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Orge, scambi di coppia, figlio segreto, sesso con cavalli. Dal PC i segreti dei lussi di don Contin, Con l'8 x 1000 avete fatto tanto. Avete pagato le orge di don Contin e don Cavazzana

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GalileoGalilei
view post Posted on 17/1/2017, 17:31 by: GalileoGalilei
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https://www.blitzquotidiano.it/cronaca-ita...inieri-2620920/

Don Andrea Contin, la Curia di Padova nega il fascicolo ai carabinieri

di redazione BlitzPubblicato il 17 gennaio 2017 14:32

PADOVA – Richiesta negata perché così dicono i Patti Lateranensi. C’è anche un risvolto politico nello scandalo che ha travolto Don Andrea Contin, l’ex parroco della chiesa di San Lazzaro a Padova finito nella bufera per le sue presunte numerose amanti, le presunte 0rge in canonica, i presunti scambi di coppia in Croazia e l’armamentario erotico chiuso nella stanza all’ultimo piano. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, infatti, la Curia di Padova avrebbe invitato la magistratura a muoversi nel rispetto dell’autonomia della Diocesi, invocando il concordato tra Stato e Chiesa.

La palese levata di scudi si sarebbe verificata il 22 dicembre scorso quando il maresciallo Alberto Di Cunzolo avrebbe chiesto conto alla Diocesi del passato di Don Contin. Un passato scottante come testimonia anche l’audizione di una delle donne coinvolte nella canonica a luci rosse, che poi ha denunciato il sacerdote. La stessa Curia all’indomani dell’esplosione dello scandalo aveva ammesso: “Dalla comunità di San Lazzaro ci erano arrivate segnalazioni, avevamo anche aperto un’inchiesta interna, ma l’intervento della magistratura è arrivato prima della nostre conclusioni”.

Eppure alla richiesta di visionare il fascicolo aperto dal Tribunale Ecclesiastico Diocesano, i carabinieri si sono visti sbattere la porta in faccia. “In caso di segnalazioni riguardanti comportamenti di sacerdoti la prassi ecclesiale prevede una verifica dell’attendibilità e della fondatezza delle informazioni, attraverso un procedimento canonico”. I carabinieri sono arrivati prima.

Tanto riserbo però non può che apparire sospetto anche alla luce delle recenti novità emerse. Secondo le rivelazioni della ex amante del parroco, infatti, sarebbero coinvolti anche altri preti della città e dei comuni limitrofi. Preti amici che avrebbero preso parte alle ipotetiche 0rge in canonica, organizzate dal Don. Al momento nessuno di loro è indagato né sospettato di aver commesso reati. Ma la Procura è determinata a individuarli e a interrogarli, per capire la loro posizione.

Intanto un’importante svolta alle indagini potrebbe arrivare dai filmati Hard trovati nella canonica. I video delle presunte 0rge etichettati con i nomi dei papi: su quei dvd sono impressi gli incontri er0tici del sacerdote, in coppia o durante le orge con altri uomini, come descritto dalla parrocchiana che il 6 dicembre lo ha denunciato portando a galla una storia che andava avanti da sei anni.

http://corrieredelveneto.corriere.it/venet...210782949.shtml

LO SCANDALO DELLA CHIESA PADOVANA
Don Andrea: altri preti alle orge
Si allarga l’inchiesta a luci rosse
La procura vuole interrogare altri sacerdoti coinvolti


PADOVA È una frase soltanto, ma potrebbe avere un effetto deflagrante. Alle orge organizzante da don Andrea Contin, l’ex parroco di San Lazzaro indagato per violenza privata e favoreggiamento della prostituzione, «hanno partecipato altri preti». Il j’accuse, pesante ma che la procura non ha sottovalutato allargando l’inchiesta sull’ex parroco, arriva direttamente dalla stessa voce che il 6 dicembre ha acceso la miccia dell’indagine penale che ha portato una perquisizione nella canonica di don Contin a quattro giorni da Natale. Da quel momento nulla è stato più lo stesso.

