| La chiesa ha sempre condannato quello che non poteva dominare, e si è dimenticata delle condanne quando quel sistema (liberalismo,repubblicanesimo, socialismo, comunismo) ha riconosciuto un ruolo e gli interessi economici delle tonache. Se prendete tutte le scomuniche emesse nel corso dei secoli, vedrete che sono tutti scomunicati, compresi Ratzy, Lefebrve ecc. Ora la chiesa attacca i gay, ma sicuramente sta già pensando a come gestire la situazione quando anche in Italia verranno riconosciuti certi diritti.
GARLASCO, CORSI DI CATECHISMO ALLA BOZZOLA APERTI ANCHE ALLE COPPIE DI FATTO Il santuario non respingerebbe eventuali partecipazioni di coppie gay agli incontri mercoledì 10 gennaio 2007 , di La Provincia Pavese
GARLASCO. Sposi e fidanzati, ma anche coppie di fatto: sono gli incontri per le famiglie al santuario della Madonna della Bozzola, potenzialmente aperti anche agli omosessuali. «Per ora non abbiamo ancora accolto coppie di conviventi, ma, se ci fossero, non chiuderemmo le porte: l’obiettivo è far capire che solo la strada del matrimonio è quella giusta», spiega Claudio Broglia, uno degli organizzatori del ciclo di incontri cui partecipano circa 20 coppie. L’iniziativa è, per certi versi, originale ed è destinata a far discutere.
Due coppie di coniugi - Claudio Broglia e Stefania Malin di Gravellona, e Davide Invernizzi e Annalisa Airoldi di Marcallo con Casone (Milano) - hanno avviato una serie di incontri di catechesi aperti agli sposi, ai fidanzati e alle coppie di fatto che vivono momenti di difficoltà.
«Vogliamo cercare di aiutare queste persone a ritrovare l’armonia nella famiglia, a illuminare la loro vita con la parola di Dio - spiega Broglia, “apostolo e servo di Maria” del santuario di Garlasco -. Nella casa delle suore del santuario trattiamo temi ispirati all’ultima enciclica di papa Giovanni Paolo II, “Familiaris consortio”, dedicata alla famiglia».
Agli incontri si sono iscritte circa venti coppie e anche qualche persona che ha intenzione di separarsi dal coniuge o dal fidanzato. «Vogliamo far capire che la vita coniugale non deve essere concepita come una scelta precaria, ma come un grande sacramento - dice ancora l’organizzatore -. Sentiamo troppo spesso, anche nei nostri incontri, frasi come “Ti voglio bene, ma non ti amo più”. Non è un buon motivo per rompere un legame».
Agli appuntamenti di catechesi, tenuti dai vigevanesi Franco Spagnolo e Paola Malaspina, non partecipano ancora coppie di fatto, uomini e donne che convivono “more uxorio”, ma solo coniugi o fidanzati.
Anche eventuali coppie omosessuali non sarebbero respinte. «Ci sarebbe uno spazio anche per loro. Cercheremmo, però, di far capire che solamente un’unione fra un uomo e una donna è la via giusta consentita dalla Chiesa», chiarisce Broglia, nominato dal rettore del santuario mariano, don Gregorio Vitali, responsabile per il Ministero della Famiglia. La coppia cristiana è al centro degli incontri di catechesi promossi dalle famiglie Broglia e Invernizzi: l’appuntamento di sabato si intitola “La presenza di Dio nella coppia cristiana”. Poi si proseguirà il 24 febbraio (“Il peccato come ostacolo di comunione nella coppia cristiana”), il 17 marzo (“L’esperienza di Dio nella coppia cristiana”) e il 14 aprile (“Il rispetto reciproco nella coppia cristiana”). Il tutto con l’obiettivo ultimo di riconciliare gli sposi o i fidanzati che sono sull’orlo della separazione. «Siamo intenzionati a dissolvere paure, dubbi e incertezze sul grande sacramento del matrimonio», conclude Broglia. Tutto ciò nel solco della tradizione cristiana. In ogni caso, il santuario non respingerebbe eventuali partecipazioni di coppie gay agli incontri.
Umberto De Agostino
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