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Palermo. Prostituzione minorile e molestie. Don Aldo Nuvola condannato per la terza volta, Si costituisce al carcere di Perugia dopo la condanna in Cassazione

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view post Posted on 22/2/2009, 13:02
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Si costituisce al carcere di Perugia dopo la condanna in Cassazione


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www.lasicilia.it/index.php?id=17625...ate=lasiciliait

Palermo, parroco denunciato per atti osceni


PALERMO - Il parroco di una chiesa di Palermo è stato denunciato dalla polizia per atti osceni in luogo pubblico. Il sacerdote è stato fermato di notte da una "Volante" e sorpreso in atteggiamenti intimi con un giovane di Palermo.

La vicenda è avvenuta nei mesi scorsi, ma si è appresa solo adesso. L'indagine è stata tenuta riservata. Da oggi il sacerdote non è più il parroco della chiesa in cui da anni celebrava messa ed in cui insegnava il catechismo ai bambini. Inoltre, si è pure dimesso da insegnante di religione in uno dei licei più in vista del capoluogo siciliano.

L'indagine era stata coordinata dalla Procura di Palermo, che dopo aver esaminato il rapporto della polizia ha segnalato i fatti al Provveditorato agli studi di Palermo, perché il parroco era un insegnante, e alla Curia, per via dei contatti che l'uomo aveva con i bambini del catechismo.

La parrocchia in cui il prete diceva messa, nei mesi scorsi, è stata al centro di una polemica scaturita dal fatto che la vedova del mafioso Ignazio Salvo aveva regalato un confessionale alla chiesa in cui aveva fatto scrivere: "Dono di fede e d'amore in perpetua benedizione e memoria".

http://cittanuovecorleone.blogspot.com/200...memoria-di.html

venerdì 12 settembre 2008
Mafia. Targa in Chiesa in memoria di Ignazio Salvo, ed è polemica
Quella targa in chiesa con inciso ''Dono di fede e d'amore in perpetua benedizione e memoria di Ignazio Salvo'' ha fatto storcere il naso a tanti fedeli che hanno protestato. E' infatti in ricordo dell'esattore condannato per mafia, insieme al cugino Nino, e ucciso il 17 settembre 1992. La targa si trova nella parrocchia ''Regina Pacis'', a Palermo, su un confessionale donato dalla vedova e dai figli. Nella sentenza-ordinanza del maxiprocesso Giovanni Falcone scrisse che ''i Salvo si sono avvalsi della mafia per raggiungere posizioni di potere di assoluto rilievo e hanno costituito uno dei fattori maggiormente inquinanti delle istituzioni della Sicilia''. Rivelo' il pentito Tommaso Buscetta: ''Sono uomini d'onore della famiglia di Salemi e come tali mi sono stati presentati da Stefano Bontade''. Ed e' proprio ricordando questo passato che i parrocchiani, come racconta l'edizione locale di Repubblica, chiedono la rimozione della targa. Ribatte il parroco Aldo Nuvola: ''La vedova di Ignazio Salvo, Giuseppa Puma e' molto attiva in parrocchia, fa parte del gruppo dei Neocatecumenali. Alla chiesa ha fatto tante donazioni. Quando arrivai in parrocchia non sapevo che fosse la moglie dell'ex esattore. E quando si pose il problema dell'acquisto del confessionale lei si fece avanti e mi chiese di mettere quella targhetta in memoria del marito. Solo dopo mi fecero notare le vicissitudini giudiziarie dell'uomo''.

Edited by pincopallino2 - 2/12/2017, 19:25
 
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view post Posted on 23/2/2009, 12:08
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http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca...i,18093734.html

Sicilia/ Palermo, parroco denunciato per atti osceni
Già rimosso dalla Curia, lascia pure il Liceo dove insegnava


Palermo, 23 feb. (Apcom) - Un parroco della chiesa 'Regina Pacis' di Palermo, è stato denunciato dalla polizia per atti osceni in luogo pubblico. Il sacerdote, era stato fermato una notte da una pattuglia della polizia in atteggiamenti intimi con un giovane. La vicenda è avvenuta nei mesi scorsi ma viene riportata oggi dal quotidiano 'La Sicilia'. Da ieri il prete coinvolto non è più il parroco della chiesa dove celebrava messa ed insegnava il catechismo ai bambini, si è pure dimesso da insegnante di religione dal liceo classico Umberto I, ed è stato sostituito da padre Giovanni Basile alla guida della 'Regina Pacis'
 
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view post Posted on 24/2/2009, 13:32
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http://palermo.repubblica.it/dettaglio/pre...ividono/1595083


Prete accusato di oscenità, i parrocchiani si dividono
Padre Aldo Nuvola ha lasciato la parrocchia di Regina Pacis, dalla quale risulta trasferito senza altro incarico, e la cattedra di Religione al liceo Umberto. Ma sulla denuncia della polizia per atti osceni molti devoti della parrocchia dicono: "Sono soltanto calunnie"


I parrocchiani di Regina Pacis difendono padre Aldo Nuvola, che da domenica risulta trasferito, senza altro incarico, dopo una denuncia della polizia per atti osceni. «Sono indignata, non posso credere che si possano mettere nero su bianco accuse così infamanti e infondate sul conto del nostro parroco - protesta Nunzia Faraci, assidua frequentatrice della chiesa del quartiere Matteotti dagli anni Ottanta - fin dal 2002, quando arrivò in questa comunità, abbiamo sempre avuto modo di conoscere e apprezzare padre Aldo Nuvola».

La sua ultima apparizione in pubblico risale a domenica mattina, quando è salito sull´altare di Regina Pacis accanto all´arcivescovo Paolo Romeo e al successore, don Giovanni Basile, che per 19 anni è stato parroco nella frontiera di Bonagia. Durante la messa nessun riferimento alle motivazioni dell´avvicendamento. Ieri pomeriggio, all´uscita dalla chiesa, non si parlava d´altro. Molte fedeli dicono di non voler credere a quelle accuse. «Siamo dispiaciuti che padre Aldo sia andato via - dice una giovane mamma che ha appena accompagnato il bambino in parrocchia per la festa di Carnevale - ci mancavano anche queste voci sgradevoli e preoccupanti. Credo siano sono solo calunnie. Sono certo che si tratta di una carnevalata che a noi non fa certo ridere. Mi creda - insiste la donna - in tutti questi anni non abbiamo notato alcun comportamento strano o sospetto del parroco nei confronti dei nostri figli».

Ma padre Nuvola è accusato di atti osceni dalla polizia, che ha riferito alla Procura di averlo sorpreso in auto con un giovane. Nei giorni scorsi il sostituto procuratore Annamaria Picozzi ha richiesto al gip un decreto penale di condanna, che prevede il pagamento di un´ammenda. Il sacerdote potrebbe anche opporsi, e chiedere di andare al processo, per dimostrare la sua estraneità alle accuse. Intanto, però, la magistratura ha comunicato l´avvio dell´azione penale alla Curia e al Provveditorato. Nuvola insegnava religione all´Umberto, ma al liceo classico di via Parlatore non si vedeva ormai dall´inizio dell´anno scolastico. Dice un´altra parrocchiana, Sveva Santamaura: «Non ho motivo di dubitare della figura del sacerdote. Ci sono molte notizie faziose in giro, e quella su padre Nuvola potrebbe essere una di queste. La giustizia farà il suo corso. Fino a prove certe non ho motivo di credere a questa storia».


Qualcuno tra i fedeli confessa però un certo smarrimento: «Ho appreso la notizia dalla tv - dice la signora Anna - devo ammettere che in quel momento mi è crollato un mito. Avevo sempre giudicato quel giovane sacerdote una persona in gamba, molto preparata. Adesso sono disorientata». Come la signora Anna, anche qualche altro parrocchiano è assalito dai dubbi. «Francamente - dice un signore di mezza età - ero rimasto molto più scandalizzato per quella targa che padre Nuvola ha accettato su un confessionale donato alla chiesa dalla famiglia del mafioso Ignazio Salvo: "In perpetua benedizione e memoria". Chissà cosa ne farà il nuovo parroco».
(24 febbraio 2009)
 
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view post Posted on 19/2/2010, 09:48
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La Repubblica, edizione di Palermo, pag. 10 del 19 febbraio 2010


Molestie a un ragazzino sacerdote sotto processo

DOPO padre Paolo Turturro un altro sacerdote palermitano finisce sotto processo per un'accusa pesantissima, aver molestato un minorenne. Aldo Nuvola, fino all'anno scorso parroco di Regina Pacis, è stato rinviato a giudizio dal gip Marina Petruzzella per tentata violenza sessuale su un diciassettenne. Il processo entrerà nel vivo il primo marzo, alla quinta sezione penale del tribunale.

Il sacerdote è assistito dagli avvocati Nino Caleca e Mario Zito. La linea di difesa è netta: Aldo Nuvola respinge tutte le accuse.

Il sacerdote chiamato in causa dalla Procura perché due anni fa avrebbe ripetutamente chiesto prestazioni sessuali al garzone di un bar di piazza Castelnuovo. Il giovane,che a breve compiva 18 anni, ha raccontato alla polizia che quell'uomo lo avrebbe anche seguito: “Mi diceva, sono una persona per bene. Sono un professore del liceo classico Umberto”. Ma poi le discussioni sarebbero scivolate sempre su argomenti torbidi. Così, un giorno, il giovane decise di raccontare tutto ai tutto ai genitori. E poco dopo scattò la denuncia.

L'anno scorso, l'allora parroco di Regina Pacis era stato denunciato dalla polizia per atti osceni: una sera, l'equipaggio di una volante l'aveva sorpreso in atteggiamenti equivoci con un uomo. Il sacerdote aveva provato a giustificarsi, ma gli agenti avevano comunque fatto partire una segnalazione alla Procura. Il pm Annamaria Picozzi ha poi firmato un decreto penale di condanna.


Domenica 22 febbraio 2009, Aldo Nuvola era salito per l'ultima volta sull'altare della chiesa di Regina Pacis, la parrocchia del quartiere Matteotti fra via Libertà e viale Piemonte. Quel giorno, accanto a lui, c'erano l'arcivescovo Pietro Romeo e il nuovo parroco, don Giovanni Basile, appena arrivato dalla frontiera di Bonagia. Durante la messa, nessun riferimento alle motivazioni dell'avvicendamento. Ma all'uscita dalla chiesa la partenza di Aldo Nuvola era l'argomento del giorno. La parrocchia si è divisa sul giovane e brillante sacerdote, fra innocentisti e colpevolisti. Ancora oggi, la gestione del vecchio parroco resta un tema che divide la comunità ecclesiale.

