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Muore nascosto a Roma prete pedofilo messicano, Mezzo secolo di violenze impunite di P. Martinez. Da vittima di P. Maciel a carnefice di centinaia di bambini

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view post Posted on 14/7/2020, 14:48

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Padre Martinez, violentato a 15 anni da p. Maciel, da vittima si trasformò in carnefice. Spretato dalla setta dei Legionari di Cristo

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www.lastampa.it/vatican-insider/it...busi-1.38363768

Legionari di Cristo, al via il Capitolo generale 2020 tra gli scandali per gli abusi
Sessantasei sacerdoti riuniti a Roma per eleggere il nuovo superiore e riflettere sul futuro della Congregazione. Una settimana fa spretato padre Martínez, responsabile di violenze su minori negli anni ’90

SALVATORE CERNUZIO
PUBBLICATO IL
21 Gennaio 2020

CITTÀ DEL VATICANO. L’ombra degli abusi torna ad avvolgere e travolgere i Legionari di Cristo, a tredici anni dalla condanna al fondatore Marcial Maciel Degollado, il potente e controverso sacerdote messicano dalla doppia vita del quale emersero solo dopo decenni (e anche post mortem) i reati e le malefatte compiute. La Congregazione di diritto pontificio, fondata nel 1941, ha aperto ieri il Capitolo generale ordinario del 2020, il massimo organo di governo di un ordine religioso, per fare il bilancio degli ultimi sei anni, eleggere il nuovo superiore generale ed analizzare le sfide e le questioni urgenti per i prossimi anni. A cominciare dalla «via da seguire nella cura delle vittime di abusi sessuali, possibili insabbiamenti, negligenze o omissioni in relazione ad essi nel passato», come si legge in una nota pubblicata sul sito ufficiale.

Ai partecipanti al Capitolo - 66 sacerdoti in rappresentanza di nove territori - è stata presentata una indagine interna dal titolo “Radiografia di otto decenni per sradicare gli abusi”, l’inchiesta pubblicata per volontà della Congregazione lo scorso dicembre, nello stesso giorno in cui il Papa aboliva il segreto pontificio per i casi di abusi. I risultati avevano fatto grande scalpore, soprattutto in America Latina dove i Legionari sono proprietari di una rete di istituti, scuole primarie e secondarie, università, presidi sanitari: per la prima volta nella storia la Legione ammetteva gli abusi commessi al suo interno dalla fondazione fino al dicembre 2019.

In particolare colpivano i numeri: 175 minorenni, di un’età compresa tra gli 11 e 16 anni, vittime di aggressioni sessuali da parte di 33 sacerdoti appartenenti all’organizzazione religiosa (18 dei quali ancora all’interno), dove ricoprivano incarichi di responsabilità. Proprio la posizione di potere ha reso difficile o a volte ha direttamente ostacolato la possibilità di denunciare i crimini e i loro autori, dal momento che nella Congregazione per anni è rimasto in vigore il “quarto voto” che impediva ad ogni appartenente di criticare e commentare i comportamenti negativi di un superiore e tantomeno di parlarne con qualcuno. Motivo per il quale il cardinale Velasio De Paolis, insigne giurista morto due anni fa, nominato da Benedetto XVI nel 2010 commissario dei Legionari, arrivò a dire che trovare la verità «non fosse così semplice».

È a causa di questo clima di censure e occultamenti che per decenni si è mantenuto in piedi il sistema che ha garantito l’impunità di Maciel, tossicodipendente, abusatore di seminaristi e anche delle mogli e dei figli avuti nel segreto, acclamato invece come un santo da molti, anche all’interno della Curia romana e delle alte sfere del Vaticano. Dei 175 casi di minori abusati resi noti dalla indagine, sessanta sono stati compiuti da Maciel.

Un’altra vicenda emblematica - forse la peggiore dopo quella del fondatore - è quella di padre Fernando Martínez Suárez, 79 anni, prete messicano abusato e abusatore che circa una settimana fa è stato dimesso dallo stato clericale con un provvedimento della Congregazione per la Dottrina della Fede, a seguito di «un attento studio» sottoposto all’attenzione del Papa. Martínez, vittima di Maciel nel 1954, all’età di 15 anni, è ritenuto colpevole di ripetuti abusi nei confronti di sei bambine tra i sei e i nove anni, all’inizio degli anni ’90, nell’Istituto Cumbres di Cancun, dove insegnava. È accusato anche di altri abusi, tra cui uno a danno di un bambino di circa 4 anni nell’Istituto Cumbres Lomas di Città del Messico nel 1969.

