http://www.ilriformista.it/documenti/testo...px?id_doc=85615EDITORIALE
venerdì 13 aprile 2007
PARTITO DEMOCRATICO
È necessario fare un dibattito
sulle radici cristiano-illuministe?
Bisogna ammettere che sta diventando un po’ surreale, anche se certamente seria, la querelle sulle radici cristiano-illuministe del futuro Partito democratico. Ieri, infatti, al dispiacere e al malumore di alcuni esponenti della comunità ebraica italiana, risentiti per l’esclusione di un riferimento giudaico nel manifesto scritto dai dodici saggi dell’Ulivo, si sono aggiunte anche le perplessità di un deputato della Margherita di fede islamica, Khaled Fouad Allam: «Di fronte ad una società multietnica mi pare una mancanza non citare l’universalità delle culture». A parer nostro, però, il vero problema non è quello di dare ragione o meno agli esclusi, anche se un cenno alle radici giudaico-cristiane, e non solo cristiane, sarebbe stato più corretto storicamente.
No, la questione è un’altra. E cioè che, innanzitutto, il manifesto del Pd non è la costituzione dell’Unione europea, senza alcuna offesa, s’intende, per i dodici autorevoli saggi che ci hanno lavorato. Detto questo, che senso ha, per un partito che nasce rachitico secondo i sondaggi e che ha bisogno di avvicinarsi quanto mai agli orizzonti della politica autentica, impantanarsi in un dilemma filosofico che ha già attanagliato fior di pensatori? Scrivendo infatti che i valori del Pd affondano «le loro radici più profonde nel Cristianesimo, nell’Illuminismo e nel loro complesso e sofferto rapporto» si rischia di aprire un dibattito alto e infinito che allontana la gente e che ha poco a che fare con la politica. Ovvio, poi, che tutti coloro che si sentono esclusi inizino a reclamare il loro posto, giusto o no che sia. Così invece di guardare avanti e di misurarsi con le inquietudini e le reali aspettative del popolo ulivista, ma in generale del popolo di centrosinistra, i saggi del Pd rimettono indietro le lancette dell’orologio della storia, alimentando il sospetto che si voglia proseguire a furia di sottrazioni. Ecco, la verità è che di queste radici cristiano-illuministe non si sentiva un bisogno urgente.
