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Coca e Chiesa. Dopo l'overdose beccato di nuovo don Silvano Dematteis: era tornato a dir messa., In tempo di crisi di vocazioni non si spreca niente

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pincopallino2
view post Posted on 17/5/2021, 09:59 by: pincopallino2

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www.lastampa.it/topnews/edizioni-l...tico-1.39126540

L’ultima chance per don Silvano: cure e percorso terapeutico
L’ex parroco di Diano San Pietro ha dato la disponibilità al vescovo Guglielmo Borghetti per seguire un iter riabilitativo. Era stato trovato con dosi di cocaina a Cervo e segnalato alla prefettura. Resta per adesso sospeso a divinis

MAURIZIO VEZZARO

27 Luglio 2020
E’l’ultima chance per don Silvano Dematteis, l’ex parroco di Diano San Pietro e Borganzo sospeso a divinis dopo essere stato scoperto con dosi di cocaina un paio di settimane fa a Cervo, mentre girava in costume scosciato al Porteghetto in compagnia di amici equivoci. Il vescovo d’Imperia monsignor Guglielmo Borghetti ha deciso di proporgli per la seconda volta nel giro di un anno un percorso di recupero. In questi giorni si dovranno incontrare. Don Silvano, esperto di musica e che ha diretto le bande di Diano e di Taggia ha mostrato di essere pentito e di voler collaborare per uscire da un lungo tunnel. L’anno scorso era venuto alla ribalta della cronaca una prima volta per una storiaccia arrivata da Cremona, quando, durante una gita scolastica con una scuola di Alassio in qualità di insegnante accompagnatore, l’avevano sorpreso mentre girava per i corridoi dell’albergo che ospitava studenti e professori in preda alle sostanze psicotrope, tanto che avevano dovuto soccorrerlo. Lo scandalo che ne era seguito aveva obbligato il vescovo a prendere misure severe togliendogli ogni incarico pastorale e professionale e «spedendolo» a Roma in un centro attrezzato per i sacerdoti bisognosi di cure e assistenza psicologica.

Epperò don Silvano si era mostrato restìo al giogo che gli volevano mettere per il suo bene. Si era vantato di aver continuato a dir messa (lo avevano visto farlo sia in parrocchia a Diano Marina sia nel convento delle clarisse, sempre a Diano), e pare si fosse allontanato dalla struttura nel Lazio dove doveva rimettersi in salute.

Adesso si è di nuovo punto e a capo. Monsignor Borghetti, che evita di fare riferimento alla parabola della pecorella smarrita (Matteo 18: 12-14) per non incorrere in triti «tòpos», vuole credere a una sua piena ripresa, preludio a un reintegro nei ranghi sacerdotali (la sospensione a divinis può andare da un anno a sei a seconda della gravità delle colpe di cui ci si è macchiati).

«Sarà un percorso di recupero integrale - fa sapere monsignor Borghetti - che prenderà in esame l’aspetto globale della persona. Una decisione che comunque non ho preso a cuor leggero. Questo tipo di provvedimento però è adottato nell’ottica di fare il bene della persona, affinchè prenda coscienza che le cose si possono aggiustare. Don Silvano deve adesso riprendere in mano la propria vita».
 
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