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Ragazzini cosparsi d'olio e violentati. Don Guidolin condannato in appello a 12 anni. Sconto di pena grazie a confessione, Catania: "Me lo chiede Dio; rischi il cancro ai testicoli; devo liberarti dal Demonio"

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view post Posted on 1/12/2017, 10:40

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"Me lo chiede Dio; rischi il cancro ai testicoli; devo liberarti dal Demonio"

Catania. Don Pio Guidolin, condannato a 14 anni per pedofilia. Cosparsi di olio santo e violentati

guidolin


www.ilfattonisseno.it/2017/12/catan...tato-sacerdote/

Catania, violenza su minori: arrestato sacerdote
CATANIA – I carabinieri del comando provinciale di Catania hanno arrestato Padre Pio Guidolin con
l’accusa di violenza sessuale aggravata su minori. Il sacerdote esercitava il suo ministero presso una
parrocchia del capoluogo.
Le indagini hanno infatti consentito di accertare che, sin dal 2014, il prete, sfruttando il suo ruolo e
approfittando della condizione di particolare fragilita’ di diversi ragazzini (minori degli anni 14), li aveva
costretti a subire e compiere atti sessuali, cospargendoli con l’olio santo (prelevato dai locali della
Chiesa), ammantando i suoi gesti di una valenza spirituale e proponendoli ai minori quali “atti
purificatori”, in grado di lenire le loro sofferenze interiori.
Quando uno dei minori ha opposto resistenza, rivelando gli abusi subiti negli anni, e’ stato isolato dalla
comunita’ di fedeli ed accusato di asserzioni calunniose nei confronti del religioso.
Nel corso delle indagini, inoltre, e’ emerso come il sacerdote, al fine di esercitare pressione psicologica
nei confronti dei genitori dei minori abusati abbia millantato la possibilita’ di far intervenire esponenti
della criminalita’ organizzata etnea al fine di indurli a desistere a denunciare. Uno dei genitori delle
vittime e’ stato deferito all’autorita’ giudiziaria per favoreggiamento personale in quanto, subito dopo che
il figlio aveva reso sommarie informazioni all’autorita’ giudiziaria, aveva contattato il sacerdote per
avvertirlo delle indagini a suo carico.
La Curia etnea, ha assunto alcuni provvedimenti cautelari a carico di Padre Pio Guidolin, come
l’allontanamento dalla Parrocchia e la collocazione del religioso in altra sede, privo di funzioni ed ha dato
avvio ad un processo canonico da parte del Tribunale Ecclesiastico, attualmente in grado di appello dopo
la condanna in primo grado alla sanzione massima della riduzione allo stato laicale.

www.lasiciliaweb.it/2017/12/01/mino...dofilo-catania/
Cosparsi di olio santo e violentati Arrestato un prete pedofilo a Catania

In manette padre Pio Guidolin, della parrocchia del villaggio Sant’Agata: approfittava di ragazzi minorenni in difficoltà convincendoli che i suoi erano atti purificatori

Data: venerdì 01 dicembre 2017in: Sicilia

Cosparsi di olio santo e violentati Arrestato un prete pedofilo a Catania
CATANIA – Su delega procura distrettuale di Catania, i militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Catania hanno dato esecuzione alla misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di un sacerdote di una chiesa del villaggio Sant’Agata a Catania, Padre Pio Guidolin, per violenza sessuale aggravata su minori.

Le indagini hanno infatti consentito di accertare che, sin dal 2014, il sacerdote, sfruttando il suo ruolo e profittando della condizione di particolare fragilità di diversi ragazzini (minori di 14 anni), provati da vicende personali che li avevano turbati, li aveva costretti a subire e compiere atti sessuali, cospargendoli con l’olio santo (prelevato dai locali della Chiesa), ammantando i suoi gesti di una valenza spirituale e proponendoli ai minori quali “atti purificatori”, in grado di lenire le loro sofferenze interiori. Quando uno dei minori aveva opposto resistenza rispetto alle azioni del sacerdote, rivelando gli abusi subiti negli anni, era stato isolato dalla comunità di fedeli e accusato di aver calunniato il prete pedofilo.

Nel corso delle indagini, inoltre, è emerso come il sacerdote, al fine di esercitare pressione psicologica nei confronti dei genitori dei minori abusati (determinatisi a denunciare i fatti), abbia millantato la possibilità di far intervenire esponenti della criminalità organizzata etnea al fine di indurli a desistere. Uno dei genitori delle vittime è stato denunciato per il reato di favoreggiamento personale in quanto, subito dopo che il figlio aveva reso sommarie informazioni all’autorità giudiziaria., aveva contattato il sacerdote per avvertirlo delle indagini a suo carico.

La Curia etnea, dopo aver avuto contezza delle indagini in corso nei confronti di Padre Pio Guidolin, ha assunto nei suoi confronti alcuni provvedimenti cautelari (l’allontanamento dalla parrocchia e la collocazione del religioso in altra sede, privo di funzioni) e ha dato avvio a un processo canonico da parte del Tribunale Ecclesiastico, allo stato pendente in grado di appello dinanzi alla Congregazione per la Dottrina della Fede, dopo la condanna in primo grado alla sanzione massima della riduzione allo stato laicale.

http://newsicilia.it/cronaca/chiappe-don-s...ta-guida/189166

Le chiappe di don Spampinato e la verità di padre Guidolin. Intanto la parrocchia del Villaggio S. Agata resta senza guida

28/10/2016 13:12 Redazione
CATANIA – Padre Pio Guidolin non si nasconde. Dopo quanto abbiamo rivelato la scorsa settimana, ha deciso di volere dire la sua sul caso scoppiato nella parrocchia a lui affidata per anni, quella di S. Croce, il punto di riferimento per la comunità che popola il Villaggio S. Agata, uno dei quartieri abbandonati dall’amministrazione comunale che adesso ha smarrito pure l’unica bussola a disposizione.

Perché dopo la rinuncia di don Alfio Spampinato, che aveva accettato con riserva la nomina ad amministratore parrocchiale per sostituire padre Guidolin, la parrocchia attualmente è senza guida. Don Spampinato ha motivato la sua decisione con una lettera aperta ai parrocchiani in cui ha denunciato di avere scelto di andarsene perché “L’Arcivescovo di Catania, monsignor Salvatore Gristina, non ha voluto prendersi l’impegno formale, a nome della Diocesi, di assumersi i debiti contratti dai miei predecessori (ultimo Pio Guidolin), ammontanti a 40mila euro, accertati ad oggi, e quelli legali eventualmente derivanti da situazioni pregresse e perduranti nel presente e non ancora in via di definizione”.

Don Alfio ha lasciato intendere che quanto rivelato è soltanto la punta dell’iceberg: “Non voglio entrare, per ora, nei particolari; mi risevo di farlo, analitacamente, in seguito. Mi dispiace per i pochi fedeli che erano rimasti, dopo la defezione di quelli che, pro o contro Guidolin, avevano abbandonato la parrocchia e di quegli altri transfughi perché non hanno voluto accettare che il sottoscritto mettesse, finalmente, ordine all’interno di essa”. Una bomba nella comunità cattolica catanese, che, secondo don Spampinato, l’Arcivescovo Gristina in persona voleva fare esplodere fra le sue terga, così come ha dichiarato con una eloquente metafora: “Voi parrocchiani siete e resterete sempre nel mio cuore e vi sarò grato per avermi guardato le spalle, a differenza di Chi (la maiuscola è per identificare il vertice dell’arcidiocesi etnea) ha cercato di infilzarmi e non con un pugnale fra le scapole, ma con qualcosa di altro – metaforicamente parlando – fra le chiappe”.

