Laici Libertari Anticlericali Forum

Europa. Breviario dei rapporti tra stato e religioni, Stato per stato

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 8/1/2013, 05:40
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,949

Status:


http://vaticaninsider.lastampa.it/nel-mond...-belgica-21163/


7/01/2013
Belgio, le religioni costano cento milioni di euro l’anno
Una folla di fedeli in Belgio

Una folla di fedeli in Belgio
E’ quanto costa alle casse pubbliche il finanziamento delle diverse fedi e della tutela della laicità. La fotografia della situazione in Europa
GIACOMO GALEAZZI
CITTA' DEL VATICANO

In Belgio le religioni e la laicità costano allo Stato più di cento milioni di euro annui. Nel 2012 sono uscite dalle casse pubbliche 103,4 milioni di euro per finanziare le diverse fedi e la laicità. Secondo i dati del Dipartimento di giustizia che ha la competenza sul culto, lo Stato ha versato una cifra complessiva di 88,3 milioni di euro a sacerdoti cattolici, ortodossi, anglicani, protestanti e anche per i rabbini del Belgio. Altri tre milioni di euro sono finiti agli imam e 12,1 alla tutela della laicità. La restante parte dello stanziamento è stata destinata a confessioni minori.

In Belgio sei culti sono riconosciuti per legge: fruiscono dell’esenzione dall’imposta sugli immobili, e i loro ministri sono stipendiati dallo Stato. Le associazioni umanistiche, ai sensi dell’articolo 181 della Costituzione sono equiparate alle religioni, per cui i loro esponenti sono stipendiati, danno assistenza negli ospedali e insegnano etica nelle scuole. L’ora di religione e l’ora di etica sono alternative ed entrambe non obbligatorie. L’unico matrimonio ammesso è quello civile, mentre quello religioso è privo di qualunque efficacia legale ed obbligatoriamente successivo a quello civile. Per tutta la popolazione il giorno di riposo settimanale è la domenica, senza alcuna eccezione.

Il 16 maggio 2002 è stata approvata una nuova legge che legalizza l’eutanasia. Il 31 gennaio 2003 è stata approvata una legge che autorizza il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Il 24 aprile 2006 è stata approvata una legge che permette alle coppie omosessuali di adottare bambini.

Le associazioni schierate a difesa della laicità ritengono che una parte eccessiva dei fondi sia riservata alle diverse fedi ed indicano come modello da seguire la Francia, cioè la nazione dove, storicamente, la netta separazione tra Stato e Chiesa ha rappresentato un esempio anche per altre nazioni. La costituzione francese, infatti, prevede espressamente la forma laica dello stato: negli edifici pubblici è possibile indossare simboli religiosi (crocifissi o hijiab) solo se non assumono un carattere rivendicativo, mentre è vietata espressamente (articolo 28) l’esposizione di simboli o emblemi religiosi su monumenti e in spazi pubblici, ad eccezione di luoghi di culto, cimiteri, musei, ecc. Non esiste alcun finanziamento per nessuna chiesa, né insegnamento religioso scolastico. Gli edifici di culto cattolici sono di proprietà dello Stato, che provvede alla loro manutenzione: il Code général des impôts prevede l’esonero della tassa fondiaria per i luoghi di culto, a beneficio delle associazioni cultuali. L’unico matrimonio ammesso è quello civile, mentre quello religioso è privo di qualunque efficacia legale ed obbligatoriamente successivo a quello civile: il sacerdote che celebra il rito precedentemente è punibile. Per tutta la popolazione il giorno di riposo settimanale è la domenica, senza alcuna eccezione. Le scuole private possono stipulare accordi con la pubblica amministrazione, ricevendone finanziamenti ma accettando di sottoporsi a specifiche forme di controllo.

Il 13 ottobre 1999 il Parlamento francese ha approvato il Pacs (patto civile di solidarietà) che riconosce e regola le coppie di fatto (sia eterosessuali che omosessuali).Nel resto d'Europa la situazione è eterogenea.

In Austria 22 culti sono riconosciuti dalla legge, accedendo così a vantaggi di tipo fiscale: essi riscuotono delle imposte direttamente dai loro fedeli. I rapporti con la Chiesa cattolica sono disciplinati da un Concordato.

In Germania i diritti dei gruppi atei sono riconosciuti direttamente dalla Costituzione (articolo 137: «alle associazioni religiose vengono equiparate quelle associazioni che perseguono il fine di coltivare in comune un’ideologia filosofica»). Le Chiese, invece, possono imporre ai propri fedeli un tributo obbligatorio (anche del 9% dell’imposta), alla cui riscossione provvede lo stato. L’unico matrimonio ammesso è quello civile, mentre quello religioso è privo di qualunque efficacia legale ed obbligatoriamente successivo a quello civile: il sacerdote che celebra il rito precedentemente è punibile. I rapporti con la Chiesa cattolica sono disciplinati da un Concordato.

In Irlanda nel preambolo della Costituzione si specifica che il testo è emanato nel nome della Santissima Trinità. Il giuramento che deve prestare il Presidente impedisce a un ateo o a un agnostico di accedere alla carica. Lo stato non finanzia la Chiesa cattolica, tuttavia garantisce l’esenzione delle imposte sugli immobili.

Nei Paesi bassi lo Stato non finanzia alcuna chiesa: vantaggi fiscali sono previsti solo per associazioni religiose, la sola forma di finanziamento è lo stipendio, totale o parziale dei cappellani. La nuova Costituzione del 1983 equipara le convinzioni religiose e quelle non religiose. La possibilità di obiettare al riposo domenicale è estesa a tutti i cittadini. L’unico matrimonio ammesso è quello civile, mentre quello religioso è privo di qualunque efficacia legale ed obbligatoriamente successivo a quello civile.

Nel Regno Unito la Chiesa ufficiale è quella anglicana, a capo della quale sta il sovrano (anglicano anch’esso): quest’ultimo deve anche essere formalmente membro della chiesa presbiteriana scozzese. Nelle scuole vi è un insegnamento religioso genericamente cristiano, con modalità concordate localmente: è permesso non avvalersene. Lo Stato non finanzia alcuna chiesa, tuttavia garantisce l’esenzione delle imposte sugli immobili. La bestemmia è punita solo nei confronti della religione cristiana.

In Portogallo i rapporti con la Chiesa cattolica sono disciplinati da un Concordato, non menzionato all’interno della Costituzione. Lo stato non finanzia alcuna chiesa, tuttavia garantisce l’esenzione delle imposte sugli immobili.

In Spagna vige una normativa estremamente simile a quella italiana. I rapporti con la Chiesa cattolica sono disciplinati da un Concordato. Analogamente all’Italia, è possibile devolvere alle Chiese una parte del gettito fiscale. Un accordo del settembre 2006 ha portato tale prelievo al 7 per mille; tuttavia, solo chi indica espressamente di voler devolvere una parte del gettito alla Chiesa viene effettivamente tassato.

In Svezia dopo quasi cinque secoli in cui la chiesa luterana è stata un organo del governo, il 1° gennaio 2000 si è passati a un regime di separazione. Conseguentemente i vescovi non sono più scelti dal governo e la chiesa non riceve più fondi dal gettito fiscale dello Stato. Il sovrano deve professare la religione nazionale. Le coppie gay sono riconosciute attraverso una «registrazione di partnership» con valore legale e, da ottobre 2003, possono anche adottare.
 
Web  Top
0 replies since 8/1/2013, 05:40   68 views
  Share