Laici Libertari Anticlericali Forum

Napoli. Don Palmieri, condannato per pedofilia, cappellano in ospedale con bambini., Prete con disturbo bipolare maniacale dice messa al Cardarelli

« Older   Newer »
  Share  
GalileoGalilei
view post Posted on 10/7/2008, 00:02 by: GalileoGalilei
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,944

Status:


http://www.instablog.org/ultime/24377.html

Pedofilia: Napoli, prete condannato a pagare 40mila euro a vittima abusi
09 Luglio 2008, 17:26
NAPOLI - Un sacerdote di 44 anni e' stato condannato a versare 44mila euro a titolo di indennizzo a un giovane dei Quartieri Spagnoli di Napoli, vittima dei suoi abusi sessuali, che all'epoca dei fatti - nel 1999 - aveva 12 anni. Lo ha stabilito il giudice del tribunale civile di Napoli, Paola Del Giudice, accogliendo parzialmente le richieste dei legali della vittima degli abusi. "E' la prima volta in Europa che viene avviato un procedimento per responsabilita' oggettiva nei confronti di una Curia", ha dichiarato uno dei due avvocati. Nonostante i presunti abusi sul minore fossero stati accertati, il procedimento penale si era concluso con il proscioglimento del prete. (Agr)

http://www.associazioneprometeo.org/pilot....ip=1&iv=1&im=31

La perizia ignorata
La prima causa legale contro una curia, accusata di essere responsabile dell'operato di un suo parroco, è stata presentata a Napoli, dagli avvocati Giuseppe Aulino e Luciano Santoianni. Chiedono 170 mila euro perché l'ex arcivescovo, il cardinale Michele Giordano, "era a conoscenza della malattia di padre Giovanni ma non fece niente per impedire che molestasse sessualmente Gaetano, un ragazzo di 14 anni con lieve ritardo mentale". Questa settimana il tribunale deciderà se accogliere le motivazioni dei legali di Gaetano e procedere nell'iter che potrebbe costringere la curia a risarcire i danni, morali e psichici, subiti dal ragazzino. Un precedente assoluto che, se accolto, aprirebbe la strada a decine di risarcimenti milionari. La tesi dei legali Aulino e Santoianni si fonda su una lettera che Franco Poterzio, medico psichiatra e docente all'Università Statale di Milano, scrisse al cardinal Giordano. Nella lettera lo psichiatra informava l'arcivescovo che padre Giovanni "è affetto da disturbo bipolare di primo tipo, in fase di grave eccitamento maniacale". Poterzio segnalava anche l'opportunità che il sacerdote fosse allontanato dai servizi di catechesi e comunque non fosse lasciato solo insieme ai ragazzini. Il professore per tre volte ha parlato al telefono col cardinale. Inutilmente.

Padre Giovanni aveva delle attenzioni particolari verso i suoi chierichetti. Uno di questi, Gaetano, aveva qualche problema di apprendimento e per questo era seguito dagli assistenti sociali. Sono stati loro a denunciare quel prete alla magistratura. Dagli atti del processo svolto a Napoli si scopre che, nel luglio '99, durante una gita organizzata dalla parrocchia a Marechiaro, mentre sono tutti in mare, Gaetano viene abbracciato da dietro da padre Giovanni. Alle assistenti sociali e al magistrato, racconterà di aver sentito "il suo pene che struscia sul mio sedere". In un'altra occasione, il 15 dicembre dello stesso anno, durante un viaggio a Roma, il sacerdote e Gaetano passano la notte nell'istituto dei Padri missionari della Carità, in via di sant'Agapito 8. Secondo il racconto di Gaetano, padre Giovanni si sarebbe accoppiato davanti a lui con altri due ospiti di sesso maschile. Il terzetto avrebbe costretto Gaetano ad assistere, chiedendogli anche di partecipare, ma senza che questo avvenisse. I riscontri della polizia giudiziaria hanno verificato la presenza del sacerdote e del ragazzo nell'istituto religioso, ma non hanno potuto scoprire se l'orgia c'è stata davvero. Il tribunale, al termine di una lunga istruttoria, nel 2002 decreta il non luogo a procedere perché "il fatto è stato commesso in stato di incapacità di intendere e di volere". In attesa dell'esito della causa civile, la curia non ha adottato alcun provvedimento di cautela. Dopo le parole dei giudici, dopo le perizie psichiatriche, dopo le stesse ammissioni di padre Giovanni, l'unica misura del vescovado, ora retto dal cardinale Sepe, è stato quello di un suo primo trasferimento in una parrocchia del quartiere popolare dell'Arenaccia e la sua successiva destinazione come cappellano in uno dei più importanti ospedali napoletani. Oggi padre Giovanni si sveglia tutti i giorni all'alba, dice la prima messa alle 7.45 del mattino e poi passa a dare parole di conforto e di fede tra le corsie dell'ospedale, anche nel reparto pediatrico, dove 42 lettini ospitano ogni anno 3 mila bambini.