Così, ecco padre Pio Guidolin scendere in campo, anche perché don Spampinato sembrerebbe ormai deciso ad un assalto all’arma bianca contro quel che ritiene non vada nella gestione della Chiesa etnea.

“Ci tengo a dire la mia – ci dice con tono pacato, pacatissimo – perché sono stato chiamato in causa in prima persona e perché non ci sto a che si affermino cose che si prestano ad interpretazioni errate”.

“Vorrei intanto far osservare che ogni parrocchia ha le sue spese, poichè tante sono le richieste di aiuto e di attività pastorali – spiega padre Guidolin – ciò non toglie che in ogni operato ci possano sempre essere gesti di carità e di donazione. Io non ho avuto mai paura di come pagare le singole spese perché ho sempre trovato gente generosa che mi ha sostenuto in ogni singola opera, quindi la mia perplessità non è mai stata sulla spesa, ma sul senso di quello che facevo per il bene della Comunità”.

“È assodato che quando si opera soprattutto a servizio degli altri e per il bene degli altri, nascono sempre nuove problematiche e difficoltà esecutive varie – continua l’ex parroco di S. Croce – ho sempre avuto la gioia di essere sostenuto ed aiutato dai molteplici volontari della Comunità, perché mi hanno sempre visto operare in prima persona e con tanto entusiasmo per il bene del loro territorio. Tale testimonianza ha portato non solo a valorizzare l’operato, ma anche a cambiare la mentalità del luogo, poiché non tutto si deve aspettare dal sacerdote (o dalla Chiesa) ma tutto si deve costruire con tutti. Diverse opere sono state compiute al Villaggio Sant’Agata senza mai innalzare il nome di chi le ha fatte, ma innalzare Colui che ha favorito questo segno nuovo di cristianità. È chiaro che le spese non vengono estinte subito tutte, ma ci vuole il suo tempo. Se io fossi rimasto, tutto sarebbe stato estinto in breve tempo”.

Il tono di padre Pio si fa amaro e spiega la spesa dei 40mila euro, senza trascurare dettagli: “Questo non deve essere il motivo di tante lacerazioni personali e di tante distruzioni umane a tal punto da perdere il senso vero dell’ecclesialità e umanità. La somma dei 40.000 euro citata è stata richiesta con il consenso della diocesi per effettuare diversi lavori, tra cui: la recinzione dei confini della parrocchia; la bonifica della discarica di materiale dietro la Chiesa e l’acquisto di un pezzo di terreno per chiudere i confini; la chiusura di una voragine causata dal crollo di un muro; il ripristino di una parete vicino al salone parrocchiale; l’amplificazione; varie spese di ristrutturazione interne e varie spese lasciate dal mio predecessore. In tutto questo, ho curato la sicurezza degli stessi giovani e il coinvolgimento a 360 gradi di tutte le famiglie del territorio. Quattro segni visibili e indimenticabili che hanno inciso il cuore di tutta la gente sono stati: il campetto atletico inaugurato da Sua Eccellenza Annamaria Cancellieri (allora Ministro degli Interni) e dal nostro amato Arcivescovo Sua Eccellenza Salvatore Gristina, campetto finanziato dall’Associazione A.D.I., guidata dal Dott. Leonardi; poi l’opera scolpita da due artisti veneti raffigurante le mani di S. Giovanni Paolo II con al centro la fiaccola dell’amore, simbolo eclatante che dava inizio e chiusura all’esperienza consolidata dei giochi senza frontiere; ancora, la costruzione adiacente alla Chiesa di un altare con una grande croce per le celebrazioni all’esterno e Via Crucis vivente; infine l’opera di ricostruzione del nuovo presbiterio all’interno della Chiesa, effettuata e finanziata dalla Fondazione F.I.A.S. coadiuvata dal Dott. Milano, opera che mi è stata bloccata con il mio allontanamento”.

Bloccata. Allontanamento. Termini rivelatori, che dicono tutto, che gli fanno male.“La pulizia, l’ordine e la bellezza del territorio, sono stati elementi fondamentali per diventare corresponsabili tutti a non distruggere quello che di bene c’è – conclude – ma di valorizzare e rafforzare quello che è stato seminato con grande sacrificio, senza perdere un fiore bello che stava per nascere in periferia di Catania. Spero che tutto questo sia motivo non di altre discussioni ma di chiarificazione a tutto ciò che è stato distrutto (sia umanamente che materialmente) e che ci sia infine anche la chiarificazione nei miei confronti”.

Alessandro Sofia

Edited by pincopallino2 - 17/10/2019, 12:31
 
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13/07/2011

I “Giochi senza frontiera”. I bambini del Villaggio Sant’Agata esplorano l’Etna

Foto allegate: Foto 1

Centosettanta bambini del Villaggio Sant’Agata hanno partecipato alla manifestazione “Giochi senza frontiera” organizzata da padre Pio Guidolin della parrocchia Santa Croce, sostenuta dalla Provincia di Catania. All’iniziativa hanno aderito, inoltre, una delegazione di bambini di provenienti dal Comune di Precansiol (Treviso), diversi ragazzi dell’Unione italiana ciechi e il Centro recupero fauna selvatica, rappresentato da Luigi Lino.
Il vice presidente del Consiglio provinciale, Carmelo Giuffrida, insieme padre Guidolin, ha coordinato il gruppo dei ragazzi nel corso di una delle giornate dedicata all’escursione sull’Etna.
“Abbiamo diviso in due gruppi i partecipanti differenziando le attività – ha affermato il vice presidente del Consiglio, Carmelo Giuffrida -. I bambini della parrocchia del villaggio S. Agata sono stati affidati all’operatore di soccorso alpino Maurizio Dal Bosco per effettuare un’ esplorazione geo-vulcanologica nella zona dei crateri Silvestri (Nicolosi nord); il gruppo dei veneti e dell’Unione italiana ciechi sono stati, invece, introdotti all’interno del demanio forestale, in prossimità del torrente Milia, accompagnati dal naturalista Carmelo Nicoloso. I giovani hanno avuto modo di socializzare, di confrontarsi – ha concluso Giuffrida - e soprattutto di approcciarsi con l’ecosistema del Vulcano ricchissimo di biodiversità. E’stata un’esperienza indimenticabile per la quale devo ringraziare anche il presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione che ha sostenuto l’iniziativa”.
Tutti hanno assistito a Piano Vetore al rilascio di due gheppi, recuperati e curati dai volontari del Fondo siciliano per la Natura, e di diverse colombe, attraverso le quali gli organizzatori hanno voluto simbolicamente rappresentare la pace con il Creato.

http://forum.soleluna.com/printthread.php?t=12056

Carmelo Mazzella 04-01-2004 16.23.33
Beh, GrandeIndio, io sono uno che da sempre è stato alla ricerca di Dio, in particolare di Cristo, ed ho partecipato a tante attività, sono di azione cattolica ma ho incrociato tanti altri movimenti, e ho conosciuto tante persone laiche cristiane, tanti preti.

C'è un prete che si chiama Padre Pio Guidolin che è stato uno che da piccolo mi ha saputo spronare tanto, questo era un pazzo, lo trovavi al bar a bere la sua birretta con la sigaretta, ad andare in discoteca con i ragazzi, a prendere in giro qualcuno a prenderlo a brutte parole, a scherzare con chi nenahce si conosce... alla fine era una brava persona, una grande persona, molto giovanile, ed aveva un grandissimo seguito di giovani, tantissimi, tanti ragazzi aderivano alle sue iniziative e alle sue attività.

Poi un giorno fu spostato di diocesi, e se ne andò da Catania?

Risultato? il suo gruppo di giovani senza di lui si sfasciò e non proseguì, ed adesso quei ragazzi sono scomparsi, non si vedono più con le loro attività e con le loro testimonianze!!!

