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L'estinzione dei Salesiani, Chiudono una dietro l'altra le case di indottrinamento dei successori di don Bosco

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pincopallino2
view post Posted on 2/5/2018, 09:32 by: pincopallino2

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www.exallievipuglia.it/corigliano/i-salesiani/

Dal 04.08.2008 la Comunità SDB di Corigliano d’Otranto è
giuridicamente soppressa. I Salesiani indicati dopo tale data,
appartengono alla Comunità di Lecce.


www.exallievipuglia.it/corigliano/la-casa-salesiana/
L’Opera Salesiana di Corigliano d’Otranto fu inaugurata il
16 novembre 1901: è stata la prima casa salesiana in
terra di Puglia.
La prima comunità di Salesiani composta dal Direttore
Don Giovanni Battista Martina, agronomo, dal Chierico
Francesco Sonetti, agronomo anch’egli, dal Geometra
Giuseppe Ricrei e da Pietro Donato, contadino, era
arrivata in treno il 21 ottobre 1901 alle ore 16.30. L’opera,
composta dalla casa e da un’azienda agricola di 23 ettari,
era stata donata dal Barone Nicola Comi.

Fin dall’inizio cominciò a funzionare un Oratorio. Fu
inaugurato nel 1901, nell’anno stesso dell’apertura della
Casa. All’inizio gli oratoriani furono solo 30, ma il loro
numero andò aumentando sempre più. Il Direttore
dell’Oratorio, i preti, gli assistenti e i coadiutori erano
sempre prodighi di qualche caramella, di buoni consigli,
di “paroline nell’orecchio”, di “castighi” (se meritati);
nell’ampio cortile in terra battuta si giocava a pallone, si
girava sul passo
2/5/2018 La Casa Salesiana – Exallievi ed Exallieve di Don Bosco
www.exallievipuglia.it/corigliano/la-casa-salesiana/ 3/7
classe. Nel 1920 fu istituita la Scuola Agraria “Nicola
Comi” trasformatasi, poi, nel 1939-1940 in Scuola di
avviamento tipo agrario e in Scuola Media nell’anno
scolastico 1962-1963. Questa fu soppressa nel 1971 con
l’istituzione della Scuola Media pubblica.
Frequentavano la scuola sia alunni interni che esterni. I
giovani terminavano gli studi molto preparati e trovavano
facile inserimento nel mondo del lavoro.
Ma l’attività preminente dell’Opera fu l’azienda agricola e
l’internato. La casa accoglieva ragazzi provenienti da tutta
la provincia e dava loro ospitalità e una sana formazione
umana e religiosa. Il numero degli interni andò
aumentando sempre più e raggiunse i picchi nei periodi
immediatamente successivi ai due conäitti mondiali che
resero orfani molti ragazzi e resero più precarie le
condizioni di molte famiglie. Negli anni ’60 gli interni
erano circa 160 e si ritenne opportuno un ampliamento
della casa con la costruzione dell’ediãcio a sud-ovest
della vecchia casa. Funzionava anche un semiconvitto per
i coriglianesi che frequentavano la scuola.
L’azienda agricola, comprendente 23 ettari di terreno,
venne dissodata e divenne presto campo sperimentale
per la coltivazione di agrumi, cereali, frutti vari; per
ovviare all’atavica mancanza di acqua, tra la difãdenza e
la curiosità dei contadini locali, venne scavato un pozzo
artesiano (1927) dal quale era possibile attingere acqua
in abbondanza. Questo incrementò notevolmente la
produzione ortofrutticola e di bovini.
Il periodo di maggiore äoridezza per l’Opera coincide con
gli anni ’50, ’60, ’70. In quegli anni l’azienda meritò
diversi diplomi e medaglie da parte dell’Ispettorato
Agrario Provinciale di Lecce e dell’Associazione
Provinciale Allevatori di Lecce.
Animatore di questa frenetica attività in campo agricolo
era il Coadiutore Antonio Valle, perito agrario,
sperimentatore e studioso. Egli, nei ventuno lunghi anni
della sua pernanenza a Corigliano, seppe dare un impulso
