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Ammanco da 1 mln di € alla Caritas. Condannati don Rosso e don Licciardello, Con l'8 x 1000 avete fatto tanto per i preti di Albenga

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view post Posted on 16/9/2015, 20:52
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Dalla Caritas di Albenga alle tasche dei preti. Don Licciardello già condannato per appropriazione indebita

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Don Carmine Licciardello

www.ivg.it/2015/09/prete-indagato-p...-della-finanza/

Circonvenzione d’incapace, indagato l’ex vice parroco di Ceriale
Le Fiamme Gialle hanno eseguito nei confronti del parroco un sequestro preventivo di 70 mila euro, sottratti ad un'anziana

di Redazione - 16 settembre 2015 - 17:47

Ceriale. Avrebbe indotto una novantenne in stato di infermità o deficienza psichica, a compiere degli atti dai quali è derivato per lei un danno patrimoniale. Per questo motivo un sacerdote di 45 anni in servizio nell’imperiese è stato indagato per circonvenzione d’incapace dalla Procura della Repubblica di Savona. A finire sotto inchiesta Carmine Licciardello, originario di Acireale, ex viceparroco di Ceriale dopo essere stato ordinato sacerdote nel 2009. Era stato anche segretario dell’ex vicario monsignor Giorgio Brancaleoni. Attualmente è parroco di Dolcedo.
Il gip del tribunale di Savona Francesco Meloni ha disposto il sequestro preventivo di circa 70 mila euro, ovvero delle polizze assicurative. Sequestro che la guardia di finanza di Albenga ha eseguito stamane dopo aver perquisito da cima a fondo la canonica dove abita il sacerdote nell’Imperiese.
Qui hanno trovato e sequestrato documentazione bancaria, adesso al vaglio degli inquirenti. Le indagini delle fiamme gialle, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Savona Chiara Venturi, e iniziate all’inizio dell’estate, sono scaturite da una serie di operazioni bancarie e finanziarie “anomale” tra il prete quarantacinquenne ed una donna novantenne iniziate nel 2011.
Immediatamente sono state avviate indagini che hanno setacciato il passato della vittima che, attualmente, vive in una casa di riposo a Calizzano, in Val Bormida, e la vita dell’indagato negli anni in cui questi rivestiva l’incarico di parroco in una chiesa del ponente savonese: i finanzieri hanno analizzato nel dettaglio alcuni conti correnti ed investimenti finanziari, sentito testimoni ed acquisito documentazione clinico-sanitaria.
Le cartelle cliniche acquisite e la relazione prodotta da un esperto consulente tecnico, nominato dalla Procura della Repubblica, hanno rilevato delle patologie psico-fisiche nella donna anziana in relazione a gravi disturbi neuro-cognitivi e depressivi, tali da renderla “psicologicamente vulnerabile”.
Il prete indagato dalla Procura da oltre un anno è stato trasferito dall’Albenganese all’Imperiese. Ed è nella sua nuova canonica che le fiamme gialle hanno sequestrato materiale definito interessante. Sono stati sequestrati documenti relativi a delle polizze assicurative che erano a lui intestate. I finanzieri hanno scoperto che il sacerdote era riuscito a convincere la donna vittima della circonvenzione ad aprire un conto bancario cointestato da dove poi prelevava il denaro.
A mettere sulle tracce la finanza del comportamento anomalo del prete è stato l’amministratore di sostegno e ora si sono fatti vivi anche i parenti della vittima della circonvenzione che pretendono la restituzione del denaro.
Don Carmelo, dal marzo dell’anno scorso, aveva lasciato la parrocchia di Ceriale per prendere possesso della parrocchia di San Tommaso Apostolo di Dolcedo con una solenne cerimonia alla quale avevano voluto partecipare, oltre ai nuovi, anche i vecchi parrocchiani che ha dovuto lasciare a Ceriale. Alla cerimonia aveva partecipato anche la mamma Marianna Pavone, arrivata da Acireale per assistere all’ingresso del figlio. Don Rosario suo fratello che è priore del Santuario della Madonna dell’Arco a Napoli.