Perchè dico questo? perchè i preti, i sacerdoti, noi laici, dobbiamo portare le persone a Cristo, e non all'innalzamento del nostro mito.

non so se mi spiego... se hanno chiuso quel posto... forse c'era un motivo valido... e uno di questi poteva essere questo!!!

http://www.diocesi.catania.it/cancelleria/...mbre%202013.pdf

Arcidiocesi di Catania
Ufficio Cancelleria


OGGETTO: Nomine Arcivescovili giugno - settembre 2013

S. E. Mons. Arcivescovo ha nominato:
1. in data 1° giugno 2013 il Rev.do Sac. PIO GUIDOLIN Consigliere Spirituale della Misericordia Santa
Croce in Catania.
 
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http://newsicilia.it/cronaca/giallo-croce-...ia-guida/186788

Il giallo sotto la Croce. Scoppia il caso della parrocchia del Villaggio S.Agata. Don Alfio Spampinato rinuncia alla guida
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19/10/2016 13:53 Redazione NewSicilia 0
CATANIA – L’avamposto della discordia. Si trova in uno dei quartieri di Catania che hanno più urgenza dell’impegno concreto delle istituzioni, dove chi vive onestamente è abbandonato a se stesso, costretto ad una battaglia quotidiana. Senza conforto. Neanche della chiesa. Il Villaggio S.Agata, quello che porta il nome dell’adorata Patrona di Catania, è distante da tutti, da tutto, anche dall’Arcidiocesi, percepita così come un club esclusivo, una lobby ingobbita su interessi che di cattolico hanno soltanto i paludamenti, e peggio, peggio ancora.

L’avamposto della discordia è la Parrocchia S.Croce. Improvvisamente è senza guida spirituale. Improvvisamente e senza un perché, un perché ufficiale, quello dell’Arcidiocesi etnea. Un giallo. Con tanto di protagonisti e misteri.

I protagonisti: Padre Pio Guidolin e Don Alfio Spampinato. Il secondo è stato chiamato a sostituire il primo, da tempo parroco di S.Croce. Un cambio che ha spiazzato, fatto allungare ombre, aperto armadi che parrebbero imbottiti di scheletri. Perché Don Alfio lo scorso 16 settembre viene nominato dall’arcivescovo Gristina amministratore parrocchiale. E qui bisogna soffermarsi. Perché per cercare di fare luce sulla vicenda è necessario sapere cos’è un amministratore parrocchiale. Ecco cosa dice il Diritto Canonico.

“Il Codice di diritto Canonico permette ai Vescovi due modi per nominare parroci: a tempo indeterminato ed a tempo determinato Il Codice si raccomanda che il Parroco goda di stabilità e che solo in casi eccezionali si nomini il parroco a tempo determinato. Can. 522 – È necessario che il parroco goda di stabilità, perciò venga nominato a tempo indeterminato; il Vescovo diocesano può nominarlo a tempo determinato solamente se ciò fu ammesso per decreto dalla Conferenza Episcopale. La CEI con delibera n.17 del 1984, ha stabilito questo tempo per 9 anni. Un Parroco, anche nominato a tempo determinato, durante il novennio non può essere rimosso se non per gravi motivi. Ne consegue che può, durante il novennio, organizzare il suo lavoro e il suo programma pastorale e tutti gli uffici di Parroco che gli competono. Un amministratore parrocchiale ricopre un incarico in genere più delicato, e non gode di stabilità. Generalmente viene nominato un amministratore parrocchiale quando una parrocchia diviene vacante all’improvviso o quando si rimuove un parroco per gravi motivi. L’amministratore ha il compito di guidare la parrocchia e di preparare la comunità all’arrivo del nuovo Parroco”.

Chiaro? Qualcosa è accaduto, tanto da richiedere la nomina di Don Alfio, che la accetta con riserva e dopo un mese esatto, l’altro ieri, decide di andare via. Si alza il vento di tempesta. Sopresa, indignazione, rabbia. I parrocchiani sono un turbine di emozioni. Sul sito ufficiale della parrocchia un paio di post eloquenti.

Comunicato-parrocchia

Il 63enne battagliero prete di frontiera decide di affidare ad una lettera il motivo che lo ha spinto a rinunciare alla nomina. Eccola nuda e cruda.

don-alfio1 don-alfio2 don-alfio3Secondo quanto rivelato da Don Alfio, quindi, il suo predecessore potrebbe essere stato rimosso per gravi motivi, che sarebbero quelli legati ad una cattiva gestione dei fondi destinati alle attività della parrocchia. Sospetti, trame segrete, accuse.

Già, un giallo. Arricchito anche del mistero di un blitz dell’arcivescovo Gristina in persona nella chiesa S.Luigi, quella sul viale Mario Rapisardi, guidata da monsignor Alfio Salemi, un veterano amato, rispettato, che tempo fa ha avuto come viceparroco Pio Guidolin. È il motivo per cui, nel giorno della rinuncia di Don Spampinato, il vertice dell’Arcidiocesi ha deciso di recarsi da Padre Salemi? È in corso un’indagine interna e si cercano informazioni? Oppure si è trattato soltanto di una visita di cortesia o per chissà cos’altro che nulla ha a vedere con S.Croce?

Intanto il malessere dei fedeli è palpabile. E non soltanto di quelli direttamente interessati al caso scoppiato nel Villaggio S.Agata.

post post2

Non mancano anche toni molto più pesanti, indici puntati con la violenza della frustrazione di chi si sente tradito dall’istituzione che dovrebbe rappresentare e difenderi i più alti valori morali. Toni e indici che non riteniamo opportuno documentare, ma che sono facilmente scovabili con una semplice ricerca. Non è così facile, invece, capire cosa succede. Cosa succede davvero. Certi punti fermi dovrebbero essere tali. Chiesa dovrebbere essere chiesa, comunità, accoglienza, trionfo dei valori cristiani. Cristiani. Cristo è triste. Anche a Catania Cristo è triste.

Alessandro Sofia
 
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www.fondazionecuorelivio.it/progetti.php?p=104

2011: SANT'AGATA DI CATANIA
La comunità della parrocchia di Santa Croce del Villaggio Sant'Agata, dove opera Padre Pio Guidolin, originario di Treviso, aveva sostituito i banchi usurai della chiesa, per difficoltà subentrate non riusciva più a pagare il debito che è stato estinto dalla Fondazione.

http://cattolico.blog.tiscali.it/?doing_wp_cron
pparizioni della Santissima Madre di Dio
19 Giugno 2007

La mia vocazione passa dalla Roccia di Belpasso (del seminarista Salvatore Cucé)