Per davvero, comunque, Aldo Nuvola insegnava al liceo classico Umberto di via Filippo Parlatore. Ma religione, non filosofia, come avrebbe detto al garzone del bar. È stata la traccia che ha portato la polizia al sacerdote. Dopo alcuni accertamenti e audizioni a scuola, gli investigatori hanno mostrato la foto di Nuvola al giovane che aveva sollevato il caso. Ed è arrivata quella che per la Procura è la conferma alla denuncia per tentata violenza. Così il pubblico ministero e il giudice delle indagini preliminari non hanno avuto alcun dubbio sulla genuinità del racconto del garzone. Adesso, la parola passa ai giudici del tribunale. E il processo non si prevede semplice. La difesa ribadisce: Neghiamo ogni addebito.

Edited by GalileoGalilei - 19/2/2010, 10:33
 
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view post Posted on 19/2/2010, 12:04
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http://www.livesicilia.it/2010/02/19/abusi...zio-don-nuvola/

Abusi sessuali, a giudizio don Nuvola
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venerdì 19 febbraio 2010
10:37
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abusi, aldo nuvola, ex parroco regina pacis, giudizio

Padre Aldo Nuvola, ex parroco nella chiesa Regina Pacis a Palermo, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di avere tentato di ottenere prestazioni sessuali da un ragazzo di 17 anni. Secondo la Procura, che ha chiesto e ottenuto dal gip Marina Petruzzella il processo per il sacerdote, don Nuvola due anni fa avrebbe chiesto ripetutamente a un garzone di un bar favori sessuali, presentandosi come un professore di filosofia del liceo classico Umberto, dove insegnava realmente ma religione. E’ stato proprio il ragazzo, come scrive l’edizione locale de La Repubblica, a denunciare le molestie alla polizia. Lo scorso anno inoltre il parroco venne denunciato per atti osceni da alcuni agenti che lo sorpresero in atteggiamenti equivoci con un uomo. Il prete, attraverso i suoi avvocati Nino Caleca e Mario Zito, respinge le accuse del garzone, che adesso è maggiorenne. Il processo comincerà il primo marzo nella quinta sezione penale del Tribunale. Don Nuvola non è il primo sacerdote, a Palermo, ad essere accusato di molestie sessuali. Lo scorso luglio, i giudici della II sezione del tribunale hanno condannato a sei anni e sei mesi di carcere don Paolo Turturro, ex parroco del quartiere Borgo Vecchio, noto per le sue battaglie antimafia. Il sacerdote fu accusato di abusi sessuali da due ragazzi di 14 anni che frequentavano la parrocchia
 
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view post Posted on 24/5/2011, 16:45
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Nessuna sentenza per padre Nuvola
La vittima sarà riascoltata al processo
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lunedì 23 maggio 2011
19:50
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Era attesa la sentenza è arrivata un’ordinanza al processo a padre Aldo Nuvola, l’ex parroco nella chiesa Regina Pacis di Palermo, accusato di avere tentato di ottenere prestazioni sessuali da un ragazzo di 17 anni. La Procura ha chiesto la condanna a due anni e quattro mesi, ma il Tribunale ha ritenuto di non chiudere il procedimento e invece del verdetto ha emesso un’ordinanza che dispone una nuova audizione del minorenne.

Secondo la Procura, don Nuvola due anni fa avrebbe chiesto ripetutamente a un garzone di un bar favori sessuali, presentandosi come un professore di filosofia del liceo classico Umberto, dove insegnava realmente ma religione. E’ stato proprio il ragazzo a denunciare le molestie alla polizia. Nel 2009 inoltre il parroco è stato denunciato per atti osceni da alcuni agenti che lo sorpresero in atteggiamenti equivoci con un uomo. Il sacerdote, attraverso il suo avvocato Nino Caleca, ha sempre respinto tutte le accuse. Il processo è stato rinviato al 13 giugno prossimo.



http://www.livesicilia.it/2011/05/23/nessu...vo-al-processo/
 
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perlanaturale
view post Posted on 1/10/2011, 09:06




Sei anni per pedofilia:
fa ancora il prete


Don Turturro dopo la condanna in primo grado è diventato rettore alla Madonna del Ponticello
Palermo: il caso di don Turturro,
in appello il pg chiede
la conferma della condanna
RICCARDO ARENA

PALERMO
«Esci dal sospetto. Io apro le pagine dell’infanzia. Le pagine della coscienza ancora invincibilmente immacolate. Io uccido la sfiducia in me stesso e persino nella morte». Lo scrive su un giornale online diretto da Vincenzo Noto, un sacerdote suo amico, padre Paolo Turturro, ex parroco palermitano condannato a sei anni e sei mesi per pedofilia, in tribunale, ma mai sospeso dal suo incarico ecclesiastico. Il processo è andato avanti molto lentamente: era iniziato nel 2004 e dopo la sentenza di primo grado (luglio 2009) ci sono voluti due anni e mezzo per iniziare l’appello.

Adesso il procuratore generale Carmelo Carrara ha chiesto la conferma della pena per il presunto pedofilo. Non ha dubbi, il rappresentante dell’accusa: Turturro, prete un tempo impegnato nell’antimafia militante, è «un ministro del culto in cui albergava il mostro della pedofilia». Eppure per lui nessuna sospensione, nemmeno un intervento della chiesa sulla sua vicenda, né un provvedimento cautelare delle autorità ecclesiastiche: mentre in Austria, Canada, Baviera, Stati Uniti, ma anche in Italia, le sospensioni scattano a decine, per semplici sospetti e per indagini appena avviate, mentre il Papa chiede perdono alle vittime della pedofilia, Turturro, lontano parente dell’attore americano John, è sempre rimasto ad amministrare i sacramenti.

Per tre anni i giudici penali lo avevano «esiliato» da Palermo, obbligandolo a risiedere fuori provincia, e lui si era stabilito a Messina. Poi la misura cautelare è venuta meno e l’ex parroco della chiesa di Santa Lucia è tornato nel capoluogo dell’Isola. Non guida più la parrocchia che sta di fronte al carcere dell’Ucciardone, nei pressi del porto, e dove aveva dato vita a una serie di talvolta controverse iniziative antimafia, ma si è trasferito come rettore alla Madonna del Ponticello, nel centro storico.

«È un cittadino come tutti gli altri - sostiene il vescovo ausiliare di Palermo, monsignor Carmelo Cuttitta - e per tutti i cittadini si presuppone l’innocenza fino alla sentenza definitiva. Le situazioni vanno valutate caso per caso». Ma la cautela e la severità della chiesa per gli scandali della pedofilia? «I giudici stanno facendo il loro lavoro e Turturro ha la possibilità di difendersi, finché non verrà accertata la sua responsabilità».

L'imputato ha seguito di persona tutto il processo in tribunale e ora in appello anche la requisitoria e l’arringa dell’avvocato di parte civile, Paola Rubino. La difesa ha più volte puntato sulla tesi dell’accordo per fare fuori il prete antimafia che nel popolare quartiere del Borgo avrebbe dato fastidio: «Nessuna congiura», ribatte il pg Carrara, anzi tutto il contrario, con le famiglie che in alcuni casi non denunciarono e si chiusero a riccio. Molti dei 67 testi ascoltati in tribunale ritrattarono. Il magistrato chiede anche la conferma dell’interdizione dai pubblici uffici. Il quartiere si era diviso: nella scuola in cui il sacerdote insegnava e in cui venne fuori, per caso, uno dei due episodi di violenza (le vittime avevano 10 anni a testa), qualcuno ancora difende l’imputato. Ma il Borgo in generale ha girato le spalle al suo ex parroco. E pure la chiesa attende la sentenza, prevista per il 13 ottobre.

«Padre Paolo si comporta da persona molto corretta - dice don Vincenzo Noto, già direttore del mensile cattolico Novica e oggi alla guida di un sito che porta il suo nome - continua le opere di carità e raccoglie alimenti per i poveri. Va ai mercati e glieli regalano perché conoscono lui e gli attivisti della sua associazione, “Dipingi la pace”. Il processo? Non lo so come finirà. Va avanti da tanto tempo». «Sono indignato - scrive don Turturro in un’altra riflessione scritta per www.vincenzonoto.it - su come si possa fare informazione sul dolore degli altri. Sono indignato della privacy spiaccicata su tutti i giornali. Non posso divorziare dalla parola. Non posso divorziare dall’indignazione».

http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/a...lo/lstp/422844/
 
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view post Posted on 23/1/2012, 15:53
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http://www.agi.it/palermo/notizie/20120123...roco_condannato

PEDOFILIA: OFFRI' SOLDI A MINORE PER SESSO, EX PARROCO CONDANNATO

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12:14 23 GEN 2012

(AGI) - Palermo, 23 gen. - La quinta sezione del tribunale di Palermo ha condannato a un anno e sei mesi, pena sospesa, un sacerdote, padre Aldo Nuvola, imputato di tentativo di induzione alla prostituzione minorile. Secondo quanto ritenuto provato dal collegio presieduto da Piero Falcone, Nuvola avrebbe offerto denaro a un ragazzo di 17 anni, perche' questi accettasse un incontro sessuale con il religioso. L'offerta venne rifiutata e l'ex parroco della chiesa di Regina Pacis, a Palermo, fu denunciato. Il reato attribuito a Nuvola e' punibile fino a 12 anni di carcere: i giudici hanno comunque accolto la tesi subordinata dei difensori, gli avvocati Nino Caleca e Mario Zito, ritenendo il comportamento del prete (che oggi non ha incarichi ufficiali, ma non e' sospeso a divinis) passibile della condanna al minimo della pena. L'imputato e' il secondo sacerdote palermitano che, nel giro di pochi mesi, viene ritenuto colpevole di reati attinenti al delicato tema della pedofilia. In novembre era stato condannato in appello, a sei anni e sei mesi, l'ex parroco della chiesa di Santa Lucia, il prete antimafia Paolo Turturro. (AGI) Pa1/Sim

http://www.livesicilia.it/2012/01/23/prest...on-aldo-nuvola/

“Prestazioni sessuali da un ragazzo”
Condannato don Aldo Nuvola
di Riccardo Lo Verso
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lunedì 23 gennaio 2012
12:09
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aldo nuvola, condanna

Condannato padre Aldo Nuvola, l’ex parroco nella chiesa Regina Pacis di Palermo. Un anno e sei mesi con l’accusa di avere tentato di ottenere prestazioni sessuali da un ragazzo di 17 anni. Il pm Caterina Malagoli aveva chiesto la condanna a due anni e quattro mesi.

