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Invita chierichetto a pranzo e lo violenta: 2 anni e 1 mese a don Nicola De Rossi in appello. Non andrà in galera, Monselice. Già aveva patteggiato 5 mesi per pedopornografia. E non l'hanno spretato

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pincopallino2
view post Posted on 22/9/2017, 13:32 by: pincopallino2

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Padova. Protetto da complice anonimato si gode l'anno sabbatico in comunità. E non lo spretano

http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cro...mesi-1.15884333

Padova, pedopornografia nel pc: prete condannato a 5 mesi
Il sacerdote ha chiesto il rito abbreviato, il pm aveva chiesto una pena di 2 anni
di Cristina Genesin

22 settembre 2017

PADOVA: Quelle orribili foto di bambini e adolescenti, immortalati in pose hard, archiviate in alcuni file custoditi nel pc o in supporti informatici sono spuntate durante una perquisizione in canonica eseguita dagli investigatori in occasione della notifica di un avviso di garanzia. Un avviso notificato a un parroco, già indagato per un altro grave reato nell’ambito di un’inchiesta avviata dalla procura di Padova. Ieri per la detenzione del materiale recuperato nel fluido e imprevedibile mondo della rete, il sacerdote – all’epoca dei fatti titolare di una parrocchia nel Padovano – è stato condannato a 5 mesi di carcere con la concessione della sospensione condizionale della pena. Il pm Patrizia Ciccarese aveva chiesto una condanna a due anni, ma il gup lagunare Roberta Marchiori non ha riconosciuto l’aggravante dell’ingente quantità come richiesto dal difensore, il penalista padovano Paolo Marson.

Il filone d’indagine relativo a quelle immagini vietatissime è arrivato nella procura distrettuale veneziana in quanto competente per tutti i reati che riguardano la rete. Ma se è stata definita questa parte del procedimento penale, resta aperto il fronte padovano. Il sospetto è che il sacerdote condannato sia il parroco indagato per violenza sessuale a un ragazzino che frequentava l’oratorio. Un parroco al quale la Diocesi ha imposto un anno sabbatico, bloccando il suo trasferimento in un’altra parrocchia del territorio dov’era destinato: ora si trova ospite in una comunità in attesa di “regolare” il conto con la giustizia. E chiarire le sue responsabilità sulla vicenda della violenza che, al momento, è all’esame del giudice. Il prete, infatti, ha chiesto
di essere giudicato con rito abbreviato e l’udienza è in corso. E la Diocesi di Padova? Totale il silenzio sull’identità del prete condannato ieri a Venezia. Assoluto. «Non abbiamo dichiarazioni da fare» ha risposto la Curia attraverso l’ufficio stampa a una precisa richiesta.

http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cro...nica-1.15636904

Quindicenne accusa il parroco: «Violenza sessuale in canonica»
Monselice, il prete respinge le accuse ma è stato allontanato. Il suo legale si batte per l’inutilizzabilità di alcune intercettazioni
di Carlo Bellotto

