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India. Rimosso il vescovo Mulakkal stupratore di una suora., Assolto in tribunale tra le inutili proteste delle suore e le connivenze del Vaticano: 5 anni per le dimissioni

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view post Posted on 30/6/2018, 20:38

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Superiora denuncia vescovo Franco Mulakkal: "mi ha violentato 14 volte"

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www.ansa.it/sito/notizie/mondo/asia...fc4f56eae9.html

India, suora accusa vescovo di stupro
Ma lui l'ha denunciata per tentativo di ricatto

NEW DELHI
30 giugno 2018

(ANSA) - NEW DELHI, 30 GIU - La madre superiora di un convento di suore ha presentato presso un commissariato di polizia dello Stato meridionale indiano di Kerala una denuncia per violenze sessuali contro il vescovo cattolico Franco Mulakkal, responsabile della diocesi di Jalandhar, in Punjab. Lo riferisce oggi la tv News18.
Nella sua denuncia la religiosa, di cui per ragioni legali non è stata resa nota l'identità, ha sostenuto che il vescovo la convocò per discutere "importanti questioni" nel 2014 e che, allora e nei due anni successivi, ha abusato di lei 14 volte.
La polizia di Kuravilangad ha reso noto che il giorno precedente all'iniziativa della religiosa, il vescovo Mulakkal ha depositato in commissariato una denuncia in cui la accusa di tentativo di ricatto. Sulla vicenda, aggiunge l'emittente, è stata aperta una inchiesta.

www.leggo.it/esteri/news/vescovo_s...18-3828189.html

Madre superiora accusa vescovo di stupro: lui la denuncia per ricatto
La madre superiora di un convento di suore ha presentato presso un commissariato di polizia dello Stato meridionale indiano del Kerala una denuncia per violenze sessuali contro il vescovo cattolico Franco Mulakkal, responsabile della diocesi di Jalandhar, in Punjab. Lo riferisce oggi la tv News18. Nella sua denuncia la religiosa, di cui per ragioni legali non è stata resa nota l'identità, ha sostenuto che il vescovo la convocò per discutere «importanti questioni» nel 2014 e che, allora e nei due anni successivi, ha abusato di lei 14 volte. La polizia di Kuravilangad ha reso noto che il giorno precedente all'iniziativa della religiosa, il vescovo Mulakkal ha depositato in commissariato una denuncia in cui la accusa di tentativo di ricatto. Sulla vicenda, aggiunge l'emittente, è stata aperta una inchiesta.

A quanto ha riferito la madre superiora, che operava in una istituzione dipendente dalla diocesi del Punjab, il primo stupro avvenne in una guesthouse del distretto di Kottayam nel 2014, mentre poi vi furono altri 13 episodi di violenza sessuale ai suoi danni. Fonti vicine alla suora hanno aggiunto che la questione era stata portata all'attenzione del cardinale Mar George Alencherry, all'epoca capo della chiesa in Kerala, senza però che fossero intraprese azioni. Da qui la decisione di presentare una denuncia alla polizia. «Non ho nulla da aggiungere - ha fatto sapere la religiosa ai media - e non resta che attendere i risultati della mia azione legale». Franco Mulakkal, 54 anni, è stato designato titolare della diocesi di Jalandhar da papa Francesco il 13 giugno 2013.
Sabato 30 Giugno 2018 - Ultimo aggiornamento: 10:23

Edited by pincopallino1 - 1/6/2023, 19:26
 
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https://www.ilmessaggero.it/primopiano/vat...la-3964691.html

Suore protestano in strada in India: «Rimuovete il vescovo che ha stuprato una consorella»

di Franca Giansoldati
Città del Vaticano - #MeToo arriva anche in Vaticano. La protesta per le violenze sessuali subite da una suora da parte di un vescovo sta scuotendo i piani alti della Chiesa. Mai prima d'ora si erano visti sit in di suore che chiedono la testa di un prelato. E’ accaduto in India ma l’episodio ha subito fatto il giro del mondo ed è rimbalzato al di là del Tevere. Monsignor Franco Mulakkal è accusato di avere abusato di una religiosa che lo ha denunciato. Le monache del Kerala sono scese apertamente in campo, con tanto di cartelli, partecipando alla manifestazione promossa nella capitale, Thiruvananthapuram, da alcune associazioni cattoliche. Da settimane il caso scuote i vertici della Conferenza episcopale indiana.


Diverse lettere di protesta sono arrivate sul tavolo del cardinale Oswald Gracias, e del nunzio apostolico, monsignor Giambattista Diquattro, ma finora nessuno ha mosso un dito. Al momento fanno finta di niente. Così si sono mobilitate le consorelle della vittima: «E' stata la Chiesa a farci scendere in piazza, perché non ci ha dato ascolto», ha dichiarato al Times of India sister Anupama. «Sono passati 76 giorni dal 27 giugno, quando la nostra consorella ha presentato la denuncia, accusando il vescovo di averla violentata ripetutamente a partire dal 2014: sinora l’unica persona messa sotto torchio dalla polizia è stata lei».

Il clima tra i cattolici del Kerala, lo stato indiano che ne conta il maggior numero, un milione, si sta facendo incandescente: già in passato diverse suore avevano denunciato abusi da parte di preti e religiosi, senza che vi fossero conseguenze; e adesso il vescovo si dichiara del tutto innocente e controaccusa le suore di agire per vendetta nei suoi confronti. La rabbia delle ultime ore è montata dopo che un parlamentare eletto in una lista indipendente si è spinto ad affermare che «non ci sono dubbi che la suora sia una prostituta. Altrimenti, perchè avrebbe atteso anni prima di denunciare la violenza?».

«Abbiamo indetto la manifestazione», ha dichiarato George Joseph, presidente del Joint Christian Council, «perchè crediamo che la polizia agisca sotto pressione di alcuni politici e della Chiesa». Ma il dito è puntato anche contro i vertici della stessa Chiesa: nelle settimane scorse un gruppo di leader cattolici e di fedeli in India ha fatto appello al Vaticano per la rimozione del vescovo in questione, attualmente titolare della diocesi di Jalandhar. Finora nessuno è intervenuto anche se il Vaticano continua a predicare la tolleranza zero per chi usa violenza.