Lo scandalo è deflagrato a novembre quando i Legionari hanno confermato ogni accusa al sacerdote chiedendo «umilmente perdono» alle vittime. Una di queste, Ana Lucía Salazar, presentatrice televisiva, aveva reso noto tramite i social di essere stata costretta a subire le violenze di Martínez quando aveva solo otto anni, nell’Istituto Cumbres. A ridosso del Capitolo generale ha rilasciato una infuocata intervista tv in cui ha raccontato nel dettaglio come questa scuola privata, frequentata da figli di famiglie facoltose, con rette altissime, si fosse trasformata in un inferno per lei e le compagne che padre Ferdinando faceva chiamare in sagrestia e toccava nelle parti intime mentre leggeva passi della Bibbia. «È chiaro che dopo tutto questo la vita per noi bambine non fu più la stessa. Il passato è passato, ma è difficile dimenticare», ha detto Ana Lucía, oggi 36enne e madre di tre figli.

Con le altre sopravvissute e le rispettive famiglie oggi chiede giustizia e il risarcimento dei danni. Nei mesi scorsi le donne hanno annunciato anche la presentazione di una denuncia penale collettiva e hanno chiamato in causa padre Eloy Bedia, candidato a vicario capitolare dei Legionari, accusato di aver insabbiato i misfatti di Martinez. Nei mesi scorsi il sacerdote ha ricevuto una lettera in proposito del Tribunale ecclesiastico dell’arcidiocesi di Monterrey. Secondo le vittime, Bedia aveva assicurato di occuparsi del caso, di fornire un accompagnamento ai minori abusati e ai loro familiari, di ritirare il prete pedofilo dal ministero attivo, ma le sue sono state tutte «false promesse». Lo dimostra il fatto che a Martínez, dopo le accuse, fu affidato un altro incarico a Salamanca, sempre a contatto con minori.

Padre Bedia continua a ribadire la sua estraneità ai fatti adducendo la colpa del trasferimento ad una decisione dello stesso Maciel. Tuttavia, nel polverone generale, ha chiesto di essere dispensato dalla partecipazione al Capitolo generale per rispetto ai sopravvissuti: «Tramite una lettera mi hanno riferito che la mia partecipazione causerebbe grande dolore… Comprendo che sentano la mia presenza come una nuova ferita», scrive in un comunicato. «Spero con tutto il cuore che la mia richiesta possa alleviare in qualche modo la sofferenza delle vittime e che come Congregazione possiamo andare verso l’incontro con loro e contribuire a una guarigione delle ferite».

La tensione rimane comunque alta in Messico, patria natale di Maciel, dove, peraltro, la settimana scorsa il capo della Financial Intelligence Unit (FIU) del Ministero delle Finanze, Santiago Nieto, ha rivelato che è in corso un’indagine contro l’organizzazione religiosa per presunti casi di riciclaggio e per i legami con Martha Sahagún, moglie dell’ex presidente Vicente Fox.

Da Roma i partecipanti al Capitolo recepiscono tutte le preoccupazioni e cercano di tirare le somme per il futuro, riflettendo anche sulla missione e l’identità della Congregazione. In più occasioni, nel passato, si è parlato di una chiusura della Legione che, tuttavia, nonostante gli scandali avvicendatisi quasi ciclicamente negli anni e l’emorragia di appartenenti, ha continuato a mantenere un numero elevato di vocazioni e di appartenenti al ramo laico del Regnum Christi.

Negli ultimi anni, dopo la riforma avviata dalla Santa Sede, la Congregazione ha iniziato a vivere ed esercitare l’autorità secondo le nuove Costituzioni, ad elaborare un rapporto per rinnovare il processo formativo dei membri, ad attuare politiche di ambienti sicuri per la cura e la protezione dei minori, e la configurazione canonica di tutto il Regnum Christi. Un compito svolto sotto la guida dell’assistente pontificio, il gesuita Gianfranco Ghirlanda.

