ritirandosi provvisoriamente a vita privata. Nel nuovo volantino vengono descritti le presunte iniziative che monsignor Moraglia starebbe mettendo in atto per

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/02/0...raglia/4940544/

Venezia, la chiesa bersagliata da un “corvo”: ora spuntano volantini con accuse al patriarca Moraglia
Venezia, la chiesa bersagliata da un “corvo”: ora spuntano volantini con accuse al patriarca Moraglia
opo la prima raffica di manifestini affissi davanti alle chiese nell'area di San Marco, contenenti i nomi di cinque sacerdoti per asseriti comportamenti personali riprovevoli e presunte omissioni da parte di Moraglia, ne sono apparsi altri, questa volta, sono mirati contro i tentativi del vescovo di farsi nominare cardinale. Compare anche il nome del professore Alessandro Tamborini, il docente di Scienze Religiose, vicino alle posizioni di Forza Nuova, di cui si definisce “plenipotenziario”

di Giuseppe Pietrobelli | 1 Febbraio 2019

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Più informazioni su: Chiesa, Venezia
Adesso c’è la conferma che la Chiesa veneziana è bersagliata da un “corvo”. Ovvero, da qualcuno che ne conosce la realtà dall’interno e che ha deciso di seminare veleni non solo contro i sacerdoti, ma anche contro il patriarca Francesco Moraglia. Dopo la prima raffica di manifestini affissi davanti alle chiese nell’area di San Marco, contenenti i nomi di cinque sacerdoti per asseriti comportamenti personali riprovevoli e presunte omissioni da parte di Moraglia, ne sono apparsi altri, questa volta, sono mirati contro i tentativi del vescovo di farsi nominare cardinale. La modalità è identica, perchè sono stati trovati in tutta l’area Marciana, da San Zulian a San Salvador, da San Lio, a Santa Maria Formosa e San Moisè. Cambia la firma, che da “La verità vi rende liberi”, diventa quella di un fantomatico “Il povero Fra. Tino”. In questo secondo caso viene citato anche il professore Alessandro Tamborini, il docente di Scienze Religiose, vicino alle posizioni di Forza Nuova, di cui si definisce “plenipotenziario”, autore in passato di attacchi (pubblici e non anonimi) alla gestione della chiesa veneziana.

Che sia una persona bene informata quella che scrive, lo dimostrano i fatti riportati. Secondo l’estensore, monsignor Moraglia cercherebbe appoggi in Vaticano per farsi nominare cardinale. Quando nel 2012 lasciò La Spezia per Venezia, infatti, rimase semplice vescovo, anche se nella tradizione il Patriarca di Venezia era sempre un cardinale. Si spiegano così le elezioni a pontefici di tre predecessori di Moraglia, Pio X (Giuseppe Sarto, papa dal 1903 al 1914), Giovanni XXIII (Angelo Roncalli, 1968-1963) e Giovanni Paolo I (Albino Luciani, 1978). Dopo sei anni, quindi, Moraglia (ha 65 anni, potrebbe entrare in Conclave fino all’80.esimo anno di età) ambisce alla porpora.

L’anonimo racconta che, tornando a Venezia dopo una riunione del Consiglio permanente della Cei, il patriarca avrebbe promosso alcuni incontri nel corso dei quali “ha voluto precisare che serve massima attenzione ed unità interna per non fallire il prossimo (auspicabile) riconoscimento della porpora”. Moraglia in quelle occasioni avrebbe parlato “con preoccupazione dei timori del cardinale Walter Kasper sugli attacchi a Papa Francesco e ha ammonito tutti e ciascuno sulla necessità di prendere le massime distanze da chiunque attacchi il Papa. Perché non vuole essere coinvolto in queste diatribe a nessun titolo e per nessun motivo. Proprio in questo momento che per lui è basilare”.

Il patriarca aveva poi chiesto a tutti i sarcerdoti e monsignori di mantenere comportamenti cristallini, per difendere l’immagine e il buon nome della diocesi. Il commento apparso sui volantini è molto duro. “Ma non si accorge dei problemi esistenti? Le chiese vengono chiuse e il gregge dei fedeli viene disperso. Dai buoni pastori? Ha tenuto con tutti a sottolineare che è lui a comandare e che tutti debbono ubbidire. Ora più che mai. Mi domando se è davvero convinto di quello che dice o riesce a celare dietro la sua sicurezza tutti i dubbi che dovrebbe avere”. La chiusa del “povero Fra.Tino” è sibillina “Io da tutto ciò, per il breve tempo che rimarrò ancora da queste parti, osservo, medito e tremo per l’edificio ecclesiale”. Una quarantina di sacerdoti hanno sottoscritto una lettera in difesa del Patriarca e dei cinque preti accusati di comportamenti sessuali non in linea con il voto di castità, da “un vile atto di diffamazione che, con la violenza di un volantino non firmato e pieno di accuse infamanti, colpisce insieme a voi noi tutti”.