Secondo la Procura, don Nuvola tre anni fa avrebbe chiesto ripetutamente a un garzone di un bar favori sessuali, presentandosi come un professore di filosofia del liceo classico Umberto, dove insegnava realmente ma religione. E’ stato proprio il ragazzo a denunciare le molestie alla polizia. Nel 2009 inoltre il parroco è stato denunciato per atti osceni da alcuni agenti che lo sorpresero in atteggiamenti equivoci con un uomo. Il sacerdote, attraverso il suo avvocato Nino Caleca, ha sempre respinto tutte le accuse.
 
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http://www.gds.it/gds/edizioni-locali/pale...o/gdsid/276440/


23/07/2013 -
"Avrebbe adescato un minore": fermato a Palermo don Aldo Nuvola


PALERMO. I carabinieri hanno fermato don Aldo Nuvola, ex parroco di Regina Pacis ed ex insegnate di religione del liceo Umberto di Palermo. Poco più di un anno fa, il sacerdote, era stato condannato per avere offerto soldi a un diciassettenne in cambio di una prestazione sessuale. Oggi don Aldo Nuvola, è stato fermato con la medesima accusa. Il sacerdote avrebbe adescato un altro minorenne, ricompensandolo con del denaro.


Il provvedimento di fermo nei confronti di Aldo Nuvola è stato emesso nel corso delle indagini per l'omicidio di Massimo Pandolfo, avvenuto lo scorso 24 aprile a Palermo. Un delitto efferato commesso da un sedicenne che sarebbe stato coinvolto in un giro di prostituzione minorile. Secondo le indagini coordinate dai pm Calogero Ferrara e Diana Russo e dall'aggiunto Maurizio Scalia, proprio don Aldo Nuvola sarebbe stato tra i più assidui frequentatori del sedicenne. Il sacerdote, lo scorso anno, era stato condannato in primo grado per «molestia o disturbo alle persone», per aver tentato ripetuti approcci sessuali nei confronti di un giovane di 17 anni, e per «atti osceni»: era stato trovato a bordo della propria auto in atteggiamenti intimi con un altro uomo. I ragazzi scelti dal prete generalmente provengono da ambienti degradati di Palermo, adolescenti soliti trascorrere le loro nottate fuori casa. Secondo le indagini il sacerdote pianificava giornalmente appuntamenti con i «suoi» ragazzi per consumare rapporti sia nella propria auto che a casa. In altre occasioni è stato documentato l'approccio occasionale per la strada. Don Aldo Nuvola, infatti, gravitava di notte in aree di Palermo frequentate da giovani. Il parroco si trova rinchiuso nel carcere Pagliarelli.
 
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view post Posted on 23/7/2013, 16:43
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La cosa scandalosa non è che sia un succhiacazzi, ma che dopo 2 condanne (atti osceni e prostituzione minorile) stia ancora a celebrare funerali e a fare tranquillamente il prete

www.siciliainformazioni.com/sicilia...va-ai-ragazzini

“Mi piace succhiare”:
così il prete parlava ai ragazzini
23 luglio 2013 - 14:26 - Cronaca Regionale
45985362

E’ stato incastrato dagli sms. Il sacerdote palermitano Aldo Nuvola è nei guai. Reati di prostituzione minorile e induzione alla prostituzione. Il provvedimento porta la firma dei pubblici ministeri Calogero Ferrara e Diana Russo coordinati dal procuratore aggiunto Maurizio Scalia. Un’indagine lunga e articolata. Sms, conversazioni e intercettazioni nell’auto di Nuvola. Il prete invece di far confessare, confessava. Le sue voglie. E prima dei rapporti – rivela Repubblica – si lasciava andare così: ”Mi piace succhiare il c….”. Poi le pressioni agli amici per convincerli a cedere alle sue richieste. Il prete non si tirava indietro, e invece delle prediche e dei rosari, elencava i dettagli delle sue avventure: “Jessy mi bacia, la lingua me la fa arrivare fino a quà, m…. mi dà una soddisfazione terribile del bacio, (…) gli faccio il p…… a lui ma ti ho spiegato che lui ha la cosa tanta, così non ci prova nessuna soddisfazione e lui lo fa a me perché si è convinto lui”.

Secondo quanto accertato a seguito dei rapporti, non mancava mai il pagamento che avveniva sotto forma di piccole dazioni in denaro contante (20-30 euro), ricariche telefoniche oppure l’acquisto di cibo e bevande. Il suo giro era nella zona attorno alla Stazione centrale. C’è anche il riferimento politico. Aldo Nuvola, a un ragazzo che gli chiede 100 euro, fa il paragone con Berlusconi. Ecco l’intercettazione riportata da Repubblica: “Il gigolò che gli sembra che le persone sono tutte Berlusconi che gli danno 1.000 euro e 500 euro per una “marchetta” e vuole fare il “marchettaro” con la “campata” che gli altri, scusami l’espressione, con una “s…..” semplice e via gli devono dare 100 euro senza fare un c…., ma tu lo sai quanto quanto mi danno a me per un funerale?”.

Il sacerdote è stato condotto al carcere Pagliarelli. Parecchio noto a Palermo, Aldo Nuvola per tanti anni ha insegnato religione al liceo classico Umberto I e al Vittorio Emanuele II. E’ stato parroco di Regina Pacis fino al 2009, e precedentemente sacerdote nella chiesa dello Spirito Santo in via Juvara.

www.leggo.it/NEWS/ITALIA/don_aldo_n...ie/307464.shtml


PALERMO, FERMATO DON ALDO NUVOLA:
"SOLDI A UN MINORENNE PER FARE SESSO"
3 COMMENTI |

Martedì 23 Luglio 2013

PALERMO - I carabinieri hanno fermato don Aldo Nuvola, ex parroco della chiesa Regina Pacis del capoluogo siciliano ed ex insegnate di religione del liceo classico Umberto I di Palermo.
LA PRIMA CONDANNA Poco più di un anno fa il sacerdote era stato condannato ad un anno e sei mesi, salvo poi vedersi sospeso la pena, per avere offerto soldi a un diciassettenne in cambio di una prestazione sessuale. Oggi don Aldo Nuvola è stato fermato con la medesima accusa. Il sacerdote avrebbe adescato un altro minorenne, ricompensandolo con denaro.

ATTI OSCENI Nel 2009 invece era stato denunciato e successivamente trasferito per l'accusa di atti osceni. La Polizia aveva riferito di averlo sorpreso in auto con un giovane. Se l'era cavata con un'ammenda.

INDAGINI DA UN OMICIDIO Il provvedimento di fermo nei confronti di Aldo Nuvola è stato emesso nel corso delle indagini per l'omicidio di Massimo Pandolfo, avvenuto lo scorso 24 aprile a Palermo. Un delitto efferato commesso da un sedicenne che sarebbe stato coinvolto in un giro di prostituzione minorile.

Secondo le indagini coordinate dai pm Calogero Ferrara e Diana Russo e dall'aggiunto Maurizio Scalia, proprio don Aldo Nuvola sarebbe stato tra i più assidui frequentatori del sedicenne. Il sacerdote, lo scorso anno, era stato condannato in primo grado per «molestia o disturbo alle persone», per aver tentato ripetuti approcci sessuali nei confronti di un giovane di 17 anni, e per «atti osceni»: era stato trovato a bordo della propria auto in atteggiamenti intimi con un altro uomo.

I ragazzi scelti dal prete generalmente provengono da ambienti degradati di Palermo, adolescenti soliti trascorrere le loro nottate fuori casa. Secondo le indagini il sacerdote pianificava giornalmente appuntamenti con i «suoi» ragazzi per consumare rapporti sia nella propria auto che a casa. In altre occasioni è stato documentato l'approccio occasionale per la strada. Don Aldo Nuvola, infatti, gravitava di notte in aree di Palermo frequentate da giovani. Il parroco si trova rinchiuso nel carcere Pagliarelli.

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2013/...i-63532182/?rss

Le intercettazioni del prete con i ragazzini
"Vuoi 100 euro? Non sono certo Berlusconi"
Padre Nuvola frequentava la zona attorno alla Stazione centrale. Cinque i casi accertati dai carabinieri e dalla Procura, su altri cinque ci sono indagini in corso. I minorenni venivano plagiati e portati a casa o in macchina. Ad uno che chiedeva 100 euro diceva: "A me per un funerale danno 25 euro e devo fare tutta la predica"
di ROMINA MARCECA
Lo leggo dopo

Le intercettazioni del prete con i ragazzini "Vuoi 100 euro? Non sono certo Berlusconi" Padre Aldo Nuvola

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pedofilia, Prostituzione minorile, abusi sessuali, aldo nuvola

Sigarette, sacchetti di spesa, ricariche telefoniche. Così padre Aldo Nuvola pagava i ragazzini che adescava per convincerli a rapporti sessuali. I magistrati Maurizio Scalia, Gery Ferrara e Diana Russo, in oltre due mesi d'indagine affidate ai carabinieri del nucleo operativo hanno scoperto un ventaglio di conversazioni attraverso le intercettazioni nella macchina del prete e mettendo sotto controllo il suo cellulare.

Padre Nuvola quasi ogni sera era alla Stazione centrale in cerca di ragazzini che si prostituissero. In macchina, con lui, c'era finito anche il diciassettenne accusato dell'omicidio di Massimo Pandolfo, nello scorso aprile. Nel suo cellulare è stata trovata una chiamata al prete e da lì l'indagine sull'omicidio di Pandolfo si è spostata sul versante dell'induzione alla prostituzione minorile. Le indagini dei carabinieri, coordinati dal colonnello Pierangelo Iannotti, hanno rivelato che Nuvola, proprio perché prete, aveva un certo ascendente sui minorenni che adescava.