http://www.ecpat.it/archivio/archivionov2005.htm

10 novembre 2005 - PEDOFILIA. INCOMINCIA UN PROCESSO CONTRO LA CURIA DI NAPOLI

L'azione promossa chiede il coinvolgimento indiretto anche della Chiesa cattolica per la condotta dei propri rappresentanti




Gli Avvocati LUCIANO SANTOIANNI e GIUSEPPE AULINO del foro di Napoli comunicano che il giorno 15 novembre 2005 iniziera il primo processo civile in Italia, e presumibilmente in Europa, avente ad oggetto un'azione di responsabilita oggettiva a carico della Curia Arcivescovile di Napoli per la condotta posta in essere da un Ministro del Culto nell'esercizio delle sue funzioni,concretizzatesi in atti di libidine su di un minore a lui affidato durante il corso di catechizzazione.

L'azione promossa chiede il coinvolgimento indiretto anche della Chiesa cattolica per la condotta dei propri rappresentanti che compiono atti di pedofilia e si avvicina a quelle gia poste in essere negli Stati Uniti d'America in situazioni analoghe.

Sull'argomento e sui temi che hanno dato origine alla promossa azione legale i detti difensori saranno presenti unitamente alla parte, Sig. Russo Gaetano,alla conferenza stampa che avra luogo in Napoli alla via Roma n? 205 presso lo studio dell'Avv. Luciano Santoianni 4? piano il giorno 14 novembre 2005 alle ore 11,30.

http://www.uaar.it/news/2005/11/15/pedofil...curia-processo/
Pedofilia a Napoli, prete assolto ma Curia a processo
Tre anni fa il giudice per l’udienza preliminare chiuse il caso con una sentenza di proscioglimento. Era l’estate del 2002: e per un sacerdote napoletano accusato di reati gravi e infamanti quali la violenza sessuale e gli atti sessuali con un minorenne quella sentenza rappresentò l’uscita di scena da una vicenda giudiziaria scottante. Sembrava un caso definitivamente archiviato, quello che portò un ragazzo che all’epoca dei fatti aveva 14 anni a denunciare i presunti abusi subìti da parte del giovane prete, e invece oggi la vicenda si riapre in maniera assolutamente clamorosa e torna in un’aula di giustizia, questa volta civile, e non penale. I legali del ragazzo - gli avvocati Luciano Santoianni (penalista) e Giuseppe Aulino (civilista) - hanno infatti citato in giudizio la Curia arcivescovile di Napoli, avanzando una richiesta di risarcimento danni. […] La vicenda risale al ’99, quando la Procura aprì un’inchiesta sul comportamento del sacerdote, allora collaboratore in una parrocchia nella zona dei Quartieri spagnoli: secondo l’accusa, il giovane prelato avrebbe riservato «attenzioni» ad uno dei ragazzi che frequentavano la parrocchia dove seguiva i corsi per il catechismo. Il sacerdote, rinviato a giudizio, venne poi prosciolto dal gup che, accogliendo le conclusioni del perito d’ufficio, lo ritenne incapace di intendere e volere nel momento in cui sarebbero stati commessi gli atti denunciati. «Riteniamo che la Curia - dichiara l’avvocato Luciano Santoianni - debba rispondere per la condotta tenuta da un suo sacerdote per una vicenda che richiama molto da vicino quelle accadute negli Stati Uniti. Crediamo infatti che questa vicenda si sarebbe potuta evitare se, a monte, la Curia avesse esercitato una funzione di controllo e verifica psico-attitudinale su quel sacerdote». […]
L’articolo di Giuseppe Crimaldi è stato pubblicato sul sito de Il Mattino

Edited by GalileoGalilei - 6/10/2008, 18:47
 
Web  Top
12 replies since 23/6/2007, 09:33   6747 views
  Share