https://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cr...arca-1.17710018

Venezia, secondo volantino anonimo: nuove accuse contro il Patriarca

Lo scritto firmato Fra.Tino accusa il presule di non accorgersi di cosa accade e sembra dettato da uno che conosce bene le dinamiche interne alla diocesi

Enrico Tantucci
31 GENNAIO 2019
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VENEZIA. Attacco al Patriarcato capitolo secondo. Martedì era apparso in vari punti della città, partendo dalla chiesa di San Zulian un volantino anonimo che al titolo «Basta scandalose protezioni, basta pavidi timori», accusa va pesantemente il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia di tollerare i comportamenti sconvenienti (si parlava in particolare di pedofilia e omosessualità) di cinque sacerdoti della Diocesi veneziana, facendone nomi e cognomi. Durissima la reazione del Patriarcato, che aveva presentato in Procura una denuncia per diffamazione aggravata versi ignoti e emesso un comunicato in cui dichiarava «destituite di ogni fondamento» le accuse mosse al Patriarca e ai sacerdoti coinvolti nello scritto.

Mentre sono già scattate le indagini dei carabinieri di Venezia rivolte in particolare verso chi ha comunque una conoscenza non superficiale del Patriarcato, mercoledì è apparso un secondo volantino di fatto anonimo, in questo caso firmato «Il povero Fra.Tino».


In questo secondo scritto il bersaglio è ancora più esplicitamente il Patriarca Moraglia, anche in relazione alla tormentata vicenda della rimozione di don Massimiliano d’Antiga dalla guida delle chiese di San Zulian e San Salvador, anche in seguito alle denunce pubbliche apparse in altri volantini, questa volta attribuiti al movimento di estrema destra Forza Nuova e in particolare al dottor Alessandro Tamborini, che da tempo aveva condotto una «battaglia» nei confronti del sacerdote, attaccandolo per la gestione disinvolta amministrativa con il coinvolgimento dei familiari nell’amministrazione delle due parrocchie.
Nel nuovo volantino si parla tra l’altro di «riuscito» azzeramento di don d’Antiga, ipotizzando una corrispondenza diretta tra la rimozione del sacerdote decisa dal Patriarca e le denunce di Tamborini, da cui poi Moraglia avrebbe preso le distanze anche per il suo profilo politico e alcuni precedenti penali. E accusando ancora una volta Moraglia di non controllare lo stile di vita dei membri della Diocesi veneziana.«Ho già presentato denuncia per diffamazione» commenta Tamborini «per questo volantino come per il precedente dichiarando anche la mia estraneità a fatti e circostanze che non mi appartengono per forma e condotta. Credo che piuttosto per individuare l’autore di questi volantini diffamatori, andrebbero svolte piuttosto indagini nell’ambito dello stesso don d’Antiga, che ha reagito duramente alla sua rimozione che non è stata decisa da Moraglia, ma direttamente dalla Nunziatura Apostolica del Vaticano, dato che il giorno prima dell’emissione dei suoi provvedimenti, il patriarca Moraglia si trovava a Roma per l’inaugurazione del presepe di sabbia di Jesolo. Mi sembra chiaro che questi volantini anonimi» redatti da persone bene informate delle problematiche e delle situazioni del Patriarcato «abbiano come una valenza vendicativa, cercando di colpire oltre alla figura del Patriarca, anche quella di altri sacerdoti influenti della Diocesi veneziana. Chi può nutrire motivi di risentimento così forte verso il Patriarca e il suo ambito non può essere altri, secondo me, di chi ha motivo di nutrire verso di lui un forte risentimento personale. Si cerca, a questo scopo, anche di coinvolgermi in modo improprio». —

https://corrieredelveneto.corriere.it/vene...e91688e1b.shtml
LA VICENDA
Venezia. Moraglia, nuove accuse dal corvo: denunce e sit-in. Chiesa sotto assedio
Lettera di solidarietà dei sacerdoti. Don D’Antiga: io non c’entro, ma può peggiorare

https://www.ilgazzettino.it/pay/primopiano...so-4270390.html
Venerdì 1 Febbraio 2019, 00:00
«Io non c'entro, ma nessuno mi difese quando fui offeso»
L'INTERVISTAVENEZIA Un mese e mezzo dopo la sua eclatante uscita di scena, don Massimiliano D'Antiga, l'ex parroco di San Zulian, torna a farsi sentire. E lo fa esprimendo solidarietà «ai cinque confratelli tirati in ballo» dai volantini anonimi affissi proprio a San Zulian, ma togliendosi un sassolino dalla scarpa che ha tutto il sapore di un'altra bordata rivolta al patriarca Francesco Moraglia, con cui a dicembre, dopo il suo trasferimento in basilica di San Marco, era arrivato ai ferri corti.Don D'Antiga, qual è il suo primo commento...
 
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