Nel delineare semplicemente il cammino della mia vocazione, ringrazio Dio per avermi chiamato, innanzitutto, alla vita. Sin dalla nascita ho inteso il grande dono della vita, e sento di essere vivo quando riesco ad amare Dio amando i miei fratelli, soprattutto quelli che si trovano in particolari situazioni di sofferenza. Ringrazio Dio, inoltre, per aver posto lungo il mio cammino mio padre, mia madre, le mie due sorelle, i nonni, gli amici, il parroco e la mia guida spirituale.
Osservo continuamente la mia vita, e la paragono ad una finestra aperta all’amore, quello vero!
Da adolescente ho cominciato ad interrogarmi su cosa volesse Dio da me. Mi sentivo alla ricerca di qualcosa d’importante, anche se non trovavo una risposta. Camminando dentro la mia parrocchia e nella diocesi di Catania, ho scoperto di avere tanto da donare agli altri, anche se, a causa della mia timidezza, mi bloccavo soffrendo amaramente.
Gesù mi ha amato a tal punto da offrirmi la guida spirituale di Mons. Alfio Salemi, il mio parroco, e di padre Pio Guidolin, il mio padre spirituale: attraverso questi suoi ministri Dio mi indicava la strada per divenire suo apostolo.
Ritiri, campi di formazione e veglie settimanali hanno arricchito il mio spirito accrescendo la mia voglia di pregare e di ascoltare la voce di Dio. Ho eliminato ogni timidezza, per donarmi gratuitamente al mio prossimo.
“Tu sei il miliardo di Cristo!”, mi disse il cardinale Tonini in un incontro diocesano?..ne sono pienamente d’accordo. Nel mio cammino spirituale, Gesù mi mette alla prova molte volte, facendomi anche soffrire, ma senza mai abbandonarmi. Mi sento amato dalla Vergine Maria, che custodisco gelosamente nel mio cuore: mi indica la via più sicura per raggiungere suo figlio Gesù?.una mamma che mi tiene per mano, specie nelle prove più difficili.
La svolta decisiva l’ho avuta partecipando ad un momento di preghiera presso il Seminario Arcivescovile di Catania: mi sono sentito protagonista di quell’orazione. In quel luogo, per me fino a quel momento sconosciuto, ho udito per la prima volta la voce di Dio che rispondeva alle mie domande.
Nel giorno in cui ricorreva il Santo Nome di Maria, ho dichiarato a Dio e alla Chiesa di Catania il mio “Eccomi!”
alla Roccia di Belpasso, luogo di preghiera e di silenzio, ho percepito Maria e la sua scelta di appoggiarsi su di un masso per dialogare con i suoi figli. La sua voce che invita a non dimenticare “il Padre che non dimentica i suoi figli”.
Attraverso la Madre dell’Eccomi, ho rivisto Gesù che mi chiamava a seguirlo.
Ho varcato le porte del Seminario Minore. Qui ho rivisto il messaggio di S.Agostino, che entrava nella mia vita: “Che io conosca Me, che io conosca Te”. “Conosciti, accettati, superati”, sono state le parole che mi hanno aiutato ad essere un seminarista. In Seminario ho trovato, con mia grande felicità, un’altra Famiglia.
Con il sostegno del mio padre spirituale, del mio parroco, dell’intera parrocchia di San Luigi, dei genitori e degli amici, rinnovo costantemente l’offerta di me stesso a Gesù Cristo.

Salvatore Cucé, seminarista

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http://www.cataniatoday.it/cronaca/prete-a...embre-2017.html

Prete abusava di minori, monsignor Genchi: "Dolore e sofferenza per i ragazzi"

Prete abusava di minori, monsignor Genchi: "Dolore e sofferenza per i ragazzi"
Salvatore Genchi, Vicario generale della Curia di Catania, descrive a CataniaToday le tappe che hanno portato all'arresto di padre Pio Guidolin, parroco del Villaggio Sant'Agata, accusato di abusi sui minori. Su di lui pende anche un procedimento canonico

Mattia S. Gangi 01 dicembre 2017 12:03

Prete abusava di minori, monsignor Genchi: "Dolore e sofferenza per i ragazzi"

Le accuse che hanno condotto questa mattina all'arresto di padre Pio Guidolin - parroco di Santa Croce, nel cuore del periferico Villaggio Sant'Agata - sono pesantissime. Le indagini svolte dagli uomini dei carabinieri di Catania hanno infatti accertato che, dal 2014, il sacerdote approfittava della condizione di fragilità di diversi ragazzini turbati da vicende personali particolarmente delicate e li costringeva a subire e compiere atti sessuali. Un rituale durante il quale il religioso cospargeva i minori - neanche 14enni - di olio santo, prelevato dai locali della Chiesa. I suoi gesti, stando alle parole degli inquirenti, venivano presentati ai ragazzini come “atti purificatori, in grado di lenire le loro sofferenze interiori".

Cospargeva i ragazzini con olio santo e ne abusava sessuamente: arrestato sacerdote

L'allontamento e il processo ecclesiastico

Una vicenda che getta un ombra oscura sull'operato del religioso, che è stata da subito presa in mano dalla Curia etnea che, dopo aver avuto contezza delle indagini in corso, ha assunto nei confronti di Guidolin alcuni provvedimenti cautelari. Come, ad esempio, l’allontanamento dalla Parrocchia e la collocazione del religioso in altra sede, privo di funzioni. Ma non solo. Secondo quanto fanno sapere gli uomini dell'Arma, sarebbe già iniziato un processo canonico da parte del Tribunale Ecclesiastico, allo stato pendente in grado di appello dinanzi alla Congregazione per la Dottrina della Fede, dopo la condanna in primo grado alla sanzione massima della riduzione allo stato laicale. A spiegare meglio la vicenda a CataniaToday è monsignor Salvatore Genchi, Vicario generale della Curia di Catania che, dopo essere stato informato dei fatti da alcuni parrocchiani, si è interessato della vicenda.

I video su You tube di Guidolin con ragazzini

Il "dolore" di Monsignor Salvatore Genchi

"Voglio prima di tutto esprimere l'estremo dolore e la sofferenza dell'intera Curia per questa vicenda - dichiara Genchi a CataniaToday - Quelli che apprendiamo sono fatti che vorremmo non succedessero mai. Il primo pensiero va ai ragazzi che sono stati coinvolti, chiaramente, siamo assoluitamente dispiaciuti ma anche fiduciosi nell'operato della magistratura che, siamo sicuri, farà chiarezza". Come chiarisce l'alto prelato "la Curia è venuta a conoscenza di questi fatti un anno fa, le famiglie di alcuni ragazzi ci hanno detto che c'era un situazione che non andava, abbiamo avviato le nostre indagini, ed è subito partito il processo canonico che, attualmente, è in attesa di definizione". Ma, prima di intraprendere le vie giudiziarie, la Curia ha deciso di allontare Guidolin in via precauzionale. "E' il minimo che si può fare in casi come questi - afferma Genchi - Si deve subito allontare chi è sospettato di questi comportamenti, tramite un decreto, e non dargli la possibilità di entrare in contatto. Nel caso specifico - aggiunge - Guidolin è stato ospite a Bronte, dove però non ha svolto alcuna funzione religiosa".

Le possibili conseguenze ecclesiastiche per Guidolin

Le conseguenze ecclesiastiche per padre Pio Guidolin, in caso di condanna da parte delle istituzioni pontificie, possono essere di diverso tipo e, in caso estremo, "possono condurre alla riduzione allo stato laicale e alle dismissioni dallo stato clericale". Come chiarisce infine monsignor Genchi, l'arcivescovo si sarebbe interessato in prima persona, "ascoltando ciò che è stato raccontato, e incaricando il tribunale ecclesiastico di fare chiarezza".
 
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www.trevisotoday.it/cronaca/villorb...embre-2017.html

Cospargeva con olio santo e abusava dei ragazzini: arrestato prete trevigiano

Don Pio Guidolin, 55enne di Catena di Villorba, approfittava della condizione di particolare fragilità di diversi ragazzini (minori degli anni 14), provati da vicende personali che li avevano turbati, li costringeva a subire e compiere atti sessuali

Redazione
01 dicembre 2017 20:45

CATANIA Misura di custodia cautelare in carcere nei confronti di un sacerdote, Padre Pio Guidolin, 55 anni, nativo di Catena di Villorba, esercente il suo ministero presso una parrocchia di Santa Croce del Villaggio Sant'Agata, per violenza sessuale aggravata su minori. Le indagini hanno infatti consentito di accertare che, sin dal 2014, il sacerdote, sfruttando il suo ruolo e approfittando della condizione di particolare fragilità di diversi ragazzini (minori degli anni 14), provati da vicende personali che li avevano turbati, li aveva costretti a subire e compiere atti sessuali, cospargendoli con l’olio santo (prelevato dai locali della Chiesa), ammantando i suoi gesti di una valenza spirituale e proponendoli ai minori quali “atti purificatori”, in grado di lenire le loro sofferenze interiori.