Lunedì 10 Settembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 20:27
 
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view post Posted on 14/9/2018, 19:31

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www.lastampa.it/2018/09/13/vatican...4NN/pagina.html

India, si allarga lo scandalo del vescovo accusato di abusi sessuali
In Kerala i fedeli invocano sanzioni canoniche contro Mullakal, reo del presunto stupro di una religiosa. La polizia lo convoca, altre tre suore lo inchiodano

Franco Mulakkal


Pubblicato il 13/09/2018
Ultima modifica il 13/09/2018 alle ore 15:48
PAOLO AFFATATO
ROMA
Si allarga lo scandalo di violenza sessuale che sta travolgendo la Chiesa in India. Accusato di aver violentato più volte una suora, il 54enne vescovo Franco Mullakal, alla guida della diocesi di Jalandhar, nello stato indiano del Kerala, dovrà comparire il 19 settembre per un interrogatorio davanti alla Squadra investigativa speciale della polizia del Kerala. Il Prelato, accusato di aver aggredito sessualmente una suora per 13 volte nel biennio 2104-2016, sarà chiamato a rispondere delle accuse che, secondo quanto trapela dal team investigativo, sembrano essere circostanziate e suffragate da prove. La vicenda, inoltre, assume nuovi contorni perchè altre tre suore accusano il vescovo di molestie sessuali. L’interrogatorio, dunque, potrebbe anche risolversi con un clamoroso arresto.



E mentre la giustizia ordinaria fa il suo corso, la comunità cattolica appare in subbuglio: da cinque giorni sono in corso a Kochi, la capitale commerciale del Kerala, manifestazioni di protesta e cortei pubblici, con la partecipazione di preti, fedeli e suore della Congregazione delle Missionarie di Gesù, l’ordine cui appartiene la suora vittima delle presunte violenze. Alla protesta si sono aggregate personalità del mondo della cultura e della società civile come il poeta Balachandran Chullikkad, una icona in Kerala: tutti accomunati dalla difesa dei diritti delle donne. Anche l’ex magistrato Kemal Pasha ha espresso solidarietà ai manifestanti scesi in piazza a Kochi, rilevando: «Questa non è una lotta contro la Chiesa cattolica, ma contro una grave ingiustizia».



La 43enne suora del Kerala, sulla cui identità tuttora si preferisce mantenere l’anonimato, ha scritto una lunga lettera a papa Francesco, inviandola al nunzio apostolico in India Giambattista Diquattro e altre alte autorità ecclesiali, confermando le accuse e denunciando i tentativi del vescovo di «usare il suo potere politico e finanziario» per insabbiare il caso. Rinnovando il suo appello per un intervento urgente delle autorità ecclesiali sul vescovo molestatore, la religiosa ha spiegato il suo silenzio, dato che molti le chiedono come mai abbia denunciato solo ora violenze avvenute tra il 2014 e il 2016. «Provavo tremenda paura e vergogna», confessa, ammettendo di non aver avuto il coraggio di alzare la voce. Ora, però, «perché la Chiesa sta chiudendo gli occhi davanti alla verità?», chiede. «Il silenzio delle autorità della Chiesa e la protezione di quanti commettono un crimine creano perdita di credibilità della Chiesa nella società», scrive, ribadendo la sua richiesta di giustizia.



Sono diversi i preti e i religiosi indiani che invocano sanzioni canoniche nei confronti del vescovo. Scrive Suresh Matthew, sacerdote e direttore dell’Indian Currents Weekly, settimanale cattolico di Delhi: «Costernato, faccio appello alla più alta gerarchia ecclesiastica perchè si intervenga. Invito il vescovo a farsi da parte fino a quando non sarà dimostrato innocente da una corte di giustizia. Non è il momento di mantenere il prestigio. È tempo di mantenere intatta la santità della Chiesa».



Citando papa Francesco e la sua recente «Lettera al Popolo di Dio», in cui si esprimono «vergogna e pentimento», Mathew chiosa: «Speriamo che la Chiesa in India agisca rapidamente».



Anche padre Paul Thelakat, direttore del settimanale Sathyadeepam («Luce di verità»), edito dalla Chiesa indiana siro-malabarese, rileva che «la riluttanza della gerarchia ad agire contro il vescovo sta portando grande vergogna su tutta la Chiesa», sollecitando organismi come la Conferenza episcopale indiana e il Consiglio episcopale del Kerala.



Sul fronte della difesa, il vescovo Mullakal ha dichiarato: «Se sarò riconosciuto colpevole, e non lo sono, sarò punito. Comparirò di fronte alla polizia. Sono un cittadino rispettoso della legge». Esprimendo un sentire diffuso tra alcuni Pastori, Thomas Tharayil, ausiliare dell’arcidiocesi di Changanassery, in Kerala, ha ricordato il necessario approccio garantista, prerogativa di ogni cittadino indiano: «Un cittadino è innocente, e come tale va trattato, finchè il suo crimine non viene accertato davanti a un tribunale. Oppure se l’accusato è un vescovo, tutto si ribalta e va forse trattato come un colpevole, fino alla prova della sua innocenza?», ha detto.



Inoltre suor Regina, la superiora generale dell’Ordine delle Missionarie di Gesù – congregazione diocesana con una sessantina di religiose, ispirate a una forma di vita francescana – ha scagionato Mullakal, affermando di credere alla sua innocenza, piuttosto che alle accuse della suora. Questa presa di posizione della superiora, a capo della comunità della religiosa violentata, ha sparigliato le carte, alimentando il dibattito tra innocentisti e colpevolisti, anche sui mass media, cattolici e non.
 
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view post Posted on 17/9/2018, 13:59

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Mons. Mulakkal: "faccio un passo indietro". Ma invece di cercarsi un lavoro serio offre la diocesi al vicario

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http://asianews.it/notizie-it/Vescovo-accu...anee-44952.html

17/09/2018, 08.56INDIA Invia ad un amico
Vescovo accusato di stupro offre a papa Francesco le dimissioni temporanee
di Nirmala Carvalho
Mons. Franco Mulakkal potrebbe affidare la diocesi di Jalandar (in Punjab) alla guida del vicario. Il 19 settembre verrà interrogato dalla polizia in Kerala. Segretario della Conferenza episcopale smentisce la presunta richiesta di dimissioni da parte del card. Oswald Gracias.


Mumbai (AsiaNews) – Mons. Franco Mulakkal, vescovo di Jalandar (in Punjab) accusato di aver stuprato una suora, ha scritto una lettera a papa Francesco in cui chiede di essere sollevato temporaneamente dal suo ministero episcopale. Ieri p. Peter Kavumpuram, responsabile delle pubbliche relazioni della diocesi, ha diffuso una nota in cui sostiene che la decisione del presule è stata presa in seguito alle osservazioni dell’Alta corte del Kerala. I giudici hanno stabilito che la mancanza di prove adeguate all’arresto del vescovo “indicano la sua innocenza”.

