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Pedofilia su 3 bimbe. Catechista condannato a 8 anni., Macerata, le vittime, tra 8 e 11 anni, erano amiche della figlia

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view post Posted on 17/4/2019, 09:14

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Macerata, le vittime, tra 8 e 11 anni, erano amiche della figlia

Pedofilia su 3 bimbe. Catechista condannato a 11 anni e 6 mesi



www.ilrestodelcarlino.it/macerata/...fzxHhbHNdKlXQiI

Pedofilia Macerata, catechista condannato per abusi su tre bimbe
Undici anni e sei mesi di carcere a un impiegato postale, poi la libertà vigilata. Le piccole erano amichette di sua figlia

di PAOLA PAGNANELLI
Ultimo aggiornamento il 17 aprile 2019 alle 06:50

Le bimbe avevano tre 8 e 11 anni

Macerata, 17 aprile 2019 - Accusato di avere abusato di tre bambine, è stato condannato a 11 anni e mezzo di reclusione un dipendente delle Poste ed ex catechista, 60enne, residente in un piccolo centro dell’entroterra. Le vittime avevano tra 8 e 11 anni. I fatti sono avvenuti tra l’aprile del 2011 e il luglio del 2012. In base a quanto ricostruito dall’accusa, l’uomo avvicinava le amichette di sua figlia con il pretesto di invitarle a giocare con lei. Due bambine, in circostanze diverse, erano state attirate nella camera della figlia con la scusa di mostrare loro dei giochi al computer.

Una volta soli nella stanza, l’uomo le aveva messe a sedere sulle sue gambe e poi aveva infilato le mani nelle loro mutandine, chiedendo anche a loro di toccarlo. Le piccole tentavano di sottrarsi e di scappare via, ma era impossibile liberarsi dalla sua presa. Il terzo caso, invece, era un tentativo di violenza. L’uomo aveva invitato un’altra bambina nel suo ufficio, promettendole che avrebbe potuto giocare con sua figlia. Ma quando la piccola era arrivata, aveva visto che la sua amica non c’era e aveva cercato subito di andarsene. Lui allora l’aveva trattenuta, minacciandola affinché non raccontasse a nessuno che cosa era successo. Le tre bambine per un po’ non avevano detto nulla, ma quando avevano capito che lui sarebbe stato il loro catechista, avevano manifestato una resistenza, che aveva impensierito le madri.

Qualcuna era andata a parlare con un’altra catechista, che si era rivolta al vescovo, e così la vicenda era arrivata in Procura. Era stata fatta anche una perquisizione, e nel computer dell’indagato era stato trovato del materiale pedopornografico. Alla fine del processo, nella precedente udienza il pm Napolillo ha chiesto la condanna a 8 anni di reclusione per l’imputato. Alla richiesta si sono associati i difensori delle famiglie delle vittime, Guglielmo De Luca, Roberto Carassai e Sergio Ariozzi. Ieri c’è stata l’arringa dei difensori, Paolo Giustozzi e Donatello Prete, secondo i quali la prova degli abusi era molto contraddittoria.

Ma al termine della camera di consiglio, la corte con il presidente della sezione penale Roberto Evangelisti ha inflitto all’uomo la condanna a 11 anni e mezzo di reclusione, con l’interdizione dai pubblici uffici, da qualsiasi incarico nelle scuole o nei luoghi frequentati da minori. Inoltre, a pena esposta, avrà 2 anni di libertà vigilata, con i divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati da minori e l’obbligo di informare gli organi di polizia sulla residenza e sugli eventuali trasferimenti. Infine, una provvisionale per complessivi 75mila euro per le vittime, in attesa che in sede civile sia poi stabilito il risarcimento. La sentenza non è definitiva e potrà essere appellata.

Edited by pincopallino1 - 10/5/2022, 10:50
 
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view post Posted on 10/5/2022, 09:48

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Abusi sessuali su tre bambine, otto anni per un ex catechista con pena ridotta
MACERATA
Martedì 10 Maggio 2022 di Benedetta Lombo
La sede della Corte d'Appello di Ancona
MACERATA - Atti sessuali su tre bambine, pena ridotta in Appello per un ex catechista. L’uomo, un 64enne di un paesino dell’entroterra maceratese in passato dipendente delle Poste (oggi in pensione), era stato condannato in primo grado a 11 anni e mezzo di reclusione. Ieri i giudici della Corte d’Appello di Ancona hanno assolto l’imputato per uno dei capi di accusa relativo a un tentativo di atti sessuali e hanno rideterminato la pena in otto anni di reclusione. La difesa: «Ci sono margini per ricorrere in Cassazione. Lui ha sempre negato gli addebiti, era altrove».

Le accuse mosse all’uomo risalgono al periodo compreso tra il 2010 e luglio del 2012. Secondo la ricostruzione effettuata dalla Procura nel corso delle indagini preliminari l’ex catechista avrebbe compiuto atti sessuali su tre bambine che all’epoca avevano 5, 7 e 8 anni, tentando di compierli anche su una bambina di 10 anni ma senza riuscirci. Per quest’ultima accusa relativa alla tentata violenza su una bambina straniera (l’unica per la quale non c’è stata costituzione di parte civile), ieri il 64enne è stato assolto. I genitori delle altre tre bambine invece erano parti civili con gli avvocati Guglielmo De Luca, Sergio Ariozzi e Adele Migliorelli. Le bambine vittime delle attenzioni dell’ex dipendente delle Poste erano tutte amichette della figlia e, l’uomo, con il pretesto di mostrare loro dei giochi al computer, le avrebbe toccate nelle parti intime.

Nelle 43 pagine di motivazione della sentenza di primo grado depositate a luglio del 2019 i giudici maceratesi avevano sottolineato che le dichiarazioni rese dalle piccole vittime erano state «lineari, logicamente coerenti sotto il profilo intrinseco e, infine, sorrette da plurimi riscontri esterni di eterogenea natura». Per quanto riguarda l’imputato i magistrati lo avevano definito «un pedofilo, quantomeno al tempo dei fatti, ammesso che da tale patologia ci si possa affrancare in assenza di adeguati trattamenti sanitari, ovvero un soggetto connotato da una grave forma di devianza sessuale che lo porta ad essere sessualmente attratto da bambine in età prepuberale».

Ancora, per i giudici di primo grado, non essendo «in grado di esercitare alcun controllo sui forti stimoli sessuali che lo padroneggiano, deve ritenersi nella attualità socialmente pericoloso in misura rilevantissima».

Ieri dunque, la rideterminazione della pena in 8 anni di reclusione. Entro 90 giorni verranno depositate le motivazioni della condanna di secondo grado. «Leggeremo i motivi – ha commentato l’avvocato Donatello Prete, che difende l’imputato insieme al collega Paolo Giustozzi –. Accogliamo l’avvenuta assoluzione per un’ipotesi accusatoria, non escludiamo il ricorso in Cassazione. Lui ha sempre negato ogni responsabilità».
 
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