Il sacerdote prima dei rapporti confidava le sue voglie. Ai minorenni, ma anche a qualche diciottenne, spiegava cosa gli faceva un altro suo "amico", per convincerli a cedere alle sue richieste: "Jessy mi bacia, la lingua me la fa arrivare fino a quà, m.... mi dà una soddisfazione terribile del bacio".

In un'altra occasione a un ragazzo che gli chiedeva 100 euro ha risposto: "Il gigolò che gli sembra che le persone sono tutte Berlusconi che gli danno 1.000 euro e 500 euro per una "marchetta" e vuole fare il "marchettaro" con la "campata" che gli altri, scusami l'espressione, con una "s....." semplice e via gli devono dare 100 euro (...) ma tu lo sai quanto quanto mi danno a me per un funerale?".

Padre Nuvola faceva i paragoni con un funerale: "Quando io vado al cimitero a fare le sostituzioni, sai quanto mi danno per un funerale? Un funerale dura un'ora, la predica, tutto sistemato, piripì, piripì. E sai quanto mi danno? Spara quanto mi danno, io sono laureato, ho due lauree? La chiesa, il cimitero si prende 50 euro dall'impresa, la chiesa, Sant'Orsola, sai a me quanto mi dà per un funerale? Al celebrante, la persona più importante, quello che fa il funerale, dà 25 euro".

(23 luglio 2013)
 
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http://www.ilmeteo.it/notizie/Palermo/pros...-fermato-121379

19:24 23 Luglio 2013
Prostituzione minorile: condannato ma non sospeso prete fermato

(AGI) - Palermo, 23 lug. - Don Aldo Nuvola, il sacerdote posto in stato di fermo e rinchiuso al Pagliarelli per i reati di prostituzione minorile e induzione alla prostituzione, pur se condannato non era stato sospeso a divinis. Lo confermano ambienti della curia palermitana. L'arcivescovo Paolo Romeo rendera' nota la sua posizione sul caso domani nel tardo pomeriggio, di ritorno dal Pellegrinagigo a Gerusalemme. Nuvola e' stato condannato in primo grado "per molestia o disturbo alle persone", per aver tentato ripetuti approcci sessuali nei confronti di un giovane 17enne, e risulta pregiudicato per "atti osceni" per essere stato trovato a bordo della propria auto in atteggiamenti intimi con un altro uomo. Nonostante i precedenti, il sacerdote, spiegano dalla Curia, sebbene non avesse piu' una parrocchia di riferimento, continuava a celebrare messa. Ma c'e' un altro aspetto della vicenda legato alla circostanza che il fermo e' scattato nell'ambito delle indagini sull'omicidio di Massimo Pandolfo dello scorso 24 aprile, maturato in ambiente omosessuale e commesso da un diciassettenne: le verifiche hanno portato a scoprire e documentare l'esistenza di un giro di prostituzione omosessuale minorile che vedeva tra i suoi piu' assidui clienti il sacerdote, al quale - e' questo l'elemento su cui adesso si lavora - il giovane assassino avrebbe confidato il suo delitto. Il ragazzo avrebbe parlato con lui poco dopo l'omicidio, come risulterebbe dai tabulati telefonici. Il prete, pero', non avrebbe ritenuto di riferire nulla di quanto era venuto a conoscenza. Domani mattina e' prevista l'udienza di convalida del fermo. (AGI)


http://livesicilia.it/2013/07/23/don-nuvol...a-pacis_352952/

Gli ex parrocchiani di don Aldo
"Don Nuvola ci ha coperti di debiti"

Parla il parroco di Regina Pacis

Martedì 23 Luglio 2013 - 20:57 di Giada Lo Porto


Ammonterebbero a 200 mila euro i debiti che padre Aldo Nuvola ha lasciato in eredità al proprio successore, don Basile, alla parrocchia di Regina Pacis, nel quartiere Libertà. Intanto la comunità si spacca tra gli innocentisti e quanti, invece, condannano il sacerdote.

PALERMO - Abusi sessuali, adescamenti, induzione alla prostituzione minorile: la comunità parrocchiale di Regina Pacis è obbligata a fare i conti con parole che fanno a pugni con la fede. L'arresto di don Aldo Nuvola, che della parrocchia nel signorile quartiere Libertà è stato la guida fino al 2009, non poteva certo passare inosservato. E riporta alla mente un passato non troppo lontano. Quattro anni fa, infatti, Nuvola era già stato condannato a un anno e mezzo per molestie.

L'arresto di oggi ha sconvolto anche don Giovanni Basile, che di padre Nuvola prese il posto quattro anni fa. Da quel lontano febbraio 2009 quando don Aldo fu costretto ad abbandonare la parrocchia. Basile, dopo lo shock iniziale, accetta di parlare e aggiunge ulteriori motivi di riflessione e discussione. Racconta, infatti, di avere ancora una questione in sospeso col suo predecessore: “Ha sempre detto che le accuse che gli erano state mosse erano un modo per silurarlo. Dal canto mio non voglio sapere nulla, posso solo dire che al mio insediamento qui ho ereditato ben duecento mila euro di debiti – sono queste le parole del nuovo sacerdote -. Ho dovuto fare i conti con personale non pagato, merce e ostie non liquidate”.

Le sue sono parole cariche di amarezza: “I debiti non cadono mica dal cielo. I parrocchiani ad oggi chiedono a me che fine hanno fatto i soldi donati - continua -. I primi tempi provavo perfino vergogna a girare per i negozi del circondario. Ovunque c'erano debiti e brutte occhiate”. Debiti che, a detta di don Basile, gli hanno provocato dei guai giudiziari: “Noi parroci siamo legali rappresentanti della sede in cui veniamo spostati e quindi è toccato a me subire le ingiunzioni giudiziarie e risolvere i problemi causati da colui che mi ha preceduto”.

Tra le strade attorno a piazza Quattro Novembre, dove si trova la chiesa, non si parla d'altro. La comunità di Regina Pacis si divide, ancora una volta, fra innocentisti e colpevolisti. Da un lato chi difende a spada tratta l'ex sacerdote della parrocchia, bollando come “infondate e infamanti” le accuse; dall'altro c'è chi, assalito dai dubbi, dichiara che “la giustizia deve fare il suo corso e punire chi commette atti tanto vili”.

Paura, disorientamento, confusione: tanti i sentimenti dei parrocchiani. Ciò che emerge dalle dichiarazioni è soprattutto il timore che questi gesti possano ripetersi: “Come posso mandare i miei figli al catechismo adesso? La paura e lo sdegno verso la comunità parrocchiale è tanta. Un prete dovrebbe essere un secondo genitore per i bimbi e invece assume le sembianze di un diavolo travestito da buon pastore - commenta con rammarico un residente -. E' una vicenda squallida non si può dire altro, doveva essere arrestato molto prima. Non credo alle assoluzioni facili, capisco che a Palermo per l'onta si possa ritirare la denuncia ma questa è la conferma che qualcosa effettivamente c'era”.

Qualcuno tra gli assidui frequentatori delle celebrazioni di don Nuvola non riesce ad accettare quanto appreso dai media e parla di una vera e propria montatura: “Mi sembra una grossa bufala ed un'esagerazione. L'ho sempre visto come una persona retta, ligia, un uomo dai modi dolci e gentili - dichiara con occhi smarriti una donna proprio all'ingresso della chiesa -. Ho serie difficoltà a credere che si sia macchiato di un gesto simile. Con i bambini poi non stava quasi mai a contatto. All'interno della comunità sono presenti diverse educatrici che si occupano di loro, che fanno il catechismo. Lui donava semplicemente parole dolci al momento giusto”.

E ancora: “Lo conoscevamo tutti qui. In tutti questi anni non ho notato alcun comportamento strano o sospetto nei confronti dei miei figli, era affettuoso con loro - aggiunge una donna che tiene per mano il proprio bimbo -. Una persona in gamba, giovane, preparata. Mi dispiace mi sembra tutto una grande mistificazione. Fino a prove certe non ho motivo di credere a questa storia”.

Ultima modifica: 23 Luglio ore 21:51

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cr...da_9063394.html

Parroco fermato, avrebbe aiutato omicida
Dopo delitto imprenditore, prete ricevette chiamata dal ragazzo
23 luglio, 17:17

Parroco fermato, avrebbe aiutato omicida (ANSA) - PALERMO, 23 LUG - Una telefonata di 6 minuti fatta subito dopo l'omicidio di Massimo Pandolfo, l'imprenditore ucciso il 24 aprile scorso a Palermo, è il pesante indizio che fa sospettare gli inquirenti del ruolo avuto nel delitto da padre Aldo Nuvola, il prete fermato oggi per induzione alla prostituzione e atti sessuali con minori. La chiamata risulta dai tabulati del cellulare del diciassettenne arrestato per l'assassinio di Pandolfo con cui il sacerdote si intratteneva sessualmente in cambio di soldi.

http://palermo.blogsicilia.it/le-intercett...-nuvola/201832/

Le intercettazioni hard di Don Aldo Nuvola
Aldo Nuvola
Cronaca 23 luglio 2013
di Redazione

Il tenore delle conversazioni tra Aldo Nuvola e i suoi “ragazzi” è davvero sconcertante. I colloqui sono crudi, terribili in tantissimi passaggi. Denotano una personalità che non riesce più ad avere freni. Si rivolge ai ragazzi con approcci diretti e tesi tutti ad arrivare allo scopo: avere rapporti con i giovanissimi.

Tantissime telefonate. Tantissimi sms con i ragazzi per appartarsi e avere con loro rapporti sessuali. Il tutto registrato dai carabinieri. Quello che riportiamo è uno degli stralci di una conversazione tra padre Aldo Nuvola e uno dei ragazzi appena agganciato. Il prete che celebrava messa nella cappella della stazione centrale trovava qui i tanti ragazzi abbandonati a se stessi che riusciva a portare in macchina o casa dietro la promessa di una ricarica telefonica, della spesa o di un telefonino.

Ecco di seguito parte di uno di questi dialoghi. Chi parla è proprio don Aldo Nuvola.

