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Invita chierichetto a pranzo e lo violenta: 2 anni e 1 mese a don Nicola De Rossi in appello. Non andrà in galera, Monselice. Già aveva patteggiato 5 mesi per pedopornografia. E non l'hanno spretato

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pincopallino2
view post Posted on 13/9/2017, 16:39 by: pincopallino2

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Monselice. Don Nicola De Rossi ammette abusi su minore in confessione, ma la prova è inutilizzabile

Le tecniche della Chiesa cattolica per proteggere i preti dalle condanne per pedofilia

www.ilgiornale.it/news/cronache/pre...va-1441208.html

Prete confessa stupro a padre spirituale. E il giudice non la usa come prova
Un parroco del Monselicense ammette la molestia ai danni di un chierichetto al telefono con il padre spirituale. Il giudice ferma l'udienza: non si può usare come prova

Rachele Nenzi - Mer, 13/09/2017 - 12:46

Si possono utilizzare, oppure no? Le intercettazioni telefoniche in cui il parroco "confessa" al proprio psicoterapeuta e al proprio padre spirtuale lo stupro di un bimbo minorenne, si possono usare in un processo? Oppure sono coperte dal segreto professionale e dal segreto del confessionale?


Sono queste le domande cui dovrà dare risposta il giudice di Padova, Margherita Brunello. Il pm che contesta il reato al parroco, Roberto Piccione, ha chiesto infatti di utilizzare quei nastri che considera necessari per condannare il prete. La difesa, invece, è contraria, sostenendo che non possano essere rese note le parole dette dall'imputato al proprio confessore.

Ma ecco i fatti. Nel luglio del 2016 un parroco del Monselicense viene denunciato dai genitori di un chirichetto per violenza sessuale. Il bimbo ha raccontato a casa che il suo prete lo avrebbe palpeggiato e posato sulle gambe, mimango un atto sessuale. Il don, per volontà del vescovo Claudio Cipolla, non è stato assegnato ad altra parrocchia. Ma il processo civile deve fare il suo corso. E così il pm di fronte al gip Cristina Cavaggion aveva chiesto di utilizzare quelle intercettazioni telefoniche tra l'imputato e il suo confessore, oltre che quelle con lo psicoterapeuta. Ma il Gip aveva rigettato la richiesta, sostenendo che fossero inutilizzabili in quanto - se rese pubbliche - avrebbero violato i segreti professionali.

E così di fronte al giudice monocratico, il magistrato accusatore ci ha riprovato. Chiedendo di poter usare quei nastri e condannare il prete.

www.vvox.it/2017/09/13/monselice-pd...azioni-rischio/

Monselice (Pd), parroco accusato di molestie: intercettazioni a rischio

13 settembre 2017
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Si è aperto ieri il processo in rito abbreviato contro un giovane parroco di Monselice (Padova), accusato di violenza sessuale su minore nei confronti di un chierichetto dopo la denuncia del padre, un suo ex parrocchiano. La testimonianza raccolta dai carabinieri risale al luglio del 2016, quando il parroco avrebbe allungato le mani su un adolescente, palpeggiandolo e spingendolo in modo tale da farselo sedere sopra, mimando poi un atto sessuale. Il ragazzino ha raccontato tutto ai genitori che hanno denunciato il fatto e si sono costituiti parte civile.

Fondamentali per l’accusa – riporta il Corriere Veneto – edizione di Padova a pagina 14 – diventano le intercettazioni delle telefonate tra il prete e il suo psicoterapeuta e quelle con il suo padre confessore. Conversazioni che per la difesa non possono essere utilizzate perché si violerebbe il segreto professionale e il segreto confessionale. Spetta ora al giudice decidere. In fase d’indagine il gip aveva sposato la tesi dell’inutilizzabilità, ora la procura ci riprova, sostenendo che le parole intercettate sono state dette al telefono e non nel segreto di un studio medico o di un confessionale.

www.padovaoggi.it/cronaca/parroco-v...embre-2017.html

Monselice
Parroco accusato di molestie su minore: le intercettazioni al centro dell'inchiesta
Secondo l'accusa i dialoghi telefonici tra il prete e il padre spirituale possono essere utilizzate nel processo, secondo la difesa devono essere distrutti, il 28 settembre si torna in aula

Redazione
13 settembre 2017 10:31

Le intercettazioni telefoniche sono al centro di un dibattito processuale per l’accusa di violenza sessuale su un minore mossa nei confronti dell’ex parroco di Monselice. Come riportano i quotidiani locali, secondo la difesa non possono essere utilizzate, secondo la pubblica accusa si.

INTERCETTAZIONI.
Al centro dell’inchiesta ci sarebbero le conversazioni tra il parroco, il padre confessore e lo psicoterapeuta che ce l’ha in cura. Secondo la pubblica accusa rappresentata al sostituto procuratore Roberto Piccione, durante le telefonate il prete avrebbe più volte ammesso le molestie. Martedì in aula, davanti al Gup Margherita Brunello, il pm ha insistito per l’utilizzo delle intercettazioni. Il legale del parroco, l’avvocato Paolo Marson ha chiesto invece la distruzione delle intercettazioni, appellandosi al segreto confessionale. Il Gup deciderà il prossimo 28 settembre.

LE MOLESTIE.
Secondo l’accusa, l’ex parroco di Monselice, di 40 anni, avrebbe molestato un ragazzino di quindici anni. L’inchiesta è partita dopo la denuncia dei genitori del giovane, attivo in parrocchia e che nel luglio del 2016 sarebbe stato palpeggiato dal prelato in oratorio. Tornato a casa il giovane avrebbe raccontato tutto ai genitori, che hanno sporto denuncia ai carabinieri. I militari poi hanno proceduto a sequestrare le intercettazioni telefoniche e ad avviare l’inchiesta.

Edited by pincopallino2 - 4/10/2019, 15:08
 
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