Il Capitolo in corso a Roma - al quale undici sacerdoti partecipano per la prima volta - dovrà valutare questi temi nelle prossime settimane. Soprattutto dovrà eleggere il nuovo superiore generale che prenderà il posto di padre Eduardo Robles-Gil, nell’incarico dal 2014, e dei suoi consiglieri.


www.legionariosdecristo.org/direcc...vestigacion.pdf
LEGIONARIOS DE CRISTO
INFORME
Informe de la Congregación de los Legionarios de Cristo
sobre las conclusiones de la investigación sobre las acusaciones
presentadas contra el P. Fernando Martínez Suárez, L.C.
22 de noviembre de 2019
Índice
I. Naturaleza, finalidad y fuentes de este informe
II. Historial de los hechos denunciados y de la gestión del caso
III. Evaluación
IV. Conclusiones y determinaciones
I. Naturaleza, fuentes y finalidad de este informe
Como se anunció en el comunicado de la oficina de comunicación internacional del 8 de
mayo de 2019, en este informe de la Congregación de los Legionarios de Cristo se dan a
conocer las conclusiones de la investigación realizada sobre las acusaciones de abuso sexual
de menores1 presentadas contra el P. Fernando Martínez Suárez y la valoración de la actuación de la Congregación al respecto.
Las fuentes principales del presente escrito son el informe final de la investigación externa
independiente realizada por Praesidium, Inc., basado en entrevistas y una revisión de los
documentos de archivo y otras informaciones publicadas, así como averiguaciones complementarias realizadas por indicación del superior general de la Congregación. Además, incluye las conclusiones y decisiones tomadas.
La Congregación publica este informe para que tengan acceso a la información y las conclusiones en primer lugar las mismas víctimas y también los legionarios de Cristo, los demás
miembros del Regnum Christi, las personas de nuestras instituciones y otras personas
1 Al hablar de «abuso», este informe aplica el concepto canónico de los «delitos más graves contra la moral»
(delicta graviora) donde se tipifica «el delito contra el sexto mandamiento del Decálogo cometido por un
clérigo con un menor de 18 años» (Normas sustanciales 2010, Art. 6).
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interesadas. Los Legionarios de Cristo publican este informe con profundo dolor y vergüenza por los hechos ocurridos, con la intención de corregirse y ayudar, en cuanto sea
posible, a las víctimas y sus familiares en su camino de sanación. Al mismo tiempo, busca
una mayor toma de conciencia de la gravedad de los abusos según ha estado pidiendo el
Papa Francisco a la Iglesia y la mejora continua en la prevención de cualquier tipo de abuso.
II. Historial de los hechos denunciados y de la gestión del caso
A continuación, se relata el historial del caso del P. Martínez que nació en 1939 y fue ordenado sacerdote en 1964:
- 1969: Según una declaración hecha en 2005 por un exreligioso de la Congregación,
posteriormente publicada, un padre de familia acusó en 1969 al P. Martínez de haber abusado de su hijo de entre 4 y 6 años en el Instituto Cumbres Lomas de la ciudad de México. Según el relato del exreligioso, los superiores de aquel entonces no
confrontaron al P. Martínez con las acusaciones e informaron al P. Marcial Maciel,
superior general de la Congregación en este período, quien decidió trasladarlo a Saltillo (Coahuila, México). No se informó a las autoridades civiles ni eclesiásticas. El P.
Martínez, confrontado con este relato en 2019, niega que este abuso haya ocurrido.
Hasta ahora no se ha logrado clarificar y sustanciar ulteriormente estas declaraciones.
- 1969-1971: El P. Martínez vive en Saltillo como superior de comunidad y director del
Colegio Cumbres de esa ciudad.
- 1971-1974: El P. Martínez es trasladado a la Ciudad de México y trabaja pastoralmente en el Instituto Cumbres Lomas.
- 1974-1976: El P. Martínez estrasladado nuevamente a Saltillo, donde essuperior de
comunidad y director del Instituto Cumbres. Alrededor del 2008, un sacerdote se
enteró de un comportamiento inadecuado o un posible abuso ocurrido en Saltillo
durante el período entre 1974 y 1976. El P. Martínez fue confrontado con esta acusación en 2019 y niega que haya cometido algún abuso durante este período. Las
investigaciones sobre el particular hasta ahora no han podido aportar más información.
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- 1976-1991: El P. Martínez vive en la Ciudad de México y trabaja en la pastoral con
jóvenes y estudiantes.