Il documento afferma che mons. Mulakkal ha deciso in piena autonomia di scrivere al pontefice, esprimendo il suo desiderio di fare un passo indietro nell’amministrazione della diocesi, a differenza di quanto sostenuto in precedenza. “Egli – si legge nel testo in inglese – è fiducioso che la sua richiesta verrà accettata”.

Come “da prassi”, con una lettera datata 13 settembre, il vescovo ha dichiarato di voler affidare la diocesi al vicario generale. Mons. Mulakkal guida la diocesi situata nello Stato del Punjab, lo stesso in cui si trova la sede generale delle Missionarie di Gesù, la congregazione di cui fa parte la suora 43enne. Quest’ultima ha denunciato che nel 2014 il vescovo l’ha aggredita sessualmente dopo averla convocata [in privato] con la scusa di discutere di importanti questioni. La religiosa ha raccontato di essere stata violentata per 13 volte nei successivi due anni.

Mons. Mulakkal ha respinto le accuse con forza, e sostiene che la suora sta agendo per vendetta. Il vescovo infatti avrebbe minacciato un’indagine contro di lei dopo aver scoperto una relazione con un uomo sposato.

L’Alta corte del Kerala ha respinto l’ipotesi del mandato d’arresto. “Lasciamo che la polizia lo interroghi di nuovo – hanno affermato il giudici –. Apriremo le udienze dopo tutto questo”. La polizia del Kerala ha chiamato il vescovo a testimoniare il 19 settembre; la corte, ascolterà il caso il 24.

Intanto mons. Theodore Mascarenhas, segretario generale della Conferenza episcopale indiana (Cbci), esprime a nome di tutti i vescovi “angoscia per gli sviluppi delle accuse contro il vescovo di Jalandar”. Rispondendo a coloro che hanno lamentato il “silenzio” sul caso da parte delle gerarchie ecclesiastiche, egli aggiunge che “La Cbci non ha giurisdizione sui singoli vescovi”. Infine smentisce alcuni commenti attribuiti al card. Oswald Gracias, presidente della Cbci, secondo cui egli avrebbe chiesto al vescovo di dimettersi. Le voci erano state fatte trapelare nei giorni scorsi dal portavoce dell’arcidiocesi di Mumbai (guidata dal card. Gracias). “I commenti del portavoce – sostiene mons. Mascarenhas – sono personali, e in quanto tale devono essere considerati”.
 
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view post Posted on 20/9/2018, 20:37

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India. Resta al suo posto il cardinale che non denunciò il vescovo dopo aver ascoltato la suora



https://www.lastampa.it/2018/09/20/vatican...ijL/pagina.html

India, il Papa rimuove il vescovo accusato di violenze sessuali su una suora
Il provvedimento reso noto dalla Conferenza episcopale. Designato l’ausiliare di Bombay come amministratore apostolico; proseguono intanto gli interrogatori
REUTERS
Il vescovo Franco Mulakkal con la polizia del Kerala


Pubblicato il 20/09/2018
Ultima modifica il 20/09/2018 alle ore 16:44
SALVATORE CERNUZIO
ROMA
A conclusione di tre mesi di roventi polemiche e proteste di piazza, Papa Francesco ha sollevato momentaneamente dall’incarico il vescovo indiano accusato da una suora di ripetute violenze sessuali. A rendere noto il provvedimento papale nei confronti di Franco Mulakkal, pastore della diocesi di Jalandh, nella regione del Punjab, non è stata la Sala Stampa della Santa Sede bensì la stessa Conferenza episcopale indiana con una nota pubblicata sul suo sito ufficiale a firma del presidente, il cardinale Oswald Gracias, arcivescovo di Bombay e membro del C9.



Nel documento vaticano recapitato alla Nunziatura in India si legge che: «Il Santo Padre ha ricevuto la richiesta del vescovo Franco Mulakkal di essere temporaneamente sollevato dalle sue responsabilità pastorali nella Diocesi di Jullundur». «Avendo considerato le circostanze – si legge ancora - il Santo Padre ha accettato la richiesta» e «ha nominato il rev. Agnelo Rufino Gracias, vescovo titolare di Molicunza e ausiliare emerito di Bombay come amministratore apostolico sede plena et ad nutum Sanctae Sedis», (fino a che la Santa Sede non deciderà diversamente). La nomina ha effetto immediato.








«Le nostre preghiere accompagnano il vescovo Gracias mentre assume questa responsabilità», scrivono i vescovi della Conferenza episcopale indiana. Intanto, secondo quanto riferito da fonti locali, il vescovo sotto accusa sta rispondendo da ieri agli interrogatori della Squadra investigativa speciale della polizia del Kerala. Mentre già si parla di un possibile arresto, lui continua a dichiararsi innocente, bollando le accuse come «false» e affermando di essere egli stesso «la vittima» di tutta questa vicenda. «L’accusa di stupro ha rovinato la mia reputazione», ha detto al Time of India nei giorni scorsi. «Se sarò riconosciuto colpevole, e non lo sono, sarò punito. Comparirò di fronte alla polizia. Sono un cittadino rispettoso della legge», ha aggiunto.



Il caso era scoppiato a inizio luglio quando una suora di 43 anni – la cui identità rimane tuttora sconosciuta – appartenente alla congregazione dioceana delle Missionarie di Gesù (una sessantina di religiose, ispirate a una forma di vita francescana), aveva accusato il presule di ripetuti stupri avvenuti dal 2014 al 2016, mentre entrambi risiedevano in un ostello in Kerala. Un’accusa clamorosa che ha dato il via ad un vespaio in India tra critiche alla Chiesa cattolica, già minoritaria nel Paese, alla proposta di un organo governativo, la Commissione per le donne, di abolire addirittura il sacramento della confessione perché tale pratica potrebbe portare agli abusi e ai ricatti delle donne.



In un primo momento le accuse della suora sono state arginate perché considerate la conseguenza di una vendetta personale, tanto più che esse arrivano a distanza di oltre due anni. Da quanto trapela dal team investigativo, sembra invece che le dichiarazioni della religiosa siano circostanziate e suffragate da prove.



