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"Costretta ad abortire da don Leone". L'amante del prete chiama in causa l'arcivescovo Nunnari, Cosenza. Le Iene aggredite dai parenti del prete dopo l'intervista: due denunce

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view post Posted on 16/1/2018, 15:14

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Cosa hanno paura che venga allo scoperto sul sacerdote?

Cosenza. Le "Iene" intervistano un prete. Aggrediti a calci e pugni dai parenti

iene

www.ottoetrenta.it/cronaca/iene-pre...-nel-cosentino/

CRONACA“Iene” prese a calci e pugni dopo aver intervistato un prete. E’ successo nel cosentino
ByRaffaella AquinoPosted on 16 gennaio 2018

COSENZA – Su quanto accaduto qualche giorno fa in un paesino dell’hinterland cosentino e sui motivi che hanno portato ad una reazione così violenta vige ancora il riserbo. «Questa è la conclusione di una giornata di lavoro qualunque in Calabria». Scrive così dal suo profilo Facebook la “Iena” Valeria Castellano, in provincia di Cosenza per un servizio che dovrebbe andare in onda a febbraio.

«Eravamo in un paese per intervistare un prete, dopo l’intervista- scrive ancora la Castellano- (che abbiamo realizzato nel privato di una stanza, lontano da sguardi indiscreti, per tutelare la reputazione della persona coinvolta, della quale non avremmo mandato in onda nè il nome nè altri riferimenti personali), all’uscita dalla chiesa, i familiari del parroco e alcuni parrocchiani si sono scagliati contro di noi. 5 uomini contro due donne: calci, pugni, schiaffi, minacce. Tutto questo con lo scopo di sottrarre la nostra telecamera. Veniamo buttate a terra, in quel momento qualcuno mi strappa la borsa e la porta via. Io non so con quale forza, ma io e la mia collega, Giulia Mascaro, siamo riuscite a proteggere l’attrezzatura. Non senza contusioni. Giulia si ritrova un labbro rotto, a seguito di un pugno in faccia da un omone tanto grosso quanto cafone, e la mano sanguinante. Io mi ritrovo le mani nere e livide, oltre a diverse contusioni alla testa e alla schiena. Intorno a noi c’erano circa 20 spettatori, passivi difronte alle nostre suppliche quando da terra chiedevamo di smetterla. Il prete anziché fermare le bestie, inveiva contro di noi aiutandoli a strappare la cinepresa. Soltanto, l’intervento dei carabinieri ha evitato il peggio, il suono della sirena ha allontanato il branco. Dopo ore di caserma, due denunce, il deposito delle riprese come prova dell’agguato, la nostra giornata è finita. Non era l’immagine che avrei voluto dare della mia terra, ma se questa è..allora non posso fare altro che testimoniare l’inciviltà e sperare di cambiare qualcosa».

Foto copertina: (pagina Facebook Valeria Castellano)

Non ci resta che attendere

Edited by pincopallino2 - 17/1/2018, 15:37
 
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view post Posted on 16/1/2018, 15:44

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www.quicosenza.it/news/le-notizie-...della-provincia

Home Area Urbana Cosenza La Iena cosentina aggredita nel corso di un servizio in un paesino della provincia
valeria castellano carabinieri
La Iena cosentina aggredita nel corso di un servizio in un paesino della provincia
RedazioneRedazioneGen 16, 2018CosenzaLike
Il prete che inneggia alla violenza e incita all’aggressione fomentando cinque uomini contro due ragazze. E 20 persone che restano a guardare senza difendere le due povere vittime.


COSENZA – Valeria Castellano, 34 anni, nata a Cosenza, diventata da qualche tempo una delle inviate della trasmissione “Le Iene” di Italia 1, racconta sul suo profilo Facebook l’aggressione subita durante le riprese per un servizio, proprio in un paesino della sua Calabria. L’aggressione sarebbe avvenuta in un piccolo centro della provincia di Cosenza: “Eravamo in un paese per intervistare un prete – scrive la giovane Iena – e dopo l’intervista, che abbiamo realizzato nel privato di una stanza, lontano da sguardi indiscreti, per tutelare la reputazione della persona coinvolta, della quale non avremmo mandato in onda nè il nome nè altri riferimenti personali, all’uscita dalla chiesa, si sono presentati i familiari del parroco e alcuni parrocchiani che si sono scagliati contro di noi”.

valeria castellanoValeria racconta come cinque persone, tutti uomini si siano scagliati contro di loro, due ragazze prendendole a calci, pugni, schiaffi; il tutto sotto minaccia e allo scopo di sottrarre loro la telecamera; il tutto mentre il prete inneggia alla violenza: “Veniamo buttate a terra, in quel momento qualcuno mi strappa la borsa e la porta via. Io non so con quale forza, ma io e la mia collega, Giulia Mascaro, siamo riuscite a proteggere l’attrezzatura. Non senza contusioni. Giulia si ritrova un labbro rotto, a seguito di un pugno in faccia da un omone tanto grosso quanto cafone, e la mano sanguinante. Io mi ritrovo le mani nere e livide, oltre a diverse contusioni alla testa e alla schiena”.