Tu non sei frocio… tu non sei frocio… gay si nasce si nasce, non si diventa quindi tu non lo sei… però se tu ti convinci con il tempo, io non dico subito, con il tempo… con il tempo… di potere essere veramente mio amico… io parola d’onore… giuro non lo posso dire perchè il Vangelo dice di non giurare… non lo posso dire giuro… parola d’onore, promessa mia, che io non vedo più a nessuno… tu in giro non mi vedi più… io non ne spreco più benzina… perchè se io ho te e ho uno solo bello sistemato, noi due possiamo avere… tu puoi avere… tu puoi avere la tua sicurezza che ogni 15 giorni… perchè poi… io non ti rompo le palle… ogni 15 giorni.. ogni due settimane massimo… per due volte al mese, o una volta al mese, io ti faccio un bello regalo… bello sistemato… che tu mi puoi dire: “minchia Aldo, però cè… sai c’è un momento…”… va bene, ti do pure 50 euro… 50… però, minchia, mi devi fare rilassare… ci dobbiamo veramente divertire… e per divertirmi io, ti ho detto, due cose ci tengo troppo… leccare il culo a te e il bacio… minchia, quello ci tengo troppo… assai ci tengo… io devo sentire la lingua… purtroppo sono… in questo sono animale…

“Il gigolò che gli sembra che le persone sono tutte Berlusconi che gli danno 1.000 euro e 500 euro per una “marchetta” e vuole fare il “marchettaro” con la “campata” che gli altri, scusami l’espressione, con una “s…..” semplice e via gli devono dare 100 euro (…) ma tu lo sai quanto quanto mi danno a me per un funerale?”.

Padre Nuvola faceva i paragoni con un funerale: “Quando io vado al cimitero a fare le sostituzioni, sai quanto mi danno per un funerale? Un funerale dura un’ora, la predica, tutto sistemato, piripì, piripì. E sai quanto mi danno? Spara quanto mi danno, io sono laureato, ho due lauree? La chiesa, il cimitero si prende 50 euro dall’impresa, la chiesa, Sant’Orsola, sai a me quanto mi dà per un funerale? Al celebrante, la persona più importante, quello che fa il funerale, dà 25 euro”.
 
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http://www.lastampa.it/2013/07/24/italia/p...6CO/pagina.html

Prostituzione minorile: prete Palermo si difende, volevo aiutarli
14:50 24 LUG 2013

(AGI) - Palermo, 24 lug. - Don Aldo Nuvola, il sacerdote da ieri in stato di fermo per i reati di prostituzione minorile e induzione alla prostituzione, di fronte ai pm Geri Ferrara e Diana Russo, che lo hanno interrogato per poco piu' di 3 ore, non e' parso agitato e ha tentato di negare e ridimensionare le sue responsabilita'. "Io li volevo aiutare", avrebbe sostenuto riferendosi ai casi che gli sono stati contestati di ragazzi adescati, secondo lui tutti maggiorenni, "anzi sono stati loro a tentare di farmi entrare nel loro mondo". Ma in un momento del colloquio col pm avrebbe anche ammesso "che forse si', me ne dovevo andare da Palermo, come mi dicevano in molti".
Invece Nuvola e' rimasto. Senza piu' una parrocchia, ma continuando a dire messa laddove era necessario, nonostante le precedenti condanne per molestia e atti osceni. Assistito dagli avvocati Mario Zito e Marcello Montalbano, ha poi negato qualunque ruolo nell'omicidio di Mario Pandolfo, nega anche le telefonate e i colloqui con il 17enne reo confesso del delitto, il quale si sarebbe confidato con il prete che con il minore avrebbe avuto dei rapporti. Il gip Agostino Cristina, che ha convalidato il fermo di Nuvola, entro domani dovra' sciogliere la riserva sulla misura cautelare. Nel frattempo il prete e' detenuto in isolamento in carcere. La procura prosegue indagini per accertare il livello di coinvolgimento del sacerdote e su cio' che effettivamente sa anche sull'omicidio. Al momento i capi di imputazione restano tuttavia invariati, con la possibile aggravante relativa a presunti adescamenti di ragazzi di eta' inferiore ai 16 anni.
(AGI) .
 
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www.bagherianews.com/tutte-le-brevi...stituzione.html


Sospeso 'a divinis' padre Nuvola, il prete pedofilo accusato di istigazione alla prostituzione

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Scritto da Redazione bnews Giovedì 25 Luglio 2013 18:53

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Don Aldo Nuvola è stato sospeso a divinis: lo rende noto l'Arcidiocesi di Palermo commentando il caso del sacerdote fermato dai carabinieri con l'accusa di induzione alla prostituzione minorile.

Il provvedimento è stato preso - spiega la nota - «tenuto conto del fatto che il prete non ha ottemperato a quanto disposto - anche per motivi legati, a suo dire, alle condizioni
di salute e alla necessità di sottoporsi ad un trattamento chirurgico - e in considerazione degli sviluppi delle attuali indagini che hanno evidenziato la reiterazione del reato».

«Don Aldo Nuvola - prosegue la nota- era stato invitato a presentare le dimissioni dalla carica di insegnante di religione il 4 ottobre 2008 non appena avuta notizia della denuncia per atti osceni in luogo pubblico e a dimettersi da parroco della parrocchia Regina Pacis nel dicembre 2008, allorquando si era avuta la notizia di un procedimento nei suoi riguardi per molestia nei confronti di un giovane di 17 anni».

«Inoltre - conclude la nota - gli era stato intimato di soggiornare presso la Casa 'Il Cenacolo' dei Padri Venturini a Barcellona Pozzo di Gotto per un periodo di riflessione e di
accompagnamento spirituale e psicologico. Successivamente è stato stabilito che seguisse un percorso organico e ben strutturato della durata di almeno due anni, che mirasse al consolidamento della maturità umana, affettiva e sacerdotale presso una struttura protetta».

L'Arcidiocesi fa sapere che «nei confronti del sacerdote è già da tempo in corso la procedura canonica per la definizione del caso, non escludendo la dimissione dallo stato clericale e la dispensa dagli obblighi del celibato».

www.dipalermo.it/2013/07/26/i-pecca...a-senza-parole/

Il tradimento
I peccati di un prete
e la città senza parole
Marina Turco
L'arresto di don Nuvola, vittima di se stesso e delle omissioni di chi avrebbe dovuto stargli vicino ma non l'ha fatto. A cominciare dalla Curia
Prete pedofilo

Aldo Nuvola è stato amico intelligente, colto, affidabile, di un gruppo di liceali palermitani degli anni Ottanta. Era brillante, spiritoso e goliardico e vicino alla Chiesa da sempre. Era ispirato sebbene non mistico, voleva diventare sacerdote e c’è riuscito con una evidente (ed invidiabile) fede, con studio e abnegazione.
Non si cancella il ricordo di un fuoriclasse, appassionato di teologia e filosofia, sorridente, ottima forchetta, un riferimento per i suoi amici e le loro famiglie. “Diventerà vescovo” diceva un papà. Ha celebrato le nozze di tante coppie che gli riconoscevano talento, perché una bella omelia dà il senso più alto al rito di una messa. Perché le parole sono lo strumento della partecipazione e ascoltarne di belle, profonde, giuste, talvolta aiuta a rimettere a posto il puzzle di queste nostre esistenze accidentate.
Aldo Nuvola da tempo aveva perso le parole del suo sé. Lo si può riconoscere anche a costo di apparire giudicanti e a condizione che si ammetta di averlo lasciato al suo destino. Al giudice che lo ha ascoltato lo ha detto: “Mi sentivo solo”.
Padre Nuvola, dopo una prima condanna per le molestie ad un 17enne, aveva lasciato la parrocchia di Regina Pacis che aveva tanto desiderato e dove tante inimicizie si era procurato perché quel ruolo e un tragico equivoco sul tema del potere (foss’anche di un pulpito) gli facevano perdere ogni giorno le parole e forse anche i gesti di cui un tempo era stato capace.
Nell’impossibilità di vivere la sessualità come un diritto, quest’uomo si è smarrito finendo nella trappola del reato. E quando servivano parole giuste per lui, ormai fragilissimo, non ce ne sono state. Non abbastanza perché non si spingesse troppo in là. Si ha l’idea di un uomo solo e di un prete solissimo. Il suo dramma è stato “maneggiato” nel silenzio, senza un provvedimento della Curia cittadina che non fosse il breve esilio in una struttura protetta per un “periodo di riflessione” che a ben poco deve essere servito.
L’arcivescovo Paolo Romeo ora decide la sospensione a divinis e manifesta solidarietà alle presunte vittime degli abusi. Eppure Aldo Nuvola è stato lasciato in balìa di sé e di un sedativo, illusorio sacerdozio. Pietas e misericordia (sono entrambe espressione di un sentimento molto laico come la comprensione) potevano ispirare più di una mossa in suo favore.
Aldo Nuvola andava accompagnato con affetto in un luogo dove le risposte non può darle solo Dio, dove servono persone, ascolto, analisi e strategie di “liberazione”. Lasciarlo nella tempesta credendo di avergli offerto un approdo si è rivelato un errore, così come sperare che la penitenza scardinasse traumi e ferite profondi, forse antichi.
È la storia di un abbandono sotto le insegne ecclesiali cui si aggiunge quello di tutti gli altri che ne conoscevamo la cifra autentica e non hanno, non abbiamo, trovato le parole giuste per fermare la sua strada verso l’umiliazione. Dalla Curia ci si aspettava un segno adeguato a questi tempi e al linguaggio di Papa Francesco. Tutti gli altri dobbiamo scusarci con Aldo Nuvola.
Ma dobbiamo mortificarci per quei ragazzi di vita (minorenni o meno che siano) che in stato di necessità o in soggezione di fronte ad un clargyman si vendono di notte alla stazione per soldi, per un pacchetto di sigarette, per la spesa che un giorno c’è e l’altro no. Tutti loro, padre Aldo compreso, sono finiti nelle pieghe sguince di una città sempre più povera, diseguale e indifferente, una città senza parole giuste.
(26 luglio 2013)
6 commenti
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ho letto il tuo articolo e deduco che due cose, ossia, o sei pedofilo anche tu o sei sulla buona strada!ora gli facciamo la statua a padre Nuvola e la mettiamo al politeama.
vergogna!!!
massimo il 26/07/2013 alle 09:05
2 6

