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I matrimoni lesbo e gay della chiesa cattolica ecumenica. Diocesi contro la concorrenza, Una confessione che strappa sempre più fedeli a quella cattolica

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view post Posted on 19/7/2014, 06:12
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Una confessione che strappa sempre più fedeli a quella cattolica

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www.ilmeridianonews.it/2014/07/leil...o-e-solo-amore/

Lei&Lei, coppia lesbo di Napoli Nord si sposa dal prete. Don Rosario: “E’ solo amore”

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di Sandra Speranza 18 luglio 2014 - 5:07 pm


Boom di matrimoni gay a Giugliano e dintorni. Ragazzi omosex da Padre Rosario Ferrara per sposarsi secondo il rito ecumenico. Ed è subito polemica. GUARDA LA FOTOGALLERY
HINTERLAND - Essere una coppia gay non è semplice. Lo sanno bene due giovani ragazze omosessuali di un paese di Napoli Nord che, il prossimo 27 luglio, celebreranno la loro unione davanti alle loro famiglie sotto la benedizione di Padre Rosario Ferrara. Julia e la sua compagna, 33 e 28 anni, si sono conosciute ed innamorate per caso 6 anni fa, convivono da tempo e vivono liberamente la loro storia. Un amore rafforzato dalla nascita di un bambino voluto sin dall’inizio, che ha reso ancora più bella e perfetta la loro unione.

Un unione senza valore legale, certo. Ma loro hanno deciso di far benedire il legame come “promessa di matrimonio, in attesa della legalizzazione delle nozze tra omosessuali” spiega Julia. “Sono napoletana e voglio sposarmi qui. Non voglio andare negli altri paesi per farlo, manca poco e sarà una realtà anche in Italia quella del matrimonio gay - aggiunge speranzosa - Non ho comunque bisogno dell’autorizzazione dello Stato per amare la mia compagna. Padre Rosario con la sua benedizione completerà il noi che abbiamo costruito in questi anni io e la mia famiglia, non m’iteressa degli altri”.

prete gay4Entrambe cattoliche, tramite amicizie in comune, hanno conosciuto Padre Rosario. Un sacerdote 35enne di Quarto, appartenente ad una realtà ecclesiale progressista, la chiesa Cattolica Ecumenica, che nasce da quella romana, ma che si differenzia da questa per l’apertura mentale e la radicale applicazione del Vangelo. Reduce dalla celebrazione di altri matrimoni, a dicembre ha benedetto l’unione tra due ragazze sarde presso la sede Arcigay e qualche settimana quella tra due ragazzi a Potenza.

“Sono un uomo di Dio, non di chiesa. Sono stato ordinato nella chiesa ortodossa, poi ho fatto il passaggio verso una realtà di chiesa progressista, che nasce da quella romana, ma si differenzia perché non discrimina ma accoglie, non maledice ma benedice, non divide ma unisce. Una chiesa come Cristo l’ha istituita e pensata, ma danneggiata per la sete di potere che c’è negli uomini che la comandano” chiarisce il giovane sacerdote.

Con la sua parrocchia itinerante gira presso le famiglie, celebra l’Eucarestia domestica. Poi aggiunge :”Ai freddi marmi preferisco i caldi abbracci degli amici e delle famiglie che mi accolgono, e alle mute panche i cuori emozionati di “chi fa e vive la comunione”. D’altronde anche questo Papa ci invita ad uscire, a rompere gli schemi di una realtà di chiesa ancora troppo legata al vecchio”.

padre-rosario-ferrara-300x225Una personalità affascinante e complessa, quella di Padre Rosario, che crede nell’amore come sentimento assoluto. “Gesù benedice l’amore. In ogni sua forma. Erroneamente si dice spesso che io sposo coppie di persone dello stesso sesso, ma non è così. Il sacramento lo fanno i coniugi. Il matrimonio è l’unico sacramento in cui il ministro officiante non è il sacerdote ma gli sposi. È il loro amore che fa sacramento. Non serve il prete per sposarsi” aggiunge con decisione.