- 1990: Una madre de familia denuncia que su hija ha sido abusada por el P. Martínez
en las instalaciones del Instituto Cumbres Lomas (México). El P. Martínez admite
haberse acercado indebidamente a esta niña y, en consecuencia, es apartado del
contacto con niños y adolescentes por el superior territorial. Se informa de los hechos al P. Maciel, entoncessuperior general. El P. Maciel decide mover al P. Martínez
y nombrarlo director del Instituto Cumbres de Cancún en el verano de 19912
, aunque el P. Martínez pida que no se le asigne esta misión: «Ni física, ni espiritual, ni
moralmente me siento firme para aceptar una responsabilidad del género con todos
los antecedentes recientes»3
.
- 1991-1993: El P. Martínez comete abusos contra al menos seis niñas de entre 6 y 11
años en el Instituto Cumbres de Cancún. Praesidium ha corroborado estos abusos
por documentos y múltiples testimonios. Uno de los testimonios recibidos por Praesidium habla de siete niñas. El P. Martínez, interrogado por Praesidium y en la investigación interna, admite con pena y remordimiento los abusos contra menores cometidos durante estos años en Cancún.
En 1993, los superiores informan al P. Marcial Maciel, quien decide retirar al P. Martínez de su oficio de director y trasladarlo a Salamanca (España) en calidad de administrador del seminario de la Congregación en esa ciudad. El superior territorial se
reúne con los padres de familia de las niñas abusadas, les ofrece ayuda psicológica
y, según algunos testimonios, promete que el P. Martínez se sometería a un tratamiento y ya no tendría ningún contacto con menores, promesas que posteriormente
no se cumplieron. Los abusos llegan a ser de conocimiento público y diversas publicaciones los retoman a lo largo de los años sucesivos. No hay casos de abuso conocidos posteriores a esta fecha.
- 1993-2016: El P. Martínez reside en Salamanca (España) y trabaja como administrador del seminario de la Congregación. Las restricciones a su ministerio sacerdotal se
imponen informalmente y no se informa con claridad a los superiores en Salamanca
sobre las razones. Por lo mismo, con el paso de los años, la aplicación de las
2
Las Constituciones de los Legionarios de Cristo vigentes entonces atribuían exclusivamente al Superior General la asignación de la misión y de cargos y la remoción de los mismos. El superior territorial no tenía esas
facultades. En las Constituciones actualmente vigentes corresponde al superior territorial la asignación de la
misión a los miembros adscritos a su territorio.
3 Comunicación del P. Martínez del 19 de julio de 1991.
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restricciones se va relajando. En 2007, el nuevo superior general, el P. Álvaro Corcuera, elegido en 2005, nombra al P. Martínez confesor en el seminario de la Congregación en Salamanca. Además, durante este período tiene ocasionalmente pastoral sacerdotal fuera de la casa de la Congregación.
- 2011 - 2013: El superior general y el Delegado Pontificio reciben algunas advertencias sobre las deficiencias a la hora de investigar y sancionar los abusos cometidos
por el P. Fernando Martínez. Se les pide que señalen los hechos a las autoridades
civiles y eclesiásticas y formalicen las restricciones para evitar la laxitud en su cumplimiento. Tras una rápida revisión del caso y algunas consultas oficiosas, no consideran necesario hacer una investigación canónica ni emitir restricciones escritas, argumentando que el caso ya había sido atendido en 1993 y que no había nuevas denuncias formales de víctimas o testigos, postura que se mantiene en los años siguientes.
- 20 de enero de 2014: El Capítulo General extraordinario elige nuevo superior general de los Legionarios de Cristo al P. Eduardo Robles-Gil. Los comunicados capitulares
piden atender con decisión el tema de la acogida, prevención y sanción de abusos
contra menores buscando la reconciliación.
- 30 de diciembre de 2014: El superior general firma el decreto de aprobación de los
Estándares de acreditación de ambientes seguros, que guían el esfuerzo de la Congregación para garantizar la aplicación de procesos y políticas de prevención del
abuso de menores y la respuesta a los mismos.
- 2 de enero de 2015: El superior general envía a todos los territorios de la Congregación los Estándares de acreditación de ambientes seguros y urge a los directores
territoriales el cumplimiento de los mismos.
- Diciembre de 2016: El superior general, habiendo escuchado a su consejo, traslada
al P. Martínez a Roma (Italia)