@massimo, fatti spiegare da qualcuno il senso di quest’articolo invece di sparare corbellerie.
Aldo Raine il 26/07/2013 alle 09:16
1 0

@Massimo, hai sbagliato sin dalla prima parola, “ho letto”.
Dubito, infatti, che tu sia capace di leggere, dal momento dai del “pedofilo” all’autore,e non hai nemmeno capito che chi scrive è una donna
Conte Max il 26/07/2013 alle 09:33
2 0

Gran bel pezzo, brava Marina.
Gery Palazzotto il 26/07/2013 alle 09:39
0 0

Spiace, e molto perchè la buona fede dell’autrice è evidente, dare certi giudizi ma a me pare un pessimo articolo. La si può girare come si vuole, ma si parla di un pedofilo e tale era anche quando “faceva” il fuoriclasse e qualche papà lo vedeva come” vescovo”. Ripeto, spiace molto dare certi giudizi, ma è evidente che quel gruppo di liceali e altre persone non avevano capito niente in merito a questo pedofilo. Il metodo lombrosiano rovesciato continua ancora oggi a fare troppi danni. Dalla curia si è avuto il solito comportamento ipocrita, ma è ora che i laici che vivono nella chiesa comincino finalmente ad aprire gli occhi.
luca il 26/07/2013 alle 09:54
0 1

Il mio ricordo di Aldo Nuvola è quello di un ragazzino che attorno alla fine degli anni ’70 frequentava i Salesiani di via E. Di Blasi. Io ci andavo solo la domenica per giocare a calcio, visto che altrove campi di calcio non ne esistevano. Non sopportavo questo ragazzino arrogante, già investito del ruolo di prete e di educatore-controllore. Per scherzo lo chiamavamo già “padre Nuvola”, egli aveva rinunciato completamente alla sua infanzia, ai giochi, alla leggerezza che dovrebbe avere questa fase della vita. Lo avevano già imbottito di cattolicesimo spinto e cultura del peccato. Amava fare la spia e denunciare ai preposti se qualche coppietta di ragazzini si scambiava un bacio. Sulle colpe della chiesa non entro nel merito, perchè mi meraviglierei se per una volta almeno tale istituzione ne fosse esente.
Roby il 26/07/2013 alle 10:12
0 0

Quanta sei brava, Marina:giudiziosa, serena, obiettiva,
Nel tuo scritto c’è misericordia, pietas, assieme al dovuto
severo giudizio
salvatore battaglia il 26/07/2013 alle 11:26
4 9

Un post indecente. Che schifo leggere queste cose. Vergogna.

Ecco cosa scrive un mio compagno di classe. Questo porco qui era il nostro insegnante di religione. Per fortuna non ero presente quel giorno. Alcuni dei miei compagni sono rimasti traumatizzati e ricordano quel giorno come oggi. A seguito del suo arresto uno di loro ha scritto questo pensiero, che riporto qui:

Ho un ricordo inquietante di questa persona: e risale a oltre 25 anni fa, quando frequentavo la scuola media.
Eravamo sotto periodo pasquale e venivamo sottoposti al “precetto pasquale” se così si chiama, spero di non dire un fesseria: non ricordo nemmeno bene in cosa consisteva, per noi era solo un’ora come un’altra lontani dall’aula.
In tre o quattro classi fummo fatti accomodare in una aula dopo la lezione di educazione fisica, sudati e un po’ stanchi: era una giornata insolitamente calda e questo individuo, viscidello, pingue e bolso, inizia a sciorinare il suo rosario di cazzate ecumeniche. Costretti a sorbirle, il tempo passa e la noia pregna la stanza, ma l’unto e bisunto, che nel frattempo sta essudando come un cotechino, inizia a sembrare irrequieto, poi nervoso, si agita: poi il diluvio:
“Senti…. TU” e punta un dito dalla manina paffuta e molliccia. “TU. E ora non fare finta di niente”. Quel dito sospeso nell’aria, il cambio di tono nella voce: drizziamo un po’ le orecchie incuriositi: non si sentiva volare una mosca nei minuti precedenti, si era tutti abbastanza stanchi anche per scherzare come sarebbe normale per degli adolescenti, ma quel giorno non c’erano proprio le forze e nemmeno la voglia.
“IO sono un prete, ti rendi conto?” puntava il dito contro una ragazzina, dodici anni, normalissima, anche timida, che conoscevamo tutti; che adesso era immobile, sbigottita, impaurita.
“tu lo trovi normale quello che stai facendo? Rispondi” .
Un silenzio imbarazzato.
Incredula, trova un filo di voce per replicare e capire, appena un ” Io….”
“TU LO TROVI NORMALE CHE STAI SEDUTA COSI’, CON LE COSCE APERTE, CON QUESTI PANTALONI CHE SI VEDE TUTTO? MA TI PARE CHE NON ME NE ACCORGO?”
Il gelo.
“NON AVETE RISPETTO, IO SONO UN PRETE, MA COSA PENSI DI FARE?”
Cosa pensava di fare? forse pensava ad un altro brufoloso suo coetaneo, forse ai cazzi suoi, chissà.
Nessuno di noi ragazzi, mai, neppure per un momento, mai nemmeno con tutta la buona immaginazione di questo mondo, ha mai pensato che stesse cercando di circuire l’onesto e buon prete che ci avevano mandato.
E’ vero che ognuno vede il mondo con occhi diversi, ecco come lo vede un individuo disturbato, ecco il suo narcisistico punto di vista, ecco la sua ossessione palesarsi.
Nessuno avrebbe mai immaginato cosa passava per la testa di quell’individuo con la faccia paonazza, che urlava nel suo vestito ridicolo, la pappagorgia traballante su quel colletto bianco, una spilla con la croce di Cristo sul petto e profumato come una checca.
Mi ricordo le lacrime dignitose di lei, i suoi begli occhi tenuti bassi, immobile, che non venne a scuola per 3 giorni, ferita nella integrità della sua persona, da questo individuo disturbato, da questo caso clinico in armatura crociata.
Ovunque tu sia, io spero che oggi questa notizia arrivi a te, io non ho dimenticato mai.
Luca il 26/07/2013 alle 11:53
13 1

bella madre! da dove comincio?
una cosa facile facile: Aldo Nuvola non lo conosco! ne ho appreso dai media..
scrive Gery Palazzotto: ” gran bel pezzo, brava Marina”. riflessione: e chi ci trasi? no, dico, a che pro questa lancia spezzata pubblicamente? non ce l’ha Palazzotto il cellulare dell’autrice? va be, non entriamo nel merito.. anzi si.. perchè no.. e si, perchè a ben vedere il ” merito” quest’articolo ce l’ha: è un pezzo di notevole bravura giornalistica, la dove , con questa, ci si riferisca al ” taglio” particolare col quale si tratta un ” caso”. il ” taglio” di che trassasi, è spregiudicato, ma probabilmente mi sbaglio, credo che Palazzotto lo definirebbe ” coraggioso”.
un piccolo rilievo insignificante : da quando l’essere ” ottima forchetta” fa parte delle eccelse qualitità umane dei ” fuoriclasse” ? direi che come ” qualità umana” è abbastanza ordinaria… ( va be, pure io, mi apprecco al capello… )
dunque, la condizione di ” solitudine” è universale per l’umanità, ognuno se la risolva come può… anche col sesso, anche a pagamento, ma… a certe condizioni paritetiche.. ossia: tra adulti e consenzienti, quindi, senza condizionamento da clergyman.. per favore…
chiere scusa a Nuvola Aldo? e perchè? non mi pare proprio il caso… il succo del discorso , riguardo la sua attività sarcedotale, pare essere stata una gran bella parlantina, che tradotto suona: gran predicatore… e giuro, non ne mancano, ne, è di questo che è fatta la sostanza del sacerdozio.
un mio lontano parente era sacerdote, e come fu come non fu, un giorno s’innamorò ( di una donna) e cominciò ( secondo lui) a vivere nel peccato… allora si confessò… e .. quello che gli fu detto lo immaginiamo facilmente , ammesso che abbiamo visto quel film.. ” la moglie del prete” con Mastroianni e la Loren… invece lui… ( che uomo ostinato! ) tentò un paio di volte il suicidio, visto che proprio non ce la faceva a non ” peccare”. alla fine si spretò, sposò la donna che amava, e andò a fare il guardiano in una villa, visto che , avendo studiato in seminario, quegli studi nel mondo laico non servivano a niente…
no, Sig. Palazzotto.. non sono d’accordo con lei.. questo non è giornalismo… sorry…
allegria il 26/07/2013 alle 11:57
12 6

Concordo con MASSIMO
roberto il 26/07/2013 alle 12:03
2 0

Un articolo coraggioso da cui traspare il sincero rammarico di Marina, che condivido in toto, per come è malamente finita questa disgraziata vicenda umana. Anch’io penso che Aldo Nuvola avesse i numeri per scalare posizioni di prestigio nella chiesa palermitana e non solo. Ho pure scherzato con lui qualche volta su questo argomento. Un punto di riferimento in meno per tanti, un protagonista mancato per il futuro della nostra città.
geni groppuso il 26/07/2013 alle 12:17
3 12

Concordo con MASSIMO e altri, e dico ai difensori di Nuvola: scusate, avete messo alla gogna Fabrizio Miccoli, che certamente non è un “uomo di Dio”. E adesso mi difendete un prete, che dovrebbe essere un soldato di Dio ed osservare i suoi insegnamenti di base, quelli proprio elementari e che non è capace di osservare nemmeno questi? Ma miegghiu io allura! Sicuramente avrò tanti vizi, ma mai al suo livello…
La verità e che siamo alle solite: l’uomo comune che commette peccato e presto condannato senza diritto di parola, mentre all’uomo di chiesa tutto gli viene perdonato, perché poveretto, è solo bla bla bla…solo un corno. Ma non dovrebbe sentire di più la fede e sentirsi a diretto contatto con Dio? Dio..niente hai detto. Avessi io sta dote, sto dono di sentirmi sempre Dio vicino, ma quasi quasi minni futtissi di tutto e di tutti (in senso buono e non egoistico ovviamente).
Mi meraviglio di Palazzotto, non credo che per difendere una collega e quindi la sua categoria professionale, arrivasse a fare l’intervento in difesa dell’autrice che ha fatto, dando l’impressione di essere anche lui alquanto “morbido” con Nuvola.
roberto il 26/07/2013 alle 12:22
8 1

Io rimango basito, pur riconoscendo il sincero rammarico dell’autrice e la qualità della prosa.