Tra i particolari più vergognosi della vicenda c’è anche quello degli ‘spettatori‘; una ventina di persone “completamente passive – spiega la giornalista – di fronte alle nostre suppliche quando da terra chiedevamo di smetterla. Il prete anziché fermare le bestie, inveiva contro di noi aiutandoli a strappare la cinepresa. Soltanto, l’intervento dei carabinieri ha evitato il peggio ed il suono della sirena ha allontanato il branco. Dopo ore di caserma, due denunce, il deposito delle riprese come prova dell’agguato, la nostra giornata è finita. Non era l’immagine che avrei voluto dare della mia terra, ma se questa è… allora non posso fare altro che testimoniare l’inciviltà e sperare di cambiare qualcosa”. Il servizio sarà trasmesso alla ripresa della trasmissione televisiva prevista a febbraio.

www.facebook.com/valeriacastellano...934?pnref=story

Valeria Castellano è con Valeria Castellano.
Ieri alle 9:26 ·
Questa è la conclusione di una giornata di lavoro qualunque in Calabria.

Eravamo in un paese per intervistare un prete, dopo l’intervista (che abbiamo realizzato nel privato di una stanza, lontano da sguardi indiscreti, per tutelare la reputazione della persona coinvolta, della quale non avremmo mandato in onda nè il nome nè altri riferimenti personali), all’uscita dalla chiesa, i familiari del parroco e alcuni parrocchiani si sono scagliati contro di noi.

5 uomini contro due donne: calci, pugni, schiaffi, minacce. Tutto questo con lo scopo di sottrarre la nostra telecamera. Veniamo buttate a terra, in quel momento qualcuno mi strappa la borsa e la porta via.

Io non so con quale forza, ma io e la mia collega, Giulia Mascaro, siamo riuscite a proteggere l’attrezzatura. Non senza contusioni. Giulia si ritrova un labbro rotto, a seguito di un pugno in faccia da un omone tanto grosso quanto cafone, e la mano sanguinante. Io mi ritrovo le mani nere e livide, oltre a diverse contusioni alla testa e alla schiena.

Intorno a noi c’erano circa 20 spettatori, passivi difronte alle nostre suppliche quando da terra chiedevamo di smetterla. Il prete anziché fermare le bestie, inveiva contro di noi aiutandoli a strappare la cinepresa.

Soltanto, l’intervento dei carabinieri ha evitato il peggio, il suono della sirena ha allontanato il branco. Dopo ore di caserma, due denunce, il deposito delle riprese come prova dell’agguato, la nostra giornata è finita.

Non era l’immagine che avrei voluto dare della mia terra, ma se questa è..allora non posso fare altro che testimoniare l’inciviltà e sperare di cambiare qualcosa.


#leiene #italia1
 
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tanaca
view post Posted on 17/1/2018, 14:20




ma i'intervista verrà trasmessa??? e di cosa trattava visto che il prete voleva impossessarsi della cinepresa???
 
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view post Posted on 17/1/2018, 14:33

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Credo di si. E dovremo fare uno sforzo per capire chi è il prete.
 
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view post Posted on 17/1/2018, 15:31

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www.laltrocorriere.it/iene-aggredi...no-due-denunce/

“Iene” aggredite nel Cosentino, due denunce
Redazione Altro Corriere17 gennaio 20182min260
Due persone sono accusate di aver colpito l'inviata Valeria Castellano e l'operatrice Giulia Mascaro. Si trovavano a San Vincenzo La Costa per un servizio su un sacerdote. Che era presente durante il pestaggio

COSENZA Sono due, al momento, le persone denunciate per l’aggressione subita, domenica pomeriggio, da Valeria Castellano, inviata della trasmissione televisiva “Le Iene”, e da una sua collega operatrice di ripresa, Giulia Mascaro. Della vicenda si sta occupando la Procura di Cosenza, che ha ricevuto un’informativa dai carabinieri.
Il fatto è avvenuto a San Vincenzo La Costa, in provincia di Cosenza, dopo che le due donne avevano intervistato un sacerdote su una sua vicenda privata, che coinvolgerebbe una donna del luogo. Alcune persone, come ha scritto la stessa Valeria Castellano su Facebook, hanno aggredito la troupe. «Cinque uomini contro due donne: calci, pugni, schiaffi, minacce. Tutto questo – scrive Castellano – con lo scopo di sottrarre la nostra telecamera. Veniamo buttate a terra, in quel momento qualcuno mi strappa la borsa e la porta via».
In particolare, le vittime hanno denunciato il fatto che molte altre persone presenti non siano intervenute per far cessare l’aggressione. «Intorno a noi c’erano circa 20 spettatori, passivi di fronte alle nostre suppliche quando da terra chiedevamo di smetterla. Il prete – scrive ancora l’inviata de Le Iene – anziché fermare le bestie, inveiva contro di noi aiutandoli a strappare la cinepresa». La Castellano e la sua operatrice hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari.

