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Arcivescovo di Varsavia spia dei comunisti

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GalileoGalilei
view post Posted on 9/1/2007, 23:25 by: GalileoGalilei
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http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronach...9/wielgus.shtml

Preoccupazione per le notizie di nuove dimissioni e dossier al vetriolo Caso Wielgus, la Chiesa polacca sotto accusa Irritazione del Vaticano dopo le dimissioni dell'arcivescovo spia. I media criticano il primate Glemp: «Il Papa ci ha salvato»


Monsignor Wielgus
CITTÀ DEL VATICANO — Il caso Wielgus ha provocato tristezza in Polonia — nella base cattolica — e sconcerto in Vaticano, soprattutto ai piani alti. Intorno al Papa c'è preoccupazione per la divisione che si è manifestata nella Chiesa polacca e stupore per come è risultata difficile la comunicazione tra la Conferenza episcopale e gli uffici della Curia romana. Inoltre in Vaticano si seguono con ansia le notizie di nuove dimissioni (ieri è toccato al parroco della cattedrale di Cracovia) e il preannuncio della divulgazione di altri dossier al vetriolo. Anche gli attacchi della stampa polacca al primate Glemp e le lodi al Papa («Roma è arrivata in soccorso») vengono attentamente studiati. L'impressione diffusa nel vertice vaticano è che dalla Polonia non sia venuto un chiaro aiuto a interpretare la situazione nella sua reale gravità. La dichiarazione della Sala stampa vaticana del 21 dicembre in difesa di Wielgus e l'avallo del 5 gennaio al suo «insediamento» si sono avuti in accordo con quanto veniva dalla Polonia e pare che anche sabato scorso, mentre maturava la decisione papale di «accettare» le dimissioni dell'arcivescovo (cioè la sua dichiarata disponibilità a fare «la volontà del Papa»), dalla Polonia continuavano ad arrivare ragguagli rassicuranti.

Quanto alla divisione all'interno della Chiesa polacca, l'attenzione vaticana si appunta sui gruppi che dentro e fuori la Cattedrale di Varsavia gridavano «Resta con noi», cioè contestavano la decisione papale: ora in Vaticano hanno la certezza che quei gruppi erano stati convogliati nella capitale da diverse parti del Paese, con appositi pullman, dagli attivisti di Radio Maryja. In un servizio sul «turbamento» della Chiesa polacca, la Radio Vaticana citava ieri i titoli dei quotidiani più diffusi del Paese, per i quali «Il Papa ha salvato dal disonore la Chiesa polacca». Secondo la Gazeta Wyborcza, «la data del 7 gennaio del 2007 passerà alla storia della Chiesa cattolica in Polonia e nel mondo». «La decisione di Roma è una vittoria della coscienza», ha scritto Rzeczepospolita. Per Gazeta Wyborcza, quanto accaduto ha mostrato «la crisi delle comunicazioni» tra Varsavia e la Santa Sede. Durissimo con il cardinale Jozef Glemp è stato Dziennik: «Perché un uomo di tale valore come il Primate ha difeso così strenuamente Wielgus, andando contro la verità e contro il volere del Papa?» Vede una contraddizione tra le parole di Glemp a difesa del mancato successore e la linea dura scelta dal Pontefice anche il tabloid Superexpress che ha pubblicato una foto di entrambi sotto al titolo: «A chi dobbiamo credere?» Solo il cattolico Nasz Dziennik, che fa parte dell'impero mediatico di Radio Maryja, ha difeso la Chiesa polacca e ha denunciato «la campagna di odio contro l'arcivescovo». L'obiettivo, ha scritto monsignor Antoni Dydycz, era «linciare» Wielgus «a ogni costo», invece di «presentare i fatti in modo onesto».
Bruno Bartoloni
09 gennaio 2007

 
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