Parole queste che destano perplessità e critiche da parte del mondo ecclesiastico e non solo. “Le difficoltà più grandi non vengono tanto dalla gente, ma dalla gente istigata dai preti, o dagli improvvisati teologi e moralisti, o semplici bigotti conservatori che per distogliere il pensiero dai loro peccati si aggrappano e inventano altri peccati per altri. Nell’amarsi e nell’amare non c’è mai peccato. Se Cristo nel Vangelo non vieta a due persona, anche dello steso sesso, di amarsi, non vedo perché dovremmo farlo noi”, spiega Padre Rosario.

Il rito è molto simile a quello romano ma solo con valore sacramentale per le coppie dello stesso sesso, per questo spesso Don Rosario suggerisce alle coppie gay di unirsi in matrimonio in un paese europeo che ne riconosce I diritti: “Purtroppo l’Italia ha il Vaticano in casa, quindi ci vorranno ancora anni prima che sia davvero un paese del tutto ‘laico e democratico’. La Chiesa è un grande bacino di voti e nessuno vuole contrariarsela”.

Conclude, poi, con una dichiarazione d’amore per Napoli: “Napoli è da sempre la mia città, che amo: è una città che accoglie, ama, assorbe, si modella di continuo, cresce e decresce, avanza e indietreggia, capace di sorprendere sempre, alle volte in positivo e alle volta in negativo, ma dal cuore grande, che sa distinguere il buono dal cattivo e accoglie sempre con gioia la bellezza che l’amore sa donare. Mi auguro e prego proprio per questo: che i nostri occhi imparino a guardare sempre più il mondo con gli stessi occhi con cui lo guarda Dio”.

(Per chi volesse contattare Don Rosario, può farlo da facebook: www.facebook.com/padrerosario.ferrara.90 )

Edited by pincopallino2 - 23/10/2017, 08:24
 
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view post Posted on 22/8/2014, 04:44
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http://www.abruzzoweb.it/contenuti/vescovo...unica/552633-4/

VESCOVO DI TERAMO CONTRO CHIESA ECUMENICA:
''FINTI PRETI''; ARCIGAY, ''ATTACCO ANACRONISTICO''

TERAMO - Finte messe e falsi preti. Il vescovo della diocesi di Teramo-Atri Michele Seccia mette in guardia i fedeli sulla questione riguardante la presenza nella diocesi della cosiddetta 'Chiesa Cattolica Ecumenica'.

Seccia segnala due abusi commessi la Domenica delle Palme, (13 aprile) nella cappella privata dell'Annunziata a Villa Butteri di Teramo, con una liturgia simile alla messa cattolica, pur non essendo l'officiante lecitamente e validamente ordinato nella Chiesa Cattolica né incardinato in questa o in altre diocesi.

E, più recentemente, (15 giugno) la celebrazione di una sedicente ordinazione episcopale, sempre in una cappella privata a Villa Butteri di Teramo.

Pronta la replica di Arcigay L'Aquila, che esprime la solidarietà a don Gianni Di Marco, appartenente alla Chiesa Ecumenica, che avrebbe celebrato un matrimonio tra omosessuali.

"Tali eventi - denuncia il vescovo Seccia - hanno determinato tra i fedeli stupore e disorientamento anche per l'uso di vesti e riti liturgici del tutto simili a quelli della Chiesa Cattolica Romana. Le ordinazioni conferite sono invalide e illecite, in particolare l'ordinazione episcopale conferita senza mandato pontificio, a norma del can. 1382 del Codice di Diritto Canonico. I sacramenti celebrati da ministri non lecitamente e validamente ordinati non hanno alcun valore e coloro che attentano alla celebrazione degli stessi incorrono nella scomunica latae sententiae a norma del can. 1378 del Codice di Diritto Canonico".

Infine il vescovo Seccia avverte che "coloro che dovessero partecipare a una qualsiasi liturgia tenuta da organizzazioni come la 'Chiesa Cattolica Ecumenica', si pongono di fatto su un'altra strada che esclude la comunione con la Chiesa Cattolica Romana e con la Fede apostolica".

