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Riti pagani. La messa per la pioggia dei preti sciamani, Le rogazioni, antiche pratiche superstiziose che si perdono in superstizioni ancestrali

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GalileoGalilei
view post Posted on 20/3/2007, 15:43 by: GalileoGalilei
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Incredibile! Adesso dicono che hanno fatto piovere i preti!
http://www.liberta.it/asp/default.asp?IDG=703206048&H=

Castellarquato
«Grazie delle preghiere, qui piove»
Telefonate al parroco di Sant'Antonio da tutta la Bassa Valdarda

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CASTELLARQUATO - Il triduo di preghiere per invocare la pioggia ha ottenuto la grazia: ieri mattina un acquazzone ha bagnato campi di varie località della Valdarda. E il parroco di Sant'Antonio di Castellarquato, la frazione dove si è svolto il triduo, è stato subito raggiunto da numerose telefonate di ringraziamento provenienti da diversi paesi. In serata pioggia anche a Piacenza capoluogo e, sui rilievi, fiocchi di neve. La frazione di Sant'Antonio però, almeno per ieri, ha dovuto accontentarsi solo di nubi. Che fanno comunque ben sperare. «Noi del resto - sottolinea subito il parroco padre Angelo Marcandella - abbiamo chiesto l'acqua per tutta la campagna».
Il triduo si è concluso con una solenne liturgia celebrata nel piccolo tempio parrocchiale di Sant'Antonio ed opportunamente accompagnata in canto dalla corale parrocchiale. L'ultima funzione propiziatoria (quella del terzo giorno consecutivo) ha infatti avuto luogo dopo la "messa grande" domenicale e si è incentrata, oltre che sulle invocazioni a "Sant'Isidoro agricoltore", patrono madrileno della campagna in genere, anche ad altri «Santi e Sante che nella loro vita terrena hanno lodato Dio per i doni della terra e per il benessere del genere umano», come San Francesco d'Assisi, Sant'Antonio da Padova, Santa Colomba, Sant'Elia, San Benedetto, San Gauderico, San Guido, Santa Eurosia di Jaca, Santa Vittoria, Santa Rosa, Santa Scolastica e Santa Libaria. Contestualmente le stesse preghiere erano state elevate anche a San Giuseppe al fine di ottenere - per sua intercessione - pioggia abbondante su prati e campi «dal Signore che ha creato la terra ed ha affidato all'uomo le sue risorse affinché, con il lavoro delle sue mani e con il suo ingegno, ne tragga alimento per sé, per i suoi figli e per tutti coloro che versano nel bisogno». «È il Signore che governa il mondo - aveva concluso domenica mattina Padre Marcandella - ed a Lui ci rivolgiamo per la serenità del tempo, per le piogge favorevoli e per l'alternarsi benefico delle diverse stagioni». Ebbene, a ventiquattro ore dal termine delle preghiere si è proprio avuta l'impressione che qualcosa stesse per accadere e che qualcosa fosse effettivamente accaduto. Attorno alle 11 di ieri mattina, infatti, il cielo si è coperto sull'Alta Valdarda e qualche goccia di pioggia è caduta nella parte mediana della valle, mentre un violento acquazzone - se pur di durata piuttosto limitata - si è abbattuto sulla Bassa, toccando Fiorenzuola, Cortemaggiore, Villanova, Roveleto, Cadeo ed altri centri della via Emilia.
Per questo, poco prima di mezzogiorno di ieri, il telefono del parroco di Sant'Antonio di Castellarquato ha cominciato a suonare con una certa insistenza. Erano telefonate provenienti dalla Bassa Valdarda e tutte di compiacimento per l'iniziativa di preghiera e, soprattutto, di ringraziamento per l'arrivo (finalmente!) di un poì di pioggia anche se accompagnata da una temperatura piuttosto fresca.
Il sacerdote, pur prendendo nota e tenendo nelle dovute considerazioni i contenuti delle varie telefonate, non ha mancato di sottolineare, ancora una volta e se mai ce ne fosse ancora bisogno, come l'iniziativa di carattere religioso e propiziatorio sia stata suggerita, sollecitata e sotto certi aspetti anche voluta dagli stessi protagonisti del mondo agricolo locale.
Franco Lombardi

 
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