Edited by pincopallino2 - 29/1/2020, 23:27
 
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www.ilsecoloxix.it/p/savona/2015/09...nvenzione.shtml

SAVONA 16 settembre 2015
Prete indagato dalla Procura per circonvenzione d’incapace

Albenga (Savona) - Avrebbe indotto una novantenne in stato di infermità o deficienza psichica, a compiere degli atti dai quali le è derivato un danno patrimoniale. Per questo motivo un sacerdote di 45 anni in servizio nel ponente savonese è stato indagato per circonvenzione d’incapace dalla Procura della Repubblica di Savona. Il gip del tribunale di Savona Francesco Meloni ha disposto il sequestro preventivo di circa 70 mila euro in polizze assicurative. Sequestro che la guardia di finanza di Albenga ha eseguito stamane dopo aver perquisito da cima a fondo la canonica dove abita il sacerdote. Qui hanno trovato e sequestrato documentazione bancaria, adesso al vaglio degli inquirenti.

Le indagini delle Fiamme gialle, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Savona Chiara Venturi, sono scaturite da una serie di operazioni bancarie e finanziarie «anomale» tra il prete quarantacinquenne ed l’anziana, che, attualmente, vive in una casa di riposo. I finanzieri hanno analizzato nel dettaglio alcuni conti correnti ed investimenti finanziari, sentito testimoni ed acquisito documentazione clinico-sanitaria.

Le cartelle cliniche acquisite e la relazione prodotta da un esperto consulente tecnico, nominato dalla Procura della Repubblica, hanno rilevato patologie psico-fisiche nella donna anziana in relazione a gravi disturbi neuro-cognitivi e depressivi, tali da renderla «psicologicamente vulnerabile».

Il prete indagato da oltre un anno è stato trasferito dall’Albenganese all’Imperiese. Ed è nella sua nuova canonica che le Fiamme gialle hanno sequestrato materiale definito interessante. I finanzieri hanno scoperto che il sacerdote nel 2011 era riuscito a convincere la donna vittima della circonvenzione ad aprire un conto bancario cointestato da dove poi prelevava il denaro. A mettere sulle tracce la Finanza del comportamento anomalo del prete è stato l’amministratore di sostegno e ora si sono fatti vivi anche i parenti della vittima che pretendono la restituzione del denaro.

Edited by GalileoGalilei - 9/5/2018, 16:20
 
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http://www.ilnazionale.it/2015/10/26/leggi...di-albenga.html

RONACA | lunedì 26 ottobre 2015, 17:29

Da Don Licciardello alla Caritas, controlli della Guardia di Finanza alla Curia di Albenga


Controlli in atto nella Diocesi di Albenga e Imperia, questa mattina, ad opera della Guardia di Finanza. E' stato infatti notato un via vai di agenti nel centro storico nei pressi della Cattedrale e in Curia.

Tutto potrebbe, verosimilmente, aver avuto origine dalle indagini che hanno coinvolto Don Carmelo Licciardello (parroco di Dolcedo ed ex parroco di Ceriale) che secondo la Guardia di Finanza si sarebbe impossessato di 70 mila euro appartenenti ad un'anziana cerialese.

Lo scenario che si è aperto, però, pare essere ben più ampio e complesso rispetto a quanto emerso inizialmente.

All'attenzione delle Fiamme Gialle, soprattutto, la gestione del denaro contante non solo dell'anziana raggirata –accuse che durante gli interrogatori più volte Don Licciardello ha smentito dichiarando che la donna era a conoscenza di tutti i movimenti e acconsentiva alle spese effettuate dal parroco per l'acquisto in particolare di mobili antichi e tuniche particolarmente pregiate - ma anche di altro denaro contante all'interno della Diocesi.

I controlli pare possano riguardare, in particolare, la gestione del denaro contante della Caritas di Albenga tenuta in parte anche con la collaborazione di Licciardello.