LA REPLICA DI ARCIGAY L'AQUILA: ''ATTACCO ANACRONISTICO, SOLIDARIETA' A DON GIANNI DI MARCO"

"Trovo anacronistico l’attacco nei confronti della Chiesa Cattolica Ecumenica da parte di Mons. Seccia, ma a colpirmi sono soprattutto le parole usate nei confronti dei fedeli, trattati dal Prelato di Teramo come degli ignari avventori".

Con queste parole Arcigay L’Aquila tramite il segretario Leonardo Dongiovanni esprime tutta la sua solidarietà nei confronti di Don Gianni Di Marco (anche presidente di Arcigay Pescara), prete non appartenente alla chiesa di Roma, presunto destinatario delle accuse del vescovo di Teramo.

"Non è questa la sede adatta per manifestare sentimenti religiosi - spiega Dongiovanni - l’Arcigay si occupa di altro, ma essendo un dato di fatto che alcune persone gay, lesbiche e transessuali avvertano questa esigenza di confronto con Dio o chi per lui, trovo semplicemente inquisitorio il fatto che un Vescovo della Chiesa Romana anziché domandarsi perché tante persone preferiscano assistere alle funzioni di Mons. Di Marco, si premuri di sottolineare che la Chiesa Cattolica Ecumenica è qualcosa di diverso da quella di Roma: non mi risulta che Don Gianni abbia mai mistificato su questo punto e da non credente, mi sento comunque tranquillo all’idea che molti ragazzi omosessuali in Italia trovino la loro dimensione in una Chiesa Cristiana se è questo che vogliono. Ignobile anche la speculazione ai danni di Orlando e Bruno che tramite un rito religioso (ovviamente) non trascrivibile, hanno voluto coronare il loro sogno dopo 48 anni di convivenza. Si tratta di due persone anziane che si amano, non ci sono rei o reati".

"Arcigay L’Aquila - prosegue - è per l’apertura sempre e comunque: sono stato il primo esponente di un’associazione LGBT in Abruzzo lo scorso autunno a voler incontrare il Vescovo Petrocchi durante una veglia organizzata per i giovani aquilani e i ragazzi del circolo che rappresento sono stati entusiasti di accompagnarmi; ma se di rispetto dobbiamo parlare, allora Mons. Seccia sia un esempio di umiltà e chieda scusa ai suoi fratelli cristiani e omosessuali: romani o ecumenici non importa. Le sette sono un’altra cosa (e comunque ne esistono tante all’interno della stessa Chiesa Cattolica). Banale a dirsi, ma nel 2014 sembra si voglia ancora coltivare il monopolio della fede e la cosa mi fa sorridere".
 
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view post Posted on 14/2/2017, 09:10
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Sant’Angelo in Formis. Incredibile prete scomunicato celebra il matrimonio presso la “Tenuta San Domenico”. La denuncia di don Maurizio Patriciello 0
DI FRANCESCO PAPA DEL 13 FEBBRAIO 2017 ATTUALITÀ
L’uomo si fa chiamare Padre Rosario Ferrara e sul suo profilo Facebook si professa Sacerdote. ma secondo don Patriciello è stato scomunicato dalla Chiesa Cattolica per aver celebrato matrimoni tra gay e tra persone in seconde nozze…

Incredibile vicenda avvenuta a Sant’Angelo in Formis, frazione di Capua, ad una coppia di neo sposi. I due hanno deciso di celebrare il matrimonio nella tenuta “San Domenico” ed hanno chiesto che a dire messa fosse Padre Rosario Ferrara, di cui però sconoscevano le sue precedenti vicissitudini. Infatti, sempre secondo il racconto di don Maurizio Patriciello a cui la giovane coppia, fatta l’amara scoperta ha raccontato tutto, padre Ferrara sarebbe stato scomunicato dalla Chiesa Cattolica, per aver celebrato nozze tra gay e tra persone già divorziate in Chiesa.

Questo il post denuncia di don Patriciello.

