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Orge, scambi di coppia, figlio segreto, sesso con cavalli. Dal PC i segreti dei lussi di don Contin, Con l'8 x 1000 avete fatto tanto. Avete pagato le orge di don Contin e don Cavazzana

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GalileoGalilei
view post Posted on 10/1/2017, 14:43 by: GalileoGalilei
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www.padovaoggi.it/cronaca/prete-san...lesiastico.html

Prete di San Lazzaro, l'amante interrogata mesi fa dal tribunale ecclesiastico

Prete di San Lazzaro, l'amante interrogata già sei mesi fa dal tribunale ecclesiastico
La 49enne che lo ha denunciato solo lo scorso dicembre ai carabinieri sarebbe stata sentita già parecchio tempo prima, nell'ambito di un'indagine interna alla diocesi di Padova

Redazione
10 gennaio 2017 09:10

Prete di San Lazzaro, l'amante interrogata mesi fa dal tribunale ecclesiastico

Spunta una nuova e rilevante indiscrezione dalle indagini in corso da parte della magistratura padovana sull'ormai ex parroco di San Lazzaro, accusato di favoreggiamento della prostituzione e violenza privata. Come riportano i quotidiani locali, la 49enne che lo ha denunciato lo scorso dicembre ai carabinieri sarebbe stata sentita già circa 6 mesi fa, dal tribunale ecclesiastico. Alla Curia infatti erano già giunte segnalazioni sulla condotta del sacerdote da cui era partita un'indagine interna. E anche la Procura, nel rispetto dei Patti Lateranensi, vuole fare luce sulle informazioni già in possesso dalla Diocesi sul religioso.

LE INDAGINI DELLA MAGISTRATURA. Dopo la perquisizione in canonica, che aveva portato al sequestro di registrazioni video dai contenuti a luci rosse e sex toys in una stanza chiusa a chiave, i militari dell'Arma si erano presentati dalla Curia vescovile per accedere alla documentazione inerente il prete, con l'obiettivo di verificare anche se vi fossero state segnalazioni di possibili altre vittime. Il sacerdote è infatti accusato, sulla base della denuncia presentata dalla 49enne ex amante, di averla indotta a subire rapporti sessuali violenti e di averla proposta in cambio di soldi ad altri uomini. La donna aveva riferito ai carabinieri che, in un'occasione, il religioso l'avrebbe minacciata con un coltello per impedirle di troncare quella relazione che per lei era divenuta intollerabile. Il prosiguo delle indagini starebbe facendo emergere un nutrito gruppo, circa una ventina, di ex amanti del prete.

L'INDAGINE INTERNA DELLA DIOCESI. In una nota diffusa dopo l'avvio dell'inchiesta della magistratura, la Diocesi aveva rivelato l'indagine "previa" già in corso a livello interno dopo "le segnalazioni giunte", fase "non ancora conclusa", e dopo la quale "spetta al vescovo decidere se avviare o no un processo canonico che stabilisca eventuali responsabilità dell’imputato".

"UOMO DISTRUTTO". L'ex parroco, dopo un breve periodo trascorso in Istria, ora si troverebbe in una località veneta lontano dai riflettori. La vicenda giudiziaria e il clamore mediatico che ne è seguito starebbero mettendo a dura prova il religioso, un "uomo distrutto" che chiede di "essere lasciato solo". Difeso dall'avvocato Michele Godina, non è escluso che nei prossimi giorni il sacerdote possa chiedere di farsi interrogare per raccontare la propria versione dei fatti

http://corrieredelveneto.corriere.it/venet...190397210.shtml

SESSO IN CANONICA
Don Andrea, il prete a luci rosse è a Trento
Il sacerdote di Padova travolto dallo scandalo sessuale, vive chiuso in un convento

PADOVA Don Andrea Contin è a Trento. Si trova nel convento della congregazione di Gesù Sacerdote, retto dai padri Venturini, la struttura specializzata nel recupero dei sacerdoti che hanno perso la «retta via». Lo era almeno fino a lunedì mattina, quando ad una telefonata fatta per verificare una segnalazione arrivata da una fonte padovana, il centralinista dell’Istituto ha risposto così: «Non glielo possiamo passare, sta riposando. Se volete, riprovate nel pomeriggio». Dunque, l’ex parroco di San Lazzaro, travolto dallo scandalo sessuale (e dall’inchiesta della magistratura che ne è scaturita), sarebbe stato affidato dalla Diocesi di Padova alla comunità che da anni si occupa di accogliere e proteggere i religiosi in crisi. Qui vengono mandati sacerdoti da tutta Italia: uomini in crisi non solo per questioni di fede, ma soprattutto per problemi legati alla sessualità (e per la verità, anche alla gestione delle dipendenze, come gioco e alcol e depressione).

La comunità è guidata dal superiore, padre Carlo Bozza, e può contare sulla collaborazione di professionisti fidatissimi. Inutile dire che tra queste mura, che si raggiungono salendo lungo la strada che parte dalla stazione ferroviaria di Trento, il riserbo è assoluto. Si dice che nessuno degli ospiti conosca il problema del «vicino ». Mentre la giornata trascorre secondo un ordine ben definito: alle 7 la Messa con le lodi, alle 12 l’Ora Media; alle 12.15 il pranzo, quindi in serata l’Adorazione eucaristica e la cena. Tra un appuntamento e l’altro, avvengono gli esercizi spirituali e gli incontri con gli specialisti. All’ingresso del convento c’è una statua bianchissima del Cristo a braccia aperte. Sotto la quale vi è incisa una citazione dell’evangelista Matteo: «Cercate prima il regno di Dio e la sua Giustizia e avrete tutto il resto in sovrappiù». L’area del convento è tutta recintata. All’interno vi è anche un ampio parco, con un vigneto. Per i trentini è un mondo lontano. Della struttura, dicono in città, si parla sempre all’indomani di qualche scandalo. O di un fatto di cronaca (clamoroso il caso accaduto nel febbraio 1984, quando un sacerdote del convento, don Armando Bison, 71 anni, fu ucciso con un punteruolo a forma di crocefisso, conficcato in testa, da Marco Furlan e Wolfgang Abel, i famigerati «Ludwig »). Tanto che qualche anno fa l’ex superiore, padre Gianluigi Pastò, intervistato da Repubblica disse: «Troppe cose sbagliate sono state scritte su di noi. Il convento Venturini rischia di diventare un marchio infamante. “Quel prete è stato al Venturini? Chissà cosa avrà combinato”. Noi qui siamo abituati a lavorare nel silenzio assoluto»

Difficile dire, ovviamente, quanto tempo resterà in questo luogo don Andrea. «Accogliamo quanti desiderano passare con noi un periodo di riflessione e di ripresa - si legge nel sito della congregazione -, in vista di un dono migliore nella Chiesa. Siamo impegnati in una convivenza familiare e di disponibilità con questi fratelli che sentiamo come singolare dono di Dio per noi». Ieri sera il Corriere del Trentino ha provato a chiamare la struttura, come suggerito in mattinata dallo stesso centralinista. Ma a quel punto vi è stata una chiusura. Al primo tentativo di farsi passare don Andrea la linea è caduta. Dopodiché, alla seconda chiamata ha risposto un uomo, presentatosi come facente funzioni in assenza del superiore generale. Che ha tagliato corto: «Don Contin? Non ci risulta la presenza di nessuno con questo nome». Ma qui è la regola.

10 gennaio 2017
Giovanni Viafora
 
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