Ampi gli scenari sui quali, dunque, si indirizzerebbero le indagini della Guardia di Finanza di Albenga che avrebbe messo mano ai libri contabili e ai conti della Diocesi di Albenga e Imperia per fare chiarezza su alcuni aspetti ancora da accertare.
 
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view post Posted on 27/10/2015, 09:38
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http://www.lastampa.it/2015/10/27/edizioni...JSI/pagina.html

Blitz della Finanza alla Caritas, si apre il caso adozioni a distanza
Nella casa di don Licciardello, ora a Dolcedo, ricevute di pagamento sospette

Il Centro di ascolto della Caritas di Albenga e don Carmelo Licciardello ora parroco a Dolcedo


newsletter
27/10/2015
GIOVANNI CIOLINA
SAVONA
Blitz della procura ieri mattina negli uffici della Caritas diocesana di Albenga. Gli uomini della polizia giudiziaria, coordinati dal sostituto procuratore della repubblica Chiara Venturi, si sono presentati al responsabile della struttura, monsignor Borghetti, per accedere ai conti ed ai movimenti di denaro che sarebbero stati messi in atto da Carmelo Licciardello,l’ex vice parroco di Ceriale e da qualche mese trasferito alla parrocchia di San Tommaso a Dolcedo.
Il giovane prete siciliano, nominato nel 2009, è al centro di un’inchiesta per una presunta circonvenzione d’incapace di un’anziana parrocchiana cerialese e proprio da quell’attività d’indagine la procura avrebbe avviato un secondo filone. Nel corso delle perquisizioni effettuate a metà settembre dalla guardia di finanza nella parrocchia del paese dell’imperiese e nell’abitazione del parroco le fiamme gialle hanno recuperato del carteggio e dei foglietti di appunti scritti dal sacerdote e riguardanti somme di denaro.
Sarebbe stato lo stesso don Carmelo, nel corso dell’interrogatorio della scorsa settimana davanti al pm Venturi a chiarire che si sarebbe trattato di somme incassate dai parrocchiani e versati sui conti della diocesi per le adozioni a distanza.
Ed è proprio per quella ragione, per ottenere un risconto alle parole di Licciardello, che ieri mattina gli inquirenti si sono presentati in via vescovado ad Albenga. Ovviamente l’esito del blitz è rimasto coperto dal massimo riserbo investigativo, ma il sospetto della finanza e del sostituto procuratore è che parte di quei denari possa non essere finito nei conti della chiesa ingauna.
Si tratta di una vicenda estremamente delicata - che fa seguito a quella dei soldi inviati dai parrocchiani di Sant’Ambrogio a Loano in aiuto a due vittime delle truffe delle multiproprietà di Tenerife - e che coinvolge direttamente la Caritas, anche se estrenea ad ogni possibile accusa.
Al momento non risultano nomi iscritti nel registro degli indagati per questo secondo filone di indagine anche se il lavoro sarebbe solamente ai primi passi. Il materiale sequestrato nell’abitazione di don Licciardello è stato infatti considerato interessante e soprattutto meritorio di approfondimento. Tra gli appunti sarebbero stati ritrovati dei biglietti con indicato somme di denaro ricevute a prestito da don Carmelo e sui quali è stato deciso di andare a fondo.
 
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view post Posted on 10/2/2016, 21:06
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http://www.ansa.it/liguria/notizie/2016/02...11ab51b664.html

Ammanchi in diocesi: per prete anche circonvenzione incapace
(v. 'Ammanchi in diocesi Albenga-Imperia...' delle 13.56)

ANSA) - SAVONA, 10 FEB - A don Licciardello, uno dei due sacerdoti indagati per degli ammanchi in diocesi di Albenga-Imperia, la Guardia di finanza ha anche notificato l'avviso di conclusione indagini, emesso dalla Procura di Savona, per circonvenzione d'incapace e appropriazione indebita.
Secondo l'accusa, il sacerdote, avrebbe approfittato di una donna anziana in stato di infermità o deficienza psichica a compiere lasciti che hanno portato profitto al sacerdote e un danno patrimoniale alla donna. Per questi fatti le Fiamme Gialle avevano proceduto, nel settembre 2015, al sequestro preventivo di alcune polizze assicurative per un importo complessivo di circa 70.000 euro. (ANSA).
 