www.iacchite.com/san-vincenzo-la-co...oco-pericoloso/

San Vincenzo La Costa, “Le Iene” aggredite davanti alla chiesa: ecco chi è il parroco “pericoloso”
Da Iacchite - 17 gennaio 2018
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La “iena” Valeria Castellano e la sua operatrice Giulia Mascaro sono state aggredite a San Vincenzo La Costa mentre stavano realizzando un servizio per la popolare trasmissione di Italia Uno. Erano in provincia di Cosenza per intervistare il parroco di San Vincenzo La Costa, don Giuseppe Leone, in riferimento ad una vicenda privata nella quale è coinvolta anche una donna del luogo.

Fatto sta che una volta uscite dalla chiesa, dopo l’intervista, Valeria Castellano e Giulia Mascaro sono state aggredite – secondo fonti vicine alle forze dell’ordine – dai familiari del parroco e da alcuni parrocchiani. Le due ragazze sono uscite malconce dallo scontro (erano almeno in dieci contro due, sic!) e hanno proceduto a denunciare, secondo quanto si è appreso, due persone. Il parroco sarebbe stato presente all’aggressione.Ma chi è questo prete così “pericoloso”? Cosentino, di don Giuseppe Leone si dice che sia molto vicino all’ex arcivescovo Salvatore Nunnari e che sia una “testa calda”, dal momento che è stato necessario rimuoverlo per due volte da altri incarichi di parroco e questa di San Vincenzo è la terza parrocchia che lo ospita ma, a quanto pare, i casini sono sempre all’ordine del giorno del suo operato. Ci auguriamo che l’arcivescovo Francesco Antonio Nolè, a questo punto, non ce lo faccia più vedere, né a Cosenza e né in provincia.

Edited by pincopallino2 - 17/1/2018, 16:43
 
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view post Posted on 17/1/2018, 16:32

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Calci e pugni per sottrarre la cinepresa, incitati dal prete: 20 spettatori non intervengono. Due denunce

don
Don Leone
 
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view post Posted on 17/1/2018, 17:20

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http://www.metropolisweb.it/news/troupe-de...iati/33876.html

Troupe de Le Iene aggredita, due denunciati

Un uomo e una donna sono stati denunciati con l'accusa di percosse, per l'aggressione subita domenica pomeriggio a San Vincenzo La Costa dalla giornalista de "Le Iene" Valeria Castellano e dall'operatrice video Giulia Mascaro. Secondo la ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Rende, la giornalista e l'operatrice tv si sono recate a San Vincenzo La Costa per intervistare il parroco, in merito a una presunta relazione con una donna del posto. A fine intervista, fuori dalla chiesa, sono state aggredite dai familiari del parroco con calci e schiaffi, con il tentativo di sottrarre la telecamera. Valeria Castellano e Giulia Mascaro hanno riportato contusioni e sporto immediatamente denuncia.


17-01-2018 16:29:10
 
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tanaca
view post Posted on 18/1/2018, 08:01




se è solo per la relazione con la donna le iene potevano starsene a casa loro... molti servizi delle iene e anche di striscia la notizia sono rivolte contro piccoli episodi di gente umile per piccoli peccati,... mai che si scaglino contro i grandi corrotti e i grandi evasori fiscali.
 
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view post Posted on 23/1/2018, 17:32

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https://www.quicosenza.it/news/le-notizie-...n-lomerta-audio

Giornalista de “Le Iene” aggredita racconta i fatti: “Amo la mia terra, ma non l’omertà” (AUDIO)
Simona GambaroSimona GambaroGen 23, 2018Cosenza, Italia2
“E’ una vicenda privata che avremmo trattato nella maniera più discreta possibile, infatti io non ho mai rivelato il paese in cui siamo state aggredite. Non volevamo fare un processo mediatico ma raccontare una storia. Non mi sarei mai aspettata di essere aggredita in chiesa, dai familiari di un prete e dal prete”


COSENZA – “Si dice che chi parla della Calabria, raccontandone i difetti, non ami la propria terra. Ma la mia idea è completamente diversa”. Così scriveva qualche giorno fa Valeria Castellano su Facebook. “Sono gli omertosi a non amarla, perché lasciano la Calabria in balia dei pochi furbi e vigliacchi, che la depredano delle proprie bellezze e delle proprie virtù. Non consento a nessuno di dire che non amo la Calabria. Io amo la mia regione ed è per questo che non smetterò mai di combattere per cambiarla”. Il racconto di Valeria Castellano fa emergere due aspetti salienti: “il rispetto per il lavoro che fa e in cui crede e per la sua terra”. La giornalista cosentina, inviata della trasmissione d’inchiesta di Italia 1 “Le Iene” aggredita a San Vincenzo La Costa domenica 7 gennaio, anche a seguito delle dichiarazioni esternate dal sindaco Iannotta , ha raccontato alla nostra redazione la sua versione dei fatti, più veritiera visto che ha subito l’aggressione in prima persona, insieme alla sua operatrice Giulia Mascaro.