“L’arcivescovo Paolo Romeo ora decide la sospensione a divinis e manifesta solidarietà alle presunte vittime degli abusi.” Domanda: cos’altro avrebbe potuto e dovuto fare ?

“Dalla Curia ci si aspettava un segno adeguato a questi tempi e al linguaggio di Papa Francesco. Tutti gli altri dobbiamo scusarci con Aldo Nuvola”. Francamente, non so di cosa mi debba scusare. E riguardo al Papa, vero dono della Provvidenza in questa epoca di smarrimento e di mancanza di punti fermi, mi sovviene il proverbio: “Scherza coi fanti e lascia stare i Santi”.

Complimenti per il fegato, ma dissento totalmente sul giudizio.
Vitogol il 26/07/2013 alle 12:36
14 0

Che banalità questa ricerca spasmodica di sangue, il pezzo di Marina è bello e coraggioso e non mi pare faccia sconti a Nuvola. Basta leggere senza preconcetti.
Francesco Massaro il 26/07/2013 alle 12:40
5 11

complimenti cara marina un articolo serio senza ipocrisia e con la saggezza della critica e dell’analisi…
totò il 26/07/2013 alle 12:45
3 8

…e mentre Miccoli è chiaro che abbia commesso un peccato di ingenuità, o di stupidità, Aldo Nuvola non è né ingenuo né stupido. Probabilmente, come moltissimi preti (ahimè!) ha scelto la tonaca come rifugio da turbe psichiche o complessi di vario tipo, anche sessuale. Ma anche non. Quindi, io accetterei l’articolo della Turco, pur non condividendolo negli argomenti, qualora per ogni “peccatore” ci si sforzasse di trovare delle giustificazioni, giustificazioni da prendere scavando nel suo passato. Perché là, nel nostro passato, è la radice di ogni cosa. Ma invece mi fa rabbia che questo sforzo si stia facendo per un prete pederasta oltre che pedofilo. E che poi altri giornalisti del sito, per spirito di corpo professionale, prendano le difese dell’articolo della Turco, quando ben conoscendoli non avrebbero mai fatto un articolo dello stesso tenore per altri soggetti o anche per uno stesso prete, mi fa ancora più rabbia. Ma dove andiamo a finire? Anche in queste “piccole cose” si capisce che l’italia non ha più speranza. Scusate, forse sto divagando…ma mi capisco io…
Ed infine, ma forse già l’ho detto tra le righe: se il pederasta pedofilo fosse stato u zù pietro, fruttivendolo sotto casa, si sarebbero fatti articoli come questo qua? Ahi ahi ahi….
roberto il 26/07/2013 alle 12:51
7 0

Dietro quel prete, che ha commesso errori gravissimi, c’è pur sempre un uomo.
Gli errori non sono in discussione.
Credo che l’autrice abbia cercato di guardare all’uomo, andando oltre la cortina del fango che si è buttato addosso da solo.
Giuseppe il 26/07/2013 alle 12:55
4 6

Quindi è una disgrazia solo perché lo conoscevate? Avreste avuto la stessa misericordia se il prete fosse stato un perfetto sconosciuto e magari se fra le sue grinfie fosse caduto uno dei vostri figli? Troppo facile in questo caso essere “buoni”. E’ una persona disturbata, e come tutti quelli (intendo TUTTI) che vanno con minorenni deve essere punito. Severamente.
Francesca il 26/07/2013 alle 12:55
10 4

@Conte max. Sorprende la tua sicumera, visto che esistono anche donne pedofile …
Carmelo il 26/07/2013 alle 12:57
6 2

È solo un porco come tanti altri anche senza tonaca. É facile distruggere la vita dei bambini che si avvicinano alla forma d’affetto disponibile nel momento di maggior bisogno. Che andasse insieme agli altri pedofili ad asfaltare le strade d’estate, gratis ovviamente.
Chiara Degre il 26/07/2013 alle 12:57
11 4

Se ci fosse una giustizia riparatrice per gli articoli scritti dai giornalisti, all’elegante (nella forma) pezzo di Marina Turco dedicato ad un pedofilo…di cui ammirava la fede (!), bisognerebbe contrapporre tonnellate di pagine dedicate proprio alle vittime di quell’essere abietto; i c.d. ragazzi di vita a cui l’autrice dedica 3 righe.
Proprio un articolo da fighetti cattoradicalchic.
mau il 26/07/2013 alle 13:26
12 13

Leggo come vari “giornalisti” difendano per partito preso questa apologia di un “povero prete pedofilo che era pervaso da fede sincera”.
E’ facile parlare e scrivere quando non si e’ mai conosciuto nessuna vittima di tali barbarie. Volete fare giornalismo, allora andate a raccogliere le testimonianze di chi e’ rimasto segnato a vita da certe esperienze.
Assurdo scrivere un pezzo del genere. Vergogna.
Luca S. il 26/07/2013 alle 13:47
15 13

@Luca, ma vergogna tu piuttosto. Vai a studiare.
Hugo s. il 26/07/2013 alle 14:38
10 4

D’accordo, ma il danno di immagine per la Chiesa è enorme… I giovani si allontaneranno sempre più.
Pippo La Barba il 26/07/2013 alle 16:52
4 0

Ho scritto questo pezzo sapendo che avrei suscitato un vespaio. Non posso rispondere a tutti gli improperi e insulti che mi avete rivolto. Posso solo dirvi che il punto di vista non prescindeva dalla mia profonda indignazione per il reato per il quale padre Aldo Nuvola è stato condannato e gli altri per i quali forse lo sarà in futuro. Volevo dire che – e non sono stata chiara evidentemente – fra chi lo conosceva e chi lo ha mantenuto nel sacerdozio si è annidata la responsabilità morale di non averlo fermato. Da anni era più o meno manifesta in lui una forma di delirio, sintomo di una patologia (psichiatrica?) che purtroppo lo ha condotto verso il reato e l’offesa gravissima a minori. La giustizia farà nuovamente il suo corso. Padre Aldo Nuvola è in carcere, in isolamento. E in giro ci sono ancora ragazzi che hanno subito abusi da lui. Tutto questo poteva essere evitato se fosse stata applicata più tempestivamente anche la giustizia ecclesiastica. Già alla prima condanna penale nel 2008, Aldo Nuvola avrebbe dovuto essere allontanato dal sacerdozio e dal clero. Quello strumento di potere che può essere un abito talare per un uomo represso, gli andava sottratto subito. Di più: scattata la sanzione penale, serviva indirizzarlo verso cure, forse psichiatriche. Il pezzo voleva denunciare il ritardo della Chiesa rispetto alla piaga della pedofilia. E poi, tanta gente in città seguiva ancora messe di Aldo Nuvola celebrate qua e là. E ben pochi gli hanno detto “smetti di fare il prete, hai bisogno di un medico”. Né si è levata una sola voce ufficiale o ufficiosa contro il mantenimento delle sue prerogative sacerdotali.
A voi urlatori di indignazione dico che la Chiesa (dalla quale personalmente sono lontana) è drammaticamente e storicamente rifugio di tanti uomini affetti da turbe sessuali.
Personalmente mi sento sufficientemente libera da poter mischiare rabbia e pena perché sorretta da sentimenti e dubbi profondamente laici.
P.S. Carino il cattolic-radical-fighetta…mi sarebbe piaciuto di più figona, ma pazienza…
Marina Turco il 26/07/2013 alle 17:05
12 1

Cara Marina,
Mi sembra poco utile la tua precisazione. Rimane , ed è chiaro quello che hai scritto.
Non possiamo confondere le responsabilità personali con quelle della comunità , della società , del clero, o di chiunque Tu voglia.

Chissà quanti bambini e ragazzi ha fatto soffrire e di quanti ne ha segnato l’esistenza.
L’articolo , mi spiace scriverlo, rimane superficiale ed ha il solo intento di creare polemica .
Altro che bel pezzo di giornalismo. Non riconosco lo stile di diPalermo.
Vicio il 26/07/2013 alle 19:42
10 4

Caro Vicio, a proposito di responsabilità individuale ti rammento che nel giugno scorso il nostro ex Presidente del Consiglio è stato condannato in primo grado per prostituzione minorile e concussione ed è rimasto il capo di uno dei partiti della maggioranza che guida il nostro Paese. Tu pensi che la sua responsabilità individuale non fosse pari a quella di un don Aldo Nuvola? Sono accusati dello stesso reato, non fosse che per i gusti opposti dei due personaggi. Chi è meno turpe dei due? Quello che preferisce il genere femminile? Il reato non fa distinzione in questo senso.
La malattia potrebbe essere la stessa, guarda, ed entrambi sono vincolati da un ministero altissimo: quello della guida di una nazione e quello del sacerdozio. Stanno male e fanno male tutti e due. Ma uno è potente, l’altro no. Ciao.
Marina Turco il 26/07/2013 alle 20:28
8 7

Mi sfugge il senso di questa frase: “Nell’impossibilità di vivere la sessualità come un diritto, quest’uomo si è smarrito finendo nella trappola del reato”.
La sessualità non è più un diritto, nel momento in cui divento sacerdote e le belle parole che dico sull’altare devono trovare riscontro nella quotidianità delle mie azioni: approcciare ripetutamente baby prostituti in automobile non mi sembra il modo corretto. Se la vedrà con il suo Dio, ammesso che creda ancora in Lui.
Il paragone con Berlusconi non regge: non fosse altro perché da lui non mi aspetto lezioni di morale o di teologia, ma che sappia governare (cosa che purtroppo non ha saputo fare); inoltre le ragazze le incontrava in casa, non nel parcheggio di viale Francia.
Ha ragione Roberto: tempo fa, tutti ad attaccare Miccoli e ora sembra che ci troviamo davanti un novello martire cristiano. Evidentemente in tutti questi anni ha finto molto bene, il buon parrino.
Ultima cosa: vedo una bella spaccatura giornalisti vs commentatori. Sapete com’è, tra colleghi… Ah, dimenticavo: mio fratello è sacerdote.
Micheluzzo il 26/07/2013 alle 20:43
10 1

