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Il ricco testamento dell'amante del vescovo di Messina, rimosso dal Vaticano, "Ho avuto con monsignor Calogero La Piana un bellissimo rapporto omosessuale"

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GalileoGalilei
view post Posted on 24/1/2017, 11:02 by: GalileoGalilei
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www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=93291&idSezione=4

IL BIGLIETTO DEL MORENTE
(23/01/2017)
di ANDREA FILLORAMO
Sulla questione sollevata dalla
pubblicazione di “Lussuria” di
Fittipaldi, in cui c’è un paragrafo sul
vescovo emerito di Messina,
pubblico solo alcune email, di cui
riportiamo le iniziali di nome e
cognome, pervenutemi. Non ho
ritenuto di “dare spazio” a quelle offensive nei confronti di un
vescovo, al quale magari possono essere riconosciute delle
“debolezze”, ma al quale dobbiamo dare il rispetto che diamoa
tutti.
LA RICERCA DELLA VERITA’
Ritengo che sia un diritto dell’arcivescovo La Piana difendersi
finché può dalle accuse contenute nel libro di Fittipaldi,
Lussuriama non di stravolgere, come leggo sul web,totalmente
la verità, affermando che esse siano invenzioni anzi calunnie di
pochi preti che hanno covato rancore nei suoi riguardi, che
addirittura li indica come pedofili. Così, infatti, c’è scritto in
un’intervista ivi pubblicata: “Quel capitolo non è frutto di
Fittipaldi, ma il veleno di un gruppetto di preti locali scontenti
verso di me per motivi di interesse, da vescovo li avevo toccati
nelle loro prerogative e si sono vendicati. Aggiungo che il
capitolo dedicato a me è fuori tema, perché il libro tratta della
pedofilia. Sembra quasi un atto di omaggio del giornalista a chi
ha fornito delle notizie, ovviamente false. ”La verità è, come tu
hai scritto,in IMGPress, tutti sapevano del testamento, tanti del
biglietto e molti (l’aggiungo io) mormoravano di un’amicizia
“particolare” fra il vescovo e il dottore.

F.S.
LA SOLIDARIETA’ DELLA DIOCESI
E’ senz’altro un dovere della diocesi intervenire, così come ha
fatto. Ma, rimanendo perplessa di fronte a delle accuse molto
gravi fatte al suo ex arcivescovo,si arrampica sui vetri, cerca
motivazioni, pur di far vedere che dà solidarietà per non
precipitare anch’essa nel fango.Tali tesi difensive certamente
non possono essere accettate da quanti e sono tanti conoscono
intera la verità, inclusa la Curia, che Fittipaldi chiama, nel libro in causa.
G.A.
IL TESTAMENTO
Quel che scrivo non è il risultato di pettegolezzi. Il testamento è
stato pubblico. Corre voce certa a Messina, proveniente da
qualcuno che allora era molto vicino al vescovo che Mons. La
Piana, temendo che il dottore potesse da un momento all’altro
morire,manifestò urgenza per far stilare il testamento, che
volle davanti al suo notaio,scelse due testimoni, traendoli
personalmente e velocemente dagli uffici della Curia, impose il
silenzio e dopo, non rispondeva al telefono, quando alcuni eredi
chiedevano il rendiconto. Si deve a IMGPress, che più volte l’ha
incalzato su questo tema se ad un certo punto (ma allora già
c’era in diocesi Raspanti) forse ha iniziato a procedere sulla
strada della giustizia. Mai però ha notificato il rendiconto.
G.R.
IL BIGLIETTO DEL MORENTE
Persone molto vicine al dottore, che sono tante, fra le quali c’ero
anch’io, a differenza di quanto dice il vescovo in una intervista,
dove, per giustificare l’assegnazione a lui dell’eredità, vuol far
pensare, anzi afferma che solo lui gli è stato vicino, sostengono
che il biglietto è vero,autentico, certificato, scritto quando il
dottore era pienamente compos sui. Esso è stato consegnato dal
medico negli ultimi giorni di vita, ad una determinata persona
con il seguente ammonimento: “Custodiscilo, vedi che per
questo biglietto avrai grossi problemi”.Come è uscito dalla
cerchia ristretta di alcune persone, da chi è stato fatto
esaminare (un grafologo che ne ha garantito l’autenticità), chi
l’ha inviatoalla Santa Sede, nessuno lo sa, anche se circola
qualche indiscrezione. Autentico è quindi anche il suo contenuto.
A.D.
AMICIZIA PARTICOLARE
Nessuno mai si è meravigliato dell’amicizia particolare del
vescovo con il dottore, neppure chi l’ha visto nell’ospedale di
Taormina, il giorno in cuiMons. La Piana si precipitò all’ospedale
per portare al dottore una asciugamani che egli aveva
dimenticato di portare con sé. Il commento che le suore, allora,
hanno fatto è stato: “…ma il dottore non poteva rivolgersi a noi
?! abbiamo tanti asciugamani”. Non si meravigliavano neppure i
condomini se vedevano di sera, come c’è scritto nel biglietto, il
vescovo varcare il portone.

