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Il grande imbroglio dell'omeopatia

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view post Posted on 17/1/2007, 22:36
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http://www.cicap.org/enciclop/at100406.htm

Fra tutte le medicine cosiddette "alternative" l'omeopatia è sicuramente fra quelle che nel mondo occidentale hanno riscosso il maggior successo.
Fondatore di questa disciplina è il tedesco Samuel Hahnemann (1755-1843) il quale, sperimentando soprattutto su sé stesso le proprietà della corteccia di china e di altre sostanze quali arsenico, digitale e mercurio, si convince della validità dell'ormai noto principio: similia similibus curantur (il simile cura il simile).
Nell'Organon della Scienza Medica razionale (1810), la sua più importante opera, Hahnemann sostiene, infatti, che per curare una malattia o un malessere si debba assumere in bassissime dosi una sostanza che, generalmente, provoca nell'organismo gli stessi sintomi che si vogliono eliminare.
Così in base a questo assunto, non oggettivamente dimostrato, sarebbe corretto prescrivere caffeina per curare l'insonnia o estratto di api per le infezioni cutanee, naturalmente alle appropriate diluizioni.
Diluizioni che però noi oggi sappiamo essere un po' troppo "spinte" per permettere a una qualsiasi sostanza di conservare una certa efficacia.
Nella pratica omeopatica si è infatti soliti usare le cosiddette diluizioni centesimali generalmente indicate con la sigla CH. Un grammo di sostanza sciolto in 100 ml di acqua rappresenta la prima diluizione centesimale ovvero 1CH; un centesimo di grammo sempre in 100 ml costituisce la 2CH e così via.
E' possibile dimostrare con un calcolo relativamente semplice che alla trentesima diluizione centesimale la concentrazione del farmaco è pari a quella che si otterrebbe sciogliendone 1 grammo in un volume di liquido pari a circa 714 milioni di miliardi di volte il volume del Sole.
Si tenga inoltre presente che per alcune specie chimiche, come il mercurio, si utilizzano soluzioni che arrivano alla 100 CH o addirittura alla 200 CH.
In altre parole è possibile affermare che nei rimedi omeopatici, una volta effettuate le diluizioni, non esiste più alcuna molecola del farmaco in questione ed essi sono letteralmente indistinguibili dall'acqua pura.
Verso la fine degli anni Ottanta una nuova apparente scoperta sembrò permettere di superare questo problema e dare un fondamento teorico all'omeopatia: la cosiddetta teoria della "memoria dell'acqua".
L'immunologo francese Jacques Benveniste affermò infatti di aver verificato l'efficacia di un antisiero incredibilmente diluito in una reazione immunologica in vitro.
Il lavoro di Benveniste fu pubblicato (con riserva) dalla nota rivista Nature e si sostenne allora che l'acqua in cui veniva diluito il rimedio omeopatico conservasse la "memoria" di esso, grazie alle succussioni o "dinamizzazioni" (agitazioni) effettuate durante la preparazione, anche se chimicamente alla fine non ve ne fosse più traccia.
In realtà l'esperimento di Benveniste fu poi ripetuto, oltre che da altri laboratori, alla presenza di una commissione e si rivelò un fallimento sanzionando così l'infondatezza della suddetta teoria.
Altri tentativi di dare un fondamento teorico a questa pratica alternativa sono poi stati fatti negli anni seguenti ma nessuno di essi ha tuttora dato risultati positivi. Non esistono inoltre ancora sperimentazioni rigorose che consentano di affermare che l'omeopatia abbia una qualche efficacia non spiegabile con l'effetto placebo.
Ciononostante la medicina omeopatica trova largo seguito in molti paesi europei e, laddove non siano già stati approvati (come in Francia), esistono diversi Disegni di Legge che prevedono la distribuzione assistita di questi farmaci da parte del servizio sanitario nazionale.