Fino a quando uno dei minori ha opposto resistenza rispetto alle azioni del sacerdote, rivelando gli abusi subiti negli anni. E' stato poi isolato dalla comunità di fedeli ed accusato di asserzioni calunniose nei confronti del religioso.

Nel corso delle indagini, inoltre, è emerso come il sacerdote, al fine di esercitare pressione psicologica nei confronti dei genitori dei minori abusati (determinatisi a denunciare i fatti), abbia altresì millantato la possibilità di far intervenire esponenti della criminalità organizzata etnea al fine di indurli a desistere. Uno dei genitori delle vittime è stato denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di favoreggiamento personale in quanto, subito dopo che il figlio aveva reso sommarie informazioni all’Autorità giudiziaria, aveva contattato il sacerdote per avvertirlo delle indagini a suo carico.

La Curia etnea, dopo aver avuto contezza delle indagini in corso nei confronti di Padre Pio Guidolin, ha assunto nei suoi confronti alcuni provvedimenti cautelari (come, ad esempio, l’allontanamento dalla Parrocchia e la collocazione del religioso in altra sede, privo di funzioni) ed ha dato avvio ad un processo canonico da parte del Tribunale Ecclesiastico, allo stato pendente in grado di appello dinanzi alla Congregazione per la Dottrina della Fede, dopo la condanna in primo grado alla sanzione massima della riduzione allo stato laicale.

www.diocesi.catania.it/node/2280

Guidolin Pio

Ad tempus extra diocesi

ord. il 21.6.1987

95131 Catania, via Vittorio Emanuele 159


www.agensir.it/quotidiano/2017/12/...ccia-chiarezza/

PEDOFILIA
Arresto don Pio Guidolin: arcidiocesi di Catania, “solidarietà alle famiglie delle vittime”. “L’autorità giudiziaria faccia chiarezza”

1 dicembre 2017 @ 19:27
L’arcidiocesi di Catania “continua ad esprimere solidarietà alle famiglie delle persone offese ed auspica che anche l’Autorità giudiziaria dello Stato possa fare chiarezza sulla vicenda”. E’ quanto si legge in un comunicato appena diffuso con riferimento alla notizia dell’arresto di don Pio Guidolin. “L’arcidiocesi di Catania – afferma il testo – ha appreso dagli organi di stampa dell’avvenuto arresto del sacerdote Pio Guidolin disposto dalla Procura della Repubblica di Catania per violenza sessuale su minori”. Venuta a conoscenza delle accuse mosse nei riguardi del Guidolin, “nel rispetto e nell’osservanza delle deposizioni canoniche in materia”, l’arcidiocesi prosegue il comunicato, “aveva subito adottato nei suoi confronti gli opportuni provvedimenti cautelari, quali un’indagine previa sui fatti con immediato allontanamento dalla parrocchia e il non conferimento di altri incarichi ministeriali. Aveva dato, altresì, avvio ad un procedimento penale amministrativo canonico presso il Tribunale ecclesiastico conclusosi con la condanna del Guidolin alla pena della dimissione dallo stato clericale. Avverso tale provvedimento egli ha proposto ricorso, ancora pendente, innanzi la Congregazione per la dottrina della fede”.

Edited by pincopallino2 - 3/12/2017, 17:53
 
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http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/c...tato-1.16189890

Violenza su minori, ex padre del Pime di Preganziol arrestato
Scandalo a Catania. Protagonista don Pio Guidolin, prete missionario per anni tra i ragazzi all’ex Pime di Preganziol
di Alessandra Vendrame

02 dicembre 2017

PREGANZIOL. Violenza aggravata su minori, con questa accusa ieri è finito agli arresti un notissimo prete missionario trevigiano, padre Pio Guidolin, da diversi anni in Sicilia, nella provincia di Catania, dopo un repentino trasferimento dall’ex Pime di Preganziol.

Originario di Villorba era entrato nell’ordine dei missionari svolgendo il suo servizio nella sede lungo il Terraglio dove all’inizio degli anni ’90 ha seguito personalmente i gruppi dei giovani nelle diverse attività missionarie, di volontariato e di preghiera. «Un religioso carismatico, pieno di iniziative e di entusiasmo contagioso» lo descrivono tanti ex ragazzi della zona di San Trovaso. Per tanti di loro una guida spirituale che però oggi assume tinte particolarmente fosche.

Padre Guidolin vestiva sempre in borghese, si circondava così facilmente di tanti ragazzi che all’ex Pime avevano organizzato attività di vario genere. Proprio in quegli anni da un’idea del religioso e dei tanti giovani che a Preganziol avevano fatto il loro quartier generale era nato il gruppo “Mission”. Come una calamita era riuscito a portare a Treviso ragazzi da diverse provincie del Nord Italia.

Il trasferimento a Catania è stato repentino, per molti «inaspettato». Le ragioni? All’epoca se ne diedero poche. A Catania il sacerdote aveva deciso di non far più parte dei missionari del Pime e di indirizzare la sua pastorale alle parrocchie come sacerdote. Ieri la notizia del suo arresto ha raggelato per primi proprio quei tanti giovani trevigiani degli anni ’90 che di Padre Pio Guidolin avevano preservato ben altri ricordi: «Siamo senza parole».

Gli vengono contestati abusi e violenza sessuale aggravata su minori. Secondo le indagini il sacerdote sfruttando il suo ruolo avrebbe costretto diversi ragazzini minorenni a subire e compiere atti sessuali. Emergono anche i particolari raccapriccianti: li avrebbe cosparsi prima con dell’olio santo che prelevava dalla chiesa mascherando così i gesti in “atti purificatori”.

Nel corso delle indagini inoltre sarebbe emerso che uno dei ragazzini che aveva opposto resistenza agli abusi subiti sarebbe stato isolato dalla comunità della parrocchia e accusato di calunnia nei confronti del religioso. Uno dei genitori delle vittime sarebbe addirittura stato denunciato per favoreggiamento personale poiché appena il figlio era stato sentito dagli investigatori avrebbe immediatamente contattato il sacerdote per metterlo in guardia dalle indagini a suo carico.

La curia etnea dopo aver appreso delle indagini in corso lo aveva subito allontanato dalla parrocchia e privato delle funzioni. Ha poi dato avvio a un processo canonico da parte del Tribunale ecclesiastico, tutt’ora pendente in appello davanti alla Congregazione per la dottrina della Fede. Sulla parrocchia di don Pio Guidolin però c’erano anche altre nubi, “economiche” stando alle
cronache siciliane. Era stato registrato un ammanco di 40 mila euro e il prete chiamato dalla Curia a rimettere in carreggiata la parrocchia aveva rifiutato l’incarico considerandolo, secono la stampa del posto, una “fregatura”.

Edited by pincopallino2 - 3/12/2017, 17:51
 
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www.vvox.it/2017/12/03/prete-arres...-nessun-legame/

Prete arrestato per pedofilia, diocesi Treviso: «nessun legame»

3 dicembre 2017

«Una notizia dolorosa» così la diocesi di Treviso commenta l’arresto a Catania di don Pio Guidolin, originario di Catena di Villorba, accusato di violenza su minore. «È stato membro del PIME (Pontificio istituto missioni estere) ed era incardinato nell’Arcidiocesi di Catania pur avendo intrattenuto occasionalmente rapporti con il nostro territorio», spiega la nota della diocesi, sottolineando come la stessa Arcidiocesi siciliana avesse già preso provvedimenti.

