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Di Maio ci porta tutti a messa: "Entro il 2018 negozi chiusi la domenica", Il ministro che non ha mai lavorato e la decrescita infelice. Trovata l'arma anti secolarizzazione

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view post Posted on 9/9/2018, 16:27

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Il ministro che non ha mai lavorato e la decrescita infelice. Trovata l'arma anti secolarizzazione

www.ilgiornale.it/news/politica/cei...vi-1473112.html
La Cei con Di Maio: "Negozi chiusi nei festivi"
La Cei si schiera con le parole di Monsignor Santoro dalla parte del grillino che vuol cambiare le regole per i giorni di chiusura

Luca Romano - Mar, 12/12/2017 - 12:07

Dopo la proprosta di Luigi Di Maio, pure la Cei chiede la chiusura dei negozi durante i giorni festivi.


Il pentastellato con un intervento sul blog di Beppe Grillo ha chiarito la sua posizione su questo punto: "Tutte le famiglie hanno il diritto al riposo anche quelle che posseggono o gestiscono esercizi commerciali". Il grillino ha inoltre suggerito di chiudere i negozi per sei giorni l'anno sui 12 festività previste. E le parole di Di Maio hanno trovato una sponda proprio dalle parti della Cei con il commento di Monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e responsabile welfare e lavoro per la Conferenza Episcopale italiana: "L'importanza della domenica e delle feste solenni come il Natale deve essere riconosciuta, anche dal punto di vista legislativo: siano garantite come giorni di riposo, di cura degli affetti familiari e delle relazioni interpersonali. Il criterio supremo della vita non può essere la massimizzazione del profitto: il lavoro senza il riposo ci rende schiavi e diventa alienazione". Poi Monsignor Santoro sottoline acome il giorno della domenica debba essere dedicato al riposo. E Santoro fa esplicito riferimento alle parole di Di Maio: "La proposta lanciata da Di Maio del M5s dovrebbe essere ripresa da tutte le forze politiche, perché il riposo nei giorni di festa è un valore fondamentale: è il nostro auspicio, anche sulla scia dei discorsi di Papa Francesco".

www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/...-divisi/838028/

Di Maio “Entro il 2018 negozi chiusi la domenica”/ Ultime notizie, il ministro “Gioverà a famiglie e giovani” Negozi chiusi la domenica? Sulle proposte di M5s e Lega il mondo del commercio è diviso, ma è partito il dibattito. Ultime notizie: si va verso la revisione delle liberalizzazioni di Monti 09 SETTEMBRE 2018 - AGG. 09 SETTEMBRE 2018, 16.24 SILVANA PALAZZO

La chiusura dei negozi la domenica gioverà alle famiglie e ai giovani. Ne è certo il ministro del lavoro e dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, che intervenendo quest’oggi a margine della Fiera del Levante di Bari, ha spiegato: «Ci sono genitori che non riescono a stare neanche più un giorno a casa con i figli perché dal lunedì alla domenica stanno nei negozi come tanti giovani che dal lunedì alla domenica stanno a lavorare nei centri commerciali. Bisogna ricominciare a disciplinare gli orari di apertura e chiusura». Oltre alle proposte di legge di Lega (più rigida) e del Movimento 5 Stelle (meno rigida), vi sono altre due proposte in ballo: quella del Partito Democratico e quella di iniziativa popolare. Senza dubbio fra le quattro la più morbida è quella del Pd, che porta la firma di Gianluca Benamati. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

SI TROVERA' UN ACCORDO LEGA-M5S?
Luigi Di Maio promette di bloccare le aperture domenicali dei centri commerciali. A margine della visita alla 82esima Fiera del Levante a Bari, il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico ha spiegato che entro la fine dell'anno verrà approvata una legge per la chiusura nei weekend e nei giorni festivi dei centri commerciali, con turnazioni e orario non più liberalizzato, come invece aveva fatto il governo Monti. Su questa materia il 6 settembre scorso è arrivata la proposta di legge a firma Lega che vuole abrogare l'articolo 31 del cosiddetto “Salva Italia”, norma con la quale il governo Monti ce aveva liberalizzato l'apertura dei negozi, lasciando agli esercenti totale autonomia. Accanto alla proposta leghista ce n'è una in Commissione a cui hanno lavorato i colleghi di governo pentastellati. Resta da capire se tra le due proposte si arriverà ad un risultato comune. (agg. di Silvana Palazzo)

