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Cardinale Sgreccia. "La gravidanza è un dovere", Anche se la donna è violentata come in Bosnia o gli hanno impiantato embrioni sbagliati

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view post Posted on 14/4/2014, 09:47
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Anche se la donna è violentata come in Bosnia o gli hanno impiantato embrioni sbagliati

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http://www.lastampa.it/2014/04/13/italia/c...3J/premium.html

domenica 13 aprile 2014
Vaticano
Il cardinale “bioeticista” Elio Sgreccia: “Come in Bosnia per le donne violentate la gravidanza è un dovere”
La Stampa - Spogli
(Intervista di Giacomo Galeazzi) «La vita è un bene primario. Come per le donne violentate, c’è il dovere di portare a termine la gravidanza». Fa esplicito riferimento al messaggio di Giovanni Paolo II alle bosniache stuprate in guerra il cardinale bioeticista Elio Sgreccia, già presidente della Pontificia Accademia per la Vita, direttore al «Gemelli» del Centro di Bioetica e dell’istituto creato all’Università Cattolica.
Prima al Consiglio d’Europa e nel comitato Italiano per la bioetica, poi alla guida del dicastero vaticano della bioetica, il porporato si è occupato delle principali questioni etiche e giuridiche della medicina: donazione di organi, cellule staminali, obiezione di coscienza, stato vegetativo permanente, fecondazione assistita. Ha ideato anche la fondazione internazionale «Ut vitam habeant» per promuovere nella Chiesa la pastorale della vita .
Eminenza, quali dilemmi pone alla coscienza una vicenda del genere?
«Molti. Il fatto che sia lì per errore, e che non sia il figlio che la coppia voleva, non sarebbe comunque motivo sufficiente per abortire. Certo, per non interrompere la gravidanza si chiede alla donna l’eroismo di vedervi il bene primario della vita come chi lo riconosce in un bimbo abbandonato per strada. Comprendo che la situazione possa anche essere percepita come un’intrusione. Anche per me è una storia inaudita che crea turbamento. Ma comunque sia avvenuto il concepimento non sarebbe eticamente ammissibile l’aborto».
Perché?
«Per violenza, per errore o incompetenza dei medici oppure per deliberato contratto (come accade nella fecondazione eterologa) la sostanza non cambia e rimane comunque il dovere di portare a termine la gravidanza».
Su cosa si fonda questo dovere?
«Non si gioca con la vita, non si uccide una persona, il figlio di altri, un innocente. Non è un ladro che si è introdotto di sua volontà. Per lo stesso motivo nel ’93 Wojtyla si schierò a difesa dei nascituri nel caso delle donne stuprate dai serbi. È sempre valido l’appello ad un atto d’ amore superando la prova di accettare il frutto indesiderato. Lo stesso discorso vale per un errore nell’impianto. Anche in situazioni così dolorose vanno tutelati i nuovi esseri umani venuti comunque alla vita».
Prevale il diritto del nascituro?
«Il nascituro, non avendo alcuna responsabilità in quanto accaduto, è innocente. È una creatura che deve essere rispettata e amata non diversamente da qualsiasi altro membro della famiglia umana. La Chiesa non approva la fecondazione eterologa, ma uccidere la vita in qualunque modo sia stata concepita è sempre inammissibile. Va respinto il relativismo anti-solidale dove tutto è convenzionale e negoziabile. Anche in questa vicenda va accudito chi è debole invece di “risolvere” le difficoltà della vita nascente attraverso il ricorso a un intervento cruento come l’aborto. Il bambino, di chiunque sia figlio ha diritto di nascere».
Fonte: Spogli
Posted by Il sismografo ore 15:32
 
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Adriano Pacifici
view post Posted on 14/4/2014, 10:12




Della serie le disgrazie non vengono mai sole.
1) la guerra civile/religiosa,
2) per le donne essere stuprate,
3) l'esistenza del cardinale Sgreccia e le sue "consolanti" parole.
 
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1 replies since 14/4/2014, 09:47   225 views
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