@vicio, mi dispiace ma lo stile di dipalermo è proprio questo. Siamo felici di avere ospitato una testimonianza come quella di marina.
Francesco Massaro il 26/07/2013 alle 20:53
9 11

gradirei, se possibile, una spiegazione riguardo le scuse dovute a un pedofilo concussore.
attendo pazientemente
Agostino il 26/07/2013 alle 23:18
4 0

C’è qualcosa di contorto in quest’articolo e trovo anche normale che possa non essere condivisibile.
Di solito non sono severa, non lo sono più di tanto per mia predisposizione, a volta mi limito solo a piccole provocazioni, altre volte sono ironica, altre fredda.
Però a parte alcune cose scontate, come le probabili turbe psichiche del soggetto in questione che sarebbero dovute essere adeguatamente affrontate, l’articolo si presenta in una sorta di melenso invito all’auto flagellazione, al senso di colpa collettivo, alla penitenza collettiva, per qualcosa che non ho compreso bene. In quanto ciò che è di competenza della Curia non può essere di competenza della società civile né lo sono le regole della Chiesa e in una visione del tutto laica e distaccata l’invito al senso di colpa collettivo non ha neanche molto senso.
Quindi a prescindere da alcuni contenuti è proprio l’articolo nel suo stile a destare qualche perplessità.
Mafalda palermitana il 26/07/2013 alle 23:44
4 1

Tanto rumore per nulla. L’articolo traccia la storia di una perdizione, punto. Racconta il dispiacere e il senso di sconfitta del vedere un ragazzo “di belle speranze” che crescendo diventa un mostro. Riflessione amara e intelligente che vale per tutti quelli che si perdono, nelle mille accezioni diverse del termine. Anche i peggiori delinquenti sono stati bambini, sui quali qualcuno avrà riposto amore e aspettative. Constatare come possano finire male certe esistenze e interrogarsi su come poter limitare i danni mi sembra addirittura doveroso.
P.s. Non me ne voglia Micheluzzo, ma sono un semplice commentatore…
Scettico il 27/07/2013 alle 08:02
1 3

@Scettico, disamina perfetta.
Hugo s. il 27/07/2013 alle 08:21
1 3

Io ho gia’ abbastanza problemi di mio per prendermi in carico quelli di un prete che slinguazza ragazzi di borgata, alla Pasolini…
Micheluzzo il 27/07/2013 alle 09:01
2 0

Attendiamo, nella nostra sponda del fiume, la risposta che ci illumini sul perché dovremmo chiedere scusa al prete pedofilo concussore. Visti che siamo artatamente stati tirati in ballo
Agostino il 27/07/2013 alle 11:45
4 1

@agostino, l’autrice ha scritto un pezzo e due commenti. Se non l’hai capito così… Vuoi un disegnino?
Hugo s. il 27/07/2013 alle 11:49
0 2

@Scettico. “Quelli che comprano le vite degli altri vendendogli bustine e la peggiore delle vite hanno scambiato figurine e segreti con uno più grande ma prima doveva giurare” (cit.) Anche gli uomini peggiori sono stati bambini.
Lumpen il 27/07/2013 alle 11:52
1 0

Ho apprezzato lo stile dell’articolo e lo sforzo, ora che sarebbe facile vedere in Aldo Nuvola solo il mostro, di non perdere di vista la sua umana, certamente ferita e forse anche patologica. Ma una cosa sola non mi va proprio giù: il leggere che “Tutti gli altri dobbiamo scusarci con Aldo Nuvola”. Di cosa dovrei scusarmi?
Giuseppe il 27/07/2013 alle 15:33
1 0

Sono pienamente d’accordo con MICHELUZZO, e non perché a sua volta dichiara di essere d’accordo con i miei post. Ben sa Micheluzzo, col quale c’è sempre stata una polemica anche aspra ma corretta, che non sono il tipo da fingere di essere d’accordo con lui sol per il fatto di ricambiare il suo essere d’accordo con me.
Ma vorrei andare al succo del problema: chiederei all’autrice dell’articolo: se suo figlio fosse stato una delle vittime del prete pederasta (e non uso il termine pederasta per offenderlo o disprezzarlo da un pulpito (non è da me), mi attengo bensì all’asettico significato del termine, perché tecnicamente di pederasta si tratta), oggi avrebbe scritto questo leggiadro e spensierato articolo? O lo avrebbe scritto ugualmente ma in toni certamente diversi? (E non oso immaginare che toni…).
Io la risposta già l’ho. E voi??
Allora credo che l’articolo della TURCO sia semplicemente per provocare una discussione. Non è molto sincero. Non può esserlo. Perché…i bambini sono bambini. E guai a chi ce li tocca. Stabilito questo, allora reagisco al suo articolo con altre parole: “:-D ahah! Divertente! Però ora basta…”.
Quanto alla solidarietà dei colleghi (palazzotto , massaro, ecc…). stesso esempio da immedesimazione: e se fossero stati i vostri figli? Bla bla bla..ecc…ecc…ecc…
roberto il 27/07/2013 alle 17:05
2 1

Ho sempre nutrito stima e considerazione per la giornalista.
Ricordo, lei giovaniswsima, curò per TGS il servizio
relativo alla vista di Papa Woitila: avrebbe potuto incorrere
in banalità e discrasìe: invece se la cavò brillantemente,
sì che ammirato le inoltrai un messaggio.
Le confermo ammirazione e considerazione
salvatore battaglia il 27/07/2013 alle 19:42

Edited by GalileoGalilei - 28/7/2013, 05:54
 
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view post Posted on 28/7/2013, 05:06
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http://palermo.repubblica.it/cronaca/2013/..._citt-63802300/

Il pentimento di padre Nuvola
"Chiedo scusa sono un malato"
Padre Aldo Nuvola, accusato di pagare minorenni in cambio di sesso, crolla al quarto giorno di carcere, nella sua cella dell'Ucciardone dove si trova in isolamento. "Ho bisogno d'aiuto, sono malato e ho peccato contro la Chiesa", ha detto ai suoi legali
di ROMINA MARCECA
Lo leggo dopo

Il pentimento di padre Nuvola "Chiedo scusa sono un malato" Padre Aldo Nuvola

TAG
prostituzione, minori, chiesa, Nuvola

Piange, chiede scusa alla città, alla chiesa e alla famiglia. Chiede aiuto psichico e fisico. Padre Aldo Nuvola, accusato di pagare minorenni in cambio di sesso, crolla al quarto giorno di carcere, nella sua cella dell'Ucciardone dove si trova in isolamento.

Le lacrime e il pentimento arrivano dopo che i suoi avvocati, Nino Caleca, Marcello Montalbano e Mario Zito, gli comunicano che la Curia lo ha sospeso a divinis, il che significa che il prete non potrà più celebrare messa e confessare. La diocesi sta anche meditando le dimissioni dell'ex parroco di Regina Pacis. "Ho bisogno d'aiuto, sono malato e ho peccato contro la Chiesa ", ha detto il sacerdote piangendo ai suoi legali ieri mattina.

Padre Nuvola non nega la sua posizione processuale, parzialmente ammessa davanti ai pm durante l'interrogatorio di convalida dell'arresto, ma ci tiene a dire: "Non credevo che quei ragazzi fossero minorenni". La richiesta di perdono non era stata, invece, nemmeno accennata davanti ai magistrati e ai carabinieri dopo l'arresto. Padre Aldo Nuvola avrebbe ostentato sicurezza e nessun segnale di dispiacere per quell'accusa così infamante.

Al prete i carabinieri sono arrivati durante l'indagine sulla morte di Massimo Pandolfo, l'imprenditore ucciso a coltellate nella zona del Teatro del Sole, Acqua dei Corsari. Il diciassettenne arrestato per quell'omicidio telefonò a padre Nuvola 16 minuti dopo il delitto e davanti ai pm ha riferito: "Ho detto al prete che avevo ucciso un uomo ". Padre Aldo Nuvola anche ieri, ai suoi legali, ha ribadito: "Non ricordo il contenuto di quella confessione come accade per tutte le altre. Lo ritengo un dono divino". Ma per quella dimenticanza il prete potrebbe rischiare di essere indagato per favoreggiamento, accusa paventata anche per alcune telefonate con ladri e rapinatori che gli avrebbero riferito di colpi messi a segno. "Non è vero - ha detto il prete agli avvocati - ma se è il caso chiederò ai magistrati di essere sentito".


(27 luglio 2013)
 
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view post Posted on 9/8/2013, 11:01
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http://www.palermotoday.it/politica/padre-...ucciardone.html

Padre Nuvola adesso vuole guarire: lascia l'Ucciardone?

Il sacerdote arrestato lo scorso 23 luglio per avere adescato minorenni vive in carcere con altri detenuti, dopo l'isolamento delle scorse settimane. I suoi legali presentano un'istanza al Gip per il trasferimento in un centro di recupero
Alessandro Bisconti 8 agosto 2013
4
Padre Aldo Nuvola
Padre Aldo Nuvola

Padre Aldo Nuvola vuole essere curato e aiutato. Per questo motivo i suoi avvocati hanno chiesto il trasferimento dal carcere Ucciardone a un centro di recupero. Insomma, una detenzione alternativa. Il sacerdote finito in manette per induzione alla prostituzione minorile, negli scorsi giorni ha ammesso di avere avuto alcuni rapporti sessuali a pagamento perché si sentiva solo, ma ha negato di sapere che i suoi partner erano minorenni. Davanti al giudice il prete si era avvalso della facoltà di non rispondere, rispondendo però alle domande dei pm.

Gli avvocati di don Nuvola, Marcello Montalbano, Mario Zito e Nino Caleca, presenteranno istanza al Gip Antonio Gristina. L’obiettivo è trasferire il prete in un centro di cura, in cui possa essere seguito psicologicamente.

Intanto il sacerdote ha lasciato la cella dell’Ucciardone, dove era stato rinchiuso lo scorso 23 luglio, e nella quale viveva in isolamento. Trascorre le sue giornate in una cella diversa, con altri detenuti. Ma adesso Aldo Nuvola vuole cambiare vita. Si ritiene un peccatore e intende curarsi e guarire. Basteranno le sue intenzioni di redenzione a convincere il giudice?
 
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26 replies since 22/2/2009, 13:02   7074 views
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