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Orge, scambi di coppia, figlio segreto, sesso con cavalli. Dal PC i segreti dei lussi di don Contin, Con l'8 x 1000 avete fatto tanto. Avete pagato le orge di don Contin e don Cavazzana

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GalileoGalilei
view post Posted on 23/12/2016, 09:15 by: GalileoGalilei
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Le orge del prete: ex amanti lo accusano
Il padovano don Andrea Contin indagato per violenza privata e favoreggiamento della prostituzione. Carabinieri in Diocesi
di Cristina Genesin

23 dicembre 2016

PADOVA. «Anch’io ho fatto sesso con don Andrea. Un sesso sempre più estremo fatto di botte, schiaffi, sputi e giochi erotici. Un sesso finito quando lui, volendo sempre di più, pretendeva che lo facessi con altri uomini... Mi sono rifiutata».

Prete indagato per violenza privata e favoreggiamento della prostituzione
I carabinieri nella canonica a San Lazzaro hanno trovato giochi erotici e file pornografici
Spunta un’altra donna nella doppia vita di don Andrea Contin, 48 anni, ormai ex parroco di San Lazzaro, quartiere nella periferia est di Padova, indagato per violenza privata e favoreggiamento della prostituzione dalla procura di Padova guidata da Matteo Stuccilli.
Giovedì il prete, originario di Busiago di Campo San Martino, si è autosospeso dopo un colloquio con il vescovo Claudio Cipolla, mentre i carabinieri si sono presentati nella sede della Diocesi per acquisire documenti.
La testimone chiave. È una padovana, classe 1965, frequentatrice della parrocchia di San Lazzaro. Una parrocchia guidata negli ultimi 11 anni da don Andrea, chiamato a prendere il posto di don Paolo Spoladore, noto come Dompa o don Rock, padre di un figlio riconosciuto solo grazie a una sentenza del tribunale, oggi guru spirituale con un vorticoso giro d’affari e quartiere generale a Santa Maria di Sala nel Veneziano, ridotto dalla Diocesi allo stato laicale. La 51enne è la testimone chiave dell’inchiesta avviata dal pm padovano Roberto Piccione: non ha denunciato il parroco ma ha confermato il racconto della 48enne padovana firmataria della querela contro il sacerdote, anche lei della comunità di San Lazzaro. Il sospetto è che don Andrea offrisse le “sue donne” ad altri uomini. Per soldi. Per ora, oltre alla violenza privata, il reato contestato è il favoreggiamento della prostituzione. I carabinieri stanno cercando di identificare altre vittime (presunte, finché non c’è una condanna) e di individuare gli uomini che partecipavano agli appuntamenti hard organizzati dal parroco.
I carabinieri entrano in Diocesi
I carabinieri entrano in Diocesi
Le orge. Un parroco che amava incontri di sesso estremo e orge, spesso filmati. Ecco perché durante la perquisizione in canonica avvenuta mercoledì mattina, gli inquirenti hanno sequestrato diversi supporti informatici che – si sospetta – potrebbero contenere i filmini realizzati durante quei tête-à-tête di sesso sadomaso o di gruppo avvenuti sia nell’abitazione del prete sia a casa delle amanti. E hanno sequestrato cellulari e pc del parroco, compreso il materiale recuperato nella cosiddetta “stanza dei giochi”: vibratore, falli di plastica, collare e manette.
Le amanti del prete. Sesso tra violenza e costrizione con filmini porno casalinghi. Due donne accusano il prete: la prima, 49 anni, forse illusa e poi disillusa dall’amore di don Andrea, ha firmato contro il sacerdote la denuncia destinata a innescare l’indagine: la relazione durava dal 2012. La seconda, 51 anni, individuata durante gli accertamenti provocati dalla querela presentata il 6 dicembre, ha confermato il racconto della prima. Che cosa hanno in comune le due donne? Entrambe italiane e fedeli della parrocchia di San Lazzaro, alle spalle hanno una storia analoga: annaspando tra problemi personali ed economici, si erano rivolte al parroco per trovare aiuto durante una difficile separazione. E lui il sostegno non lo aveva negato: sempre disponibile all’ascolto, dopo un primo abbraccio, il secondo era diventato più affettuoso e avvolgente, poi una mano era finita sulla coscia nell’incontro successivo e via un passo ancora oltre. Le due donne – che non si frequentano – sarebbero finite in balìa del prete tanto da accettare rapporti sessuali con altri uomini a pagamento. Un prete che le avrebbe costrette al sesso estremo. Nude, collare al collo e stivali bianchi: ecco la mise che prediligeva per le sue donne secondo il racconto della 48enne amante, che ha firmato un verbale di otto pagine ricco di dettagli scabrosi. La perquisizione ha confermato quel resoconto: oltre al resto, nella canonica sono stati trovati anche gli stivali (tacco vertiginoso e colore bianco, perfetto stile prostituta) e il collare comprati in un sexy shop.
L’inchiesta. In Curia i carabinieri, arrivati ieri intorno a mezzogiorno, sono rimasti una quarantina di minuti: hanno acquisito documenti per verificare se risultassero esposti nei confronti di don Andrea che si è affidato al penalista Michele Godina. Sul conto della sua accusatrice, l’ex parroco ha fatto sapere agli investigatori che era lei a procurarsi altri uomini: non era necessario che lo facessi lui. Accertamenti in corso pure su minacce e un’aggressione denunciate dal prete nel passato.

