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Invita chierichetto a pranzo e lo violenta: 2 anni e 1 mese a don Nicola De Rossi in appello. Non andrà in galera, Monselice. Già aveva patteggiato 5 mesi per pedopornografia. E non l'hanno spretato

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pincopallino2
view post Posted on 21/7/2017, 16:17 by: pincopallino2

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Intercettato dal confessore chiede di cancellare i colloqui: segreto professionale

Monselice. Già aveva patteggiato 5 mesi per pedopornografia. E non l'hanno spretato

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Chierichetti

http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cro...nica-1.15636904

Quindicenne accusa il parroco: «Violenza sessuale in canonica»
Monselice, il prete respinge le accuse ma è stato allontanato. Il suo legale si batte per l’inutilizzabilità di alcune intercettazioni
di Carlo Bellotto

21 luglio 2017


MONSELICE. Violenza sessuale, accaduta in canonica, nei confronti di un quindicenne. È la pesante accusa che la Procura muove a un parroco quarantenne del Monselicense, che turba non poco la Chiesa padovana, che ancora stenta a riprendersi dalla triste vicenda di don Contin.
Anche se il vescovo Claudio Cipolla si è mosso nell’immediatezza dei fatti - sono accaduti nel luglio dello scorso anno - imponendo al sacerdote un anno sabbatico, bloccando di fatto la nomina verso una nuova parrocchia dell’Alta Padovana.
Si è svolta l’udienza preliminare, ma il giudice Margherita Brunello ha rinviato l’udienza a due date: il 12 settembre si deciderà in merito all’utilizzabilità di alcune intercettazioni telefoniche, che la difesa, rappresentata dall’avvocato Paolo Marson, ritiene vadano stracciate e il 28 settembre ci sarà invece il vero e proprio giudizio abbreviato.
Si tratta di un solo episodio: il quindicenne è in canonica quando don N.D.R. lo avrebbe palpeggiato al sedere, facendolo poi sedere sulle sue gambe, mimando l’atto sessuale.
Il ragazzo l’ha poi raccontato ai genitori che hanno deciso di sporgere denuncia ai carabinieri. Per la Procura - il pubblico ministero è Roberto Piccione - la vittima è considerata credibile. Il parroco e l’avvocato Marson respingono in toto le accuse, i fatti sarebbero stati completamente travisati. Non ci sarebbe stata nessuna intenzione a sfondo sessuale.
Il legale chiede l’inutilizzabilità delle intercettazioni telefoniche: dopo la denuncia il telefono del parroco venne “ascoltato” e sono finite agli atti delle telefonate fatte dal prete a uno psicologo e al suo confessore.
Ci sarebbero frasi che non contestualizzate e in dialoghi di sfogo, assumerebbero un senso fuorviante. Poi l’avvocato Marson ha contestato il modo nel quale il minore è stato ascoltato nei mesi scorsi, a suo dire in spregio ai protocolli, senza l’ausilio di esperti, facendo delle domande suggestive, senza la modalità dell’incidente probatorio e senza l’audioregistrazione.
La famiglia del ragazzo è tutelata dall’avvocato Marta Michelon. Il parroco è rimasto in quella sede un paio d’anni, poi è stato destinato a una unità parrocchiale a una quarantina di chilometri. In base all’esito processuale
e agli accertamenti interni la Curia deciderà il suo futuro.
Il ricordo di molti parrocchiani è di un sacerdote preparato e carismatico, il ricordo che ha lasciato pare buono. Anche se di questi fatti si mormorava da un po’.

www.diocesipadova.it/dichiarazione-...tero-diocesano/
Dichiarazione in merito al processo a carico di un presbitero diocesano

La redazione del sito della diocesi di Padova, ribadendo la sua vicinanza a tutte le persone coinvolte in questa dolorosa vicenda e auspicando che venga fatta piena verità e chiarezza sui fatti, riporta nella sua versione integrale la dichiarazione rilasciata ai quotidiani locali in data 20 luglio 2017:

“La Diocesi di Padova è a conoscenza di un procedimento penale nei confronti di un presbitero diocesano. Non appena appresa la notizia, lo scorso settembre 2016, è intervenuta con alcune decisioni, per prudenza e rispetto delle persone coinvolte e per permettere al sacerdote di potersi difendere.

Pertanto in maniera preventiva il vescovo, già allora, aveva proceduto a sospendere alcuni passaggi previsti all’interno dei normali e consueti avvicendamenti dei parroci e aveva chiesto al sacerdote un periodo fuori Diocesi, in attesa della conclusione del processo a suo carico. Contemporaneamente è partita l’indagine canonica ed è stata informata la Santa Sede.