“Voglio fare una premessa: non ho mai puntato il dito e non ho mai parlato di San Vincenzo La Costa. Non mi interessava assolutamente criminalizzare una comunità perchè questi sono fatti che possono accadere dovunque. Ho parlato in generale di Calabria, e non per demonizzare la mia terra, che amo molto, ma perchè in Calabria esistono delle problematiche, atteggiamenti; spesso si vive di omertà e questo talvolta porta ad aggressioni come quella che io stessa ho subito, ma non solo io. Anche altri colleghi che fanno questo mestiere. Il nome (San Vincenzo La Costa, e quello del prete) è uscito da altre fonti, forse perchè la gente che era lì presente ha parlato e la notizia si è poi estesa a macchia d’olio. E voglio precisare una cosa, in risposta anche a quanto dichiarato dal sindaco che ha sottolineato come la trasmissione Le Iene viva di clamore mediatico e che facciamo interviste tentando di attaccare chi sentiamo. Ecco, questo è stato tutto il contrario di quanto accaduto a San Vincenzo La Costa”.

Valeria Castellano, nell’intervista rilasciata ai microfoni di Rlb spiega proprio questo: “Quella domenica il parroco aveva appena finito di celebrare la messa. Noi siamo entrati e io ho nascosto la mia divisa per evitare di attirare l’attenzione dei parrocchiani, così come la telecamera era nascosta e l’intervista è stata fatta nel chiuso della sagrestia. Era tutto assolutamente privato. Non sarebbe mai uscito il nome, non si sarebbe mostrato il volto di questo parroco. Noi non volevamo fare un processo mediatico ma raccontare una storia, che racconteremo comunque. Sono stati loro che si sono “mostrati” con un comportamento che io definisco un pò “mafioso“.

ASCOLTA L’INTERVISTA
00:0010:08
castellano valeria“Non fatela andare via quella pu……”
Ma facciamo un passo indietro: “inizialmente si sono avvicinati i familiari del prete (il padre e la sorella) e l’aggressione è stata mirata al contenuto della telecamera. Ci hanno detto che avrebbero chiamato i carabinieri e che non ci avrebbero fatto andare via – racconta – ma i carabinieri, abbiamo spiegato loro, non avrebbero potuto fare niente; io sono una giornalista ed ero lì per fare il mio lavoro. Dopo una lunga discussione siamo riuscite a convincerli a farci andare via, e mentre io sono entrata in auto, in attesa che salisse l’operatrice mentre facevo manovra, lei è stata aggredita dalla madre del prete che ha inveito contro di lei, in dialetto, dicendo “non fatela andare via quella pu***** ma prendete la telecamera”. Io a quel punto sono andata a cercare di proteggere la mia collega ed è qui che si sono unite altre 4-5 persone ed è stato il caos. Siamo state buttate a terra. Il loro tentativo era di portarci via la telecamera. La mia collega si è presa un pugno in viso e si è rotta un dente e io sono tornata a casa con le mani nere. Ricordo che tutto quello che sto raccontando, è stato filmato, si vede e si sente. In quel parapiglia qualcuno mi ha anche preso la borsa che è stata ritrovata poi in chiesa”.

Il silenzio della chiesa calabrese dopo l’aggressione
“Voglio aggiungere che noi non avremmo mandato in onda neanche le immagini di quella intervista, perché non c’era un reato penale dimostrabile nella vicenda ed avremmo violato noi la legge, ma il danno lo hanno fatto loro. Dovrò fare altri servizi molto pericolosi in Calabria ma non mi sarei mai aspettata di essere aggredita in chiesa, dai familiari di un prete e da un prete. Ho avuto sostegno da tutti e ringrazio Cosenza la mia città e tutti quelli che mi hanno dimostrato vicinanza. Ma non ho sentito una sola parola dai vertici della Chiesa calabrese. E questa cosa mi fa pensare molto, e voglio sottolinearla. Il vescovo, almeno, avrebbe dovuto chiamarci anche per capire cosa c’è dietro questa vicenda”.
 