In difesa della consorella si sono schierate in queste settimane le suore delle Missionarie di Gesù supportate da preti e fedeli laici che hanno dato vita a manifestazioni e cortei pubblici, l’ultimo nelle strade di Kochi. Alla protesta, con la quale si chiedeva l’arresto di Mulakkal, si sono aggregate personalità del mondo della cultura e della società civile, ad esempio il poeta Balachandran Chullikkad, una icona in Kerala, o l’ex magistrato Kemal Pash, tutti scesi in piazza per difendere i diritti delle donne e lottare «non contro la Chiesa cattolica», come hanno precisato, ma «contro una grave ingiustizia».



I cortei pubblici hanno fatto deflagrare la vicenda a livello nazionale e internazionale , da settimane essa tiene banco su tutti i media locali. Alcuni giornalisti indiani hanno provato anche a mettersi in contatto con colleghi a Roma, specialmente vaticanisti, per far giungere – come scrivevano nei loro messaggi - il caso alle orecchie del Papa, specialmente adesso che la questione abusi del clero è tornata ad essere centrale nelle preoccupazioni della Santa Sede. Chiesa.



La stessa suora ha inviato una lunga lettera al Papa, indirizzandola anche al nunzio apostolico in India, Giambattista Diquattro, e altre alte autorità ecclesiali, confermando le accuse e denunciando i tentativi di monsignor Mulakkal di «usare il suo potere politico e finanziario» per insabbiare il caso. Nella missiva la suora, rinnovando l’appello per un intervento urgente delle autorità ecclesiali sul vescovo molestatore, spiegava anche il suo silenzio, criticato da molti, di questi ultimi anni.

«Provavo tremenda paura e vergogna», confessa, ammettendo di non aver avuto il coraggio di alzare la voce. Ora, però, domanda: «Perché la Chiesa sta chiudendo gli occhi davanti alla verità? Il silenzio delle autorità della Chiesa e la protezione di quanti commettono un crimine creano perdita di credibilità della Chiesa nella società».



Sulla questione il clero del Kerala si spacca tra innocentisti e colpevolisi. C’è chi invoca sanzioni canoniche per il pastore, chi ricorda il necessario approccio garantista, prerogativa di ogni cittadino indiano, e cioè che: «Un cittadino è innocente, e come tale va trattato, finché il suo crimine non viene accertato davanti a un tribunale». Il fronte della difesa registra pure il sostegno della superiora generale delle Missionarie di Gesù che ha rivelato di credere alla innocenza del vescovo, piuttosto che alle accuse della suora.

https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/vesc...za-su-una-suora
India. Il Papa “sospende” il vescovo accusato di violenza su una suora
Redazione Catholica giovedì 20 settembre 2018
Franco Mulakkal, pastore di Jalandhar, viene temporaneamente sollevato dalle sue responsabilità pastorali. Al suo posto un amministratore apostolico con pieni poteri
La Cattedrale di Jalandhar
La Cattedrale di Jalandhar

Il Papa, «avendo considerato tutte le circostanze», ha «accettato la richiesta del vescovo Franco Mulakkal di essere temporaneamente sollevato dalle sue responsabilità pastorali nella diocesi di Jalandhar». E al suo posto ha nominato come amministratore apostolico della diocesi - «sede plena et ad nutum Sanctae Sedis» ovvero con pieni poteri e facente riferimento direttamente alla Santa Sede – il vescovo ausiliare emerito dell’arcidiocesi di Bombay, Agnelo Rufino Gracias. Così si legge in un comunicato diffuso dalla Conferenza episcopale indiana.

La decisione vede il Pontefice intervenire in un caso che da mesi scuote la Chiesa indiana. Tutto ha preso avvio lo scorso 23 giugno a Kuravilangad, città nello Stato del Kerala, quando un sacerdote della diocesi di Jalandhar, a nome del vescovo Mulakkal, si è recato dalla polizia denunciando minacce di morte rivolte al presule da parte del fratello di una religiosa che vive in un convento vicino alla stessa città. Quattro giorni dopo, la suora, della congregazione delle Missionarie di Gesù, ha denunciato Mulakkal per una violenza sessuale che sarebbe avvenuta nello stesso convento il 5 maggio 2014, insieme ad abusi sessuali occorsi 13 volte nell’arco di due anni.

La congregazione delle Missionarie di Gesù è stata fondata nel 1993 a Jalandhar, nel nord del Paese, e da lì viene il legame tra Mulakkal, 54 anni, e le religiose. Il vescovo ha respinto le accuse, parlando di una vendetta della religiosa, originata da un suo intervento contro il comportamento immorale della suora, che avrebbe avuto una relazione con il marito di una cugina. Anche le Missionarie di Gesù hanno messo in dubbio l’attendibilità della religiosa, che della congregazione è stata superiora generale, prendendo le difese del vescovo.

Nel frattempo il caso è esploso sui media. Le indagini hanno toccato anche il cardinale George Alencherry – che guida la Chiesa siro-malabarese, Chiesa cattolica che un rito siriaco orientale e da cui proviene la suora – accusato di aver ricevuto la testimonianza della religiosa e di non averla riportata alla polizia. Accusa respinta dal porporato. Lo scorso 19 settembre sette suore si sono riunite in una piazza di Kochi, città del Kerala dove ieri Mulakkal è stato interrogato dalla polizia, per protestare pubblicamente contro l’atteggiamento della Chiesa e anche delle forze dell’ordine di fronte alla denuncia della suora.

Nei giorni scorsi Mulakkal aveva scritto al Papa chiedendo di essere “sospeso” dal suo ruolo di pastore fino a che la sua posizione non si fosse chiarita di fronte alle giustizia. Francesco ha accettato.
 
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view post Posted on 22/9/2018, 15:54

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Dopo mesi di proteste il Vaticano lo aveva sospeso, senza dimetterlo


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www.lastampa.it/2018/09/22/vatican...JwL/pagina.html

India, arrestato il vescovo accusato di stupro
Monsignor Franco Mulakkal era stato rimosso giovedì dal Papa dal suo incarico nella diocesi di Jullunbur, dove è stato nominato un amministratore apostolico
REUTERS
Arrestato il vescovo indiano monsignor Franco Mulakkal, accusato di stupro da una suora


Pubblicato il 22/09/2018
Ultima modifica il 22/09/2018 alle ore 12:56
REDAZIONE
ROMA
È stato arrestato monsignor Franco Mulakkal, il vescovo cattolico indiano accusato da una suora di averla ripetutamente stuprata. Lo ha annunciato l’agenzia indiana Pti, citando un funzionario della polizia, sottolineando che l’arresto è scattato dopo gli interrogatori della Squadra investigativa speciale della polizia del Kerala e a ventiquattrore dal provvedimento di Papa Francesco che aveva temporaneamente sollevato il presule dal suo incarico nella diocesi di Jullunbur, nominando al suo posto un amministratore apostolico.