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view post Posted on 11/2/2016, 16:28
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www.ilsecoloxix.it/p/imperia/2016/0...niziative.shtml

Rubati i fondi per le iniziative benefiche
indagati due sacerdoti della Diocesi

Monsignor Patrizio Benvenuti Truffa immobiliare da 30 milioni, arrestato ex cappellano di Chiavari Monsignor Patrizio Benvenuti Truffa immobiliare da 30 milioni, arrestato ex cappellano di Chiavari
Albenga (Savona) - Per verificare ammanchi nelle casse della diocesi di Albenga-Imperia, la Guardia di finanza ha compiuto perquisizioni in Liguria e in Piemonte e in particolare negli uffici della Caritas Diocesana di Albenga, in associazioni collegate e nelle abitazioni di indagati. Nell’hinterland torinese sono state compiute perquisizioni in associazioni che si occupano di adozioni a distanza.

L’attività di indagine rientra nell’inchiesta sulla Caritas di Albenga che coinvolge il Direttore pro-tempore don Renato Rosso e l’ex vice-parroco di Ceriale don Carmelo Licciardello. Le indagini coordinate dalla Procura di Savona hanno consentito alla Guardia di Finanza di accertare l’esistenza di un sistema illecito attraverso il quale un milione e 200 mila euro sarebbe stato sottratto dai fondi della diocesi, soldi destinati a iniziative benefiche, tra cui cospicue somme raccolte per le adozioni a distanza nonchè contributi erogati da Enti pubblici per la realizzazione di progetti sociali.

A don Licciardello, la Guardia di finanza ha anche notificato l’avviso di conclusione indagini, emesso dalla Procura di Savona, per circonvenzione d’incapace e appropriazione indebita. Secondo l’accusa, il sacerdote, avrebbe approfittato di una donna anziana in stato di infermità o deficienza psichica a compiere lasciti che hanno portato profitto al sacerdote e un danno patrimoniale alla donna. Per questi fatti le Fiamme Gialle avevano proceduto, nel settembre 2015, al sequestro preventivo di alcune polizze assicurative per un importo complessivo di circa 70.000 euro.

Altra inchiesta ma sempre con il coinvolgimento di un prelato e a “base di truffa” è quella in cui è coinvolto l’ex Cappellano Militare della Scuola di Telecomunicazioni delle Forze Armate gestita dalla Marina Militare a Chiavari. La Guardia di finanza di Bolzano ha arrestato monsignor Patrizio Benvenuti. Il prelato è accusato di una truffa da 30 milioni di euro ai danni di quasi 300 persone, prevalentemente residenti all’estero, per lo più in età avanzata (video).

Edited by GalileoGalilei - 9/5/2018, 16:07
 
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view post Posted on 27/2/2016, 10:59
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www.ilsecoloxix.it/p/savona/2016/02...ascoltati.shtml

SAVONA 26 febbraio 2016
Fondi Caritas rubati, monsignor Oliveri e il vescovo Borghetti ascoltati in Procura

Newsletter Il Secolo XIX

ARTICOLI CORRELATI
La diocesi di Albenga - Imperia Rubati i fondi per le iniziative benefiche indagati due sacerdoti della Diocesi
Albenga (Savona) - Monsignor Mario Oliveri e il vescovo ausiliario Borghetti sono entrati questa mattina a Palazzo di Giustizia per essere ascoltati come persone informate sui fatti nell’inchiesta sulla Caritas di Albenga che coinvolge il Direttore pro-tempore don Renato Rosso e l’ex vice-parroco di Ceriale don Carmelo Licciardello.

Le indagini coordinate dalla Procura di Savona hanno consentito alla Guardia di Finanza di accertare l’esistenza di un sistema illecito attraverso il quale un milione e 200 mila euro sarebbe stato sottratto dai fondi della diocesi, soldi destinati a iniziative benefiche, tra cui cospicue somme raccolte per le adozioni a distanza nonchè contributi erogati da Enti pubblici per la realizzazione di progetti sociali.