Maurizio Rondanini


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PER SAPERNE DI PIU':
"Omeopatia in laboratorio" di Giancarlo Lancini Scienza & Paranormale 28, anno VII, 1999, pp. 34/37

"Medicine alternative: perché sembrano funzionare?" di Barry L. Beyerstein
Scienza & Paranormale 28, anno VII, 1999, pp. 18/25"

"Omeopatia: farmaci senza molecole" di Luigi Garlaschelli. Tratto da "La Chimica e l'Industria, (81), 1023, ott.1999"


Stefano Cagliano "Guarire dall'Omeopatia" (Marsilio,1997)

Petr Skrabanek; James McCormick. "Follie e inganni della medicina" (Marsilio,1992)

H. L. Coulter "Homeopatic Science and Modern Medicine"(North Atlantic Book,1980)

www.omeopatia.com Sito interamente dedicato all'omeopatia.

Un articolo (in inglese) di taglio critico sull'omeopatia e le medicine alternative.
 
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dirk58
view post Posted on 18/1/2007, 00:26




cosa vuoi che ti dica!!!!
io penso che l'educazione sia alla base di tutto....poi.........
 
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Arammigu
view post Posted on 18/1/2007, 21:16




classico esempio di effetto placebo,nei casi che abbia prodotto qualche beneficio.
 
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dirk58
view post Posted on 19/1/2007, 00:02




CITAZIONE (Arammigu @ 18/1/2007, 21:16)
classico esempio di effetto placebo,nei casi che abbia prodotto qualche beneficio.

Ma rispondimi !!!
se ti viene mal di denti? prendi i chiodi di garofano????
Non so se ti ferisci ti fai gli impacchi con il fango e le foglie????
se hai la bronchite...... ti apssa da sola?
se hai mal di testa(????).........
Tu non prendi mai medicine??????
MAI??????
 
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view post Posted on 19/1/2007, 04:00
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veramente sarei fuxia

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dipende molto da cosa intendiamo per medicina, anche della semplice acqua zuccherata può esserlo grazie all'effetto placebo..
una medicina che funziona deve farlo a prescindere dalle aspettative di guarigione del malato, anzi deve farlo anche quando somministrata a sua insaputa..
quello che funziona nell'omeopatia non è la medicina stessa ma l'effetto placebo unito a un modo certamente più umano di approccio del medico che sarebbe bene venisse utilizzato anche dai medici tradizionali..
comunque, per tornare all'omeopatia, ognuno può curarsi come gli pare, l'importante è che non si pretenda di passare a spese del contribuente della semplice acqua fresca..
 
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Arammigu
view post Posted on 19/1/2007, 10:22




CITAZIONE (dirk58 @ 19/1/2007, 00:02)
CITAZIONE (Arammigu @ 18/1/2007, 21:16)
classico esempio di effetto placebo,nei casi che abbia prodotto qualche beneficio.

Ma rispondimi !!!
se ti viene mal di denti? prendi i chiodi di garofano????
Non so se ti ferisci ti fai gli impacchi con il fango e le foglie????
se hai la bronchite...... ti apssa da sola?
se hai mal di testa(????).........
Tu non prendi mai medicine??????
MAI??????

non ho detto che funzioni,ma che se alcune volte ha prodotto benefici per alcune patologie,è stato grazie all'effetto placebo e non alle sostanze diluite,visto che le quantità sono ininfluenti,altrimenti sarebbero oltrtutto dannose!
 
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view post Posted on 22/8/2007, 21:27
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http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...24957girata.asp

21/8/2007 (18:33)
La medicina alternativa piace sempre di meno agli italiani

Le donne rimangono le più affezionate alla medicina alternativa



E' il risultato dell'indagine Istat sulle terapie non convenzionali utilizzate nel nostro Paese
ROMA
Si sta riducendo costantemente in Italia il numero di coloro che preferiscono le terapie non convenzionali. Dopo il boom registrato alla fine degli anni ’90, omeopatia, fitoterapia, agopuntura, chiropratica stanno suscitando sempre meno interesse. Tanto che dall’indagine pubblicata oggi dall’Istat sulle terapie non convenzionali in Italia risulta che i nove milioni di italiani che nel 1999 si rivolgevano alle cosiddette medicine alternative si sono ridotti a 7,9 milioni nel giro di cinque anni.

