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Don Luigi Mantia patteggia 2 anni per abusi su 2 minori, Martignana Po (CR). Il vescovo lo perdona e lo mette all'oratorio di Casirate d'Adda

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view post Posted on 12/7/2011, 10:44
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Martignana, indagato: rinuncia alla parrocchia

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lun 11 luglio 2011

MARTIGNANA PO — Poche righe lette alla fine della messa domenicale per dire addio alla parrocchia e lasciare tutti i fedeli sbalorditi e senza parole. C’è la denuncia del genitore di un bambino presentata nel marzo del 2009 dietro l’annuncio da parte di don Luigi Mantia della sua rinuncia alla guida della parrocchia di Santa Lucia di Martignana Po. Il motivo della denuncia non è noto ufficialmente, ma pare si possa sgombrare il campo dalle ipotesi più pesanti. Dovrebbe trattarsi, insomma, in base alle informazioni raccolte, di un episodio ricollegabile a un presunto ‘abuso di mezzi di correzione’, tipo qualche scappellotto o altri atti ‘forti’ nei confronti del ragazzino. «Sapete come sono — ha detto il parroco a messa —. Affronterò questa situazione con piena responsabilità e la possibile serenità». La denuncia ha comunque portato la Procura della Repubblica di Cremona ad avviare le indagini, che si sono chiuse poco tempo fa. Al sacerdote dunque, secondo il decreto 415 bis, è stata comunicata la chiusura delle indagini. Adesso la procedura prevede che il sacerdote presenti entro 15/20 giorni una memoria difensiva, presenti testimoni a suo favore o chieda di essere interrogato. Solo dopo il procuratore, o il sostituto, deciderà se archiviare il procedimento o chiedere il rinvio a giudizio il religioso.
La notizia, come detto, è stata data ai fedeli del paese dallo stesso sacerdote durante la funzione religiosa. Dalla Curia di Cremona nessuna dichiarazione ufficiale, si riesce però a sapere che le dimissioni non sono ancora state accettate da parte del vescovo di Cremona Dante Lafranconi. (12 luglio 2011)



http://www.cremonaonline.it/il-territorio/...occhia-1.116786
 
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view post Posted on 11/9/2011, 11:21
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prete



domenica 11 settembre 2011, 11:08

L'Abuso: esposto presso la Procura di Cremona nei confronti di Mons. Lafranconi, ex Vescovo di Savona
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"Ricordiamo che il presule nel periodo in cui era a Savona ha permesso consapevolmente l’apertura di ben due comunità per minori a due sacerdoti pedofili, il cui vizio era ben conosciuto dal clero savonese già dagli anni 80"

"Comunico che è stato depositato presso la Procura della Repubblica di Cremona un esposto conoscitivo nei confronti di Mons. Dante Lafranconi, ex Vescovo di Savona. All’esposto ho allegato diversa documentazione in formato elettronico. Lo stesso esposto sarà depositato per conoscenza anche alla Procura della Repubblica di Savona. Ricordiamo che il presule nel periodo in cui era a Savona ha permesso consapevolmente l’apertura di ben due comunità per minori a due sacerdoti pedofili, il cui vizio era ben conosciuto dal clero savonese già dagli anni 80. Si tratta di Giorgio Barbacini, condannato in terzo grado a tre anni e sei mesi e a Nello Giraudo, per il quale sono già state ascoltate, presso la Procura di Savona diverse vittime compreso il sottoscritto.

Ad accompagnarmi presso gli uffici della Procura della Repubblica di Cremona, il Presidente dell’associazione Piccolo Alan, Alberto Sala e alcuni sacerdoti che non riteniamo opportuno citare. Rendiamo noto che la Procura Cremonese ha già aperto un fascicolo su don Luigi Mantia, parroco di Martignana di Po (Cr) che si è dimesso dall'incarico dopo una denuncia alla Procura della Repubblica per molestie ai danni di un ragazzino di dieci anni. Secondo indiscrezioni provenienti dai servizi sociali non si tratterebbe di semplici molestie. In realtà il capo di imputazione non è mai stato reso noto. Sempre da indiscrezioni risultano altri casi di sacerdoti pedofili, per i quali non è stato avviato alcun procedimento ecclesiastico, alcuna indagine da parte della Curia ma risulterebbero semplicemente spostati al confine della Diocesi stessa.