Il presbitero, infatti, lo scorso luglio 2016, nella normalità degli avvicendamenti degli incarichi, aveva dato le dimissioni da parroco della comunità che guidava, in vista di una nuova destinazione che sarebbe diventata effettiva con settembre 2016.

Con l’avvio delle indagini a suo carico, reso noto al vescovo nei primi giorni di settembre 2016, per opportuna prudenza la nuova nomina è stata sospesa immediatamente e il presbitero è stato esonerato da qualsiasi incarico pastorale.

In attesa degli esiti processuali rimane amarezza e dolore, per questa vicenda che, se dimostrata, adombra l’opera silenziosa e preziosa di tanti sacerdoti dediti al servizio delle proprie comunità. Nello stesso tempo la Diocesi esprime vicinanza a tutte le persone e le comunità che stanno soffrendo per questa situazione”.



www.ilgazzettino.it/nordest/padova/...ni-2574883.html

Padova

Allunga le mani su un ragazzino di 15 anni: parroco a processo Battaglia in aula sulle intercettazioni in cui il don parla di "quell'episodio"
di Luca Ingegneri
BASSA PADOVANA - Avrebbe allungato le mani su un ragazzo di quindici anni, facendolo poi sedere sulle sue ginocchia prima di simulare un atto sessuale. È la grave accusa da cui deve difendersi un quarantenne già alla guida di una parrocchia del Monselicense, attualmente sospeso da ogni incarico pastorale. L'increscioso episodio sarebbe avvenuto un anno fa nei locali della canonica. È stato il minore a confidarsi con i genitori prima di varcare la soglia della caserma dei carabinieri per sporgere denuncia. Il parroco, assistito dall'avvocato Paolo Marson, ha ottenuto di essere giudicato con il rito abbreviato. Ieri il giudice dell'udienza preliminare Margherita Brunello avrebbe dovuto pronunciare la sentenza ma difesa e parte civile si sono date battaglia sull'utilizzabilità di alcune intercettazioni telefoniche, raccolte dai militari dell'Arma durante le indagini. Si tratterebbe delle conversazioni tra il parroco, lo psicoterapeuta che l'ha in cura e il padre confessore. In questi dialoghi il sacerdote avrebbe ripetutamente parlato dell'episodio di cui è accusato. Il suo difensore ha eccepito l'inutilizzabilità di quelle conversazioni ai fini del giudizio, chiedendone anche la distruzione...

http://corrieredelveneto.corriere.it/venet...822475742.shtml
LA VICENDA
Abusi sessuali su un ragazzino
Un altro parroco sotto processo
Era responsabile di una parrocchia a Monselice. L’intervento del vescovo e la «sospensione»

PADOVA Doveva essere un luogo sicuro, uno di quei posti in cui poter mandare tranquillamente i propri figli, convinti che lì non sarebbe potuto succedere loro nulla di male. E invece quella canonica, tra paramenti sacri e incensi, si è trasformata in un luogo da evitare, così come il padrone di casa. Perché il parroco ora si ritrova bollato di un’accusa pesantissima, violenza sessuale su un minore, un suo parrocchiano, e per questo sta affrontando davanti al giudice per le udienze preliminari di Padova, Margherita Brunello, un processo in abbreviato. A finire sotto inchiesta è un giovane prete che, fino a qualche tempo fa, era il titolare di una delle parrocchie di Monselice. Così come pure di Monselice è quella che sarebbe la sua vittima, un ragazzo quindicenne.

Uno solo l’episodio contestato, un unico tentativo di approccio da parte del religioso che si sarebbe verificato nel luglio del 2016, un anno fa. In una assolata giornata d’estate, il parroco avrebbe allungato le mani su un adolescente, palpeggiandolo e spingendolo in modo tale da farselo sedere sopra, mimando poi un atto sessuale. Il ragazzo, sfuggito a quelle pesanti attenzioninon richieste, ha raccontato tutto ai genitori che hanno denunciato il parroco e si sono costituiti parte civile contro di lui, assistiti dall’avvocato Marta Michelon. Il religioso, nel frattempo, aveva lasciato Monselice subito dopo l’episodio al centro dell’inchiesta, in vista di un trasferimento in una nuova parrocchia dell’Alta. Non ha però mai raggiunto la nuova destinazione proprio per volontà del vescovo Claudio Cipolla che, dopo la vicenda di don Contin, ex parroco di San Lazzaro al centro di un caso di sesso altisonante, deve ora affrontare una nuova grana.