- Omeopatia sempre al primo posto: nonostante la crisi generale delle medicine non convenzionali, l’omeopatia continua ad essere la più richiesta. La sceglie infatti il 7,0% di coloro che si rivolgono alle terapie non convenzionali, dopo il picco dell’8,2% del 1999. È seguita dai trattamenti manuali, come osteopatia e chiropratica (ridotti dal 7,0% al 6,4%), fitoterapia (3,7%) e agopuntura (0,4%).

- Identikit degli utilizzatori: sono soprattutto adulti, colti e vivono nel Nord, ma tra i maggiori utilizzatori ci sono senza dubbio bambini e ragazzi fino a 14 anni. Dall’inchiesta Istat risulta che chi preferisce le cure non convenzionali ha un’età compresa fra 25 e 64 anni, con un picco fra coloro che hanno fra 33 e 44 anni. In questa fascia di età oltre il 20% delle donne ha utilizzato cure alternative, contro il 14,6% degli uomini della stessa età. In generale, la propensione a utilizzare la medicina alternativa aumenta col titolo di studio: il 18,7% di laureati e diplomati ha utilizzato almeno una volta una terapia non convenzionale, contro il 13,5% di coloro che hanno la licenza media e il 9,2% di chi ha la licenza elementare.

- I fedelissimi vivono nel nord-ovest: il 21,9% di coloro che hanno utilizzato cure non convenzionali negli ultimi tre anni vive nell’Italia nord-orientale, contro il 17,9% di chi vive nel Nord-Ovest, il 13,6% del Centro, il 7,0% delle isole e il 5,4% del Sud. Tra le regioni, la Provincia autonoma di Bolzano è al primo posto per utilizzatori (34,3%), seguita da Valle d’Aosta (24,1%), Provincia autonoma di Trento (22,1%) e Friuli Venezia Giulia (21,4%). Sono in coda Basilicata e Campania (4,8%), Calabria (5,1%),Sicilia (5,5%), Puglia (5,6%) e Molise (5,8%).

- Le donne le più affezionate: a rivolgersi alle terapie non convenzionali sono soprattutto le donne (4,7 milioni, pari al 15,8%, contro 3,1 milioni di uomini, pari all’11,2%). Anche per le donne l’omeopatia è al primo posto (8,8% contro il 5,1% degli uomini), seguita da fitoterapia (4,8% contro 2,6%). Le differenze sono invece meno accentuate per agopuntura (preferita dal 2,2% delle donne contro l’1,5% degli uomini) e trattamenti manuali (7,1% contro 5,7%).

- Cure alternative per 1 bambino su 10: i giovanissimi fino a 14 anni sono fra i maggiori utilizzatori delle cure non convenzionali, tanto che dall’inchiesta Istat emerge che il 9,6% di essi ha ricevuto queste terapie e che nel 31,0% dei casi i loro genitori utilizzano regolarmente le cure alternative. Il ricorso più frequente si registra nei bambini da tre a cinque anni (10,7%). L’omeopatia è al primo posto, utilizzata nel 7,9% di bambini e ragazzi.
 
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view post Posted on 29/11/2007, 15:42
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http://magazine.excite.it/news/6280/Lomeop...solo_un_placebo

L'omeopatia è solo un placebo
11:39 mer 28 novembre 2007
L'omeopatia si dimostra inefficace scientificamente in un nuovo studio del ricercatore Ben Goldacre pubblicato nelle pagine di "The Lancet", prestigiosa rivista scientifica, che intitola il suo editoriale provocatoriamente: "La fine dell'omeopatia".
Dunque nonostante la sempre maggiore diffusione dell'omeopatia, questa pratica medica alternativa, per alcuni addirittura complementare alla medicina tradizionale, è ancora oggi al centro di forti discussioni sulla reale efficacia dei suoi metodi.

La ricerca di Goldacre indica infatti che i risultati ottenuti attraverso trattamenti omeopatici sono del tutto simili a quelli ricavati attraverso un placebo, si denunciano gli "inattesi effetti collaterali" e la mancanza di informazione adeguata. "Il nostro lavoro dimostra che l'effetto dell'omeopatia è compatibile con l'ipotesi-placebo".