donde no tiene contacto con menores ni ejerce ministerio sacerdotal público.
- 2017-2018: Las restricciones del P. Martínez siguen siendo informales y no escritas
y no son del conocimiento de los miembros de las comunidades donde reside. Concelebra en misas de comunidad en la casa de los Legionarios de Cristo, a veces con
otros fieles presentes, y escucha confesiones cuando se lo solicita alguien de la
misma casa.
- 17 de diciembre de 2018: Elsuperior general decide iniciar una investigación interna
sobre el caso del P. Martínez con el fin de conocer mejor lo que sucedió en su
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momento, de colmar lagunas en la información que se tiene y en las medidas tomadas, y formalizar las restricciones.
- 2 de mayo de 2019: Ana Lucía Salazar denuncia públicamente en un foro digital que
de niña sufrió abusos en Cancún por parte del P. Martínez.
- 4 de mayo de 2019: La Congregación de los Legionarios de Cristo, ante la denuncia
pública de Ana Lucía Salazar, anuncia una investigación exhaustiva externa sobre el
caso para complementar la investigación interna en curso.
- 5 de mayo de 2019: El superior general recibe el resultado de la revisión interna de
los documentos disponibles en aquel momento y de una entrevista inicial con el P.
Martínez. Este informe señala que el P. Martínez había cometido abusos de menores. No aporta información sobre el número o identidad de las víctimas ni un análisis
del actuar de la Congregación, y recomienda mantener y formalizar las restricciones
ministeriales de por vida.
- 7 de mayo de 2019: El P. Gerardo Flores, L.C. coordinador de ambientes seguros de
los Legionarios de Cristo, viaja a Cancún (México) y se reúne con una de las víctimas.
- 8 de mayo de 2019: La Congregación de los Legionarios de Cristo informa en un
comunicado que Praesidium será la agencia que realizará la investigación externa
para esclarecer las acusaciones presentadas, escuchar a las personas afectadas y
evaluar la actuación de la Congregación a lo largo de los años. Praesidium recibe los
documentos y resultados iniciales de la revisión interna. Se abre un canal de denuncia independiente con la intención de facilitar el acercamiento con las víctimas. La
investigación externa de Praesidium concluye el 8 de noviembre de 2019.
- 16 de mayo de 2019: Se notifica oficialmente al P. Martínez de la apertura de la
investigación a cargo de la agencia Praesidium. Se reiteran y formalizan por escrito
las restricciones ya aplicadas en el pasado (prohibición del ejercicio público del ministerio sacerdotal y del contacto con menores de edad) y se añaden las siguientes
restricciones: la prohibición de vestir distintivo clerical fuera de las casas de la Congregación; la prohibición de escuchar confesiones de los que viven en las comunidades de la Congregación; la prohibición de participar en concelebraciones comunitarias de la misa a las que asisten religiosos en formación u otros fieles. Además, se
invita al P. Martínez a recorrer con mayor profundidad un camino de conversión y
reparación con un acompañamiento espiritual específico y el apoyo de un especialista en el campo de la psicología.
- 21 de mayo de 2019: El superior general de los Legionarios de Cristo avisa a la Congregación para la Doctrina de la Fe de la Santa Sede sobre el caso y, según los procedimientos previstos, pone al tanto también a Mons. Pedro Pablo Elizondo,
obispo-prelado de Cancún-Chetumal (lugar de los abusos denunciados) y al Vicariato
de Roma (residencia del sacerdote denunciado), sobre la investigación canónica en
curso.
- 23 de mayo de 2019: Por haber sido el lugar de los abusos y de acuerdo con la Congregación, el Instituto Cumbres de Cancún denuncia el caso a las autoridades civiles
en persona del Fiscal General de Justicia del Estado de Quintana Roo.
- 20 de junio de 2019: El superior general encarga a una comisión la revisión de todos
los casos de abuso de menores en la Congregación incluidos los antiguos para asegurar que sean atendidos correctamente.
- 7 de agosto de 2019: El superior general se entrevista con una de las víctimas en
Cancún.
- 28 de octubre y 8 de noviembre de 2019: El superior general recibe el informe final
y un anexo posterior de la agencia Praesidium sobre el P. Martínez.
- 28 de octubre - 20 de noviembre de 2019: Se realizan las entrevistas adicionales
recomendadas por Praesidium. Se confronta al P. Martínez con los resultados de la