Malgrado i sospetti, denunciati soprattutto dai sacerdoti, nei confronti di questi presunti pedofili, non è stata applicata da parte della Curia alcuna limitazione preventiva. Il modus operandi e i provvedimenti mai presi dalla Curia nei confronti di queste persone purtroppo ricordano con un po’ troppa precisione quelli savonesi."



www.savonanews.it/2011/09/11/leggi-...di-savon-1.html


Martignana, si dimette don Luigi Mantia
Il vescovo presiede la messa
24 luglio, 2011 // 0 Commenti

E’ stata accettata dal vescovo Dante Lafranconi la rinuncia alla guida pastorale della comunità “Santa Lucia Vergine e Martire” in Martignana di Po di don Luigi Mantia (nella foto). Era in parrocchia da nove anni e ha presentato la rinuncia alcune settimane fa. Una decisione comunicata dal presule durante la celebrazione eucaristica di oggi, domenica, nella chiesa casalasca, da lui stesso direttamente presieduta. Durante la messa il vescovo ha commentato la Parola di Dio della XVII domenica del tempo ordinario e soffermandosi sulla rinuncia di don Luigi Mantia ha parlato di una scelta sofferta e ha invitato i fedeli ad accompagnarlo con preghiera e affetto.

www.cremonaoggi.it/?p=7161
 
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view post Posted on 12/10/2012, 08:38
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http://bergamo.corriere.it/bergamo/notizie...218687994.shtml

A PROCESSO
Violenza sessuale su minori
Rinviato a giudizio don Luigi
Dopo l'accusa il prete era stato trasferito da Cremona al Santuario di Caravaggio

L'ex parroco di Martignana di Po (Cremona) è stato rinviato a giudizio dal tribunale di Cremona per violenza sessuale. Don Luigi Mantia, 49 anni, è accusato di violenza sessuale su due minori e, su richiesta del pm Francesco Messina, il gup Matteo Grimaldi ha mandato a processo il sacerdote che un anno fa, in seguito alla notifica dell'avviso di conclusione delle indagini, aveva presentato al vescovo Dante Lafranconi la rinuncia alla parrocchia di Martignana Po.

Da allora è al santuario di Caravaggio (Bergamo). Il processo è fissato per il 5 febbraio prossimo. Ai fedeli aveva detto un anno fa, alla fine della messa: «Nel marzo del 2009 sono stato denunciato dal padre di un bambino... Assicuro che affronterà anche questa situazione per me dolorosa con piena responsabilità e con la possibile serenità». Nell'udienza preliminare di oggi, i genitori dei minori si sono costituiti parte civile.

Redazione Online11 ottobre 2012 | 22:40
 
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view post Posted on 31/10/2012, 19:48
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http://www.giornaledibergamo.com/cronaca/3...prete-3881.html

A giudizio per abusi, la difesa del prete
Sacerdote trasferito da un anno a Caravaggio
Facebook Twitter Oknotizie Delicious RSS Print Increase Font Decrease font 31 ottobre 2012 | cronaca

Lettera aperta in difesa di se stesso. L'ha scritta don Luigi Mantia (nella foto), 49 anni, originario di Cassano D’Adda (Mi) e rinviato a giudizio per abusi su minori, che da poco più di un anno risiede presso il santuario di Caravaggio. Gli episodi incriminati sarebbero accaduti a Martignana di Po (Cremona) quando prestava il suo servizio di parroco. Lui stesso dall’altare diede la notizia di essere finito nel registro degli indagati, con queste parole: ”Nel marzo del 2009 sono stato denunciato dal padre di un bambino. Assicuro che affronterò anche questa situazione per me dolorosa con piena responsabilità e con la possibile serenità”.
Stando alle informazioni raccolte da Massimiliano Frassi di Prometeo, associazione di lotta alla pedofilia, il processo inizierà il prossimo 5 febbraio 2012, circa 4 anni dopo la denuncia. Le indagini hanno portato a un cambio di registro dell’accusa. Se inizialmente infatti si parlava di abuso di mezzi di correzione, oggi si parla di abusi sessuali su due minori.
Sul sito della Diocesi è recentemente apparsa una nuova lettera di Don Luigi, che riportiamo: ”non voglio esprimere valutazioni sulla “percezione” o “costruzione” degli episodi che una persona (con il coinvolgimento successivo di un’altra) ha rappresentato. Sono qualche centinaio le persone che mi hanno conosciuto e che hanno sperimentato per 25 anni, il senso di dedizione e di rispetto che ho sempre avuto, non solo nei confronti dei ragazzi, non solo a Martignana di Po. Non mi compete neppure parlare di quello che la magistratura ha espresso o vorrà decidere nel futuro. Da un certo punto di vista questo aspetto non mi deve toccare più di tanto. Quello che mi preme e che ho già avuto modo di dire a chi di dovere, è ciò che la mia coscienza mi detta. Nulla di quanto viene attribuito alle mie intenzioni o ai miei atteggiamenti è reale. Il resto fa parte del “gioco” o del “dramma” delle cose umane, le quali spesse volte sono diverse rispetto a quelle di Dio”.
 