Le parole del ricercatore sono solo l'ultimo tassello dell'eterna disputa tra l'omeopatia e la medicina tradizionale e all'interno della rivista compare un appello rivolto ai medici: "Bisogna che i dottori siano chiari e onesti con i loro pazienti sull'assenza di benefici dell'omeopatia, e con sé stessi sulla debolezza della medicina moderna nel prendere atto del bisogno di attenzione personalizzata da parte dei loro pazienti".

In italia dopo la divulgazione della ricerca viene bocciata l'omeopatia, ma anche l'agopuntura, la medicina tradizionale cinese e la fitoterapia. Il prof. Silvio Garattini, direttore dell'Istituto Farmacologico "Mario Negri" di Milano e Garante Scientifico del CICAP, ha così commentato la pubblicazione dell'articolo: "Lo studio pubblicato da Lancet rappresenta l'ennesima conferma di tanti altri lavori scientifici che si sono accumulati nel tempo e che non hanno mai evidenziato l'efficacia dell'omeopatia".

I risultati riportati nell'articolo di "The Lancet" non rappresentano certo una sorpresa per chi conosce la posizione della comunità scientifica nei confronti dell'omeopatia. La novità positiva è che tale studio sia stato pubblicizzato dai media.
 
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M7317
view post Posted on 29/11/2007, 16:43




L'omeopatia rasenta la stregoneria. Cosi' come la questione delle "intolleranze" misurate sulla capacita' di presa di un dito dopo essere stato spalmato di essenza della sostanza a cui si dovrebbe essere intolleranti. E ci sono valanghe di presunti medici omeopati (alias stregoni) che fanno valanghe di quattrini sfruttando un'altra forma di superstizione della gente: la creduloneria.
C'e' chi ci crede cecamente.
Ho sentito pure dire (nb: da un medico anestesista con tendenze omeopatiche) "mangiare i cereali aiuta a dimagrire, perche' si assume la forma del seme."
...
 
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Arammigu
view post Posted on 29/11/2007, 18:31




ho visto un servizio in tv,praticamente disciolgono piccolissime quantità di " principio attivo"(estratti di piante,animali,o minerali) , che addirittura risultano "parti per milione"...il giornalista ha fatto un paragone:" è come sciogliere un'aspirina in un lago,e poi bersi un bicchiere riempito con quell'acqua,e sperare che si abbiano effetti sul malessere sofferto!" :o:
 
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Zave
view post Posted on 29/2/2008, 08:17




io l'ho sperimentata su me stesso e devo dire che almeno in parte funziona:
non nutro molta fiducia nei granuli che ti compri in farmacia magari prescritti da un medico generico che si diverte a giocare con l'omeopatia.

lo so che i loro metodi possono sembrare un po' assurdi, ad esempio le persone vengono suddivise in alcune categorie di appartenenza secondo delle linee guida che sono in buona parte basate sulla personalità e altri criteri non proprio convenzionali...
comunque quando un omeopata riesce a capire il rimedio giusto vi assicuro che l'omeopatia può essere parecchio efficace.

io avevo un'infiammazione all'uretra ormai cronicizzata da più di un anno che avevo tentato inutilmente di curare con la medicina tradizionale (visite urologiche, analisi, antibiotici, antimicotici etc... ah per la cronaca risultato negativo per tutte le malattie veneree) e che nel periodo peggiore era arrivata addirittura a causare una leggera perdita di sangue dopo la minzione.
un omeopata dopo una visita specialistica mi ha prescritto un rimedio che non ha funzionato, mi ha fatto cambiare la diluizione senza avere comunque risultati e al terzo tentativo mi ha fatto prendere un terzo rimedio che in 3 giorni aveva fatto sparire completamente le tracce di sangue e gradualmente l'infiammazione migliorandomi decisamente la qualità della vita.
io mi ritengo una persona obiettiva e posso assicurare che non ho fatto assulutamente nulla di diverso dal solito nel periodo di assunzione dei rimedi omeopatici.

