http://lnx.casertasette.com/modules.php?na...ticle&sid=1050925 MARZO: A MARCIANISE C'ERA LA GIORNATA DELL'ASTINENZA CONIUGALE
MARCIANISE (Caserta) — (di Franco Tontoli dal Corriere del Mezzogiorno di Domenica 25 Marzo) - Non ne sanno niente i giovani, lo ricordano invece gli anziani che a Marcianise, la data di oggi, 25 marzo, fino alle soglie degli anni Sessanta, era « ‘ o perduòno » , una giornata di assoluta castità che le coppie maritate venivano invitate a offrire alla Madonna. La storia aleggia ancora intorno alla chiesa dell'Annunziata, luminosa la facciata, austero e di grande suggestione mistica l'interno di una delle perle di architettura sacra — Marcianise ne ha di parecchie — intitolata a uno dei misteri cardine della fede cattolica: l'Annunciazione, il messaggio della maternità divina partecipato dall'angelo a Maria. Da quel 25 marzo fino al 25 dicembre furono nove mesi esatti, la scansione di una gestazione completa fino alla nascita nel giorno che per i successivi 2006 anni è stato Natale, nascita di Gesù. La tradizione è tramontata, anche le regole catechistiche hanno allentato molti dei lacciuoli che servivano a tenere ben salda in ciascun credente la fede. Nel terzo millennio, poi, e in tempi di contenimento delle nascite che anche la Chiesa lamenta, come fai ad ammonire giovani coppie di coniugi a non creare diciamo le premesse per una gravidanza che andrebbe a scadere nello stesso giorno di quella nascita avvenuta a Betlemme? « E invece — ci racconta Pietro Zinzi, cultore di storie e tradizioni cittadine, che tra due giorni taglia il traguardo degli 80 anni e, quindi, è di memoria storica — dal pulpito dell'Annunziata i sacerdoti tuonavano imperiosi, usando giri di parole ma spesso anche traducendo in parole spicce ad uso dei semplici, che nella notte del 25 marzo, nel letto gli sposi dovevano soltanto dormire. Astinenza, insomma, ed era grosso un sacrificio in tempi in cui la stessa non veniva favorita dalla televisione con le sue distrazioni ed anche, non c'è da ridere, dagli odierni termosifoni. In quei tempi il riscaldamento, spenti i bracieri, lo si procurava a letto con sistemi naturali e ci siamo capiti » . Ma perché l'astinenza del 25 marzo? « Per evitare che si nascesse il 25 dicembre — dice Zinzi — , giornata da lasciare in esclusiva alla sola natività di Cristo. Si ricorreva anche alla superstizione, terrorizzando col pericolo che i maschi sarebbero nati lupi mannari e le femmine janàre, streghe » . Ma come il 2 di novembre ci sono bancarelle davanti ai cimiteri con torrone e giocattoli, anche questa giornata di… lutto coniugale aveva il suo simbolo dolciario: il « franfellicco » , bastoncino di zucchero di varie dimensioni, detto anche « ‘ o perduono » . Sul sagrato della chiesa dell'Annunziata erano tante le bancarelle che ne offrivano alle coppie. « I preti — racconta Zinzi — finita la funzione religiosa si rivolgevano ai mariti per l'ultima raccomandazione: " Questa sera il segno della croce e andate a dormire". Per farvi perdonare, offrite alla sposa un bel franfellìcco di zucchero. E sulle bancarelle ce n'erano di varie dimensioni. A seconda della caratura del perdono da richiedere alla moglie… » . Franco Tontoli Pietro Zinzi, storico A sinistra, la chiesa dell'Annunziata a Marcianise dove dal pulpito si predicava l'astinenza coniugale nel giorno della Annunciazione. A destra, la Vergine nella stessa chiesa nel nome della quale era energicamente chiesto il sacrificio alle giovani coppie fedeli, opera di Domenico Mondo