A don Licciardello, la Guardia di finanza ha anche notificato l’avviso di conclusione indagini, emesso dalla Procura di Savona, per circonvenzione d’incapace e appropriazione indebita. Secondo l’accusa, il sacerdote, avrebbe approfittato di una donna anziana in stato di infermità o deficienza psichica a compiere lasciti che hanno portato profitto al sacerdote e un danno patrimoniale alla donna.
 
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http://www.ivg.it/2016/06/chiusa-linchiest...-la-segretaria/

Chiusa l’inchiesta sulla Caritas, chiesto il rinvio a giudizio di don Rosso, don Licciardello e la segretaria
Solo in parte è stata trovata traccia dei soldi intascati dai tre indagati nell'indagine della guardia di finanza coordinata dal pm Chiara Venturi

di Giò Barbera - 10 giugno 2016 - 20:44 Commenta Stampa Invia notizia
Più informazioni sucaritas diocesana albenga imperiaguardia di finanzaprocura della repubblica di savona chiara venturidon carmelo licciardellodon renato rosso albenga
finanza albenga
Albenga. La Procura della Repubblica ha chiesto il rinvio a giudizio di due sacerdoti e la facente funzioni di segretaria della Caritas per un’inchiesta condotta dalla guardia di finanza di Albenga.
Un fiume di soldi per adozioni a distanza fantasma che erano destinati invece all’associazione Rishilpi di Pinerolo, quindi per ristrutturazioni di immobili con finanziamenti ottenuti dalla Regione Liguria, ma anche da associazioni. Un tesoro che sfiora quasi i 2 milioni di euro.
Flussi di denaro investiti in operazioni personali o per avviare laboratori artigianali che la finanza ha ricostruito indagando su il direttore pro-tempore don Renato Rosso (ora in una casa di riposo ad Andora nd) e l’ex vice-parroco di Ceriale don Carmelo Licciardello ora a Dolcedo, quindi su Antonella Bellissimo, presidentessa del centro di ascolto. Un supplemento di indagine è ancora in corso e sono attesi ulteriori sviluppi.
Alla Caritas don Rosso e Antonella Bellissimo avrebbero sottratto un milione e 100 mila euro effettuando più prelievi per volta in banca, per le adozioni a distanza sono indagati don Rosso e don Licciardello. Si parla di somme attorno agli 80 mila euro, per la malversazione di denaro e distrazione di beni pubblici nei confronti della Regione Liguria è indagato don Rosso. Avrebbe ottenuto 32 mila euro per acquistare un furgone per aiutare i bisognosi cosa mai avvenuta (altri 8 mila sono stati bloccati ndr), ma dalla stessa Regione avrebbe ottenuto 180 mila per la ristrutturazione e gestione del complesso di Sant’Agostino di Loano.
Stessa operazione che avrebbe coinvolto anche un’associazione “Colour your life”, presieduta dall’ex manager Ferrero, William Salice, truffata per almeno 250 mila euro. Altri soldi li avrebbe per l’acquisto di attrezzatura per la panificazione e da falegnameria, anche questa mai usata.
Ora sarà il giudice a decidere se accogliere o meno la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pm Chiara Venturi anche sulla base della documentazione raccolta dalle fiamme gialle albenganesi che più volte hanno effettuato perquisizioni domiciliari e alla Caritas di Albenga.
 
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sabato 7 gennaio 2017
Savona - Il " buco " nei conti della Caritas: in tre alla sbarra, le accuse sono di appropriazione indebita aggravata, malversazione e truffa. Martedì nell'udienza davanti Gup Picozzi, sfileranno don Luciano Rosso prete a Loano ed ex Direttore della caritas diocesana di Imperia e Albenga, don Carmelo Licciardello parroco a Dolcedo ex di Ceriale e Antonella Bellissimo persona di fiducia della struttura vescovile e presidentessa attualmente del Centro d' Ascolto