F.G.

http://www.lafedequotidiana.it/esclusivo-m...mai-arricchito/

Home > Italia & Ultime notizie > ESCLUSIVO – Monsignor La Piana: “Fittipaldi mi infanga, io non mi sono mai arricchito”
ESCLUSIVO – Monsignor La Piana: “Fittipaldi mi infanga, io non mi sono mai arricchito”
Michele M. Ippolito 21 gennaio 2017 Italia, Ultime notizie Nessun commento
Monsignor La Piana
Monsignor La Piana
“Il giornalista Emiliano Fittipaldi ha dato voce e credito a sacerdoti della mia diocesi che mi sono ostili. Questa è opera del diavolo.” E’ lo sfogo a La Fede Quotidiana di monsignor Calogero La Piana, arcivescovo emerito di Messina. Che cosa è accaduto? Il giornalista Fittipaldi ha da poco pubblicato “Lussuria”, un volume che si occupa del caso pedofilia nel clero ed anche di lobby gay. Un capitolo, anticipato da l’Espresso, è dedicato a Monsignor La Piana . Secondo il giornalista, monsignor La Piana avrebbe intrattenuto relazioni omosessuali con un ricco medico della sua diocesi ottenendo da questi una ricca disposizione testamentaria in deroga ad una precedente dello stesso dottore. Insomma, secondo Fittipaldi, il vescovo di Messina, per via dei suoi presunti rapporti omosess
uali col medico, avrebbe conseguito un lucroso lascito ereditario. Monsignor La Piana che oggi vive a Roma ospite della Basilica del Sacro Cuore, pensionato dei Salesiani, nei pressi della stazione Termini.

Eccellenza, ha letto?

“Sì. Fittipaldi sbaglia. Nei miei confronti da tempo si è scatenata una vera offensiva priva di sostanza per infangarmi. Una volta hanno sostenuto che avevo creato problemi economici alla diocesi. Non potendo suffragare questa accusa priva di ogni valore, ecco quella della omosessualità e della eredità. Una domanda: lei che fa il giornalista mi ha contattato qui con facilità. Perchè Fittipaldi dopo aver raccolto, a suo dire, quegli elementi, non ha sentito la minima esigenza di ascoltare la mia versione?”.

Perchè secondo lei si è arrivati a scrivere quelle cose?

” Fittipaldi ha seguito acriticamente i veleni di alcuni sacerdoti diocesani che nutrono rancore verso di me, sono due nel particolare. Qeal capitolo non è frutto di Fitipaldi, ma il veleno di un gruppetto di preti locali scontenti verso di me per motivi di interesse, da vescovo li avevo toccati nelle loro prerogative e si sono vendicati. Aggiungo che il capitolo dedicato a me è fuori tema, perchè il libro tratta della pedofilia. Sembra quasi un atto di omaggio del giornalista a chi ha fornito delle notizie, ovviamente false. Siccome la bugia è figlia del diavolo, lo dice il Vangelo, ecco che questo libro è opera del demonio alla pari di chi anonimamente calunnia per motivi di rancore”.

La sua versione sul lascito ereditario…

” Fittipaldi poteva benissimo chiedere alla diocesi di Messina e sarebbe stato tutto chiaro. Io ho donato tutto sino all’ultimo e non ho tenuto nulla per me, non mi sono arricchito, vivo qui in un pensionato dei salesiani. In quanto ai rapporti omosessuali sono una bufala. Il benefattore che mi ha dato il lascito ereditario era un noto medico della diocesi, vicino alla Chiesa e molto credente che aveva curato, gratuitamente, preti e vescovi. Una volta ammalatosi e ormai solo, nessuno di quelli che aveva riempito di attenzioni lo ha degnato di cure e allora scelse autonomamente di cambiare il testamento donando a me i sui beni. Lo fece perchè io sono stato il solo che nel tempo del bisogno ho mostrato attenzione e vicinanza, chiamandolo al telefono o anche facendogli visita. Lui si era sentito abbandonato e gratificato dalle mie attenzioni, tutto qui. Scelse spontaneamente di cambiare il beneficiario del testamento, io neppure volevo. Ma mi costituì erede in qualità personale non di vescovo, sia ben chiaro”.

Cosa pensa di Fittipaldi?

“Il libro non passerà alla storia, è il solito sensazionalismo anti Chiesa. Fa leva su questo per motivi di banale cassetta, del resto è recidivo basti vedere la sua opera precedente. Sono felice delle tante attestazioni di solidarietà nella Chiesa che ricevo ogni giorni, la memoria del mio cellulare è piena”.

Bruno Volpe
 
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5 replies since 18/1/2017, 18:50   32396 views
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