Il caso, scoppiato nel luglio scorso, ha suscitato diverse proteste e polemiche soprattutto per la presunta inadempienza da parte delle autorità civili e religiose. La suora - la cui identità non è mai stata rivelata - aveva infatti accusato a inizio estate il vescovo Mullakal di averla stuprata 13 volte in un ostello tra il 2014 e il 2016, ma la polizia non ha avviato alcuna indagine né sottoposto l’uomo ad alcun interrogatorio sino a settembre.



Cinque religiose, fatto raro nella Chiesa cattolica indiana, e decine di manifestanti avevano organizzato proteste in Kerala, dove vive la maggior comunità cristiana dell’India. Un gruppo di attivisti e organizzazioni della società civile di Mumbai, nello stato indiano del Maharashtra, sono calati in Kerala per rafforzare il fronte di denuncia al grido di #ChurchToo, che dilaga anche sui social media .



Da parte sua la Chiesa cattolica indiana ha confermato che il Vaticano sta esaminando le accuse sollevate contro il vescovo e ha già avviato un’indagine ufficiale. Mulakkal continua a respingere ogni accusa.
 
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view post Posted on 28/10/2018, 21:52

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Il sospetto che abbiano voluto eliminare le prove che accusano l'alto prelato

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Il vescovo Mulakkal

www.asianews.it/notizie-it/Sacerdot...0%99-45320.html

P. Kuriakose Kattuthara è uno dei testimoni chiave contro mons. Franco Mulakkal, il vescovo accusato per lo stupro di una suora. I detrattori del prelato insinuano il dubbio che egli sia morto per vendetta, per mettere a tacere la sua testimonianza contro il vescovo.


Jalandhar (AsiaNews) – In attesa di conoscere le cause della morte di p. Kuriakose Kattuthara, uno dei testimoni chiave nel processo contro il vescovo indiano arrestato per lo stupro di una suora (e libero su cauzione), “non bisogna lasciarsi andare a facili congetture”. È quanto chiede mons. Agnelo Gracias, vescovo coadiutore di Mumbai che papa Francesco ha nominato amministratore “a tempo” della diocesi di Jalandhar, in Punjab, mentre è in corso il processo penale di mons. Franco Mulakkal, il presule incolpato di violenza sessuale.

L’invito di mons. Agnelo Gracias suona come un monito per la comunità cattolica indiana, che si è divisa tra sostenitori e oppositori del vescovo incriminato. Egli è sotto inchiesta del tribunale di Pala (in Kerala) per presunti abusi compiuti tra il 2014 e il 2016 ai danni dell’ex superiora della congregazione delle Missionarie di Gesù.

Da settimane sotto i riflettori, la vicenda è tornata alla ribalta il 22 ottobre scorso, quando nella parrocchia in cui risiedeva è stato trovato senza vita il corpo di p. Kuriakose, tra le decinesi coloro che avevano testimoniato contro mons. Mulakkal, rientrato da pochi giorni nella diocesi e accolto con festa dai fedeli suoi sostenitori.

Al contrario, i detrattori del vescovo hanno seminato il dubbio che dietro la morte “sospetta” del sacerdote ci sarebbe proprio qualcuno vicino al presule. Ad alimentare queste ipotesi anche i familiari di p. Kuriakose, che alla stampa hanno raccontato come il sacerdote avesse subito minacce dopo la sua deposizione e temesse gravi conseguenze per la propria vita.

Per tentare di placare i toni è intervenuto lo stesso mons. Gracias, che ha ricordato l’impegno trentennale del sacerdote in favore della diocesi e sottolineato che per prima la Chiesa vuole la verità e ha fatto di tutto per agire in maniera “trasparente”, compreso far eseguire le analisi post-mortem lontano dal Punjab. “Siamo in attesa dei risultati dell’autopsia – conclude –. Fino a quel momento, chiediamo a tutti di non cedere a facili supposizioni”.
 
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view post Posted on 2/1/2019, 14:46

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Le denunce inascoltate ai superiori. "Continuate a pregare: Dio farà vincere la verità"

nuns-pti

https://www.fanpage.it/scandalo-in-india-s...ecine-di-volte/

Scandalo in India, suore abusate per anni da preti cattolici: “Violentate decine di volte”

L’Associated Press ha raccolto i racconti di numerose suore che hanno denunciato di aver subito violenze da parte di preti cattolici negli ultimi dieci anni. Alcune di loro erano minorenni: “Sono stata abusata 13 volte in due anni. Ne ho parlato con la mia superiore ma alla fine ho lasciato perdere. Ero troppo spaventata”. Nella bufera anche il vescovo di Kerala.
VATICANOASIA 2 GENNAIO 2019 13:41 di Ida Artiaco

Un vero e proprio scandalo sta travolgendo la Chiesa cattolica in India dopo la pubblicazione da parte dell'Associated Press di una inchiesta esclusiva sulle violenze subite dalle suore ad opera di alcuni sacerdoti e persino di un vescovo, facendo venire alla luce oltre dieci anni di abusi e aggressioni consumatisi nei salotti e nelle stanze dei conventi da un angolo all'altro del Paese asiatico. "Era ubriaco, non sapevo come dirgli di no", comincia il racconto di una delle vittime, che ora denunciano il fatto che mai nessuno ai piani alti della gerarchia ecclesiastica, nonostante si sapesse cosa stava accadendo, ha fatto qualcosa per proteggerle.

Le suore hanno descritto nei dettagli le violenze subite. Una di loro, una 44enne, ha presentato la scorsa estate una denuncia ufficiale alla polizia nei confronti del vescovo di Kerala che supervisiona il suo ordine, accusandolo di averla violentata ben 13 volte in due anni, dopo che i funzionari della Chiesa, ai quali pure si era rivolta, non le avevano dato alcuna risposta. Poco dopo, un gruppo di sorelle ha dato il via ad una protesta di due settimane per chiedere l'arresto dell'alto prelato. Un'azione, questa, senza precedenti, che ha fatto molto discutere la comunità cattolica indiana, che le ha punite, credendo all'innocenza del sacerdote. "Alcune persone ci accusano di operare contro la Chiesa – hanno rivelato all'AP -, ci accusano di adorare Satana. Ma noi sappiamo di dover difendere la verità".