Da www.ilSecoloxix.it del 07 Gennaio 2017
Pubblicato da Fabio Lucchini a 20:22

Savona%2B-%2BBuco%2Bnei%2Bconti%2BCaritas%252C%2Bin%2Btre%2Balla%2Bsbarra%252C%2Bl%2527accusa%2Bdi%2Bappropriazione%2Bindebita%2Baggravata%252C%2Bmalversazione%2Be%2Btruffa.%2BMarted%25C3%25AC%2Budienza%2Bdal%2BGup%2BPicozzi%2B-%2B%2B07-01-2017%2B08-51-15
 
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www.sanremonews.it/2017/01/17/leggi...cciardello.html

RONACA | martedì 17 gennaio 2017, 17:02

Rinvio a giudizio in tribunale a Savona per il parroco di Dolcedo don Carmelo Licciardello

Nell'ambito di questa indagine la diocesi di Albenga e Imperia, guidata dal vescovo Guglielmo Borghetti, si costituirà parte civile.


Andranno a giudizio presso il Tribunale di Savona don Renato Rosso, direttore pro-tempore, don Carmelo Licciardello, ex vice-parroco di Ceriale ed ora a Dolcedo, Antonella Bellissimo, presidente del centro di ascolto diocesano, questo quanto disposto dal Procuratore della Repubblica di Savona Chiara Venturi.

Il rinvio a giudizio è stato emesso per appropriazione indebita di quasi 80 mila euro incassati dai fedeli per le Adozioni a distanza e mai destinati a tale scopo; appropriazione indebita di circa 1 milione e 100 mila euro, sottratti dalle casse della Caritas diocesana attraverso prelevamenti in contanti per ingenti quantità e operazioni economico-finanziarie; malversazione di fondi pubblici per 32 mila euro erogati dalla Regione Liguria per un'iniziativa benefica e distratti dagli indagati; truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, per un importo di 170 mila euro erogati dalla Regione Liguria, nell'ambito di un progetto destinato ai giovani con la Fondazione Color Your Life, destinati alla ristrutturazione del chiostro di Sant'Agostino a Loano.



Nell'ambito di questa indagine la diocesi di Albenga e Imperia, guidata dal vescovo Guglielmo Borghetti, si costituirà parte civile.

Edited by GalileoGalilei - 9/5/2018, 16:08
 
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www.savonanews.it/2017/04/27/sommar...processo-1.html

CRONACA | giovedì 27 aprile 2017, 16:10

Circonvenzione di incapace: stamane prima udienza del processo a Don Licciardello

L'ex parroco di Ceriale è accusato di avere raggirato una donna anziana

Durante l'udienza di oggi, tenutasi alla presenza del PM Chiara Venturi e dell'Avv. Aschero per la difesa, sono stati ascoltati i primi testimoni tra cui la Polizia Giudiziaria che ha svolto le indagini: il Capitano Cocola e il suo collaboratore Maresciallo Palmas.

In particolare il fatto che ha determinato gli accertamenti e, poi il procedimento riguarderebbe Don Carmelo Licciardello, 45enne ex viceparroco di Ceriale trasferitosi poi in provincia di Imperia il quale avrebbe raggirato una donna anziana (vedi articolo QUI).

Secondo quanto ricostruito dall'accusa, infatti, pare che l'ultranovantenne dopo aver ricevuto in eredità, da un cugino che con lei conviveva e al quale era molto legata, una ingente somma di denaro, si fosse affidata completamente all'unico punto di riferimento che continuava a rimanerle: il giovane prete. Ed è stato proprio don Carmelo che invece, approfittandosi della sua buona fede, l'ha convinta, dopo poco dal tragico lutto, ad aprire un conto cointestato presso una banca locale.



A questo punto sono iniziati i movimenti sospetti nei conti e,da accertamenti della Guardia di Finanza, si è verificato che alla donna erano stati sottratti circa 70 mila euro, senza conteggiare il movimento in denaro contante difficile da tracciare. Proprio questi movimenti bancari hanno messo in allerta le Forze dell'Ordine e, a seguito di un accertamento medico legale dal quale la novantenne è risultata incapace di intendere e volere, è scattata l'accusa nei confronti del prete ed il sequestro preventivo emesso dal GIP di Savona Francesco Meloni dei 70 mila euro sottratti alla vittima.