mio padre è molto appassionato di omeopatia (è stato lui a mandarmi dall'omeopata). nel corso della mia vita mi ha appioppato numerosi tubetti di granuli e pastigliette. io ero parecchio scettico, infatti non avevo mai notato differenze eclatanti nelle mie guarigioni da influenze e raffreddori usando i suoi rimedi rispetto a non prendere nulla.
quindi la storia del placebo per me non può applicarsi visto che nutrivo ben poca fiducia nelle cure alle quali mi stavo sottoponendo. e soprattutto dopo che i primi 2 rimedi che mi aveva rpescritto l'omeopata non avevano dato risultati non è che potessi nutrire chissà quante miracolose speranze nel terzo...
eppure ha funzionato. sono abbastanza convinto che la mia guarigione sia direttamente collegabile alle gocce che prendevo sotto la lingua per 3 volte al giorno.

il motivo per cui l'omeopatia viene sempre considerata inefficace dai test svolti è che è troppo diversa dalla medicina tradizionale: non c'è il medicinale che quando hai mal di testa vai in farmacia e te lo fa passare. devi farti seguire per un lungo periodo così che si possano trovare i rimedi adatti ai tuoi problemi, sia acuti che cronici.

sono convinto che l'omeopatia ne debba fare ancora parecchia di strada, che non sia la panacea per tutti i mali e che le palline nei tubetti che ti propinano non servano a un beneamato. ma ho avuto modo di vedere che non sono tutte cazzate e che c'è un buon margine di sviluppo per questa branca della medicina. certo adesso sì è ancora in alto mare, si procede ancora troppo per tentativi, che comunque possono essere ridotti a pochi e mirati dall'esperienza e dalla preparazione di un bravo omeopata.

io ci vedo del potenziale, certamente ad ora non è una alternativa alla medicina tradizionale se non per casi particolari. in futuro non si sa mai...
 
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view post Posted on 29/2/2008, 11:20
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tessera socio nr 0006

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io uso l'omeopatia per curarmi il mal di gola da diversi anni e funziona, chè sia un placevo o no, meglio non mettere nello stomaco porcherie che fanno solo male .............e poi si sa' usare sempre farmaci tradizionali , va' a finire che non fanno + il loro effetto perchè il corpo è saturo.
 
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Kulkulcan
view post Posted on 29/2/2008, 12:14




CITAZIONE (ruttigan @ 29/2/2008, 11:20)
io uso l'omeopatia per curarmi il mal di gola da diversi anni e funziona, chè sia un placevo o no, meglio non mettere nello stomaco porcherie che fanno solo male .............e poi si sa' usare sempre farmaci tradizionali , va' a finire che non fanno + il loro effetto perchè il corpo è saturo.

Stodal?
<_< I farmaci tradizionali hanno gli effetti collaterali, l'effetto lo fanno, il corpo diventa più resistente a questi effetti.
Sono i virus che diventano più resistenti ai medicinali e quindi diventano più pericolosi.
 
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sd&m
view post Posted on 29/2/2008, 14:16




l'lsd è attivo nell'ordine del milionesimo di grammo... e solo lo 0.001% di quanto assunto riesce ad attraversare tutte le barriere ed arrivare al cervello... inoltre in meno di un'ora viene completamente espulso dal corpo, quindi prima che gli effetti psicoattivi abbiano inizio... a me sembra la prova della veridicità della teoria omeopatica
 
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Arammigu
view post Posted on 2/3/2008, 11:05




CITAZIONE (sd&m @ 29/2/2008, 14:16)
l'lsd è attivo nell'ordine del milionesimo di grammo... e solo lo 0.001% di quanto assunto riesce ad attraversare tutte le barriere ed arrivare al cervello... inoltre in meno di un'ora viene completamente espulso dal corpo, quindi prima che gli effetti psicoattivi abbiano inizio... a me sembra la prova della veridicità della teoria omeopatica

come riescono a dosarlo in quantità così minime su di un pezzetto di cartone?prima viene diluito in altri liquidi? :wacko: :)
 
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32 replies since 17/1/2007, 22:36   457 views
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