investigación para que se pronuncie al respecto. El P. Martínez formula una petición
de perdón por lo que ha hecho. Se elabora este informe.
- 11 de noviembre de 2019: El superior general de los Legionarios de Cristo entrega
los resultados de las investigaciones sobre los abusos del P. Martínez a la Congregación para la Doctrina de la Fe y pide instrucciones sobre el procedimiento canónico
que ha de seguir. Mientras tanto confirma invariadas las restricciones impuestas.
III. Evaluación
La Congregación de los Legionarios de Cristo deplora y condena los abusos cometidos por
el P. Martínez así como aquellas prácticas institucionales o personales que, en este caso,
pudieron favorecer o propiciar cualquier forma de abuso o revictimización. Nos avergüenza
que no se aplicaran medidas adecuadas ni suficientes. En este sentido, la Congregación
pone de manifiesto las siguientes deficiencias en el manejo este caso a lo largo de las últimas décadas:
- El error gravísimo de asignar, en este caso, a un sacerdote que había cometido abusos a un puesto de trabajo pastoral con niños y jóvenes en otro lugar.
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- La ausencia, en aquel entonces, de procedimientos adecuados para la respuesta a
denuncias y la atención a las víctimas y sus familiares.
- La ignorancia sobre el fenómeno de los abusos de menores, sobre todo en relación
con las consecuencias graves y duraderas para las víctimas y los mecanismos psicológicos de una persona que comete abusos.
- La existencia de una cultura defensiva que priorizaba la imagen y fama de la institución por encima de las personas, y al sacerdote abusador por encima de la víctima.
- La mentalidad de evitar juicios civiles y canónicos si no eran estrictamente necesarios4 en vez de investigar a fondo las denuncias y asegurar que sean presentadas a
las instancias competentes5
.
- Las normas y prácticas de la Congregación que reservaban solo al P. Maciel como
superior general las decisionesimportantessobre lossacerdotes6
. Asíse minimizaba
la capacidad de actuación de los superiores a nivel territorial o local, además de que
no recibieron la información relevante para el ejercicio responsable y maduro de su
oficio.
- Aunque no se conoce ningún abuso cometido por el P. Martínez después de 1993,
al no ofrecerle una terapia profesional e impedir que tuviera contacto alguno con
menores de edad, la Congregación no eliminó el riesgo de nuevos abusos y aumentó
el dolor de las víctimas.
- La falta de formalizar las restricciones y de darlas a conocer a los que tenían que
asegurar su cumplimiento a lo largo de los años.
4 Cfr. canon 1341 del Código de Derecho Canónico de 1983: «Cuide el Ordinario de promover el procedimiento
judicial o administrativo para imponer o declarar penas, sólo cuando haya visto que la corrección fraterna, la
reprensión u otros medios de la solicitud pastoral no bastan para reparar el escándalo, restablecer la justicia
y conseguir la enmienda del reo.»
5 Un juicio correctamente concluido es un bien porque permite que las víctimas tengan una confirmación
oficial de su estado de víctima, que el sacerdote culpable pueda asumir su responsabilidad y comenzar a recorrer un camino de reparación y que la institución contribuya al proceso de sanación. En cuanto a la responsabilidad legal, se constata que las leyes civiles y eclesiásticas en décadas pasadas eran inadecuadas en cuanto
a la tipificación de los abusos, la obligación de denuncia y los plazos de prescripción. Ha habido progreso en
la legislación civil y canónica gracias a una mejor comprensión del fenómeno de los abusos de menores. Apoyamos los avances que se están haciendo en favor de las víctimas.
6 Mensaje del Capitulo general de los Legionarios de Cristo de 2014.
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- La falta de interés por conocer los abusos por parte de miembros de la Congregación, su gravedad y sus consecuencias.
- La decisión de no revisar casos antiguos a la luz de los aprendizajes recientes sobre
los abusos de menores en la Iglesia para colmar las deficiencias en su manejo y para
contribuir a la sanación de las víctimas.
La investigación examinó la actuación de los superiores de la Congregación que en los distintos periodos trataron este caso y pudo constatar la responsabilidad personal del P. Marcial Maciel quien fue superior general hasta 2005. En primer lugar, porque, como hoy
consta, el P. Maciel abusó del P. Fernando Martínez en Ontaneda y Roma en verano y otoño
de 1954, cuando tenía 15 años