notevole allo sviluppo dell’azienda con le sue riforme nel
campo dell’agricoltura e nell’allevamento del bestiame
bovino, ovino, suino e avicolo. Ne traeva vantaggio tutta
la comunità coriglianese che poteva acquistare
direttamente e a buon mercato agrumi, ortaggi, polli,
galline, uova fresche, latte, ricotta, formaggio…
Nella coltivazione della terra veniva privilegiata la
coltivazione del tabacco, considerata ad alto rendimento.
Venne anche istituita una fabbrica per la lavorazione del
tabacco a foglia; lì, ãno al 1971, quando l’attività della
fabbrica fu soppressa, hanno trovato lavoro molte operaie
di Corigliano.
I cambiamenti sopravvenuti nella realtà italiana nella
seconda metà degli anni ’70, con il processo di
industrializzazione e la conseguente riduzione del
rendimento fondiario, hanno determinato la crisi
economica dell’azienda agricola e della casa di
Corigliano.
Si facevano sentire le conseguenze della chiusura della
scuola. Infatti, gli allievi con le esercitazioni agrarie (di
innesto, di pulitura delle piante, di preparazione del
terreno, di raccolta delle olive o del tabacco ecc.) davano
un valido contributo alla conduzione dell’azienda.
Senza di questi, i costi di gestione salirono
vertiginosamente per l’assunzione di molti salariati; ci
furono, inoltre, alcune vertenze sindacali.
Queste circostanze, unite alla diminuzione sempre
crescente di interni dovuta alle migliorate condizioni
economiche delle famiglie, hanno acutizzato, per tutta
l’Opera, la profonda crisi che, dagli anni ’80, è continuata
ãno ai nostri giorni. A migliorare la situazione non è
bastata la riduzione dell’azienda con la cessione al
Comune di una vasta area per la costruzione di abitazioni
di edilizia economica e popolare (zona 167) e per
l’ediãcazione del Palazzetto dello sport. Né ha avuto
miglior fortuna l’esperienza dei corsi professionali iniziata
dall’allora direttore Don Vittorio Lacenere.
Oggi l’internato è stato sostituito dalla Comunità
Famiglia San Domenico Savio che può ospitare ãno a 10
ragazzi; l’azienda è stata data in afãtto ad una s.r.l.
Corigliano considera i Salesiani parte integrante del suo
tessuto sociale e lo ha dimostrato concedendo la
cittadinanza onoraria a Don Ernesto Presta e a Don
Giorgio Micaletto in rappresentanza di tutti i Salesiani
passati per Corigliano. Nel 2001, nell’ambito dei
festeggiamenti per il centenario dell’Opera, è stata
concessa la cittadinanza onoraria anche al Rettor
Maggiore, Don Juan Edmundo Vecchi, in segno di
riconoscimento per quanto i Salesiani hanno fatto in
Corigliano. (In quella circostanza ha ritirato il diploma il
Vicario del Rettor Maggiore Don Luc Van Looy)

http://www.donboscoalsud.it/casesalesiane/...-d-otranto.aspx
CORIGLIANO D'OTRANTO

Oratorio Centro Giovanile – Comunità famiglia per minori – Chiesa pubblica – Cappellania FMA – Comunità di accoglienza giovani in difficoltà (Emmaus 3)

Corigliano D'Otranto


Cenni storici
I salesiani sono arrivati a Corigliano nel 1901. La loro presenza nel territorio si è concretizzata in attività formative e produttive, inizialmente nell'azienda agricola e scuola agraria e in seguito nella scuola media, nell'accoglienza di ragazzi bisognosi e nell'Oratorio. Dagli anni settanta la loro opera si è precisata nell'accoglienza di minori in gravi difficoltà personali e familiari e nell'animazione dei ragazzi e giovani del paese attraverso l'Oratorio e l'SCS-CNOS Centro Giovanile Salesiano. L'Oratorio di Corigliano, effettua la sua azione di animazione in due strutture ben organizzate, Istituto Salesiano e Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, coinvolgendo con le sue iniziative la maggior parte dei ragazzi e dei giovani del paese.



