Il vescovo di Benevento se la prende con l'onorevole di Forza Italia madrina mancata
http://www.ilvaglio.it/article/2883/duriss...ina-che-av.htmlDurissima risposta del vescovo di Benevento Mugione alla De Girolamo, madrina di battesimo mancata, che aveva scritto al papa: "Non merita attenzione, sia più rispettosa"
16 FEBBRAIO 2016 - POLITICA ISTITUZIONIILVAGLIO.IT
Nunzia De GirolamoNunzia De Girolamo
Tutto è cominciato a fine gennaio, con una lettera aperta scritta al papa dalla deputata beneventana Nunzia De Girolamo. In essa si è doluta del fatto che il vicario (Don Pompilio Cristino) del vescovo beneventano le aveva impedito di fare la madrina alla nipote (figlia della sorella) perché tra la deputata di Forza Italia e il marito Francesco Boccia (pure deputato, ma del Pd) il matrimonio non è stato celebrato in chiesa. "Seppure nessuno dei due sia mai stato precedentemente sposato - ha chiarito la parlamentare -, non abbiamo i titoli per adempiere alla funzione di assistere la bambina nella sua crescita cattolica". "Le devo confessare - ha aggiunto rivolgendosi dalle colonne del 'Mattino' a Bergoglio - che il diniego mi ha fatto molto male".
Oggi sulla questione è intervenuto Andrea Mugione, arcivescovo di Benevento, con una intervista rilasciata al giornale 'La fede quotidiana', usando "parole di fuoco nei confronti di Nunzia De Girolamo", come ha scritto l'autore stesso dell'intervista, Bruno Volpe.
E in effetti Mugione, sicuramente non un esponente della parte dialogante e aperta della Chiesa cattolica, non ha risparmiato strali alla deputata per quella lettera aperta scritta a Papa Francesco.
Al giornalista che gli ha chiesto cosa avesse da dire alla De Girolamo che aveva lamentato "una sorta di condotta poco misericordiosa di un parroco della sua diocesi e del Vicario episcopale che hanno negato a lei e al marito, uniti in matrimonio solo civile, la possibilità di fare da padrino e madrina nel battesimo della nipote, l'arcivescovo di Benevento ha testualmente risposto: "Rispondo che non meriterebbe attenzione. In ogni caso, le dico che il cattolico se si definisce tale, come dice la signora, deve rispettare la dottrina e il catechismo della Chiesa senza ribellarsi. Noi siamo stati misericordiosi perché non abbiamo negato il battesimo, ma solo preso atto che non sussistevano le condizioni per fare da madrina e padrino. La diocesi si è sempre regolata in questo modo e non poteva fare una deroga per una potente, che esempio avremmo dato? Sia maggiormente rispettosa. Difendo il parroco e il vicario”.
Andrea Mugione ha poi anche fatto sapere le sue perentorie opinioni sulla legge Cirinnà sulle unioni civili dicendo che “non è affatto un mistero che oggi è in atto un attacco alla famiglia e in genere ai valori cristiani nel nome della secolarizzazione. La famiglia viene bistrattata e ridicolizzata specialmente dai mezzi di informazione e dai media i quali dimenticano che essa rientra nel progetto di Dio... Altri tipi di unione non sono assimilabili alla famiglia, del resto non mi sembra che tra di loro due uomini o due donne siano in grado di generare vita”.
Con parole ancora più aspre e sferzanti, interrogato sulle possibili adozioni in favore delle coppie omosessuali, l'arcivescovo di Benevento ha risposto così: "Ritengo questa proposta abominevole e orribile, certamente contro natura, una sorta di violenza commessa per egoismo . Il bambino ha tutto il diritto a crescere e vivere in un ambiente che garantisca la piena ed armoniosa genitorialità e questo ambiente è fatto da uomo e donna”.