Risultati immagini per maurizio patriciello

Avviso agli sposi e alle loro famiglie. Da qualche anno alcuni sposi scelgono di celebrare il loro matrimonio all’ interno di ristoranti, alberghi. hotel. Non entro nel merito della scelta. Sento però il dovere di avvertirvi che questa sera abbiamo fatto una scoperta che ha lasciato di stucco due sposi ma non me. Il “ prete” che avrebbe dovuto celebrare il loro matrimonio nella “Tenuta San Domenico” a Sant’ Angelo in Formis, in provincia di Caserta, non è un prete cattolico, ma se ne era guardato bene dal dirlo ai diretti interessati. Ancora una volta l’inganno. Si fa chiamare “Padre Rosario Ferrara”. Potete facilmente controllare di chi si tratta. Dio vi benedica.

Padre Maurizio Patriciello.
 
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view post Posted on 14/2/2017, 16:33
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http://www.corrierecaserta.it/notizie-marc...di-inciuci.html

Sant’Angelo in Formis. Padre Rosario Ferrara risponde a padre Maurizio Patriciello: “Sei un calunniatore e fomentatore di inciuci!” 0
DI FRANCESCO PAPA DEL 14 FEBBRAIO 2017 CRONACA
Padre Maurizio Patriciello, ieri ha lanciato un appello, spiegando che Padre Rosario Ferrara è un sacerdote scomunicato che ha celebrato un matrimonio presso la tenuta “San Domenico” nella frazione di Capua. Padre Ferrara gli risponde per le rime: “Fandonie calunnie e inciuci da bettola!”

Padre Rosario Ferrara risponde alle accuse rivoltegli ieri dal sacerdote Maurizio Patriciello che in una pubblicazione lo ha definito un “prete scomunicato” che ha celebrato un matrimonio a Sant’Angelo in Formis, non avendone titoli. Lo stesso Padre Ferrara risponde per le rime con la seguente lettera, attraverso il nostro quotidiano:

LETTERA APERTA a Padre Maurizio Patriciello.
Carissimo Padre e confratello in Cristo, le scrivo per ricordarle che il SACERDOZIO MINISTERIALE NON E’ PROPRIETÀ di nessuna chiesa, ma è dono di Dio alla chiesa universale, fatta di tante realtà, che nell’insieme, formano il corpo mistico di Cristo. Chi pensa di essere detentore di questa realtà è solo un pazzo folle che si crede Dio o padrone di Dio. Ogni realtà di chiesa è sempre DONO dello Spirito Santo, che nella sua onnipotenza, crea e santifica. Non spetta a nessuna REALTÀ giudicare l’altra, perchè nessuna realtà di CHIESA è unica, ma sempre parte di una pluralità, immagine della trinità di DIO. L’essere “CATTOLICO CRISTIANO” è proprio di tutte quelle chiese che professano il credo di Nicea, celebrano i sette sacramenti e si rifanno ai primi sette Concili della CHIESA indivisa (si informi, per favore!!!). Lo ricorda anche il card. Ratzinger nel documento a sua firma, la Dominus Iesus, al punto 17: “Le Chiese che, pur non essendo in perfetta comunione con la Chiesa Cattolica (romana), restano unite ad essa per mezzo di strettissimi vincoli, quali la successione apostolica e la valida Eucaristia, sono vere Chiese particolari. Perciò anche in queste Chiese è presente e operante la Chiesa di Cristo…”

Io non la conosco personalmente, ma ricercando su di lei, ho visto e letto delle tante battaglie fatte. E mi meraviglia che un uomo tanto dedito alla ricerca della giustizia e della carità, si stia perdendo in FANDONIE, INCIUCI e CALUNNIE da bettola. Usi la sua mediaticità, di cui tanto ne va fiero in sano stile evangelico, per diffondere calma e serenità, concordia e letizia. Abbracci di più Cristo misericordia e viva nella preghiera pluri-religiosa sacerdotale: forse si renderà conto di quanto ancora ha da apprendere sull’ecclesiologia… passi meno tempo sui social, e cerchi di impregnare di più la sua anima di spirito sacerdotale… in fondo, se la gente non sceglie più di sposarsi in chiesa ma con libertà vuol farlo altrove, scegliendo da chi vuol far celebrare il rito, un motivo ci sarà: ne avrà piene le tasche di gentaglia che sotto lunghe tonache nere fa abuso di potere, di bambini e vende Cristo alla Giuda maniera… basta accendere la tv o leggere un giornale per sentirne ogni giorno di nuove nella sua “esclusiva e unica chiesa romana”… e poi si informi prima di scrivere o gridare ca….volate; certe pescivendole di quartiere sanno fare di meglio!
In fondo, FATEVENE UNA RAGIONE: ci sono persone al mondo che scelgono di non sposarsi in chiesa, e non per questo devono per forza cadere nelle vostre “grinfie da inquisizione”! Spiegate alle persone, per favore, che il matrimonio è un sacramento. Un sacramento in cui il “ministro del sacramento” sono gli sposi stessi. E che non sono gli steccati a fare chiesa, ma la volontà e la libertà delle persone. E che esistono ministri di culto, che proprio come lei, hanno facoltà e validità nel amministrare questo sacramento!

