Ma i fedeli lo difendono
Il prodigio, le indagini Blitz dei carabinieri al Santuario
Bambinello, la procura apre un'inchiesta
Serquestrata la statua "Abuso della credulità popolare", al momento nessun indagato
26/10/2010
Antonio Manzo C’è il sospetto della procura della Repubblica che nella storia della presunta lacrimazione del Bambinello Gesù al convento francescano qualcuno abbia giocato a barare. In poche parole, «a creare il miracolo». Il sospetto prende corpo in un fascicolo d’indagine aperto dal pm Roberto Penna, già chiamato in passato a sviluppare complesse indagini sugli affari della Curia salernitana. Per ora non c’è nessun indagato, ma il titolo del reato è chiaro: articolo 616 del codice penale, cioè «abuso della credulità popolare». Il Bambinello che avrebbe lacrimato sangue è stato sequestrato ed è ora nella caserma dei carabinieri di Cava de’ Tirreni da dove è partita la prima informativa alla magistratura firmata dal tenente Tatarella, comandante della tenenza. Quel che è certo è che il volto del Bambinello è rigato di liquido rosso. Di cosa si tratti, se sangue umano o altro, dovranno stabilirlo le perizie che il pm Penna affiderà ai Ris di Parma. L’ipotesi di artificiosità che risiede nel sospetto della procura potrebbe essere anche legato ai luoghi del presunto prodigio. Quindi, non è da escludere che il provvedimento di sequestro possa essere esteso anche ai locali e ai luoghi di culto dove il Bambinello è stato custodito per poche ore a partire da sabato scorso. È un caso come quello della Madonnina di Civitavecchia del giugno 1995? Per nulla. Perchè alle ben 14 lacrimazioni della Madonnina di Civitavecchia assistettero complessivamente cinquanta persone. Fu informato il Vaticano nella persona dell’allora prefetto per la congregazione per la dottrina della fede, cardinale Ratzinger. «Il Bambinello che in questi giorni avremmo dovuto deporre sull’altare con una solenne processione ha iniziato a lacrimare. L’ultima volta sabato» ha detto padre Gigino Petrone. Aggiungendo: «Anche alla presenza delle autorità». Il sindaco Galdi ha voluto subito precisare di non aver assistito ad alcuna lacrimazione ma solo di aver constatato che la statua del Bambinello era rigata di liquido rosso. È proverbiale la prudenza della Chiesa nel far gridare al miracolo. Proprio sulle manifestazioni soprannaturali la Chiesa si riserva due formule nel giudizio valutativo: la prima, l’esclusione della soprannaturalità e la seconda «non constat de supernaturalitate», cioè, al momento, non si affermano nè si escludono la soprannaturalità dei fenomeni. Fino al 1978 ne esisteva una terza, poi cancellata: il riconoscimento della soprannaturalità di un fenomeno. Quattro anni fa, a Forlì, fu accusato di abuso della credulità popolare il custode della Chiesa di Santa Lucia. «La Madonnina piange sangue» proclamò. Era un napoletano da anni a Forlì
http://sfoglia.ilmattino.it/mattino/view.p...l&type=STANDARDPadre Gigino: pronto ad andar via I francescani invitano alla cautela
Su internet si scatena la polemica
nel mirino il priore del convento
E il PDL ribatte a Gravagnuolo
Il superiore Padre Bochicchio: niente illazioni su interessi o propaganda dietro la vicenda