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view post Posted on 26/1/2018, 21:04

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www.lametino.it/Cronaca/si-dimette-...-aggrediti.html

venerdì 26 gennaio

Si dimette parroco del cosentino dopo lite con troupe "Le Iene”
Venerdì, 26 Gennaio 2018 20:14

Cosenza - "L'Arcivescovo metropolita di Cosenza, mons. Francesco Nolè, ha accolto le dimissioni del parroco di San Vincenzo La Costa, che liberamente ha lasciato l'incarico perché si possa fare luce e chiarezza sulle vicende accadute, confidando nel regolare corso della giustizia". Lo riferisce un comunicato dell'Arcidiocesi. Nei giorni scorsi la giornalista de "Le Iene" Valeria Castellano e l'operatrice video Giulia Mascaro, si recarono a San Vincenzo La Costa per intervistare il parroco in merito ad una presunta relazione con una donna.

A fine intervista, fuori dalla chiesa, Valeria Castellano e Giulia Mascaro furono aggredite con calci e schiaffi da alcuni familiari del parroco. Gli aggressori tentarono anche di sottrarre ai due giornalisti la telecamera.

"Contemporaneamente - é detto ancora nel comunicato dell'Arcidiocesi - mons. Nolè ha nominato amministratore parrocchiale della Parrocchia di San Vincenzo La Costa don Francesco Castiglione". "Mons. Nolè - si afferma ancora nella nota - oltre a condannare ogni forma di violenza, fisica, verbale e morale, esprime solidarietà e vicinanza al Parroco, ai suoi genitori e a tutta la Comunità di San Vincenzo, duramente provati dalla deplorevole vicenda, e invita tutti, in comunione con il nuovo Amministratore parrocchiale, a nutrire sentimenti di pace, di perdono e di riconciliazione, per ritrovare la serenità del cuore, necessaria a costruire la Chiesa di Dio quale 'Casa e Scuola di comunione'".
 
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https://www.blitzquotidiano.it/cronaca-ita...azione-2819908/

Le Iene, don Giuseppe Leone lascia dopo il servizio sulla presunta relazione con una donna
di redazione BlitzPubblicato il 26 gennaio 2018 20:31
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Dopo un servizio de Le Iene, don Giuseppe Leone ha lasciato la parrocchia di San Vincenzo La Costa
Valeria Castellano

COSENZA – Il parroco di San Vincenzo La Costa (Cosenza) lascia dopo il servizio de Le Iene sulla presunta amicizia tra e una donna. L’Arcivescovo metropolita di Cosenza, monsignor Francesco Nolè, ha accolto le dimissioni del parroco di San Vincenzo La Costa, don Giuseppe Leone, che, si legge in una nota dell’arcidiocesi, ha “liberamente lasciato l’incarico perché si possa fare luce e chiarezza sulle vicende accadute, confidando nel regolare corso della giustizia”.

Lo scorso 16 gennaio la giornalista de Le Iene Valeria Castellano e l’operatrice video Giulia Mascaro erano andate a San Vincenzo La Costa per intervistare il parroco in merito ad una presunta relazione con una donna. A fine intervista, fuori dalla chiesa, Valeria Castellano e Giulia Mascaro sono state aggredite con calci e schiaffi da alcuni familiari del parroco. Gli aggressori hanno anche tentato di sottrarre alle due giornaliste la telecamera. Per quella aggressione sono stati denunciati un uomo e una donna, che risultano accusati di percosse.

“Contemporaneamente – è detto ancora nel comunicato dell’Arcidiocesi – monsignor Nolè ha nominato amministratore parrocchiale della Parrocchia di San Vincenzo La Costa don Francesco Castiglione. Monsignor Nolè, oltre a condannare ogni forma di violenza, fisica, verbale e morale, esprime solidarietà e vicinanza al parroco, ai suoi genitori e a tutta la Comunità di San Vincenzo, duramente provati dalla deplorevole vicenda, e invita tutti, in comunione con il nuovo amministratore parrocchiale, a nutrire sentimenti di pace, di perdono e di riconciliazione, per ritrovare la serenità del cuore, necessaria a costruire la Chiesa di Dio quale Casa e Scuola di comunione”.
 
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view post Posted on 28/1/2018, 09:03

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San Vincenzo la Costa (CS). Il parroco si dimette dopo le denunce degli inviati

"Don Leone, lei ha un'amante". Calci e pugni a Le Iene dei parrocchiani per prendersi le telecamere