. Más adelante, aunque sabía que el P. Martínez a su vez
había abusado, el P. Maciel decidió trasladarlo de un lugar a otro y, desoyendo las reservas
del superior territorial y la petición del sacerdote, lo nombró director del colegio de Cancún.
La comunidad y el colegio no fueron informados que el P. Martínez había abusado. Así el P.
Martínez cometió abusos en al menos dos lugares diferentes. Finalmente, la personalidad
y la actuación autoritaria del P. Maciel favoreció muchas de las deficiencias arriba mencionadas. Los demás superiores reconocen con dolor que el manejo del caso y la atención a las
víctimas y a los denunciantes adolecía de las deficiencias arriba mencionadas.
La agencia externa y la investigación interna no han logrado evaluar la actuación de los docentes y empleados del Instituto Cumbres de Cancún de los años 1991-1993 que fueron
mencionados en el contexto de los abusos del P. Martínez.
IV. Conclusiones y determinaciones
Ante el resultado de las investigaciones sobre el caso del P. Martínez, nos provoca profundo
dolor el sufrimiento de las víctimas y el escándalo causado. Junto con el P. Martínez pedimos humildemente perdón por sus actos abusivos contra menores de edad y deploramos
nuestros errores que han aumentado todavía más el dolor de las víctimas. Como institución
7 El P. Martínez autorizó que esta información se diera a conocer.
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también pedimos perdón al P. Martínez por los abusos que él sufrió y por no haberle ayudado adecuadamente cuando salieron a la luz los abusos que él había cometido.
Agradecemos la colaboración de las víctimas y todos los que han participado en las investigaciones por su compromiso con la verdad y por aportar su testimonio para recorrer un
camino de justicia, sanación y reparación. También agradecemos las instancias de la Iglesia
que en estos meses han sabido acoger y escuchar a las víctimas del P. Martínez cuando han
acudido a ellas.
Reconocemos la contribución de las personas que no dejaron de insistir que este caso tenía
que atenderse correctamente por parte de los superiores de la Congregación. Agradecemos
también a quienes han alzado la voz públicamente en las redes sociales y los medios de
comunicación. A la vez, nos apena la lentitud y la poca capacidad que tuvimos para acoger
estas denuncias y actuar diligentemente sobre ellas.
A lo largo de la investigación hemos tenido contacto con víctimas del P. Martínez, pero no
podemos excluir que haya personas afectadas por sus acciones de quienes no tenemos noticia aún. Por lo mismo, y con el deseo de salirles al encuentro si así lo desean, ponemos a
su disposición un correo electrónico y un número de teléfono de contacto: [email protected] y el celular +39 328 593 7082.
A la vez reiteramos nuestro compromiso de ofrecer ambientes y espacios seguros para los
menores de edad y adultos vulnerables, con políticas estrictas de prevención y con protocolos de respuesta rápidos y justos ante cualquier denuncia, que incluye siempre la colaboración con las autoridades civiles y eclesiásticas. Estamos a disposición de cualquier persona
que nos quiera contactar en relación con otros abusos de menores por parte de miembros
de la Congregación.
Para seguir recorriendo un camino de reconciliación, el superior general ha tomado las siguientes decisiones, partiendo de las recomendaciones de la agencia Praesidium:
1. Buscar activamente la reconciliación con todas las víctimas de este caso.
2. Buscar una comunicación adecuada y empática con las víctimas y denunciantes, reconocer las deficiencias y comunicar resoluciones.
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3. Poner en práctica las indicaciones de la Congregación para la Doctrina de la Fe en
relación con el procedimiento canónico que se ha de seguir.
4. Colaborar con lasinstancias civiles que decidan acoger las denuncias presentadas en
relación con este caso.
5. El P. Martínez no tendrá ministerio sacerdotal público alguno dado que se mantendrán, de manera perpetua, las restricciones que el P. Martínez ya tiene impuestas:
- Prohibición del ejercicio público del ministerio sacerdotal y del contacto con
menores de edad.
- Prohibición de escuchar confesiones.
- Prohibición de participar en las concelebraciones comunitarias a las que asistan religiosos en formación u otros fieles.
- Prohibición de vestir distintivo clerical fuera de las casas de la Congregación.
6. El P. Martínez recibirá un acompañamiento psicológico adecuado y se someterá a
un plan de seguridad.
7. Aunque no hay indicios al respecto, la Congregación averiguará entre personas que
estuvieron con el P. Martínez en Salamanca de 1993 a 2016 para asegurar que no
haya habido otros comportamientos inadecuados.
8. En el contexto de la aplicación de los estándares de ambientes seguros se prestará
atención adicional a la formación de los superiores para que sepan atender a víctimas y denunciantes de abusos de menores por parte de miembros de la Congregación.
9. Además de la investigación que se ha hecho sobre el caso de P. Martínez, la Congregación completará la revisión de los casos de abuso de menores del pasado para
entender más a fondo los abusos que se dieron en la Congregación, buscar hacer la
verdad sobre los mismos y cumplir con las exigencias de la justicia para que haya un
camino auténtico de sanación y reconciliación.

