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| http://www.la7.it/news/textnews/dettaglio.asp?id=37567&cat=2Roma 24/03/2007 14:35 UE, PRODI: MI SONO BATTUTO A LUNGO A FAVORE RADICI CRISTIANE Roma, 24 mar. (Apcom) - Nel giorno in cui dal Vaticano viene stigmatizzata la preoccupazione per una pericolosa deriva europea per i valori cristiani, il presidente del Consiglio, Romano Prodi, rivela "per la prima volta in pubblico" di essersi "battuto e adoperato lungamente e silenziosamente per inserire nella Costituzione europea le radici cristiane". Il premier si è "lasciato andare a questo ricordo" nel corso del suo intervento al Comece, il Congresso delle commissioni episcopali della Comunità europea, sottolineando con forza che il non essere riusciti ad inserire le radici europei nella Carta costituzionale "non vuol dire misconoscerle. Non esserci riusciti - ha aggiunto - è dovuto a un retaggio del passato con cui, però, oggi l'Europa deve chiudere". Prodi ha ricordato il suo impegno che lo ha portato a presentare e proporre emendamenti, "ma quando l'ho fatto - ha rivelato - mi sono sentito dire: 'Mettiteli in tasca. Non li possiamo discutere perché c'è una storia che ci divide'. Ora - ha spiegato il capo del Governo - bisogna capire insieme i limiti del passato e di una rottura che ha spaccato i Paesi europei ma che l'Europa è in grado di riconciliare. Ora - ha insistito - dobbiamo guardare al futuro: se con tristezza abbiamo dovuto rinunciare, ci sono però dei momenti con cui bisogna chiudere con il passato e andare avanti sapendo che questo patrimonio comune può diventare il nostro modo di vivere quotidiano". Un modo, insomma, per dire che se le radici cristiane non sono messe nero su bianco restano comunque un valore che i cattolici europei riconoscono e difendono. mar 07
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