don
Don Leone

https://www.leggilo.org/2018/01/27/le-iene...azione-parroco/

“Lei ha un’amante?” La ‘Iena’ aggredita dai parenti del parroco
Da Claudio - 27/01/2018
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Valeria Castellano, inviata de ‘Le Iene’, è stata aggredita nel corso di un suo reportage svolto a San Vincenzo La Costa, piccolo comune calabrese in provincia di Cosenza. La donna, assieme alla sua operatrice video, aveva voluto intervistare il parroco locale in merito alle voci su una presunta relazione dell’uomo di chiesa con una donna, ma dopo aver ricevuto le dichiarazioni del diretto interessato, entrambe sono state raggiunte dai parenti del parroco che le hanno picchiate a calci e ceffoni, proprio all’esterno della chiesa. Inoltre i violenti avevano anche provato a rubare alle due ‘Iene’ la telecamera utilizzata nel servizio. Come conseguenza di ciò il parroco ha scelto di dimettersi, un gesto accettato dall’Arcivescovo metropolita di Cosenza, mons.
Aggressione all’inviata de ‘Le Iene’, le conseguenze sono gravi
Francesco Nolè, il quale ha posto una grossa enfasi su questa scelta di responsabilità da parte dell’uomo parlandone in un comunicato ufficiale. L’Arcivescovo esprime vicinanza e solidarietà al parroco in questa vicenda spiacevole “ed invita tutti, in comunione con il nuovo Amministratore parrocchiale, a nutrire sentimenti di pace, di perdono e di riconciliazione, per ritrovare la serenità del cuore, necessaria a costruire la Chiesa di Dio quale ‘Casa e Scuola di comunione”. Il fatto è avvenuto qualche giorno dopo l’Epifania. E non è il primo servizio-inchiesta de ‘Le Iene’ che ha fatto discutere.
 
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view post Posted on 8/2/2018, 19:30

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Le Iene aggredite dai parenti del prete dopo l'intervista: due denunce

don
Don Leone

www.iacchite.com/cosenza-ci-un-abor...ste-de-le-iene/

Cosenza, ci sarebbe un aborto nascosto dietro l’aggressione alle giornaliste de “Le Iene”
Da Iacchite - 8 febbraio 2018



Mancano solo tre giorni a domenica 11 febbraio, giorno in cui riprenderanno le trasmissioni de “Le Iene” e nel corso del quale conosceremo la verità sulla vergognosa aggressione alle giornaliste Valeria Castellano e Giulia Mascaro avvenuta sul sagrato della chiesa di San Vincenzo La Costa.

Ma cosa c’è davvero dietro questo caso? Perché “Le Iene” si sono scomodate per andare ad intervistare un oscuro parroco di periferia come don Giuseppe Leone? E perché sempre “Le Iene”, oltre a recarsi nella parrocchia di San Vincenzo, avrebbero varcato anche la soglia dell’arcidiocesi di Cosenza per intervistare sia l’ex arcivescovo Nunnari che l’attuale arcivescovo Nolè?

Abbiamo già avuto modo di scrivere che quello che manderanno in onda su Italia Uno deve preoccupare qualcuno molto in alto. E non si tratta certo delle “botte” che hanno preso le due ragazze. No, in ballo c’è decisamente altro. Qualcosa che potrebbe finalmente far saltare in aria le vergognose “coperture” di questa chiesa corrotta che ci ritroviamo.



Da fonti interne all’arcidiocesi (che in questo senso è diventata ormai un “colabrodo”) abbiamo appreso che “Le Iene” hanno raccolto la denuncia di una donna che, ormai diversi anni fa, aveva avuto una relazione con il prete e sarebbe stata costretta ad abortire da don Giuseppe Leone (che ancora non era in servizio a San Vincenzo), spalleggiato ovviamente dal suo “superiore”, che all’epoca era proprio monsignor Salvatore Nunnari. Se fosse vero quello che si dice in queste frenetiche ore, ci troveremmo davanti ad un vero e proprio “scandalo” che non potrebbe certo rimanere senza “colpevoli”. In questi casi, di solito, si fa comunque nascere il figlio della vergogna e si cerca in qualche modo di salvare capre e cavoli ma mai e poi mai – almeno per quello che ci dicono ufficialmente i cristiani – si penserebbe di “uccidere” il figlio della colpa. E se qualcuno dovesse aver tirato fuori questa verità, le ripercussioni sarebbero catastrofiche.

Che all’arcidiocesi di Cosenza ci sia “coda di paglia” ormai lo sanno tutti. Pensate che l’attuale arcivescovo Nolé non è neanche andato alla fantasmagorica inaugurazione del ponte di Calatrava mandando in avanscoperta il solito Nunnari, ormai (è proprio il caso di dirlo) rotto a tutte le esperienze.

Don Giuseppe Leone è stato allontanato e dimissionato ma non basta. Perché queste dimissioni del parroco? I fatti da chiarire non possono essere in alcun modo nascosti dalla sua permanenza nel ruolo di parroco a San Vincenzo La Costa, i fatti si riferiscono a prima che fosse nell’attuale ruolo e ormai è chiaro a tutti che mettono in forte imbarazzo (per usare un eufemismo) la curia cosentina. Il servizio di Valeria Castellano, in sostanza, rischia di far emergere non solo gravi responsabilità da parte del parroco di San Vincenzo La Costa, ma anche i tentativi ben riusciti dell’allora Arcivescovo Metropolita Salvatore Nunnari di nascondere queste malefatte.