È soprattutto Josephine Villoonnickal a raccontare la sua esperienza. Stando a quanto riferito all'agenzia di stampa, avrebbe subito violenze sin dall'adolescenza, dall'inizio degli anni Novanta, poco dopo essere entrata in convento. Aveva 40 anni in meno al suo aggressore. "La prima volta mi chiese se potevamo vederci per parlare della mia vita spirituale – ha ricordato -. Sentivo la puzza di alcol. Gli dissi che non volevo vederlo ma lui insistette. Così forzò la porta della mia stanza e provò a baciarmi. Poi prese il mio corpo toccandomi dove voleva. Per fortuna riuscì a cacciarlo fuori. Ero terrorizzata". Dopo quell'episodio, ne parlò con la madre superiora che l'aiuto ad evitare incontri con quel sacerdote e scrisse anche una lettera anonima agli alti piani ecclesiastici locali, ma nessuno l'ascoltò. "Alla fine lasciai perdere – ha concluso -. Rischiavo la mia stessa vocazione ed ero troppo spaventata".

Un'altra sorella di Kerala ha raccontato di quando un prete cercò di baciarle il petto. Era ancora un'adolescente. Anche lei denunciò il fatto alla sua superiore ma alla fine preferì il silenzio. Tra i maggiori accusati da parte delle suore c'è Monsignor Franco Mulakkal, vescovo di Kerala. Come racconta una delle vittime, veniva convocata dall'alto prelato una volta ogni due mesi nel convento di San Francesco dove veniva violentata. L'ultima volta è stata nel 2016. Il prete, che è stato anche arrestato e poi rilasciato su cauzione lo scorso ottobre, ha negato le accuse, definendole "infondate e inventate. Continuate a pregare: Dio farà vincere la verità".

continua su: https://www.fanpage.it/scandalo-in-india-s...ecine-di-volte/
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view post Posted on 30/1/2019, 15:23

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La regola dell'omertà: "I capi della nostra Congregazione complici di mons. Mulakkal".

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https://it.notizie.yahoo.com/suore-indiane...-121128743.html

Suore indiane contro vescovo accusato di stupro: ci minaccia
Askanews
Ska
Askanews30 gennaio 2019

Città del Vaticano, 30 gen. (askanews) - Le suore indiane che hanno sostenuto la consorella che accusa di stupro il vescovo Franco Mulakkal hanno denunciato la decisione intimidatoria di trasferirle per non poter testimoniare al processo.

La religiosa aveva denunciato a giugno dell'anno scorso che il vescovo aveva abusato sessualmente di lei tredici volte, dal 2014 al 2016, in occasione delle visite che faceva alla casa missionaria di San Francesco, a Kuravilangad, nello Stato indiano di Kerala. A settembre il vescovo, dopo tre giorni di interrogatorio, è stato arrestato dalla Polizia di Kerala ed è rimasto in carcere 14 giorni. Mons. Mulakkal è poi uscito su cauzione in attesa del processo. La vicenda ha avuto ampia eco, dentro e fuori dall'India, ed ha spinto numerose suore nel paese a dimostrare pubblicamente il proprio sostegno alla consorella.

E ora un gruppo di suore denuncia "minacce imminenti" da parte del vescovo "in connivenza con le autorità della nostra congregazione religiosa per aver sostenuto ed aiutato la vittima", in una lettera al capo del Governo dello Stato indiano del Kerala, Pinarayi Vijayan. "Pensiamo sia nostro dovere sostenere ed essere accanto ad una vittima di stupro che è una nostra collega e sorella", scrivono le religiose a quanto riportato dalla stampa indiana. "I recenti sviluppi mostrano che non siamo sicure da nessun punto di vista considerato il potere, l'influenza e le passate attività" del vescovo. Non c'è neppure bisogno di dire che il vescovo Franco accusato è potente sotto tutti gli aspetti. Il suo obiettivo è sabotare la causa e farla franca".

(segue)
 
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view post Posted on 3/4/2019, 04:48

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https://tvevideo.caffeinamagazine.it/tv-vi...entate-a-turno/

Suore abusate per anni da preti. Erano violentate a turno2 aprile 2019/ TV e Video

Ennesimo scandalo per la Chiesa Cattolica. Un vescovo e decine di sacerdoti coinvolti in una serie di stupri sistematici e protratti nel tempo ai danni di decine di suore. Sembra la trama di un film a luci rosse, mentre invece è la pura orribile realtà. È l’Associated Press che ha raccolto per prima le denunce delle vittime: “Era ubriaco. Non sapevo come dirgli di no”. Un’inchiesta che per gravità e dimensioni corre il rischio di coinvolgere l’intero mondo cattolico indiano. Alcune suore hanno fatto riferimento ad “amicizie” e concessioni di favori sessuali che non riuscivano a negare, altre riferiscono di vere e proprie violenze e stupri sistematicamente tenuti sotto silenzio dalle gerarchie ecclesiastiche locali.

Secondo l’Associated Press “il Vaticano, pur non essendo mai intervenuto, era tuttavia da tempo a conoscenza di abusi sessuali ai danni di suore da parte di preti e vescovi in Asia, Europa, Sud America e Africa”. In tutto l’agenzia giornalistica ha raccolto le testimonianze di due dozzine di persone – tra suore, ex monache e preti con conoscenza diretta degli abusi. (Continua dopo la foto)





Josephine Villoonnickal, di 44 anni, è stata la prima a rompere il muro di omertà, rendendo tutto di dominio pubblico indispettita dalla inattività dei vertici ecclesiastici locali ai quali aveva ripetutamente denunciato la situazione. La suora ha denunciato alla polizia del Kerala il suo vescovo con l’accusa di averla stuprata 13 volte in due anni. Denuncia a sua volta sostenuta da altre consorelle tutte unanimi nel richiedere l’arresto del vescovo Franco Mulakkal.

Secondo Josephine Villoonnickal la prima violenza risalirebbe al 5 maggio 2014 e l’ultima il 23 settembre 2016. Il vescovo si è però difeso negando ogni addebito, accusando a sua volta le sorelle di aver inventato tutto. Questo, però, non gli ha evitato la detenzione per tre settimane. Attualmente si trova a piede libero dopo esser stato rilasciato su cauzione. Tuttavia la Conferenza episcopale indiana al momento non avrebbe preso alcuna posizione invitando, anzi, i media locali a attendere la pronuncia degli organi giudiziari preposti. (Continua dopo la foto)





Alcune testimonianza raccolte dall’AP risalgono anche a decine di anni fa. Una suorarivela di aver respinto una violenza quando aveva vent’anni, nel corso di un ritiro spirituale prima del rinnovo dei voti, agli inizi degli anni ’90. A tentare di abusare di lei un sacerdote che aveva circa 60 anni. Il prete era uscito per partecipare ad una festa locale e quando è tornato, di sera, ha bussato alla porta nella novizia dicendole che voleva “parlarle”.