Giuseppe Muoio CAVA DE' TIRRENI. La lacrimazione del Bambinello benedetto e portato dalla Terra Santa diventa un caso e scatena on line un vero e proprio scontro di posizioni contrastanti sull’operato del padre priore del Santuario. Dopo i giorni del clamore, quelli dell’inchiesta della magistratura e delle polemiche. Padre Luigi Petrone, che tutti conoscono semplicemente come frà Gigino, appare particolarmente toccato dagli sviluppi della vicenda. È stato lui, priore del convento dei francescani, a portare a Cava quella statuina sacra e poi ad estrarla dal suo involucro, dopo un sogno premonitore, scoprendo le tracce di sangue che la ricoprivano. Ora padre Luigi attende, con serenità, gli accertamenti che il caso richiede ed è ligio al silenzio chiestogli dal vescovo e dallo stesso padre provinciale dei francescani. A chi gli chiede cosa si attende ora, il religioso risponde con francescana semplicità: «Ho già detto al vescovo e al padre provinciale, sono pronto a qualsiasi soluzione, anche all’immediato trasferimento se lo vogliono». Frà Gigino appare, anche, addolorato dalla polemica che si è scatenata on line. Lo hanno ferito alcuni messaggi negativi sul suo impegno per la ricostruzione della chiesa, distrutta dal sisma dell’80. Ma la consegna è tacere, e allora padre Luigi s’immerge nel lavoro. Sta trasferendo la biblioteca del convento nei nuovi locali. Ieri dagli scaffali è caduto a terra un libricino e lui l’ha raccolto: era un viaggio in Terra Santa. Cautela e prudenza nella dichiarazione resa dal padre provinciale dei francescani, Emanuele Bochicchio. «Nessuno di noi nega che sia possibile un evento straordinario: la storia e la fede lo insegnano. Tuttavia siamo in attesa che le autorità preposte, la scienza ci diano i giudizi e le certezze. È necessario che nessuno faccia illazioni su aspetti di propaganda o di altro interesse». «Rispetto per le persone - prosegue il superiore religioso - Siamo vicini a padre Luigi e lo aiutiamo ad essere sereno, mentre ne apprezziamo il lavoro e la passione per la fede del nostro popolo di Cava». Intanto sulle lacrime del Bambinello non manca neppure la polemica politica. Secca la risposta del coordinatore del Pdl Gianluca Cicco al commento sarcastico di Luigi Gravagnuolo. «Ci credo che piange, l’hanno portato in un bazar e gli hanno presentato sindaco e assessore», aveva detto l’ex sindaco. Secondo Cicco Gravagnuolo ha «offeso la fede e la partecipazione di tantissimi cavesi, vera verosimile o falsa che sia la storia della lacrimazione». S’incendia insomma la polemica sulla vicenda del Bambin Gesù giunto a Cava dopo un pellegrinaggio in Terra Santa della comunità francescana. Venerdì mattina la scoperta: sulla statuina, due tracce di sangue che scorrono dagli occhi e attraverso il volto raggiungono il mento e una cade sulla veste. Informati il vescovo, il vicario e il padre provinciale. Nella stessa sera una prima ispezione del vescovo e sabato una nuova visita del presule con i collaboratori della Curia, del sindaco Galdi, del ministro provinciale accompagnato da padre Gerardo Cardarapoli.
www.arechi.it/default.php?cod=Attualita&id=18626Attualita' - 25.10.2010
Bambinello, la città si interroga sulle lacrime
Grande clamore per le “presunte” lacrime di sangue che verserebbe la statuetta di Gesù Bambino portata al Santuario di San Francesco da padre Luigi Petrone dopo un pellegrinaggio in Terra Santa. I fedeli gridano al miracolo, l’Arcivescovo invita alla prudenza ed avvia i dovuti controlli. Possibilista il sindaco Galdi. Sarcastico l’ex primo cittadino Gravagnuolo, al quale replica duramente il coordinatore del Pdl Gianluca Cicco…
Miracolo o cos’altro? Tutta Cava de' Tirreni è alle prese col fervido interrogativo relativo alla lacrimazione della statuetta del Bambin Gesù che padre Luigi Petrone ha acquistato durante un pellegrinaggio, terminato lo scorso giovedì, in Terra Santa. I fedeli gridano al miracolo, l’Arcivescovo Soricelli predica prudenza, la parte politica si divide, fra' Gigino invita alla preghiera.