Don Andrea che lascia il posto avuto una decina d’anni prima – quando arrivò a sostituire don Paolo Spoladore, spretato dal Vaticano per un figlio che il tribunale gli ha riconosciuto – e un mondo sommerso e perverso che viene a galla, ferendo dritto al cuore la comunità di San Lazzaro a Padova e portando sotto gli occhi di tutti quanto don Andrea custodiva geloso in una stanza della canonica, chiusa a chiave e trasformata in set porno con catene, stivali vertiginosi, manette, fruste, collari e una collezione di falli. Dal più piccolo al più grande. Tutto descritto nella denuncia della quarantanovenne parrocchiana ai carabinieri, dopo una vita da amante costretta a subire rapporti con altri uomini. E, lo si scopre ora, con altri sacerdoti.

Preti amici che don Andrea avrebbe contattato per mettere a disposizione la sua donna. Al momento nessuno di questi uomini di Dio è indagato, né tantomeno sospettato di aver commesso un reato penale. La procura però non ha preso sotto gamba le parole della donna (gran parte della stessa denuncia è stata poi comprovata dalle perquisizioni, e questo la renderebbe attendibile su tutta la linea, ndr), dando incarico ai carabinieri del maresciallo Alberto Di Cunzolo di risalire ai sacerdoti del Padovano tirati in ballo e poi interrogarli, per capire la loro posizione. È, questo, un punto estremamente delicato delle indagini, se non altro per l’effetto dirompente dell’accusa. Come se non bastasse c’è poi il lato politico dell’inchiesta, con la magistratura chiamata a muoversi nel rispetto dei Patti Lateranensi e dell’autonomia della Diocesi. Due scudi che la Curia padovana ha levato fin da subito, evitando di consegnare i fascicoli del Tribunale Ecclesiastico Diocesano all’Arma.

Era il 22 dicembre quando il maresciallo di Cunzolo bussava agli uffici di via Dietro Duomo chiedendo conto del passato di don Contin. Un passato che c’era, come testimoniano l’audizione al Tribunale Ecclesiastico padovano della donna che poi ha denunciato il sacerdote, e il secondo esposto portato in Curia da un’altra parrocchiana per denunciare la sua storia di sesso con don Andrea. Il giorno prima una pattuglia dei carabinieri aveva sollevato il velo sulla doppia vita del parroco, che da lunedì ha come avvocato il penalista Gianni Morrone, subentrato al collega Michela Godina. Sempre lunedì l’inchiesta ha mosso il secondo passo ufficiale. Il sostituto procuratore Roberto Piccione ha incaricato l’ingegner Nicola Chemello di aprire il pc e i dvd di don Andrea. Novanta giorni di tempo per visionare e fare una relazione su una decina tra dvd (diventati famosi per essere stati catalogati con i nomi dei papi) e vecchie cassette Vhs, un pc, una decina di chiavette Usb, un tablet, lo smartphone e un altro cellulare del sacerdote e i cinque telefonini della vittima.

Lì sarebbero custodite le immagini dei rapporti di don Andrea con le sue donne, una ventina in tutto. Riprese fatte dal parroco durante i rapporti, di coppia e di gruppo. E in quei filmati la procura intende trovare la prova non tanto delle orge (confermate dalle altre sei donne sentite a cavallo di Capodanno) quanto della consegna del denaro da parte degli uomini che a quegli incontri partecipavano. Dall’analisi del materiale tecnologico potrebbero spuntare link a siti o annunci cercati o postati dal prete su internet, dov’era lui – dice la denuncia – a cercare altri uomini e organizzare gli incontri per soldi. Anche se adesso lo snodo cruciale è un altro: capire chi siano i preti del Padovano coinvolti nelle orge. Trovarli e interrogarli per scoprire di più sulla vita nascosta di don Andrea Contin.

17 gennaio 2017
 
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