La suora aveva capito che era ubriaco ma l’uomo forzò la porta e provò a baciarla, tentato di toccarla dove poteva. La religiosa alla fine è riuscita a sfuggire alla morsa e a richiudere la porta. La madre superiora evitò altri incontri con il prete che fu poi trasferito, forse a seguito di una sua lettera anonima dove denunciava l’accaduto. Il prete però ha continuato a vestire la tonaca. (Continua dopo la foto)




L’Associated Press tuttavia non demorde e incalza il Vaticano sul tema generale, sostenendo che si tratti di pratiche diffuse e accusando le gerarchie ecclesiastiche di inattività nonostante le numerose denunce. Molte suore, secodo l’AP, rinuncerebbero a denunciare episodi simili per paura di essere isolate e cacciate dalla propria congregazione. Per non parlar del fatto che nei Paesi più poveri, dove sono maggiormente presenti questi fenomeni, il ricatto economico è paralizzante in considerazione del fatto che molte congregazioni di suore sono finanziariamente sostenute dalle parrochie e dalla curia.
 
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view post Posted on 9/8/2019, 17:31

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La superiora complice di mons. Mulakkal, arrestato e rimosso dal Vaticano

La lunga vicenda potete ricostruirla qui: https://laici.forumcommunity.net/?t=60897639

DnYrZHMXcAIp1xl


https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/indi...gDTvQ9u4c4xPtw8

8 AGOSTO 201901:31
India, espulsa suora che accusava vescovo di stupro su consorella

India, espulsa suora che accusava vescovo di stupro su consorella
Lucy Calapura, suora della Congregazione delle Clarisse francescane della Chiesa del Kerala, in India, è stata cacciata dall'ordine: la madre superiora le ha inviato una lettera in cui le impone di abbandonare gli abiti religiosi. Suor Lucy è una delle cinque religiose cattoliche che hanno affiancato la suora che accusa l'arcivescovo Franco Mulakkal di averla violentata ripetutamente tra il 2014 e il 2016, nella diocesi di Jalandhar, in Punjab.
 
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view post Posted on 1/12/2019, 08:21

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http://www.asianews.it/notizie-it/Aperto-i...uora-48692.html

30/11/2019, 12.29INDIA Invia ad un amico
Aperto il processo contro mons. Mulakkal, accusato dello stupro di una suora
Il presule ha più volte ripetuto che le accuse contro di lui sono infondate e fabbricate. L’ex vescovo di Jalandhar rischia il carcere, se ritenuto colpevole. Il giudice ha esteso la sua cauzione fino alla prossima udienza, prevista il 6 gennaio prossimo.


Mumbai (AsiaNews) – Si è aperto stamane presso il tribunale di Kottayam, nello Stato meridionale del Kerala, il processo che vede incriminato mons. Franco Mulakkal, vescovo dimissionario di Jalandhar (nel Punjab indiano). Il presule è accusato di aver violentato la superiora delle Missionarie di Gesù in più occasioni dal 2014 al 2016 e di aver “abusato della sua posizione dominante”.

Il caso è venuto alla luce nel settembre 2018, con la protesta di cinque consorelle che chiedevano giustizia per la religiosa. In seguito mons. Mulakkal è stato arrestato, ha trascorso tre settimane incarcere e poi è stato liberato su cauzione in attesa del processo. Mons. Mulakkal, che rischia l’ergastolo se ritenuto colpevole, si è sempre dichiarato innocente e ha presentato le dimissioni per potersi difendere in sede processuale.

Il prelato ha più volte ripetuto che le accuse contro di lui sono infondate e fabbricate. A sua volta, accusa la suora di avere avuto una relazione clandestina e di aver montato il caso per vendicarsi contro di lui, che l’aveva dimessa dalla carica di superiora. Inoltre, egli è molto amato dai cattolici della sua diocesi. Questa mattina, ad accompagnarlo in tribunale dopo le preghiere mattutine vi era un gruppo di sostenitori. Il giudice ha esteso la sua cauzione fino alla prossima udienza, prevista il 6 gennaio prossimo.
 
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view post Posted on 16/12/2019, 10:04
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https://it.aleteia.org/2019/12/11/suora-de...AILEwBXkNhyFEwg

La suora denuncia: “Da anni subiamo molestie”. La sua Congregazione la espelle

Jipson Sikhera
Suor Lucy e alcune consorelle in protesta per i presunti abusi del vescovo Mulakkal. The Times of India/Jipson Sikhera
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Gelsomino Del Guercio | Dic 11, 2019
Suor Lucy Kalappura è da mesi al centro delle cronache in India. Accusa un vescovo (che viene rinviato a giudizio) di presunti abusi. La Congregazione e il Vaticano l’allontanano: ha avuto comportamenti non conformi alle regole dell’ordine

Suor Lucy Kalappura, la religiosa “ribelle” del Kerala (India) che ha sostenuto le denunce di una consorella che accusa di stupro l’ormai ex vescovo della diocesi di Jalandhar (in Punjab) Franco Mulakkal, ha annunciato di avere scritto un’autobiografia che presto verrà pubblicata.
Youtube
L'ormai ex vescovo Mulakkal
La versione della suora

«lo sanno tutti, gli abusi sessuali dei sacerdoti verso le suore sono all’ordine del giorno», ha detto al quotidiano Hindustan Times. «Ho iniziato a tenere un diario nel 2004, quando attorno a me, in convento, ci furono i primi episodi di molestie ai danni delle suore. Mi ripromisi di annotare tutti quei gesti orrendi, per non dimenticarne nessuno. Gli abusi nel nostro mondo sono più che noti, ma i colpevoli vengono protetti e continuano ad agire nell’impunità».
Il processo

Il processo contro il vescovo Mulakkal, il primo esponente cattolico arrestato in India, è in corso in Kerala: per ottenerne l’arresto e il rinvio a giudizio, nel settembre del 2018, l’accusatrice, e le quattro consorelle che la affiancano, tra cui suor Lucy, hanno dovuto manifestare pubblicamente per mesi (Ansa, 3 dicembre).