Chi predica il contrario è fuori dalla VERITÀ e INGANNA le persone, ADDOMESTICA e NON EDUCA alla vera FEDE. L’intelligenza, dono gratuito dello Spirito ad ogni cuore ONESTO, ci è data per capire e comprendere, ricercare e cercare la verità nella sua vera essenza, ossia il filtro di ogni singola coscienza, e non dare per oro colato tutto ciò che ci viene propinato da un altare o un ambone, solo perchè tale “PERSONAGGIO” è il parroco di turno. Diffidate da chi con ARROGANZA, PRESUNZIONE e IPOCRISIA vuole farvi credere che l’unico Dio è il loro… DIO NON E’ PROPRIETÀ di NESSUNA CHIESA. Ma tutte le realtà di CHIESA, cattolico cristiane e non, sono proprietà del Dio di Gesù Cristo. Mi fa PENA e mi fa RIDERE chi per tacito assenso e sottomissione, accetta la benedizione di rabbini, pope, imam, pastori protestanti, chiese pentecostali e carismatiche e poi, nella più netta e crassa IGNORANZA in cui versa e sguazza, grida verso ciò che IGNORA e non conosce, invece di approfondire in un sano e corretto stile ecumenico. La chiesa non è quella formata da muri, stucchi, ori, marmi… ma dal cuore che si apre ad accogliere Dio nella verità del Vangelo; san Paolo lo ricorda bene: ” Dio non abita in templi fatti da mano d’uomo (Atti 17,23-28). La mia vita è fatta di onestà, chiarezza e gratuità, rimarcando sempre chi sono e a chi appartengo, e la mia non romanità è dovuta non solo al fatto di non condividere l’IPOCRISIA e lo SCHIFO In cui versa la chiesa di ROMA, ma anche in maniera evidente dalle mie parole, dalle scelte evangeliche radicali compiute in atti e gesti sacramentali, pur aderendo ad una realtà autentica di chiesa che conserva la sua cattolicità e cristianità, validità sacramentale e veridicità apostolica. Ma purtroppo per tanti, vale sempre quel famoso principio con cui le sapienti nonne di un tempo ci hanno educato e cresciuto: “Chi non sa, purtroppo inventa, e molte volte nell’inventare, lo si fa, guardando sempre e solo al proprio guadagno personale!”.

In fede, PADRE Rosario Ferrara.
 
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view post Posted on 23/10/2017, 07:24

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www.ansa.it/campania/notizie/2017/1...0c913203bc.html

Vescovo Pozzuoli contro chiesa ecumenica
Nel Napoletano 'si diffida da prendere parte a celebrazioni'

NAPOLI
22 ottobre 2017

NAPOLI, 22 OTT - Il vescovo della diocesi di Pozzuoli, Gennaro Pascarella, ha emanato un decreto, letto oggi durante tutte le celebrazioni religiose della domenica, che disconosce le azioni ed i riti svolti da una sedicente 'chiesa cattolica ecumenica'.
Secondo quanto riferito, nell'ambito della diocesi flegrea da qualche tempo tra i territori di Quarto, Pianura ed Agnano località Astroni, un ex diacono della curia puteolana, autoproclamatosi vescovo della 'chiesa cattolica ecumenica' sta celebrando riti ed azioni sacre. In particolare il centro delle azioni liturgiche è la cappella di Santa Maria della Grazie, che rientra nel complesso edilizio degli Astroni di proprietà della Regione Campania.
Nel decreto si diffida "dal prendere parte alle celebrazioni di tale chiesa in quanto ci si pone automaticamente al di fuori della chiesa romana riconosciuta e di vigilare ed informare sulle attività svolte da tale sedicente chiesa".

