Dio onnipotente si accanisce sui sardi. Tornano pratiche ritenute estinte dagli antropologi
Sassari. Gruppi di preghiera contro la siccità organizzati dalla diocesi
Rana sotto la piogia
http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca...-68-627976.htmlSiccità, è l'ora delle preghiere: l'iniziativa dell'arcidiocesi di Sassari
Ieri alle 13:42 - ultimo aggiornamento alle 14:54
Riunirsi in preghiera per chiedere il dono della pioggia. Davanti agli ostacoli che la natura impone può essere necessario rivolgersi a qualcuno lassù per chiedere che venga in nostro aiuto.
L'arcidiocesi di Sassari ha deciso, infatti, di riunire tutti i cittadini in preghiera, domani alle 21 presso la cattedrale di San Nicola a Sassari dove, durante la celebrazione della Eucaristia, si pregherà per intercessione dei Martiri Turritani sul dono della pioggia.
SICCITÀ - È grave la disastrosa situazione di siccità che l'Isola sta vivendo a causa della mancanza di piogge e dall'esagerato consumo dell'utenza. Non piove da troppo tempo, i bacini sono quasi asciutti. Ma se la colpa si attribuisce alla natura che s'impone senza scrupoli, adesso anche l'uomo si ritrova vittima del troppo spreco.
Ne conseguono le restrizioni idriche, in particolare nel territorio sassarese costretto a razionare l'acqua per l'imminente possibilità di rimanere del tutto a secco. Da giorni, infatti, i rubinetti delle case rimangono chiusi nelle ore notturne mentre di giorno la pressione dell'acqua è sempre più debole. Un fattore pericoloso per i cittadini e difficile da risolvere, se il cielo resta sereno.
RESTRIZIONI ORARIO - A Sassari a causa della drastica diminuzione della portata d'acqua dal Bidighinzu il livello dei serbatoi risulta quasi al limite, tanto che Abbanoa è stata costretta a ridurre ancora la fascia oraria interrompendo l'erogazione dell'acqua dalle 17.
Le zone che subiranno tale variazione saranno quelle collegate al serbatoio di via Milano: Luna e Sole, il Monte, Monserrato, la parte alta del centro storico, Porcellana, Tingari, Valle Gardona e Gioscari.
Una decisione che mette in seria difficoltà l'utenza sassarese che già in questi giorni è costretta ad organizzarsi per il rischio di rimane senz'acqua per lavarsi o cucinare.
Nei paesi limitrofi di Ossi, Tissi, Uri, Olmedo, Sorso, Sennori, Osilo, Muros, Codrongianos, Ploaghe, Chiaramonti, Nulvi e Thiesi le restrizioni applicate non subiranno, invece, variazioni d'orario, dalle 21 alle 6.
http://www.lanuovasardegna.it/regione/2017...sari-1.15669172Siccità, l’isola in ginocchio: preghiera per la pioggia a Sassari
Il parroco della Cattedrale di San Nicola chiama a raccolta i fedeli Don Dino Pittalis: «Domani chiederemo aiuto ai Santi per la nostra terra»
di Giovanni Bua
28 luglio 2017
SASSARI. Contro la peggiore siccità degli ultimi cento anni, che ha messo in ginocchio la Nurra e l’intera Sardegna, serve una richiesta di aiuto davvero speciale. Che trova energia nelle tradizioni più profonde di una comunità contadina, che era abituata a rispettare la natura e, dopo una giornata passata a spaccarsi la schiena sui campi, ad alzare gli occhi al cielo.
Un rito ultracentenario, di cui nelle campagne si trova ancora traccia nelle rogazioni del 25 aprile per chiedere un buon raccolto (la più importante e suggestiva è la festa per Santu Bainzeddu a Balai Lontano a Porto Torres), ma che nella “cementata” vita cittadina si è perso da tempo.
A riportarlo in auge il parroco della Cattedrale di Sassari, don Dino Pittalis, che domani, sabato 29 luglio, alle 21 pregherà durante la celebrazione dell’eucarestia «per l’intercessione dei Martiri Turritani per il dono della pioggia».
«L’idea – racconta – mi è venuta parlando con alcuni dei miei parrocchiani più anziani. Che mi hanno raccontato che a Sassari, città di ortolani, quando ci si trovava di fronte a una siccità particolarmente lunga si era soliti invocare l’aiuto dei santi rivolgendosi alla statua di san Gavino, alla Madonna delle Grazie o al Crocifisso di Santa Apollinare. Partendo da questo ricordo abbiamo deciso di rinnovare questo momento di preghiera, esponendo durante l’eucarestia l’antica statua in argento di san Gavino (saintu Bainzo di la prata), opera del 1600 conservata nella sagrestia dei Beneficiati di San Nicola. Un modo per stare insieme, per pregare Dio, ma anche per richiamare qualcosa di profondo, antico. Del rapporto tra uomo e natura che forse abbiamo dimenticato. E che mai come quest’anno invece sarebbe bene ricordare».
Un taglio molto “politico”, che si rifà a una posizione davvero eccellente, quella espressa da papa Francesco nell’enciclica Laudato sii. «Con la quale il Santo Padre – spiega l’ufficio diocesano per le comunicazioni – vuole rimettere l’uomo al centro della creazione da rispettare e amare. Davanti a momenti difficili, come il tempo di siccità che la nostra isola sta vivendo riconosciuto dal Governo come calamità naturale, è consuetudine per il cristiano ricorrere alla preghiera attraverso la quale si ripone nella sua condizione di creatura che vive le dinamiche della natura stessa riconoscendo in Dio la grandezza del Creatore. La preghiera per il dono della pioggia non è dunque da leggere come una semplice richiesta rispetto a un bisogno urgente come la pioggia in questi giorni, ma anche un ristabilire certe logiche naturali che spesso vengono disattese da altre come lo speco consumistico che genera ingiustizia e povertà. La preziosità e la bellezza dei doni della natura, come l’acqua, soprattutto noi occidentali li riconosciamo quando subiamo le conseguenze dell’assenza. Pregare significa recuperare quella responsabilità sociale e politica capace di accogliere e governare il bene comune dell’acqua per il bene comune dell’uomo».