Naturalmente il procedimento penale proseguirà al fine di accertare la realtà dei fatti ( l'intervista rilasciata da Don Licciardello su questa questione: leggi articolo QUI).

Edited by GalileoGalilei - 9/5/2018, 16:08
 
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view post Posted on 9/5/2018, 15:18
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http://www.riviera24.it/2018/05/il-parroco...ato-una-284574/
Il parroco di Dolcedo condannato per appropriazione indebita: a Ceriale aveva raggirato un’anziana per quasi 100.000 euro
Don Licciardello è stato condannato dal Tribunale di Savona

di Olivia Stevanin - 09 maggio 2018 Commenta Stampa Invia notizia
Più informazioni suappropriazione indebita carmine licciardello dolcedo
carmine licciardello
Savona. Non una circonvenzione d’incapace, ma un caso di appropriazione indebita. E’ questa la conclusione alla quale è arrivata il giudice Laura De Dominicis che questa mattina ha condannato Don Carmine Licciardello, sacerdote a Dolcedo, a due anni di reclusione e 300 euro di multa per il reato meno grave che era stato ipotizzato dall’accusa.

Inizialmente, infatti, la Procura di Savona aveva contestato a Don Licciardello l’accusa di circonvenzione d’incapace, ma durante la discussione di questa mattina il pm Chiara Venturi ha chiesto che, in subordine (qualora il tribunale non ritenesse che sussistesse quel reato), fosse condannato per appropriazione indebita.

Il parroco doveva rispondere dell’accusa di aver, tra il marzo 2011 e il luglio 2015 a Ceriale, raggirato una parrocchiana nata nel 1920 aprendo un conto cointestato dove la donna aveva poi versato 94 mila euro.

Parte del denaro (circa 70 mila euro), secondo la tesi del pm Chiara Venturi, era stata utilizzata per sottoscrivere due polizze assicurative in favore del sacerdote. Altri 16 mila euro invece sarebbero stati usati dall’allora parroco di Ceriale per acquisti personali (tra cui un’auto e dei mobili). Considerando che per gli inquirenti l’anziana era affetta da demenza senile, era scattata l’accusa di circonvenzione d’incapace.

Contestazione che Don Licciardello ha sempre respinto con decisione spiegando che tutte quelle operazioni avevano il benestare della signora che sarebbe stata pienamente cosciente di quanto faceva. Secondo la difesa (il parroco era assistito dall’avvocato Graziano Aschero), infatti, l’anziana non voleva che i suoi soldi finissero ai suoi parenti e per questo si era rivolta a Don Carmelo. A quel punto – come ha ribadito questa mattina in aula il legale del sacerdote – la presunta vittima e il parroco si erano rivolti alla banca che gli aveva consigliato di aprire il conto cointestato e di sottoscrivere le polizze. Per quanto riguarda le spese effettuate coi soldi dell’anziana sarebbero state tutte concordate e non fatte ad insaputa della signora.

Dopo la lettura della sentenza (per i motivi bisognerà attendere 90 giorni) il legale dell’imputato ha annunciato che sicuramente la impugnerà in corte d’appello. Don Licciardello è stato anche condannato al pagamento di un risarcimento danni da 100 mila euro nei confronti dell’anziana che era parte civile nel processo attraverso il suo tutore legale. Inoltre il giudice ha confermato anche il sequestro conservativo dei conti correnti e dei fondi che erano già in sequestro preventivo.
 