La comunicazione del Nunzio

Suor Lucy, la più combattiva e la più presente sui media, è stata prima richiamata (con la sospensione di tutte le attività che svolgeva in parrocchia) e poi espulsa dalla case delle Clarisse francescane, l’ordine cui appartiene, insieme alle altre consorelle che avevano protestato con lei (Lettera Donna, 4 dicembre).

A quel punto suor Lucy ha fatto appello alla Pontificia Congregazione per le Chiese orientali contro il suo allontanamento.

Ma il Vaticano, scrive Adista (18 ottobre), attraverso una comunicazione consegnatale dal Nunzio apostolico, monsignor Giambattista Diquattro, nel mese di agosto ha confermato l’espulsione dalla congregazione «per aver assunto atteggiamenti ritenuti non conformi alle regole dell’ordine»: la pubblicazione di libri, brani musicali e della raccolta di denaro per la loro vendita; oltre all’acquisto e la guida di un’automobile utilizzata proprio per le manifestazioni pubbliche contro mons. Mulakkal.

Leggi anche: Abusi sessuali sulle suore, Papa Francesco: “Il problema esiste”. E cita Ratzinger
Botta e risposta

Secondo il Vaticano, scrive Asianews (18 ottobre), suor Lucy «non ha fornito spiegazioni soddisfacenti sul suo stile di vita in violazione delle norme della Fcc» che l’aveva ammonita con «giusti avvertimenti canonici».

«La maggior parte del comunicato è in una lingua che non comprendo. Aspetterò una lettera più chiara da parte delle superiore della congregazione con la comunicazione di eventuali scadenze per un secondo appello», ha dichiarato alla televisione indiana Ndtv suor Lucy.

Una querelle che sta interessando da mesi la stampa indiana e sta ledendo, non di poco, l’immagine della chiesa cattolica nel Kerala, lo Stato indiano con più cattolici.
 
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www.tgcom24.mediaset.it/mondo/indi...2-202202k.shtml

14 GENNAIO 2022 09:00
India, assolto vescovo cattolico accusato dello stupro di una suora
La religiosa sosteneva di essere stata violentata da Franco Mulakkal nel suo convento rurale tra il 2014 e il 2016. La Procura ha annunciato ricorso

Il vescovo cattolico Franco Mulakkal è stato assolto in India dall'accusa di aver ripetutamente violentato tra il 2014 e il 2016 una suora nel suo convento rurale. La religiosa sosteneva di essere stata stuprata quando il vescovo, che ha sempre negato ogni accusa, era a capo dell'ordine delle Missionarie di Gesù. La decisione è stata accolta con canti di gioia dai fedeli presenti in tribunale. La Procura ha annunciato ricorso.

Primo sacerdote a essere giudicato - Mulakkal è il primo sacerdote a essere giudicato in India, in questo caso dal tribunale dello Stato meridionale del Kerala che ha pronunciato un verdetto di una riga affermando di non ritenerlo colpevole.
 
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https://www.asianews.it/notizie-it/Papa-ac...uora-58507.html

01/06/2023, 13.35VATICANO-INDIA
Papa accoglie dimissioni di Mulakkal, il vescovo indiano accusato di stupro da una suora
di Nirmala Carvalho
Arrestato nel 2018 e poi rilasciato su cauzione, nel gennaio 2022 era stato assolto da un tribunale in Kerala ma l'Alta Corte aveva poi ammesso un ricorso d'appello. Le sue parole in un videomessaggio: "Mi sono dimesso per il bene della diocesi di Jalahandar". La nunziatura: gli era stato richiesto, ora potrà essere nominato un nuovo vescovo.

Città del Vaticano (AsiaNews) – Papa Francesco ha accettato oggi le dimissioni dalla guida della diocesi di Jalandhar in India del vescovo Franco Mulakkal, protagonista della vicenda giudiziaria per le accuse di violenze sessuali avanzate contro di lui da una religiosa nel settembre 2018. Mulakkal, che ha 59 anni, era stato assolto dal tribunale di Kottayam il 14 gennaio 2022, al termine di un processo durante il quale solo 39 delle 84 persone chiamate a testimoniare si erano presentate in tribunale.

Mulakkal era accusato di aver violentato l’ex superiora generale delle suore Missionarie di Gesù in più occasioni dal 2014 al 2016 mentre era in visita al convento dell’istituto nel Kerala e di aver “abusato della sua posizione dominante”. Il caso - che ha destato grande sconcerto tra i cattolici indiani - era venuto alla luce nel settembre 2018, con la protesta di cinque consorelle che chiedevano giustizia per la religiosa. Da parte sua, il presule ha sempre sostenuto che le accuse fossero infondate e infamanti, accusando la suora di volerlo screditare per vendetta, dopo averla rimossa dalla guida della congregazione.

Mulakkal - che dal 2009 al 2013 è stato vescovo ausiliare di Delhi, prima di essere chiamato a guidare la diocesi di Jalandhar nel Punjab – per la vicenda era stato anche arrestato nel 2018, trascorrendo tre settimane in carcere prima di essere liberato su cauzione. Già allora la Santa Sede aveva accolto la sua richiesta di essere sollevato dai propri doveri di vescovo finché la vicenda fosse chiarita, nominando nel frattempo un amministrator diocesano.

Nel febbraio scorso Mulakkal aveva incontrato papa Francesco in Vaticano. In un videomessaggio diffuso oggi a commento della vicenda ha detto di aver informato il pontefice durante l'incontro della sua decisione di dimettersi dall'incarico. “L’ho fatto per il bene della diocesi di Jalandhar e per la nomina di un nuovo vescovo”, ha spiegato aggiungendo le lacrime da lui versate porteranno alla riforma della Chiesa. Ha espresso inoltre la sua gratitudine a quanti hanno pregato e si sono preoccupati per lui.

Da parte sua la nunziatura apostolica in India in una nota ha ricordato che l’Alta Corte ha ammesso un ricorso d’appello contro la sentenza di assoluzione. Ha anche chiarito che - pur non essendo state adottate azioni disciplinari - le dimissioni di Mulakkal erano state richieste “per il bene della Chiesa”, specialmente per il bene della diocesi di Jalandhar che ha bisogno di un nuovo vescovo.

Vedi ancheKerala, la polizia registra la denuncia formale di stupro contro mons. Mulakkal
09/04/2019 15:27Kerala, suore chiedono la protezione del Chief minister
21/01/2019 10:45La Chiesa siro-malabarese affronta il problema degli abusi sessuali
11/01/2019 09:00Kerala, stupro di una suora: la Commissione nazionale per le donne chiede ‘azioni
 
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