In queste ore chissà quanti e quali tentativi di fermare denunce e servizio stanno andando in scena sottotraccia. Ma la bomba ormai è innescata e adesso, con queste rivelazioni che stiamo dando in esclusiva per la città di Cosenza, anche “Le Iene” non potranno più tirarsi indietro. La speranza è che Papa Francesco ci liberi di gentaglia come Nunnari e Nolè, che stanno coprendo uno scandalo vergognoso per chiunque si professi “cristiano”.
 
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view post Posted on 15/2/2018, 09:49

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Cosenza, può la chiesa spingere una donna ad abortire?
Da Iacchite - 15 febbraio 2018

Quattordici lunghissimi minuti di vergogna. Allo stato puro. Quello che resta della chiesa cosentina, già squassata da mille scandali, è stato sputtanato in diretta nazionale ieri sera da “Le Iene”. Una cloaca invereconda, uomini di Dio corrotti e indegni, maiali senza pudore che ancora vorrebbero far valere il loro presunto carisma. Uomini di merda.

Valeria Castellano ha raccontato per filo e per segno quello che le è capitato per aver voluto buttarsi a capofitto in una storia che grida vendetta. Una donna, Francesca, costretta ad abortire prima da un prete senza coglioni (don Giuseppe Leone) e poi da un vescovo disumano (all’epoca era monsignor Salvatore Nunnari), in barba ad ogni insegnamento cristiano. Così sicuri della loro forza che non hanno avuto nessun problema a malmenare le giornaliste o a cacciarle in malo modo da quella che per tutti i cosentini non è la casa del Signore ma la casa delle belve.

I fatti sono accaduti qualche anno fa, quando comunque alla guida della diocesi di Cosenza c’era già quella losca figura di Salvatore Nunnari. Francesca era una giovane parrocchiana, poco più che maggiorenne ed era stata “puntata” da don Giuseppe Leone, prete cosentino, proveniente dalla città vecchia. “… Mi faceva apprezzamenti – afferma Francesca al microfono de “Le Iene” -, diceva che somigliavo ad un’attrice e una domenica dopo la messa mi ha baciata… Io lo guardavo mentre diceva messa ma mi accorgevo che non era quello che voleva, mi diceva che per me avrebbe lasciato tutto e così gli regalai anche la mia verginità…“.

Il racconto di Francesca diventa sempre più drammatico: “… La nostra relazione durò pochi mesi perché mi accorsi di essere rimasta incinta: lui era con me quando ho fatto il test di gravidanza e dopo pochi giorni era già diventato aggressivo nei toni e nelle parole, mi aveva già lasciato da sola al mio destino e mi aveva intimato di andare dal vescovo. Nunnari mi disse che ero una sbandata e che se avessi detto solo una parola di quello che era accaduto avrei dato un duro colpo alla chiesa perché queste cose non dovevano uscire fuori. E mi mise davanti ad una scelta: se avessi deciso di tenere il bambino non mi avrebbero aiutato e mi avrebbero fatto partire ed andare lontano, se invece avessi deciso di abortire mi avrebbe aiutata: in pratica mi costringeva ad abortire…“.

La “iena” Valeria Castellano le ripete la domanda, quasi incredula: “Il vescovo ti ha detto di abortire?”. E Francesca, in lacrime: “Sì, non sono degni di Dio, non sono veri…”. Infine, l’aborto, il 22 gennaio, da sola, insieme a cinque prostitute: lo squallore umano più profondo: “Dopo aver abortito, sono caduta in una profonda depressione: ero devastata, ho pensato più volte al suicidio. Per me è stato un inferno, da allora la mia vita è cambiata“. Altro che Dio, altro che chiesa.

Da Francesca si passa ad un prete di una parrocchia vicino a quella di don Giuseppe, testimone di questa squallida vicenda. E’ lui che porta la questione nel suo giusto alveo e punta il dito verso i veri colpevoli: “… Il nodo è al palazzo: una ragazza va per cercare conforto, spera di trovare un padre e invece trova un giudice che la condanna a morte, macché giudice, un maiale.. Uomo di chiesa? Uomo di merda!”. Sì, ha ragione quel prete che è voluto rimanere anonimo: un maiale oppure un uomo di merda. Perché non si può definire altrimenti un uomo del genere, non si scappa.