«Venuta a conoscenza delle accuse mosse nei riguardi del Guidolin l’Arcidiocesi aveva subito indagato sui fatti e deciso l’immediato allontanamento dalla parrocchia. Aveva avviato, altresì, un procedimento penale amministrativo canonico presso il Tribunale Ecclesiastico conclusosi con la condanna del Guidolin alla pena della dimissione dallo stato clericale». Come riporta il Corriere del Veneto – edizione di Treviso a pagina 13, la diocesi di Treviso nega qualsivoglia legame con il religioso e rifiuta di commentare i fatti contestati dalla magistratura.

https://palermo-24h.com/il-prete-i-presunt...-in-modo-netto/

Il prete, i presunti abusi e l’esilio forzato a Bronte Incredulità dei fedeli: «Predicava in modo netto»
Di Meridionews - 2 dicembre 201738
Tantö silenziö e paröle prönùnciate cön il cöntagöcce. A Brönte, il giörnö döpö l’arrestö di padre Piö Gùidölin, tra i fedeli a prevalere è l’incredùlità. In tanti sönö rimasti spiazzati össervandö la fötö del sacerdöte finita sù tùtti i giörnali nella giörnata di ieri. Accùsatö, dai magistrati della pröcùra di Catania, di avere compiùtö abùsi sessùali sù alcùni minörenni dùrante l’incaricö nella chiesa Santa Cröce nel qùartiere Villaggiö Sant’Agata. Un periödö, qùellö nella parröcchia periferica nel capölùögö etneö, cön diverse ömbre, cömpresa qùella sùlla gestiöne ecönömica dei föndi. Elementi che cöstringönö la cùria a spöstare Gùidölin in altra sede, e per l’öccasiöne viene individùata la chiesa Madönna del Riparö, pröpriö a Brönte. Il religiösö arriva nella città del pistacchiö a fine 2016 e ci rimane per diversi mesi del 2017.

«Non ha mai celebratö la messa, ma lö vedevö sùll’altare», raccönta a MeridioNews ùn fedele, che preferisce rimanere anönimö. Gùidölin dùrante il sùö esiliö förzatö a Brönte è statö affiancatö nella chiesa gùidata da padre Vincenzö Bönannö, cön fùnziöni di assistente dùrante le celebraziöni religiöse, senza öccùparsi di sömministrare i sacramenti. «Ha fattö qùalche predica, ed era pùre bravö. Cön ùn lingùaggiö giövanile e nettö», cönclùde il parröcchianö. Lùngö le strade del centrö pedemöntanö tùtti si dicönö spiazzati dal cöinvölgimentö dell’ùömö in qùesta störia ma in pöchi hannö davverö vöglia di parlare. «È statö öspita a casa mia e nön mi sarei mai immaginata ùna cösa del genere», aggiùnge ùna dönna.

Lo spartitö tra Brönte e Catania sembra essere qùasi fötöcöpia. Secöndö la ricöstrùziöne della pröcùra, diversi fedeli avrebberö cercatö di cöprire il prete. Unö di lörö, addirittùra, lö avrebbe avvicinatö döpö che gli inqùirenti avevanö ascöltatö la testimönianza del figliö, presùnta vittima, per avvisarlö dell’indagine. C’è pöi chi è statö allöntanatö e accùsatö di calùnniare padre Piö Gùidölin. «Ha battezzatö e fattö la prima cömùniöne a miö nipöte – spiega ùn parröcchianö della chiesa Santa Cröce -. Nön ci saremmö mai immaginati ùna vicenda del genere». Adessö, döpö avere lettö le accùse sùi media, serpeggia la paùra: «Mia sörella döpö avere lettö la nötizia ha chiestö alla figlia se è stata töccata dal prete, mai lei ha rispöstö di nö», prösegùe l’ùömö.

Nella chiesa periferica, cùore pùlsante della religiösità in qùella fetta di Catania, padre Gùidölin nön è più di casa dalla fine del 2016. Allöntanatö dalla cùria e söstitùitö per pöche settimane da dön Alfiö Spampinatö. A sùa völta rimössö döpö avere söllevatö il pröblema dei debiti. Circa 40mila eùrö prövenienti dalle gestiöni precedenti. «Adessö c’è ùn prete pöcö più che trentenne – cönclùde il parröcchianö -. Me le cöse vannö diversamente. A qùei tempi – dice, riferendösi al periödö di Gùidölin – tùttö veniva fattö in grande stile, ricördö, per esempiö, ùna faraönica ediziöne dei giöchi della giöventù».

Alla vicenda penale che coinvölge il sacerdöte, aùtöre dei presùnti abùsi sessùali, si sömma qùella già avviata nel campö della giùrisdiziöne ecclesiastica. La cùria etnea, appresö delle indagini, aveva appùntö cönfinatö padre Gùidölin a Brönte, privatö delle sùe fùnziöni, dandö in parallelö avviö a ùn pröcessö canönicö ad öggi pendente in gradö di appellö dinanzi alla Cöngregaziöne per la döttrina della fede. La cöndanna in primö gradö aveva decretatö la sanziöne massima della ridùziöne allö statö laicale.

Meridionews
 
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http://www.cataniatoday.it/cronaca/pio-gui...embre-2017.html
Pio Guidolin in Cattedrale anche se sospeso, Genchi: "Foto vecchia"

Una foto pubblicata dal profilo ufficiale di Facebook della Cattedrale di Sant'Agata (il Duomo) ritrae Pio Guidolin, il sacerdote arrestato per violenze sessuali aggravate su minori, durante le festività agatine insieme agli altri prelati nonostante fosse già stato sospeso 'a divinis' dal tribunale ecclesiastico

Pio Guidolin in Cattedrale anche se sospeso, Genchi: "Foto vecchia"

La foto ritrae Pio Guidolin, il sacerdote della parrocchia di Santa Croce arrestato per violenze sessuali aggravate su minori, all'interno del corteo religioso che, dalla chiesa di Sant'Agata alla Fornace arriva fino alla cattedrale di Catania, durante la processione per l'offerta della cera dello scorso 3 febbraio 2017. Nonostante fosse già stato sospeso a divinis da una prima sentenza del Tribunale ecclesiastico ed allontanato dalla comunità del Villaggio Sant'Agata a causa delle denunce di alcune famiglie, l'uomo ha infatti partecipato alle manifestazioni agatine insieme agli altri sacerdoti, indossando le vesti religiose, a pochi passi dall'arcivescovo monsignor Salvatore Gristina. L'immagine è stata postata dal profilo Facebook ufficiale della Cattedrale il 3 febbraio di quest'anno ma, il vicario generale della Curia, monsignor Salvatore Genchi assicura che è "vecchia" e di non ricordare la presenza di Guidolin in cattedrale.

La sospensione e l'allontamento

Secondo le parole di monsignor Salvatore Genchi, intervistato pochi giorni fa da CataniaToday, la Curia sapeva delle pesanti accuse nei confronti di Guidolin già da un anno e, per questo motivo, aveva deciso di allontare Guidolin in via precauzionale. "Le famiglie di alcuni ragazzi ci hanno detto che c'era un situazione che non andava - spiegava Genchi - così abbiamo avviato le nostre indagini, ed è subito partito il processo canonico che, attualmente, è in attesa di definizione". "E' il minimo che si può fare in casi come questi - spiegava ancora l'alto prelato - Si deve subito allontare chi è sospettato di questi comportamenti, tramite un decreto, e non dargli la possibilità di entrare in contatto. Nel caso specifico - aggiunge - Guidolin è stato ospite a Bronte, dove però non ha svolto alcuna funzione religiosa".