21 luglio 2017

MONSELICE. Violenza sessuale, accaduta in canonica, nei confronti di un quindicenne. È la pesante accusa che la Procura muove a un parroco quarantenne del Monselicense, che turba non poco la Chiesa padovana, che ancora stenta a riprendersi dalla triste vicenda di don Contin.
Anche se il vescovo Claudio Cipolla si è mosso nell’immediatezza dei fatti - sono accaduti nel luglio dello scorso anno - imponendo al sacerdote un anno sabbatico, bloccando di fatto la nomina verso una nuova parrocchia dell’Alta Padovana.
Si è svolta l’udienza preliminare, ma il giudice Margherita Brunello ha rinviato l’udienza a due date: il 12 settembre si deciderà in merito all’utilizzabilità di alcune intercettazioni telefoniche, che la difesa, rappresentata dall’avvocato Paolo Marson, ritiene vadano stracciate e il 28 settembre ci sarà invece il vero e proprio giudizio abbreviato.
Si tratta di un solo episodio: il quindicenne è in canonica quando don N.D.R. lo avrebbe palpeggiato al sedere, facendolo poi sedere sulle sue gambe, mimando l’atto sessuale.
Il ragazzo l’ha poi raccontato ai genitori che hanno deciso di sporgere denuncia ai carabinieri. Per la Procura - il pubblico ministero è Roberto Piccione - la vittima è considerata credibile. Il parroco e l’avvocato Marson respingono in toto le accuse, i fatti sarebbero stati completamente travisati. Non ci sarebbe stata nessuna intenzione a sfondo sessuale.
Il legale chiede l’inutilizzabilità delle intercettazioni telefoniche: dopo la denuncia il telefono del parroco venne “ascoltato” e sono finite agli atti delle telefonate fatte dal prete a uno psicologo e al suo confessore.
Ci sarebbero frasi che non contestualizzate e in dialoghi di sfogo, assumerebbero un senso fuorviante. Poi l’avvocato Marson ha contestato il modo nel quale il minore è stato ascoltato nei mesi scorsi, a suo dire in spregio ai protocolli, senza l’ausilio di esperti, facendo delle domande suggestive, senza la modalità dell’incidente probatorio e senza l’audioregistrazione.
La famiglia del ragazzo è tutelata dall’avvocato Marta Michelon. Il parroco è rimasto in quella sede un paio d’anni, poi è stato destinato a una unità parrocchiale a una quarantina di chilometri. In base all’esito processuale
e agli accertamenti interni la Curia deciderà il suo futuro.
Il ricordo di molti parrocchiani è di un sacerdote preparato e carismatico, il ricordo che ha lasciato pare buono. Anche se di questi fatti si mormorava da un po’.

www.huffingtonpost.it/2017/09/22/av...ova_a_23219147/

Aveva immagini pedo-pornografiche sul computer, condannato a 5 mesi prete di Padova
Silenzio da parte della Curia. L'identità del sacerdote resta sconosciuta
22/09/2017 14:01 CEST | Aggiornato 16 minuti fa
Huffington Post

Il materiale era stato trovato dalla polizia nella sua abitazione, durante una perquisizione per un altro reato. Un reato grave, scrive Il mattino di Padova. Il sacerdote è stato condannato a cinque mesi di reclusione, ma non li sconterà. Ha ottenuto, infatti, la sospensione condizionale della pena.

Ieri per la detenzione del materiale recuperato nel fluido e imprevedibile mondo della rete, il sacerdote – all'epoca dei fatti titolare di una parrocchia nel Padovano – è stato condannato a 5 mesi di carcere con la concessione della sospensione condizionale della pena. Il pm Patrizia Ciccarese aveva chiesto una condanna a due anni, ma il gup lagunare Roberta Marchiori non ha riconosciuto l'aggravante dell'ingente quantità come richiesto dal difensore, il penalista padovano Paolo Marson.

L'identità del prete non è stata diffusa. Secondo alcuni potrebbe trattarsi del parroco accusato di aver violentato un ragazzino che frequentava l'oratorio.

Il sospetto è che il sacerdote condannato sia il parroco indagato per violenza sessuale a un ragazzino che frequentava l'oratorio. Un parroco al quale la Diocesi ha imposto un anno sabbatico, bloccando il suo trasferimento in un'altra parrocchia del territorio dov'era destinato: ora si trova ospite in una comunità in attesa di "regolare" il conto con la giustizia. E chiarire le sue responsabilità sulla vicenda della violenza che, al momento, è all'esame del giudice. Il prete, infatti, ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato e l'udienza è in corso.

La curia padovana non ha voluto commentare l'accaduto.

Continua a leggere su Il Mattino di Padova.

Edited by pincopallino2 - 4/10/2019, 15:06
 
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