E così Valeria, incurante di tutte le minacce e le intimidazioni che ha subito per aver tirato fuori questo macello e con l’appoggio di una redazione che ha resistito a viscidi interventi sottotraccia per mettere tutto a tacere, ha mandato in onda anche il suo incontro con l’ex vescovo Nunnari, di domenica, dopo che quest’uomo indegno dell’abito che indossa aveva finito di celebrare la messa. Perché – come giustamente ha detto la “iena” – il passato presenta sempre il conto.La faccia di Nunnari è quella di sempre, quella di un uomo (?) che si sente onnipotente ed è in grado di decidere della vita di tutti. Ascolta la domanda di Valeria e ammette subito che “il rapporto c’è stato” e ci mancherebbe pure ma mostra tutta la sua meschinità quando cerca anche di giustificarsi: “Che cosa dovevamo fare? Dire al prete di sposarla? Nella vita quando si fanno degli errori, poi si pagano…“. Prova a darsi un tono questo cristiano corrotto ma la “iena” lo mette spalle al muro dicendogli a muso duro che il problema è l’aborto e lui, il maiale, si stringe nelle spalle e risponde così: “… Si è confessato, ha chiesto perdono ed è ritornato a fare il prete…”. Come se avesse rubato una caramella, né più e né meno. E poi l’alibi del tempo, sono passati anni, tanti anni, come se il passare del tempo cancellasse le colpe. “… Perché non s’è ricordata prima di venire da me?”. E dicendo questa battuta il prete corrotto, già protagonista delle peggiori porcherie da quando ha guidato la chiesa cosentina, si alza e inizia ad apostrofare la ragazza per essere lasciato in pace. Valeria infine va dal prete senzapalle, don Giuseppe Leone, e ha gioco facilissimo a sputtanarlo perché questa sottospecie di uomo non solo non è in grado di spiccicare una sola parola a sua difesa ma gli aizza contro il padre, un buzzurro senza arte né parte, che non si fa scrupolo di menare le mani a due ragazze e la madre, una “tappinara” come la definiremmo a Cosenza, che trova addirittura la forza di esibirsi in un turpiloquio per allontanare chi le sta cantando la pampina. Sul sito de “Le Iene” è stato giustamente diffuso il video integrale dell’aggressione, una pagina nerissima per la nostra comunità.


Nolè col Papa
Non sappiamo chi ha dato il coraggio a Francesca di parlare e di rendere pubblica la sua storia, ma di certo oggi che lo scandalo è esploso a livello nazionale, non si potrà fare finta di niente. Francesca l’ha fatto per far uscire fuori la verità e perché Nunnari e Leone possano pentirsi di quello che hanno fatto. Leone è stato già cacciato a calci nel sedere ma Nunnari è ancora a Cosenza, ricopre ancora la carica di vescovo “emerito”. A questo punto deve scendere in campo l’attuale arcivescovo Francesco Nolé, che in queste ore drammatiche fa dire ai suoi sodali che non sapeva niente e che non c’entra nulla. Bene, accettiamo la buona fede ma a questo punto, dopo aver visto “Le Iene”, non può più nascondersi dietro un dito e dietro la sua evidente pavidità. O caccia Nunnari o è meglio che non si presenti più in giro a Cosenza. Lo prenderebbero tutti a pernacchie e sarebbe veramente il minimo…

Questo è il video andato in onda ieri sera (www.iene.mediaset.it/video/puo-la-...ire_13053.shtml)
 
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CASTELLANO
16 febbraio 2018
Si dimette il prete che ha fatto abortire Francesca
Ma dopo nostro servizio l’arcivescovo di Cosenza annuncia querela contro Le Iene
Don Giuseppe si dimette, mentre l’arcivescovo emerito di Cosenza annuncia una querela per diffamazione. Sono le prime reazioni al servizio della nostra Iena Valeria Castellano, aggredita fuori dalla Chiesa assieme alla nostra autrice Giulia Mascaro, dalla famiglia del sacerdote (qui sotto potete vedere l’intero servizio e il video integrale dell’aggressione).

La Iena ha raccontato la storia di Francesca, parrocchiana che, poco più che maggiorenne, è rimasta incinta di Don Giuseppe. Il prete l’avrebbe indotta ad abortire. Anche l’arcivescovo emerito di Cosenza, monsignor Salvatore Nunnari, l’avrebbe consigliata in tal senso.

“Non ho mai assecondato o discusso pratiche abortive”, si difende monsignor Nunnari, con una nota del suo avvocato, che annuncia anche una querela per diffamazione contro di noi.

Don Giuseppe, parroco di un piccolo Paese del Sud, si è dimesso “perché si possa fare luce e chiarezza sulle vicende accadute, confidando nel regolare corso della giustizia".

L’arcivescovo metropolitano di Cosenza-Bisignano, Francescanto Nolè ha espresso invece “la tristezza personale e il dolore della Chiesa”. “Chiedo scusa per lo scandalo e il dolore arrecato alle vittime della vicenda, prima fra tutti la ragazza interessata, ma anche a quanti sono stati offesi e scossi dalla trasmissione”, fa sapere.

Nessun riferimento all’aggressione di cui sono state vittime, a opera dei familiari e in particolare del padre di Don Giuseppe, Valeria Castellano e Giulia Mascaro, che hanno avuto rispettivamente 10 e 8 giorni di prognosi per le lesioni riportate.

Ecco il servizio della nostra Iena, Valeria Castellano, andato in onda mercoledì 14 febbraio.
 
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