DI MAIO: “NEGOZI CHIUSI LA DOMENICA ENTRO 2018”
Dal Digithon di Bisceglie alla Fiera del Levante di Bari, il Ministro Di Maio lancia la sua personale battaglia contro le liberalizzazioni, dando ancora spazio alla legge così criticata in questi giorni sull’ipotesi di chiusure domenicali di negozi e centri commerciali. «Abbiamo tantissimi progetti allo studio, oltre al reddito di cittadinanza che resta il punto cardine e si deve fare, abbiamo misure per i commercianti per i piccoli imprenditori, per medi e per i grandi. In materia di commercio sicuramente entro l'anno approveremo la legge che impone lo stop nei fine settimana e nei festivi a centri commerciali, con delle turnazioni e l'orario che non sarà più liberalizzato, come fatto dal governo Monti. Quella liberalizzazione sta infatti distruggendo le famiglie italiane. Bisogna ricominciare a disciplinare orari di apertura e chiusura», ha spiegato il leader M5s in diretta Facebook. Qualche ora prima al Digithon Di Maio aveva rilanciato spiegando come «Ci sono dei beni necessari alla sopravvivenza di una nazione, come infrastrutture strategiche, a partire dalla banda larga. A un certo punto ci si è resi conti che le liberalizzazioni non funzionavano, ma oggi quando corri ai ripari devi tener conto dei diritti acquisiti dei soggetti privati, quindi sarà difficile perché bisogna onorare gli impegni e perché ci sono aree che non generano profitto in cui però dobbiamo entrare. Siamo a buon punto su tutti questi dossier. Io non metto al centro i soldi che possiamo guadagnare ma cosa possiamo fare per il futuro del nostro Paese, tenendoci stretti un nostro bene». (agg. di Niccolò Magnani & Silvana Palazzo)

MIGLIAIA DI POSTI DI LAVORO IN BILICO
L’occupazione è a serio rischio nel caso in cui i negozi dovessero rimanere chiusi la domenica. E’ questo l’allarme lanciato nelle scorse ore da Domenico Gradara, presidente di Federdistribuzione, associazione della grande distribuzione. Come riferito dall’agenzia Ansa, ha spiegato: «La domenica è il secondo giorno della settimana per fatturato», e il settimo giorno della settimana vi sono circa 12 milioni di persona di media che fanno acquisti. Pensiero simile quello di Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatori: «E' paradossale – dice - pensare alle chiusure domenicali», pubblicando tra l’altro i dati istat sulle vendite, che vedono un netto calo rispetto agli scorsi anni, anche nel periodo dei saldi. «Diventa una priorità per il Governo – aggiunge e chiude - concentrare le poche risorse pubbliche per aumentare il reddito disponibile di chi fatica ad arrivare alla fine del mese, invece di voler ridurre le tasse anche a chi sta meglio». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

NEGOZI CHIUSI LA DOMENICA?
Lo stop all'apertura domenicale divide. Il governo pensa alla revisione delle liberalizzazioni di Monti sugli orari di apertura degli esercizi commerciali e il dibattito si infiamma. C'è chi lancia l'allarme sulle ripercussioni per consumi e lavoro, e chi invece già esulta alla notizia che il governo M5s-Lega ha avviato l'iter per arrivare alla chiusura dei negozi alla domenica. E il mondo del commercio è diviso a sua volta. I piccoli esercizi sono contrati alle liberalizzazioni sulle aperture volute nel 2013 da Monti, mentre la grande distribuzione le difende. Di certo comunque al momento non c'è nulla, perché le proposte sono diverse. Quella della Lega è più restrittiva: punta solo su 8 aperture l'anno tra domeniche e festivi, mentre quella del Movimento 5 Stelle ne prevede una al mese. Nel dibattito intervengono anche i consumatori. Per Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatori (Unc), «è paradossale pensare alle chiusure domenicali», soprattutto in un momento di crisi nera per il commercio.

NEGOZI CHIUSI LA DOMENICA? LE PROPOSTE DI M5S E LEGA
Sono due le proposte di revisione della disciplina degli orari dei negozi che sono state presentate in Commissione attività produttive alla Camera. Una ha Barbara Saltamartini della Lega come primo firmatario, l'altra Davide Crippa del Movimento 5 Stelle. Nella prima versione sono le regioni che, dopo aver sentito gli enti locali, mettono a punto il calendario. Le uniche deroghe concesse sono quattro domeniche di dicembre e altri quattro giorni - tra domeniche e festivi - nel corso di un anno. Nella versione pentastellata invece spetta sempre alle regioni il compito di stabilire le nuove regole prevedendo turni tra i negozi che però non potranno essere aperti per più di una domenica al mese. Ma queste due non sono comunque le uniche proposte all'esame dei deputati: c'è un provvedimento firmato da Gianluca Benamati del Pd che riproduce il testo unico, e dunque su cui si era registrato un consenso trasversale, approvato a Montecitorio proprio nella scorsa legislatura.

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Edited by pincopallino2 - 9/9/2018, 18:30
 
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