Sono ore “intense” quelle che si stanno vivendo nella città dei portici, con la popolazione, ed in particolare i fedeli che hanno seguito il pellegrinaggio a Gerusalemme, particolarmente partecipi all’inaspettata vicenda. Alcuni tra loro gridano al miracolo, altri interpretano l’accaduto come il “segno” a fare di più per la Chiesa.
Intanto, l’Arcivescovo Orazio Soricelli, tra i primi ad effettuare venerdì scorso l’ispezione (durata più di un’ora) sul “bambinello” assieme a padre Anacleto, padre Luigi e don Angelo, ha imposto il silenzio ed invitato alla prudenza. Sarà suo compito ora esprimere il giudizio su quel bambinello che, arrivato a Cava de’ Tirreni, ha cominciato a versare lacrime di sangue e che ora viene custodito in una delle stanze del Santuario di San Francesco e Sant’Antonio, le cui finestre e la cui porta sono state sigillate dai Carabinieri.
Tornato dal pellegrinaggio, padre Luigi racconta di essere stato tormentato nella notte tra giovedì e venerdì scorso da un sogno particolare: il Bambinello che gridava perché si sentiva soffocare. Insieme ad alcuni fedeli il mattino successivo ha aperto il borsone dove era custodita la statuetta benedetta in Terra Santa ed ha rinvenuto il Bambin Gesù lacrimante, con gocce di color rosso sulle guance.
Prontamente il priore del Santuario ha provveduto ad avvisare Mons. Soricelli, che tra l’altro si trovava già in loco per un convegno dell'Arcidiocesi Amalfi-Cava sul tema “Educare alla condivisione e alla solidarietà”. L’Arcivescovo ha effettuato i dovuti controlli sulla sacra effigie ed ha ora avviato tutti gli strumenti al fine di dare le giuste risposte, sia scientifiche che religiose, al caso.
Nel frattempo sulla vicenda si sono registrati i commenti di autorevoli politici cavesi. Il sindaco Marco Galdi ha espresso in una nota stampa il suo parere in merito: «Non ho assistito personalmente alla lacrimazione della statua. Nel momento in cui sono entrato nella stanza dove è custodita la piccola scultura, ho notato che su di essa erano presenti dei rivoli di sangue coagulati ed una goccia di sangue visibilmente ancora non coagulata, presumibilmente versata da poco tempo. In ogni caso, da credente, ho grande rispetto per tutte le manifestazioni soprannaturali che si ammettono come possibili».
Piuttosto sarcastica, invece, l’osservazione di Luigi Gravagnuolo. «Io ci credo, la statuetta del bambino piange davvero - scrive l’ex sindaco sulla pagina personale di facebook - E cosa dovrebbe fare? Stava nella sua Terra Santa. La comprano e la portano in un bazar, tra spari d'artifico, struzzi arrostiti e mercanteggiamenti vari. Primo pianto. Poi gli presentano il sindaco e l'assessore. Nuovo pianto. Per cortesia, non portategli anche il Principe d'Arechi che sarà il momento buono che riprenderà la frusta contro i mercanti del tempio».
Non è tardata ad arrivare la replica di Gianluca Cicco, coordinatore del Pdl cavese, che ha ritenuto inopportuno il commento dell’ex sindaco. «Vera, verosimile o falsa che sia la storia della lacrimazione, non si può offendere così la fede e la partecipazione alla vita del Santuario di migliaia di cavesi. Ricordo l'ex sindaco in veste di fervido credente in occasione dell'inaugurazione del Santuario francescano, tanto ad Assisi quanto a Cava. Eppure allora la vita “mondana” del Santuario era la stessa di oggi. L'opera di aggregazione che compiono fra Gigino e, più recentemente, don Gioacchino a S. Alfonso, merita solo la nostra approvazione. Se vendere caciotte e zeppole può aiutare ad avvicinare alla vita della Chiesa ed a togliere, tra l'altro, persone dalla strada, ben venga. L'attività che ruota senza sosta intorno al Santuario francescano è una delle più belle realtà della nostra città: sicuramente ha portato più pellegrini a Cava di quanto non sia riuscito a fare il nostro ex sindaco in tre anni di propaganda sul Millennio della Badia».
