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Buco da 20 mln e interessi al 13,5%. Prescrizione per i capi francescani Lati, Beretta e Moriggi, "I vertici sapevano degli ammanchi" dei fondi del fraticello povero di Assisi. Il suicidio di un investitore finanziario. Lo spretamento di Fra Moriggi

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pincopallino2
view post Posted on 6/10/2018, 05:22 by: pincopallino2

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https://milano.repubblica.it/cronaca/2018/...0-C6-P4-S1.6-T1

Buco da 20 milioni nelle casse dell'Ordine, i francescani chiedono i danni a tre frati
Tre enti si sono costituiti parti civili per il riconoscimento del risarcimento in caso di condanna

18 settembre 2018

Buco da 20 milioni nelle casse dell'Ordine, i francescani chiedono i danni a tre frati
Prima hanno ottenuto l'imputazione coatta. Ora chiedono i danni. La vicenda č quella dei francescani che chiedono a tre loro fratelli di rispondere di un buco da 20 milioni di euro. Tre enti dei Frati Minori si sono infatti costituiti parti civili, per il riconoscimento dei danni in caso di condanne, nel processo che a Milano vede di tre frati, ex amministratori degli enti e accusati di appropriazione indebita per un ammanco nelle casse, appunto, di circa 20 milioni di euro. La questione dell'ingresso delle parti civili nel processo verrą trattata nella prossima udienza del 19 ottobre, mentre un'altra udienza č fissata anche per il 3 novembre.

Il processo č a carico di Giancarlo Lati, ex economo della Casa Generalizia dell'Ordine dei Frati Minori (rappresentata dal legale Federico Pezzani), di Renato Beretta, ex economo della Provincia di Lombardia San Carlo Borromeo dei Frati Minori (rappresentata dal legale Gian Luigi Tizzoni), e di Clemente Moriggi, ex economo della Conferenza dei ministri provinciali dei Frati Minori d'Italia (rappresentata sempre dal legale Tizzoni).

Le indagini erano scattate tra fine 2014 e metą 2015 con le denunce presentate dagli stessi tre enti dei Frati Minori, nelle quali gią si segnalava che i tre frati avevano posto in essere "operazioni di investimento, promosse e gestite da un sedicente fiduciario-investitore, tale Leonida Rossi", persona "sprovvista di qualsiasi autorizzazione per lo svolgimento di attivitą finanziarie", e che si sono "concluse con la mancata restituzione dei capitali investiti".

I tre enti avevano evidenziato "gravi irregolaritą nella gestione finanziaria" tra il 2007 e il 2014, con "un consistente e reiterato flusso di denaro, per un importo superiore a 24 milioni di euro, dalle casse degli enti verso conti correnti bancari ubicati in Svizzera nella disponibilitą di Rossi". Rossi, 78 anni, italo-svizzero, dopo che era emerso il suo coinvolgimento nell'indagine si era impiccato nella sua villa a Lurago d'Erba, in provincia di Como, nel novembre del 2015. Il gip Maria Vicidomini, mesi fa non aveva accolto la richiesta di archiviazione dei pm, contraria anche la Casa Generalizia dell'Ordine dei Frati Minori, e aveva ordinato l'imputazione coatta. Da qui il processo alla quarta sezione penale, e i tre frati in attesa di conoscere il loro destino.
 
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