Edited by GalileoGalilei - 23/10/2017, 10:10
 
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view post Posted on 4/1/2018, 09:34

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http://www.ilroma.net/news/cronaca/folla-n...ete-scomunicato

Folla nella chiesa del prete scomunicato
Agnano, Padre Rosario Ferrara richiamato dal vescovo, ma i fedeli di Santa Maria delle Grazie sono con lui


NAPOLI. La comunità della chiesetta “Santa Maria delle Grazie” agli Astroni è in crescente aumento. La diocesi di Pozzuoli non si è più espressa ma la lettera di scomunica scritta dal vescovo Pascarella nell’ottobre scorso in un primo momento ha mandato in confusione la comunità ritenendo i riti svolti illegittimi, pertanto i fedeli furono invitati a non frequentarla. «Oggi sono contento - afferma padre Rosario Ferrara- perché nonostante le critiche e gli attacchi la comunità degli Astroni è in continua crescita. La domenica e il giovedì abbiamo sempre la chiesa piena e in questo periodo natalizio e non solo le tante attività di volontariato che proponiamo stanno dando una bella risposta. A chi ci rema contro possiamo solo dire che crediamo nell’unità, anche perché la nostra realtà di chiesa, quella Ecumenica - chiarisce - ha tutte le carte in regola per definirsi Chiesa Cattolica Cristiana e vanta una successione apostolica, con linee di discendenza apostolica, sia occidentali che orientali ortodosse, oltre che della chiesa romana, annoverando tra i suoi vescovi consacranti, anche membri appartenenti alla stessa chiesa cattolico romana, tra cui Papa Paolo VI».
Sulle pareti della sala è esposta la foto di Papa Francesco per esprimere affinità e sintonia spirituale con il suo pensiero e il desiderio di una distensione dopo tante diatribe. «Ma la risposta più bella l’ha data la comunità - continua il prete - A breve avremo due vocazioni in cammino dalla Romania con un gruppo di 20 sacerdoti dall’Africa e altre 8 vocazioni italiane, le prime che nascono da questa realtà di chiesa. Noi ci poniamo con la mano tesa verso tutti anche per rendere questo territorio, che di fatto ha pochi servizi, meno isolato offrendo alle persone che ci vivono un aiuto concreto col doposcuola, la distribuzione di alimenti e di vestiario, la disponibilità della sala per creare attività ludiche o per anziani anche mediante associazioni o enti».
All’associazione “Il pane quotidiano” che offre gratuitamente alcuni servizi, tra cui assistenza psicologica e previdenziale, già avviate, ed interventi su violenza di genere e maltrattamenti, oltre ad attività educative per ragazzi, campi estivi e pellegrinaggi verso i maggiori santuari italiani e internazionali, si affiancherà l’associazione culturale e artistica “Arte Reale” fondata da Sonia de Bury, attivista sul territorio che si occuperà di ridare lustro ad attività per adulti e ragazzi ponendo attenzione alle problematiche che da anni attanagliano realtà difficili come Agnano e X Municipalità. «Sarà una luce nel buio per le persone che hanno perso anche il senso ecclesiale a causa degli scandali che si verificano ogni giorno - sottolinea Sonia - Si cercherà di creare una sorta di interscambio culturale per dare un segnale di vivacità ad un territorio di periferia abbandonato. Dalla chiesetta degli Astroni - conclude - ci stiamo attivando inoltre per raccogliere tutto quanto occorre alle persone più bisognose, abiti, coperte, cibo e stufe per affrontare al meglio il freddo di questi mesi e dare il nostro supporto umano a chi soffre».

19:24 3/01
di Francesca Bruciano
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