«Non appena appresa la notizia – spiega una nota diffusa ieri dal Vescovato -, lo scorso settembre 2016, la Diocesi è intervenuta con alcune decisioni, per prudenza e rispetto delle persone coinvolte e per permettere al sacerdote di potersi difendere. Pertanto in maniera preventiva il vescovo, già allora, aveva proceduto a sospendere alcuni passaggi previsti all’interno dei normali e consueti avvicendamenti dei parroci e aveva chiesto al sacerdote un periodo fuori Diocesi, in attesa della conclusione del processo a suo carico. Contemporaneamente è partita l’indagine canonica ed è stata informata la Santa Sede. Con l’avvio delle indagini a suo carico, reso noto al vescovo nei primi giorni di settembre 2016, per opportuna prudenza la nuova nomina è stata sospesa immediatamente e il presbitero è stato esonerato da qualsiasi incarico pastorale». Ieri mattina il giudice ha rinviato l’udienza preliminare a settembre, fissando già i due prossimi incontri: il 12 dovrà decidere se utilizzare o meno alcune intercettazioni telefoniche, conversazioni dell’imputato tra il suo psicoterapeuta e il suo padre confessore. Due settimane dopo, il 28, invece, sarà discusso l’abbreviato. «In attesa degli esiti processuali – conclude la nota - rimane amarezza e dolore, per questa vicenda che, se dimostrata, adombra l’opera silenziosa e preziosa di tanti sacerdoti dediti al servizio delle proprie comunità. Nello stesso tempo la Diocesi esprime vicinanza a tutte le persone e le comunità che stanno soffrendo per questa situazione».

21 luglio 2017

www.difesapopolo.it/Chiesa/Nuove-no...anche-una-donna

Nuove nomine del vescovo Claudio: tra i tanti preti anche una donna
È li secondo, corposo elenco di aggiornamenti degli incarichi pastorali che il vescovo Claudio, con il consiglio episcopale, rendono pubblico in questa estate 2016. Sono ben 22 i sacerdoti coinvolti in questa seconda tornata di nomine, ma certamente il dato che per primo salta all'occhio è il nuovo compito affidato a suor Francesca Fiorese delle suore operaie.

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Nuove nomine del vescovo Claudio: tra i tanti preti anche una donna
07/07/2016


Prosegue l’aggiornamento degli incarichi e delle destinazioni dei presbiteri diocesani definito in questi giorni dal vescovo Claudio.

Don Marco Galletti è stato nominato delegato per la pastorale cittadina, rimanendo parroco dell’unità pastorale all’Arcella in Padova. A Montagnana arriva come parroco don Lucio Monetti che lascia Caselle de’ Ruffi e prende il testimone da don Renzo Zecchin inviato come collaboratore nella comunità di Monselice.

Don Nicola De Rossi finora parroco di San Cosma di Monselice e don Alberto Pregno, finora vicario parrocchiale di Selvazzano Dentro e Caselle di Selvazzano Dentro, diventano rispettivamente parroco moderatore e parroco in solido delle parrocchie di Caselle de’ Ruffi, Sant’Angelo di Santa Maria di Sala e Murelle, nella prospettiva di costituire un’unica unità pastorale comprendente anche Villanova, dove continua il suo servizio di parroco don Massimo Nardo.

Don Andrea Pellegrini, parroco di Sant’Elena, diventa parroco anche di Granze. Don Mauro Ferraretto è nominato parroco di San Bortolo di Monselice con residenza a Schiavonia. A Padova don Lorenzo Voltolin, parroco di Voltabrusegana, diventa parroco anche di Mandria; don Fabio Moscato docente della Facoltà teologica del Triveneto, è nominato anche collaboratore a Mandria e Voltabrusegana. Don Aldo Manfrin è nominato parroco di San Cosma di Monselice, passando il testimone delle parrocchie di Pontelongo e San Lorenzo di Bovolenta a don Carlo Pampalon che lascia Calcroci.

A San Lorenzo di Bovolenta rimane comunque come rettore padre Renato Cappelletto. Don Ivano Salmaso saluta San Leopoldo Mandic di Ponte San Nicolò per diventare parroco di Calcroci e Lughetto. Don Paolo Bortolato da parroco dell’unità pastorale di Sant’Urbano diventa parroco di San Leopoldo Mandic e Rio di Ponte San Nicolò (da cui si ritira per raggiunti limiti di età don Giorgio Bonello).

Don Daniele Vignotto termina il suo incarico di vicario parrocchiale dell’unità pastorale di Sant’Urbano per diventare parroco in solido dell’unità pastorale di Zugliano, Grumolo Pedemonte e Centrale, di cui diventa parroco moderatore don Alessandro Spiezia. Cambio di parroco anche a Valdobbiadene dove arriva da San Domenico di Selvazzano Dentro don Francesco Santinon; mentre don Paolo Rizzato, presidente dell’Istituto diocesano per il sostentamento del clero, diventa parroco della comunità di San Paolo in Padova, che saluta don Francesco Tondello destinato a Roncaglia (don Sergio Penazzato si ritira per raggiunti limiti di età e rimane lì come collaboratore).