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Oltre 1 mln di € per le adozioni a distanza scomparsi. Con l'8 x 1000 avete fatto tanto

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Don Licciardello

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Mercoledi , 27 Giugno 2018
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Il parroco di Dolcedo alla sbarra per appropriazione indebita, rischia 2 anni e 8 mesi foto
I fatti risalgono al periodo in cui era a Ceriale e collaborava con la Caritas

di Renzo Balbo - 27 giugno 2018 Commenta Stampa Invia notizia
Più informazioni sualla sbarraappropriazione indebitadiocesi di imperia-albengaparrocchia don licciardello dolcedo
carmine licciardello
Dolcedo. Al termine di una lunga e delicata indagine iniziata due anni e mezzo fa, oggi sono arrivate le richieste di pena per due sacerdoti che ai tempi operavano nell’ambito della diocesi di Imperia-Albenga.

Nei guai sono finiti don Renato Rosso, ex direttore della Caritas dal 2005 al 2012, e don Carmelo Licciardello al tempo parroco di Ceriale e attualmente parroco di Dolcedo: per loro l’accusa è di appropriazione indebita, malversazione ai danni dello Stato e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche per don Renato, e di concorso in appropriazione indebita di soldi destinati ad una onlus per le adozioni a distanza.

A fronte di questi reati, il pm Chiara Venturi ha chiesto una condanna di 4 anni per don Rosso e di 2 anni e otto mesi oltre a 700euro di multa per don Licciardello.

Gli ammanchi e sottrazioni ammontano, secondo l’accusa, a 78.000 euro in nove anni per le adozioni a distanza, ma soprattutto si parla di quasi un milione di euro prelevati da cinque conti della Caritas con operazioni ordinate da don Renato Rosso che si sarebbe anche trattenuto altri 32mila euro che erano stati messi a disposizione dalla Regione Liguria per l’acquisto di un camper mai comprato.

I sospetti su di lui riguardano anche le somme ricevute per lavori in un chiostro a Loano con rendiconti gonfiati o adattati e comunque non corrispondenti alla realtà delle spese sostenute effettivamente. Lunedì dopo gli interventi degli avvocati difensori, potrebbe arrivare la sentenza di primo grado.
 
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view post Posted on 5/7/2018, 03:35

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Ammanco da 1 mln di € alla Caritas. Condannati don Rosso e don Licciardello



Don Licciardello

www.lastampa.it/2018/07/04/savona/c...lxK/pagina.html

Caritas di Albenga: condannati ex direttore e don Carmelo Licciardello, assolta Antonella Bellissimo
Il processo si è concluso questa mattina in tribunale


Pubblicato il 04/07/2018
SAVONA
Un anno e dieci mesi e 700 euro di multa (pena sospesa) per don Licciardello. Tre anni e otto mesi per don Renato Rosso. Assolta Antonella Bellissimo. Si è concluso così il processo per la vicenda degli ammanchi nei conti della Caritas di Albenga. Il pm Chiara Venturi nella scorsa udienza aveva chiesto una condanna a 4 anni di reclusione per don Renato Rosso e a due anni e otto mesi di reclusione e 700 euro di multa per don Carmelo Licciardello, accusati di concorso in appropriazione indebita e, solo il primo, anche di malversazione ai danni dello Stato (per un contributo da 32 mila euro incassato dalla Regione per l’acquisto di un camper per assistere i bisognosi che non è stato mai comprato) e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (in relazione al finanziamento ottenuto per la ristrutturazione del chiostro di Sant’Agostino a Loano).



Don Rosso era rimasto coinvolto nell’inchiesta della guardia di Finanza in qualità di direttore della Caritas dal 2005 al 2012, Don Licciardello come parroco di Ceriale (oggi è a Dolcedo) in relazione al filone investigativo sull’appropriazione indebita, insieme all’altro sacerdote, di 78 mila euro versati dai fedeli e destinati alla Onlus Rishilpi per le adozioni a distanza. Infine, Antonella Bellissimo, come segretaria della Caritas, con l’ipotesi di accusa di concorso in appropriazione indebita insieme a don Rosso di soldi della Caritas e della Diocesi di Albenga-Imperia (circa 1 milione di euro) prelevati anno dopo anno da 5 conti. Accusa per lo stesso l pm era imputabile al sacerdote, ma non alla segretaria che si sarebbe limitata a fare i prelievi su disposizione di don Rosso (circostanza confermata dall’imputato in aula).
 
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