Edited by pincopallino1 - 4/7/2023, 18:14
 
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view post Posted on 19/7/2020, 09:44
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Questi qui andrebbero accompagnati nel deserto del Namibia, spogliati e messi al sole, in attesa dell'autocombustione
 
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LEGIONARI DI CRISTO
Muore l'ex sacerdote legionario Fernando Martínez, accusato di aver abusato sessualmente di ragazze in Messico
“È morto impunito! Sotto copertura fino all'ultimo giorno della sua vita”, ha affermato Ana Lucía Salazar, una delle vittime del religioso morto per una malattia polmonare all'età di 84 anni in una casa di cura in Italia.
Giorgina Zerega
GIORGINA ZEREGA
Messico -04 LUGLIO 2023 - 04:20 CEST
Il sacerdote legionario Fernando Martínez in un'immagine diffusa sui social.
Il sacerdote legionario Fernando Martínez in un'immagine diffusa sui social.
L'ex sacerdote Fernando Martínez, dei Legionari di Cristo, è morto questo lunedì in un centro per anziani in Italia a causa di una malattia polmonare, come annunciato dalla congregazione. Il religioso è stato accusato di aver abusato sessualmente di diverse ragazze in una scuola di Cancun, in Messico, ed è morto all'età di 84 anni senza essere assicurato alla giustizia. Le prime accuse contro Martínez sono emerse nel 2019, quando la conduttrice radiofonica e televisiva Ana Lucía Salazar è diventata la prima donna a sottolineare pubblicamentea un sacerdote della Legione per pedofilia nel Paese. “È morto impunito! Coperto fino all'ultimo giorno della sua vita dalla Legione di Cristo, dalla Chiesa messicana e dal Papa! Non c'è mai stata giustizia e verità per più di 50 anni di stupri di bambini e adolescenti. Ha stuprato nelle scuole e lo Stato messicano lo ha protetto”, ha affermato questo lunedì Salazar su Twitter.


Il caso è venuto alla luce per la prima volta con Salazar, a cui si sono poi unite altre vittime. Martínez è stato direttore dell'Istituto Cumbres tra il 1991 e il 1993, quando si sono verificati gli abusi. “Ero molto giovane e non sapevo cosa stavo affrontando. Mi ha fatto pensare che fosse una ragazza speciale, che voleva essere mia amica e lo ha fatto per abusare di me", ha raccontato la conduttrice radiofonica a questo giornale quando ha svelato cosa le era successo.


Los Legionarios han asegurado este lunes en un comunicado que desde el momento en que se conocieron las acusaciones, iniciaron una indagación. “La Congregación inició una investigación de este caso, presentando una denuncia ante las autoridades civiles en la ciudad de los hechos y otra denuncia ante el Dicasterio para la Doctrina de la Fe. En el ámbito canónico, el proceso concluyó con la culpabilidad y la pena máxima de un juicio eclesial: la pérdida del estado clerical”. La legión anunció que apartaba al sacerdote en enero de 2020. “Ha perdido el estado clerical y ya no podrá ejercer el ministerio sacerdotal”, señalaron entonces, aunque aclararon que seguía “perteneciendo a los Legionarios de Cristo”.

La poderosa congregación ha señalado este lunes además que existió un proceso en la justicia civil contra Martínez, “pero ningún afectado denunció. La autoridad civil requiere la denuncia del afectado para actuar”. Las víctimas de Martínez han criticado duramente a la institución religiosa, a quien acusan de haber encubierto al sacerdote pederasta en los noventa, cuando inicialmente le denunciaron; también han reclamado que ahora se muestren interesados en el caso y han acusado que se trata de “un lavado de cara”. “Ellos sabían perfectamente que estaban poniendo un depredador sexual en mi colegio”, dijo en 2019 otra de las víctimas, Biani López, en entrevista con EL PAÍS. “Era totalmente prevenible”.

El comunicado de la Legión, este lunes señalan que han estado en contacto con algunas víctimas, “que lo han permitido”. “Con algunas de ellas se han podido iniciar procesos de reparación. Nos mantenemos a disposición de cualquier víctima que se quiera acercar a nuestros canales institucionales”, han dicho. Y finaliza: “Los Legionarios de Cristo reiteran su repudio al abuso sexual, su petición de perdón a las víctimas que han sufrido esta atrocidad por parte de algún miembro de la Congregación y a sus familias”. Los abusos de los Legionarios de Cristo están oficialmente calculados en 175 casos.
 
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