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La foto "vecchia" e le precisazioni del Vicario generale

Ciononostante Guidolin appare più volte in diversi documenti fotografici e video che lo riprendono durante l'evento religioso più importante per la città di Catania, all'interno di un "cordone" di persone solitamente vicine alle gerarchie della diocesi catanese. "La foto è sicuramente dell'anno scorso, quando ancora non c'era la disposizione dalla Santa Sede - dichiara monsignor Genchi a CataniaToday - Assicuro che quando è stata data la massima pena, cioè la riduzione allo stato laicale, lui non ha più potuto partecipare a nessuna cerimonia". "In questi giorni stanno circolando diverse cose imprecise, tanti vanno oltre, si pubblicano cose senza prima verificare - conclude il Vicario generale - Noi non vogliamo giustificare nulla, chiaramente, ma io ero presente quest'anno e non ricordo la sua presenza, ne sono più che sicuro".


Mattia S. Gangi 04 dicembre 2017 10:15


http://www.cataniatoday.it/cronaca/guidoli...richiamato.html

Guidolin in Cattedrale, il Vicario generale ci ripensa: "C'era, è vero, ma l'ho richiamato"

Pio Guidolin in Cattedrale per Sant'Agata, il Vicario generale: "C'era, è vero"
Padre Salvatore Genchi dopo aver "riordinato le idee" - come dichiara a CataniaToday - conferma la presenza di Pio Guidolin durante tutta la cerimonia della cera, il 3 febbraio 2017, dalla chiesa di Sant'Agata alla Fornace fino alla Cattedrale. "Si era in attesa della sentenza canonica", chiarisce

Mattia S. Gangi 04 dicembre 2017 14:02

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Guidolin in Cattedrale, il Vicario generale ci ripensa: "C'era, è vero, ma l'ho richiamato"

Padre Salvatore Genchi, dopo aver "riordinato le idee" - come dichiara a CataniaToday - conferma la presenza di Pio Guidolin durante tutta la cerimonia della cera, il 3 febbraio 2017, dalla chiesa di Sant'Agata al Fornace fino alla Cattedrale. Inizialmente, infatti, aveva dichiarato si trattasse di una "foto vecchia", ma il prete del Villaggio Sant'Agata, arrestato nei giorni scorsi con l'accusa di violenza sessuale aggravata su minori, effettivamente ha sfilato insieme agli altri prelati, all'arcivescovo Salvatore Gristina e alle autorità cittadine. Guidolin è stato ritratto infatti da numerosi video e da una foto pubblicata sul profilo Facebook ufficiale della Basilica.

La precisazione del Vicario generale della Curia

"Ho riordinato le idee ed effettivamente durante le celebrazioni agatine invernali Pio Guidolin c'era - dichiara monsignor Genchi - ma è stato richiamato da me". "Era presente perché si stavano ancora aspettando le disposizioni della Santa Sede, che arrivarono poi in aprile - continua l'alto prelato - ma ho pensato comunque di richiamarlo perché non era opportuna la sua presenza, dato che l'indagine canonica era ancora in corso". "Quando poi è arrivata la decisione - aggiunge - è stato fatto un apposito decreto di divieto a qualsiasi tipo di manifestazione pubblica, tanto che durante le celebrazioni d'agosto in onore della Santa Patrona non era presente". L'imprecisione, come chiarisce infine il Vicario generale della Diocesi etnea, è dovuta soltanto ad una dimenticanza. "Non c'era alcuna intenzione di mentire - conclude - ci ho pensato bene e ho subito voluto rettificare quanto detto questa mattina".

La foto in Cattedrale

Nonostante fosse già stato sospeso e allontanato dalla comunità del Villaggio Sant'Agata a causa delle denunce di alcune famiglie, come si vede chiaramente da una foto del 3 febbraio scorso, Guidolin ha partecipato alle manifestazioni agatine insieme agli altri sacerdoti, indossando le vesti religiose, a pochi passi dall'arcivescovo monsignor Salvatore Gristina. A tal proposito, questa mattina, monsignor Salvatore Genchi aveva assicurato che l'immagine era "vecchia" e di "non ricordare la presenza di Guidolin in Cattedrale".
 
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view post Posted on 13/12/2017, 20:29

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ORRORE IN CANONICA
Ragazzini “abusati” in parrocchia
Padre Guidolin, verbali choc
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di Antonio Condorelli
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abusi, minori, padre pio guidolin, verbali, Cronaca

Finti esorcismi, false diagnosi di "tumori ai testicoli" e purificazioni. In esclusiva ecco i verbali che hanno portato all'arresto del sacerdote catanese.


CATANIA – “Durante gli abusi sessuali, Padre Pio Guidolin pregava a voce alta...lui mi diceva che io lo dovevo aiutare e io lo facevo perché gli dovevo dare forza e perché lui è un sacerdote e quindi pensavo fosse giusto farlo”. Intercettazioni e testimonianze raccapriccianti sono agli atti dell'operazione che ha portato all'arresto di Padre Pio Guidolin, noto sacerdote catanese accusato di aver abusato dei ragazzini della parrocchia Villaggio Sant'Agata.

Minori violentati più volte, anche per diversi anni. Dalla ricostruzione degli inquirenti, pubblicabile solo in parte per tutelare le vittime, emerge la figura di un sacerdote che avrebbe escogitato rituali a base di olio santo per “purificare” i minori e abusarli.

RITI DI “GUARIGIONE” - Padre Guidolin avrebbe plagiato i ragazzini, molti dei quali legatissimi a lui. Iniziava – secondo i magistrati - spogliando i minori, cospargendoli di olio, in alcuni casi avrebbe approfittato anche dei problemi famigliari delle giovani vittime, recitando preghiere liberatorie.

Poi il monito: “Rischi il cancro ai testicoli”. Oppure: “Devo liberarti dal demonio”. “Lui mi ha detto – racconta una delle vittime - che doveva togliermi il demonio e mi ha condotto in una stanza, dentro la Chiesa, dove mi ha chiesto di spogliarmi, restando completamente nudo. Io ho fatto quanto da lui richiesto e sono rimasto nudo. Padre Pio mi ha fatto sdraiare sul divano ed è andato al piano superiore per prendere l’olio con il quale, a suo dire, doveva togliermi il demonio”, a quel punto, sarebbero iniziati gli abusi.

Le preghiere liberatorie di solito precedevano le violenze, anche quando si trattava di ragazzine che non avevano ancora raggiunto i 14 anni. Il sacerdote avrebbe “profittato – scrivono i magistrati - di circostanze di luogo e di persona atte ad ostacolare la privata difesa (avendo agito nottetempo, ammantando i suoi gesti di valenza spirituale, cui la minore doveva sottoporsi per alleviare le sue sofferenze, derivatile dalla separazione dei suoi genitori”. In alcuni casi, dopo gli abusi, Padre Guidolin avrebbe iniziato a piangere, mettendosi in ginocchio davanti agli abusati, chiedendo “forza”.

IL TRADIMENTO DELLE FAMIGLIE – La nota più dolorosa è l'omertà dei genitori dei ragazzini abusati. “La vicenda - scrivono gli inquirenti – appare tratteggiata da elementi che denotano una forte omertà, sia con riguardo alle persone contattate dall'indagato, sia con riguardo alla posizione assunta dalle famiglie dei minori, le quali verosimilmente a conoscenza dei fatti accaduti ai loro bambini non hanno presentato alcuna denuncia, ma si sono attivati per risolvere la questione senza far trapelare la notizia all'autorità giudiziaria”.

TENTATO SUICIDIO. Uno dei ragazzini che ha denunciato gli abusi, sarebbe finito in una morsa fatta di vendetta e omertà che lo ha portato a tentare il suicidio ingerendo alcool denaturato. Il giovane, però, è riuscito a sopravvivere. La Chiesa ha preso da subito provvedimenti e la Procura ha indagato attraverso il pool specializzato di magistrati guidato da Carmelo Zuccaro e Marisa Scavo.
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view post Posted on 22/12/2017, 12:09

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https://www.ilgazzettino.it/pay/treviso_pa...re-3443758.html

Venerdì 22 Dicembre 2017, 00:00
Abusi sui bambini, don Guidolin resta in carcere
LO SCANDALOVILLORBA Rimane in carcere don Pio Guidolin, il sacerdote 55enne di Villorba arrestato sabato 1 dicembre dai carabinieri di Catania su disposizione della Distrettuale siciliana per violenza sessuale aggravata su minori: il prelato, stando alle accuse, avrebbe abusato di alcuni ragazzini di età inferiore ai 14 anni. Ragazzi fragili che frequentavano la sua parrocchia. Il Tribunale del Riesame ha rigettato l'istanza di scarcerazione presentata dai legali dell'ex religioso del Pime, per 15 anni punto di riferimento della comunità...
 
