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Pedofilia su bimbo di 3 anni. Assolto definitivamente don Andrea Margutti, Ma muore subito dopo essere stato spretato dall'ex San'Uffizio

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GalileoGalilei
view post Posted on 27/3/2014, 23:13 by: GalileoGalilei
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http://lanuovaferrara.gelocal.it/cronaca/2...ppola-1.8928108

Il prete si difende in aula «Io finito in una trappola»
Sacerdote 60enne ferrarese accusato di molestie sessuali su un bimbo di 3 anni A denunciarlo fu il padre del piccolo, entrambi erano ospiti nella casa del prelato
preti chiesa processi molestie sessuali



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Quasi 3 ore nell’aula del tribunale, davanti al giudice Silvia Marini, a raccontare le proprie ragioni, che lo avevano spinto ad ospitare per questioni umanitarie famiglia e figli, tra cui un bimbo di 3 anni, che ora è accusato di aver molestato. Ieri il sacerdote 60enne ferrarese, imputato di violenza sessuale sul piccolo (un episodio di toccamenti, che risale al 5 maggio 2012) ha spiegato le sue ragioni al giudice, assistito dal suo difensore, l’avvocato Claudio Maruzzi, alal presenza del padre del bambino, assistito dall’avvocato Giovanni Montato costituito parte civile. Il giudice Marini ha confermato il ruolo di «vittime» (famiglia e bimbo) respingendo la richiesta della difesa del prete di estromettere la famiglia dal processo, come parte civile, perché non in regola col permesso di soggiorno: il giudice ha bocciato la difesa del prete e consentito ai genitori di essere parte attiva nel processo. Ad accusare il prete è la procura, il pm Ciro Alberto Savino dopo un’inchiesta difficile e articolata che ha portato a contestare al sacerdote l’episodio ora al centro del processo, quei toccamenti sul bimbo di cui il padre fu testimone, e che denunciò subito.
A conclusione della sua lunga e articolata difesa, il legale del prete ha chiesto il giudizio abbreviato (sulla base delle carte raccolte) e il giudice ha così aggiornato il processo al 9 aprile prossimo, processo che tuttavia si prolungherà di un’altra udienza almeno, in attesa della acquisizione di nuove prove, prima di arrivare al verdetto. «Abbiamo scelto il rito abbreviato - spiega il legale del prete, l’avvocato Maruzzi - perché convinti vi siano nelle carte le prove della nostra estraneità al fatto».
Il legale ha spiegato che il sacerdote ha raccontato durante l’udienza «il suo calvario atroce, una situazione da cui non sapeva sfuggire e solo alla fine del 2011 si rese conto di essere finito in una trappola». La trappola di cui il sacerdote parla è quella innescata dopo aver ospitato, per ragioni umanitarie, la famiglia del bambino, e secondo quanto poi aveva denunciato, sarebbe stato ricattato. Fatti per cui - le denunce che il prete ha fatto contro il padre del bimbo per estorsione e stalking - è pendente in tribunale la richiesta di archiviazione da parte della procura (è fissata l’udienza di opposizione al 17 aprile).
Il processo di ieri verte su un episodio di molestie sul bimbo e su questo deciderà il giudice: ma si inserisce in una vicenda in cui i rapporti tra persone adulte, il prete e altri legati alla famiglia del bambino, sono deflagrati senza controllo. Una vicenda, in cui non ci sono buoni nè cattivi, non è bianco o nero, ma solo sfumature di grigio, usando una metafora cromatica per evitare i dettagli dei rapporti, anche sessuali tra le persone coinvolte, maggiorenni, consenzienti e a pagamento: ci sono anche dei video di tutto ciò, finiti agli atti del processo.
Daniele Predieri
27 marzo 2014
 
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