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Pedofilia su chierichetti. Vaticano condanna arcivescovo Apuron, Guam (USA). Dopo oltre 10 anni dalla prima denuncia il Vaticano si accorge delle accuse

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pincopallino2
view post Posted on 16/3/2018, 16:40 by: pincopallino2

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www.lastampa.it/2018/03/16/vaticani...CcO/pagina.html

Guam, il Vaticano condanna in primo grado l’arcivescovo Apuron per abusi
La Congregazione per la Dottrina della fede dichiara il presule 73enne colpevole di «alcune» accuse: cessa il suo ufficio, divieto di residenza nell’arcidiocesi. La sentenza soggetta ad eventuale ricorso. I legali: appello già inviato nei giorni scorsi

L’arcivescovo Anthony Sablan Apuron

Pubblicato il 16/03/2018
SALVATORE CERNUZIO
CITTÀ DEL VATICANO
«Colpevole di alcune delle accuse», con l’imposizione delle pene di «cessazione dell’ufficio» e «il divieto di residenza» nell’arcidiocesi di Guam. Questa la sentenza di primo grado per l’arcivescovo Anthony Sablan Apuron, 73 anni, dell’Ordine dei frati minori cappuccini, processato dal Tribunale apostolico della Congregazione per la Dottrina della fede.

A renderlo noto è un bollettino della Sala Stampa della Santa Sede, in cui si legge: «Il processo canonico in relazione alle accuse, incluse quelle di abusi sessuali su minori, imputate contro il Reverendissimo Anthony Sablan Apuron, O.F.M. Cap., arcivescovo di Agaña, Guam, si è concluso». «Il Tribunale Apostolico della Congregazione per la Dottrina della Fede, composto da cinque giudici», guidati dal cardinale Raymond Leo Burke, «ha emesso la sentenza di primo grado, dichiarando l’imputato colpevole di alcune delle accuse e imponendo all’imputato le pene di cessazione dall’ufficio e il divieto di residenza nell’Arcidiocesi di Guam».



«La sentenza – spiega il Vaticano - rimane soggetta ad eventuale ricorso. In assenza di appello, la sentenza diventa definitiva ed effettiva. In caso di appello, le pene imposte sono sospese fino alla risoluzione finale ».



Da quanto apprende Vatican Insider il ricorso è già stato redatto da parte dei legali del vescovo e inviato nei giorni scorsi, nei tempi regolamentari, appena ricevuta la comunicazione della sentenza. Sembra che la maggior parte delle sei accuse mosse contro il presule (non tutte riguardanti casi di abusi sessuali) siano state rigettate dalla Congregazione per la Dottrina della Fede e che siano meno della metà quelle che hanno determinato la condanna canonica.



La vicenda di Apuron era iniziata nel 2016 quando l’arcivescovo si era sospeso dalle sue funzioni dopo essere stato accusato di aver compiuto abusi sessuali a danno di alcuni chierichetti nella parrocchia “Nostra Signora del Monte Carmelo” dove era parroco negli anni 1976-77. Accuse seguite ad alcuni scandali delle finanze dell’arcidiocesi che avevano portato ad una quasi totale ristrutturazione degli organi interni, ad esempio il Consiglio finanziario e il board dei Cimiteri cattolici, e dei suoi responsabili. A lanciarle diversi blog e media locali.



Apuron, dopo aver provato in un primo momento a difendersi legalmente, nel giugno 2016 aveva comunicato alla Santa Sede la decisione di autosospendersi; il Vaticano aveva accolto la richiesta e, il 6 giugno 2016, il Papa aveva nominato il segretario di Propaganda Fide, monsignor Savio Hon Tai-Fai – attuale nunzio in Grecia - come amministratore apostolico sede plena di Guam. L’incarico del prelato cinese – che aveva realizzato a sua volta una nuova ristrutturazione dell’arcidiocesi, di fatto cambiando tutte le precedenti nomine - è durato circa cinque mesi: ad ottobre, il monsignore era stato richiamato a Roma e, al suo posto, era stato inviato nell’isola delle Marianne un arcivescovo coadiutore, l’americano Michael Jude Byrnes, ausiliare di Detroit, per guidare la diocesi. Proprio Byrnes nei mesi scorsi aveva annunciato in conferenza stampa: «Un verdetto già c’è», in riferimento alla sentenza del Tribunale dell’ex Sant’Uffizio attesa per agosto ma rimandata per mesi.



A guidare il processo è stato, come accennato, il cardinale Burke, prefetto emerito del Tribunale della Segnatura Apostolica, inviato a Guam nel febbraio 2017 per indagare sul caso. In molti avevano gridato all’«esilio» da parte del Papa per questo incarico, in realtà la missione di Burke, si era esaurita in circa due settimane, giusto il tempo di raccogliere tutta la documentazione e le testimonianze da trasmettere alla Dottrina della Fede. I l cardinale si era recato personalmente, oltre che a Guam, anche alle Hawaii, a San Francisco, a Phoenix e sulla costa Est per ascoltare le vittime.



Da parte sua Apuron ha sempre rifiutato le accuse di pedofilia nei suoi confronti. Dopo mesi di silenzio a metà gennaio aveva diffuso un comunicato in cui respingeva nuovamente tutte le accuse , in particolare quelle avanzate alcune settimane prima da un suo nipote, Mark Apuron, che affermava di essere stato violentato dallo zio intorno al 1989-90, quando aveva 16 anni. «Dio mi è testimone: nego fermamente tutte le accuse di abusi sessuali fatte contro di me e anche quest’ultima» scriveva il vescovo, attualmente malato e costretto sulla sedia a rotelle in seguito ad alcune operazioni.



Proprio così si era presentato al Papa al termine dell’udienza generale del 7 febbraio scorso, sussurrando al Pontefice durante il baciamano: «Santità, prima di morire volevo vederla».



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