Sul caso si attendono ora maggiori approfondimenti e notizie, che sicuramente non mancheranno di suscitare l'attenzione generale e di scatenare nuove polemiche.
La Redazione
www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubr...ne=396&sezione=25/10/2010
Cava: Gesù lacrima sangue
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La statuetta del Bambin Gesù appena riportata da un pellegrinaggio in Terrasanta da un frate della Basilica di San Francesco ha lacrimato sangue nella notte fra giovedì e venerdì. La stanza ora è sigillata dai carabinieri, l'arcivescovo impone il silenzio e avvia le indagini
MARCO TOSATTI
Cava dei Tirreni come Civitavecchia: ma nella città campana non è una statuetta della Madonna di Medjugorje a piangere lacrime di sangue, bensì una statua del Bambinello, che un frate della basilica di San Francesco, nel pieno centro della città dei Portici, ha riportato da un recentissimo viaggio in Terrasanta. La statuetta è ora custodita in una stanza del complesso edilizio annesso alla basilica, e i carabinieri hanno sigillato porte e finestre della stanza, in attesa che la magistratura e le autorità della Chiesa si pronuncino. Qualcuno però ha potuto vedere la scultura. In riferimento a quanto accaduto presso il Santuario di San Francesco, dove sembrerebbe che una statuetta raffigurante un “bambinello” abbia lacrimato sangue, il sindaco di Cava de’ Tirreni, l’avvocato Marco Galdi, tiene a precisare quanto segue:“Non ho assistito personalmente alla lacrimazione della statua. Nel momento in cui sono entrato nella stanza dove è custodita la piccola scultura, ho notato che su di essa erano presenti dei rivoli di sangue coagulati ed una goccia di sangue visibilmente ancora non coagulata, presumibilmente versata da poco tempo. In ogni caso, da credente, ho grande rispetto per tutte le manifestazioni soprannaturali che si ammettono come possibili”. Tutta la città non parla d’altro da giorni. Questa, in breve la storia. Uno dei frati della basilica, Luigi Petrone, è stato in pellegrinaggio in Terrasanta, e ne è tornato giovedì scorso. Al rientro dal pellegrinaggio, padre Luigi racconta di essere stato tormentato nella notte tra giovedì e venerdì scorso da un sogno particolarmente inquietante. Sentiva in sonno il Bambinello che gridava perché si sentiva soffocare. Il mattino successivo, insieme ad alcuni fedeli, ha aperto il borsone dove era custodita la statuetta benedetta in Terra Santa. Con grande stupore hanno tirato fuori la statuetta, che aveva gocce di color rosso sulle guance. Padre Luigi è corso ad avvertire il Priore del Santuario, che, a sua volta, ha chiamato l’arcivescovo di Amalfi-Cava, monsignor Soricelli, che per caso si trovava in città, per un convegno dell'Arcidiocesi Amalfi-Cava sul tema “Educare alla condivisione e alla solidarietà”. L’arcivescovo si è subito recato alla Basilica. Insieme a padre Anacleto, a padre Luigi Petrone e a don Angelo hanno effettuato un’ispezione sulla statuetta, durata più di un’ora. Al termine ha imposto il silenzio ed ha invitato tutti alla prudenza. Sarà suo compito ora esprimere il giudizio su quel bambinello e ha effettuato i dovuti controlli sulla sacra effigie ed ha ora avviato tutti gli strumenti al fine di dare le risposte, sia scientifiche che religiose, al caso.
Edited by pincopallino1 - 18/7/2020, 22:01