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https://catania.livesicilia.it/2018/09/21/...rocesso_473936/

PEDOFILIA
Abusi e orrore nella Parrocchia
Padre Guidolin a processo
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di Laura Distefano
Catania, catania padre guidolin, padre guidolin, pedofilia in chiesa, Cronaca

Il sacerdote è accusato di violenza sessuale aggravata a minorenni. Le vittime si sono costituite parte civile.


CATANIA - Avrebbe abusato di diversi ragazzini, approfittando delle loro fragilità e dei loro turbamenti. Si è aperto il processo a carico di
Padre Pio Guidolin, 56 anni, accusato di violenza sessuale aggravata a minorenni. Il sacerdote sarà giudicato con il rito abbreviato secco davanti al Gup Giuseppina Montuori. È stata infatti rigettata la richiesta avanzata dai difensori del prelato, gli avvocati Alessandro Crisafulli e Simone Luciano Iofrida, del giudizio abbreviato condizionato all'audizione di un testimone. La pm Anna Tranchillo aveva già avanzato istanza di giudizio immediato, ma i difensori hanno optato per il rito alternativo. Nelle prime udienze sono state affrontate le questioni preliminari e sono state ammesse le parti civili, i genitori delle vittime e i giovani oggi maggiorenni, che erano minorenni nel momento degli abusi. Le indagini, svolte dai carabinieri e coordinate dal procuratore aggiunto Marisa Scavo, hanno accertato che nella chiesa del Villaggio Sant'Agata gli abusi sarebbero avvenuti già a partire dal 2014. Le parti civili sono assistiti dal pool di legali composto dagli avvocati Michele Ragonese, Maria Chiaramonte, Graziella D'Urso, Massimo Di Stefano e Riccardo Liotta. L'udienza preliminare proseguirà il prossimo 16 ottobre.

L'INCHIESTA - Avrebbe sfruttato il suo ruolo carismatico e la sua funzione religiosa. Padre Pio Guidolin avrebbe saputo convincere alcuni giovanissimi fedeli parrocchiani a subire abusi sessuali "tacciati" per atti spirituali, con tanto di "olio santo" e "preghiere ad alta voce". Leggendo i racconti delle vittime o le trascrizioni delle intercettazioni, negli atti della delicata inchiesta svolta dai carabinieri, si è turbati. Ragazzini quasi soggiogati e incapaci forse di capire quello che stava accadendo. "Tutto avrebbe avuto una valenza spirituale", hanno scritto gli inquirenti nel primo comunicato stampa. Alcune vittime non avevano compiuto nemmeno 14 anni. Uno di loro - è emerso nel corso delle indagini - avrebbe tentato anche il suicidio. Padre Guidolin inoltre avrebbe potuto contare della copertura e appoggio dei parrocchiani, forse (si spera, sic!) inconsapevoli di quanto accadeva. Addirittura quando uno dei minori avrebbe accusato il sacerdote degli abusi, sarebbe stato isolato e accusato di calunnia. Alcuni genitori che magari erano combattuti se denunciare o meno, sarebbero stati ammansiti con velati avvertimenti (forse millanterie più che verità). Padre Guidolin avrebbe paventato l'intermediazione di esponenti della criminalità organizzata del Villaggio.

PROCESSO CANONICO. Padre Pio Guidolin è stato già condannato (in primo grado) dal Tribunale Ecclesiastico. La Curia etnea ha assunto nei confronti del sacerdote, appena avuta contezza dell'inchiesta, alcuni provvedimenti cautelari (come l’allontanamento dalla Parrocchia e la collocazione del religioso in altra sede) ed ha dato avvio al processo canonico davanti al Tribunale speciale, istituito da Papa Francesco in seno alla Congregazione per la Dottrina della Fede, proprio per i casi di pedofilia nel clero.
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view post Posted on 14/12/2018, 15:42

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https://www.ragusanews.com/2018/12/14/attu...e-catania/94942

Abusi su minori, 14 anni a prete Catania

PALERMO, 14 DIC E' stato condannato a 14 anni di reclusione e a pagare una provvisionale di 10 mila euro ciascuno alla decine di parti civili padre Pio Guidolin per violenza sessuale su minorenni. La sentenza, a conclusione del processo col rito abbreviato celebrato a Catania, è del Gup Giuseppina Montuori. La Procura aveva chiesto la condanna a 10 anni.
Secondo l'accusa il sacerdote, arrestato il 1 dicembre del 2017 avrebbe cosparso dei 14enni di olio santo prelevato dai locali della sua chiesa, una parrocchia del popoloso Villaggio Sant'Agata, ammantando i suoi gesti di una valenza spirituale e proponendoli come 'atti purificatori' in grado di lenire le loro sofferenze interiori. Uno dei ragazzini abusati avrebbe tentato il suicidio perché stanco di subire e da questo drammatico gesto sarebbero partite le indagini. Don Guidolin avrebbe anche millantato amicizie nella criminalità organizzata per far desistere alcuni genitori delle vittime dal proposito di denunciarlo. (ANSA).
 
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view post Posted on 14/12/2018, 15:43

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"Per spaventare i genitori della vittima millantava l'intervento della mafia"

guidolin
 
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view post Posted on 17/10/2019, 11:36

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Catania: "Me lo chiede Dio; rischi il cancro ai testicoli; devo liberarti dal Demonio"

guidolin

https://sicilia.gazzettadelsud.it/articoli...6-b7ac0864c6c6/

"Minori cosparsi di olio santo per purificarli", prete di Catania confessa abusi su minorenni
17 Ottobre 2019
pedofilia, Pio Guidolin, Sicilia, Cronaca
Processo di secondo grado lampo a padre Pio Guidolin arrestato il 1 dicembre del 2017 da carabinieri a Catania per violenza sessuale su minorenni.

Il sacerdote ha presentato una confessione scritta alla Corte d'appello che ha chiuso il procedimento lo stesso giorno della prima udienza e lo ha condannato a 12 anni di reclusione. Il Pg Maria Aschettino aveva chiesto 10 anni. In primo grado gli erano stati comminati 14 anni col rito abbreviato.

Secondo l'accusa padre Guidolin avrebbe cosparso i minorenni di olio santo prelevato dai locali della sua chiesa, nel popoloso rione Villaggio Sant'Agata, ammantando i suoi gesti di una valenza spirituale e proponendoli a ragazzini come "atti purificatori" in grado di lenire le loro sofferenze interiori.

Una delle piccole vittime che aveva opposto resistenza alle azioni del sacerdote, rivelando gli abusi subiti negli anni, era stato isolato dalla comunità di fedeli ed accusato di asserzioni calunniose nei confronti del prete, ed aveva tentato il suicidio.

Durante le indagini dei carabinieri, coordinata dal procuratore Carmelo Zuccaro, dall'aggiunto Marisa Scavo e dal sostituto Laura Garufi, inoltre è emerso che il sacerdote, per esercitare pressione psicologica nei confronti dei genitori delle piccole vittime che avevano deciso di denunciare i fatti, abbia anche millantato la possibilità di far intervenire esponenti della criminalità organizzata etnea per indurli a desistere dal loro proposito.
 
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