Attivita e servizio apostolico
L'ASSOCIAZIONE Centro Promozionale Lavoro si propone come luogo di ascolto e di accoglienza dove le valenze umane e relazionali dei problemi, dei, bisogni, e dei, progetti del giovane vestono primaria importanza. Si tenderà ad instaurare con il giovane un rapporto di fiducia continuativo e costante nella consapevolezza che al primo posto si pone la persona e quindi i suoi problemi. L'Associazione cerca di dare una risposta a questi interrogativi: Quali sono i maggiori ostacoli all'integrazione nel mercato del lavoro? Come e possibile influenzare positivamente i processi dell'integrazione sociale a lungo termine insieme ad una partecipazione e alla vita economica. Quale potrebbe essere il molo delle imprese in questa situazione? In quest'ottica l'Associazione: sostiene giovani nella delicata transizione dalla scuola alla formazione lavorativa a sociale attiva politiche occupazionali per facilitare l'inserimento dei giovani nel marcato dal lavoro, è, in generale punto, di riferimento informativo a progettuale per l'utenza globale del mondo del lavoro: giovani (particolare attenzione sarà rivolta alle "fasce deboli), enti pubblici e privati, imprese, istituzioni scolastiche enti di formazione. I destinatari dell'Associazione Centro Promozione Lavoro sono: giovani in cerca di prima occupazione, giovani disoccupati adolescenti che frequentano l'Oratorio e i soci del SCS-CNOS CENTRO GIOVANILE utenza globale del mondo del lavoro: enti pubblici e privati imprese, istituzioni scolastiche, enti di formazione E' attivo anche anche un sito di servizio e di orientamento riguardo finanziamenti europei, problematiche sociali ed economiche europee, offerte di lavoro all'indirizzo:www.antennagiovani.anet.it e-mail: [email protected] COMUNITA' FAMIGLIA DI ACCOGLIENZA PER MINORI Nella Comunità Famiglia di Accoglienza vengono ospitati, in un contesto organizzativo ispirato al clima familiare, minori allontanati temporaneamente dalla famiglia per provvedimento dei Tribunale dei Minorenni o inviati dai Servizi Sociali dei Comuni e dalle famiglie. In essa si presta attenzione ai minori che, per gravi motivi di trascuratezza educativa da parto della famiglia di origine, vivono abbandonati a se stessi o in grave pericolo di devianza. Si mira, inoltre, al recupero dei rapporto familiare onde favorire il reinserimento in famiglia attraverso il mantenimento di contatti frequenti ed efficaci tra il minore e i suoi parenti. Sono costantemente programmate iniziative atte a prevenire guasti nella personalità del minore, tra cui: cura di un'ordinata frequenza scolastica presso le suole medie statali inferiori e superiori, attività di sostegno organizzato da volontari o personale qualificato; attività sperimentali di animazione a cura di operatori della locale USL e da docenti, finalizzate al miglior apprendimento scolastico laboratori di animazione per attività tecniche, musicali, culturali o teatrali, con esporti o istruttori gite turistiche e di istruzione lavori di gruppo con la guida di operatori o l'utilizzazione di sussidi grafici, audiovisivi o informatici, attività sportive e ricreative Ci si avvale di una équipe composta da assistente sociale, psicologo, sociologo, medico e operatori qualificati per la predisposizione del progetto educativo comunitario o personalizzato, in stretto collegamento con l'autorità scolastica per interventi atti a risolvere particolari problemi e/o aspetti.



Edited by pincopallino2 - 2/5/2018, 11:43
 
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