23 dicembre 2016

http://corrieredelveneto.corriere.it/padov...150627596.shtml

IL CASO
Prete indagato, l’Arma nella Diocesi
dopo le rivelazioni di un’altra donna
Sesso e violenza a Padova, sorpresa nei dvd di Don Andrea che si autosospende

PADOVA Nemmeno il tempo di svegliarsi, con la città che si divide tra chi grida allo scandalo e chi si interroga davanti alle edicole, che una Punto dei carabinieri imbocca via Dietro Duomo, scorcio nel cuore di una Padova antica che ospitò il Petrarca. La macchina rallenta e si ferma davanti all’ingresso carraio della Curia. Scende il maresciallo Alberto di Cunzolo, cartellina in mano e divisa. Ad attenderlo c’è un sacerdote: nelle sede della chiesa padovana il maresciallo ci resterà una mezz’ora buona. Il compito – portato a buon fine – arriva direttamente dalla procura: acquisire i documenti che riguardano don Andrea Contin, da ieri mattina ex parroco di San Lazzaro finito nell’occhio del ciclone di un’inchiesta per favoreggiamento della prostituzione e violenza privata. Vittima, una sua parrocchiana di 49 anni che il 6 dicembre ha denunciato tutto. Il sospetto della procura però è che il racconto fatto di sesso violento e orge a pagamento consegnato ai carabinieri a inizio dicembre, e su cui si fonda l’inchiesta del sostituto procuratore Roberto Piccione, non sia l’unico.

Nel fascicolo che pian piano si sta riempiendo al quarto piano del palazzo di Giustizia, c’è già la testimonianza di un’altra donna (classe 1965) che ha raccontato ai carabinieri di aver avuto rapporti con don Andrea. Era stato l’uomo di Dio ad avvicinarla durante la separazione con il marito. Ad abbracciarla sempre più forte, a metterle una mano sulla coscia e poi a baciarla. I due avevano avuto anche diversi rapporti sessuali che la donna definisce «violenti» con botte, pugni, sputi. Incontri avvenuti sia in canonica che fuori. L’alt l’aveva imposto lei – che non ha mai denunciato il parroco e agli inquirenti non si è presentata come vittima – quando don Andrea le aveva chiesto di partecipare a delle orge. La volontà quindi è quella di capire se mai ci possano essere state segnalazioni fatte arrivare direttamente nella sede della Diocesi di Padova e che affondano le loro radici nel passato. Anche perché a leggere bene la denuncia della donna, si scopre che il rapporto tra lei e il sacerdote arrivato a San Lazzaro, zona Est di Padova, per scacciare i fantasmi di don Paolo Spoladore (un figlio mai riconosciuto e una casa editrice dai fatturati pazzeschi), ha avuto inizio nel 2012. In pratica poco tempo dopo l’insediamento di don Andrea in quella chiesa che adesso non è più la sua. «Abbiamo parlato con don Andrea che, d’accordo col vescovo, ha deciso di farsi da parte», ha annunciato sempre nella convulsa mattinata di ieri don Marco Cagol, vicario episcopale per le relazioni con il territorio. «In questa fase, è nostra intenzione tutelare tutti fino a quando non sarà fatta chiarezza sui due profili, quello che spetta alle autorità pubbliche e quello canonico.

La Chiesa è fatta di uomini – ha poi sottolineato il sacerdote – E ogni uomo può attraversare momenti di difficoltà e compiere qualche errore». E stando all’inchiesta don Andrea di errori sembra averne inanellati uno dietro l’altro. Nei prossimi giorni infatti toccherà ai militari dell’Arma passare al setaccio le decine di dvd sequestrati mercoledì mattina nel blitz nella canonica del sacerdote. Dischi che dovrebbero contenere immagini dei rapporti sessuali che il prete aveva con la sua amante, da solo e anche in compagnia degli altri uomini a cui offriva la propria parrocchiana, forse, in cambio di soldi. Un sesso estremo di cui si riempiono le pagine della denuncia fatta dalla vittima e che trovano ragion d’essere in quella stanza della canonica, gelosamente sotto chiave, in cui don Andrea custodiva falli di plastica, catene, manette, stivali bianchi da donna, guinzagli, tutti ora messi sotto sigilli dai carabinieri. Il prossimo passo sarà capire il giro che gravitava attorno alla canonica di San Lazzaro: identificare gli uomini che partecipavano a delle vere e proprie orge e scoprire, soprattutto, se per farlo, pagavano.

23 dicembre 2016
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