Don Mariano Rosillo, che sarà impegnato anche nel tribunale ecclesiastico, da vicario parrocchiale di Legnaro è nominato parroco di Sant’Ignazio in Padova. A Legnaro arriva come vicario parrocchiale don Alessandro Piran che lascia il suo incarico di assistente al seminario minore.

Novità anche negli uffici diocesani dove suor Francesca Fiorese, delle suore Operaie della santa casa di Nazareth, attualmente membro dell’équipe della cappellania San Giuseppe lavoratore alla Zip (zona industriale di Padova), è nominata direttrice dell’ufficio per la pastorale sociale.

Qui la precedente tornata di nomine.

www.duomomonselice.com/images/pdfs/...ttembre2016.pdf

Parrocchia di Santi Cosma e Damiano in Monselice

Parrocchia di Santi Cosma e Damiano in Monselice
Il parroco don Nicola de Rossi lascia la parrocchia di San Cosma.
Domenica 2 ottobre ore 10.30 S. Messa di ringraziamento e saluto
on Nicola da parte della comunità.

http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cro...elle-1.13766293

Don Monetti a settembre lascerà la comunità di Caselle
SANTA MARIA DI SALA. Don Lucio Monetti (in foto) lascerà a settembre la comunità di Caselle, che ha guidato negli ultimi undici anni diventando il parroco-istituzione del paese. Lo ha deciso il...

03 luglio 2016

SANTA MARIA DI SALA. Don Lucio Monetti (in foto) lascerà a settembre la comunità di Caselle, che ha guidato negli ultimi undici anni diventando il parroco-istituzione del paese. Lo ha deciso il Vescovo di Padova Claudio Cipolla, lasciando a don Lucio la comunicazione alla propria comunità durante le messe dello scorso weekend. Don Lucio andrà a guidare la comunità di Montagnana e verrà sostituito, nell’ottica delle nuove collaborazioni pastorali, da una coppia di giovani sacerdoti, don Nicola De Rossi, in arrivo dalla parrocchia dei Santi Cosma e Damiano di Monselice e don Alberto Pregno, finora cappellano a Caselle di Selvazzano. Insieme i due parroci seguiranno anche l’altra parrocchia salese guidata nell’ultimo periodo da don
Lucio, quella di Sant’Angelo e anche il centro vicariale di Villanova di Camposampiero e la parrocchia di Murelle. L’annuncio della partenza di don Lucio da Caselle ha lasciato rattristati molti parrocchiani, con i quali il parroco aveva stretto un legame proficuo di relazioni. (f.d.g)

03 luglio 2016

http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cro...nana-1.14182247

La Comunità saluta don Lucio Monetti andrà a Montagnana
CASELLE. La comunità saluta don Lucio Monetti (nella foto), che domenica lascerà la parrocchia di San Giacomo dopo 11 anni. Il parroco-istituzione del paese, protagonista della vita della frazione...

30 settembre 2016

CASELLE. La comunità saluta don Lucio Monetti (nella foto), che domenica lascerà la parrocchia di San Giacomo dopo 11 anni. Il parroco-istituzione del paese, protagonista della vita della frazione in questi anni, assumerà un nuovo incarico a Montagnana e sarà sostituito da don Alberto Pregno, nell’ottica dell’unità pastorale diocesana che comprende anche le parrocchie di Sant’Angelo, sempre in comune di Santa Maria di Sala e Murelle, in quello di Villanova di Camposampiero.
Non sarà un passaggio facile, anche perché insieme a don Alberto doveva arrivare un altro sacerdote, don Nicola De Rossi, che però ha rinunciato all’incarico. Così per i primi mesi, don Alberto sarà affiancato da due aiutanti, don Paolo Zaramella e don Cesare Contarini. Intanto Caselle si prepara a salutare don Lucio: la messa sarà domenica alle 10.30, seguita da un rinfresco e dai saluti della gente al suo parroco. Tra i tanti omaggi della comunità di Caselle e del consiglio
pastorale, uno verrà donato anche dall’Associazione carabinieri in congedo di Santa Maria di Sala: una medaglia d’argento del bicentenario dell’Arma, per ringraziare don Lucio, che in passato è stato anche cappellano militare, della sua presenza a ogni manifestazione del gruppo.(f.d.g.)

Edited by pincopallino2 - 4/10/2019, 15:08
 
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