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view post Posted on 5/2/2013, 16:32
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http://www.cremonaoggi.it/2013/02/05/viole...tori-risarciti/

Violenza sessuale,
il don patteggia due anni
Genitori risarciti
5 febbraio, 2013 // 3 Commenti

don-mantia

Processo a don Luigi Mantia, 49 anni, ex parroco della comunità di Santa Lucia a Martignana di Po, accusato di violenza sessuale (ipotesi lieve, senza atti specifici) ai danni di due ragazzini minorenni. La corte, composta da presidente Pio Massa e dai giudici Francesco Sora e Cristina Pavarani, ha accolto, previo risarcimento danni delle due famiglie dei minori coinvolti, la richiesta di patteggiamento presentata dalla difesa a due anni, pena sospesa. I fatti, che sarebbero accaduti in due momenti diversi, risalgono al 2009. Le famiglie dei due minori, che sono già state risarcite hanno quindi firmato in aula, alla presenza dei loro legali Massimo Nicoli e Annamaria Battistella l’atto di rinuncia alla costituzione di parte civile. L’imputato, che per nove anni ha guidato la parrocchia, era difeso dagli avvocato Fabrizio Vappina e Mario Brusa. Nel luglio del 2011, durante una messa, lo stesso sacerdote aveva annunciato ai fedeli sbigottiti di essere stato denunciato dal padre di un bambino. “Affronterò questa situazione con piena responsabilità e la possibile serenità”, aveva detto il don, che aveva presentato la rinuncia alla parrocchia. Alcuni giorni dopo, il 24 luglio, il vescovo di Cremona, monsignor Dante Lafranconi, aveva accettato le dimissioni del sacerdote alla guida pastorale della parrocchia. L’udienza è stata rinviata a fine febbraio per formalizzare il patteggiamento. Attualmente don Mantia, che oggi non era presente in aula, si trova al santuario di Caravaggio.
 
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view post Posted on 12/7/2013, 16:40
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www.ilgiornale.it/news/cronache/pat...zzi-935217.html

Patteggiò per abusi su minori, ora il prete accompagna i ragazzi dell'oratorio in gita

Polemiche nel bergamasco per la decisione di invitare don Luigi Mantia alla vacanza in montagna dell'oratorio di Casirate d'Adda
Luisa De Montis - Ven, 12/07/2013 - 12:36
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A febbraio ha patteggiato due anni per abusi su minori, ma la pena è stata sospesa e don Luigi Mantia è stato mandato a Pumenengo (Bergamo) in una parrocchia rimasta senza parroco fino a settembre. Non solo: è stato persino scelto per accompagnare i ragazzi dell'oratorio della vicina Casirate d'Adda in vacanza a Zambla, nella val Brembana.

La notizia ha fatto scoppiare un polverone tra i genitori dei piccoli, anche se la Curia di Cremona rassicura che il sacerdote non li accompagnerà in montagna. Don Luigi, tra l'altro, si è sempre dichiarato innocente nell'inchiesta sugli abusi a due bambini di 8 e 12 anni: ha patteggiato solo per chiudere la vicenda in fretta, sostiene. Ma la sentenza continua a pesare sulla sua reputazione come una spada di Damocle, nonostante a Pumenengo sia riuscito a riconquistare la fiducia dei parrocchiani.

A nulla vale che il vicario di Casirate don Pierluigi Fontana (che ha invitato il prete alla vacanza) sia pronto a mettere la mano sul fuoco in favore di don Mantia. "All'inizio quando sono arrivato a Pumenengo pensavano che mangiassi i bambini - racconta il sacerdote incriminato - Poi hanno visto che persona sono. Ora la vicenda processuale non è un problema per nessuno, qualcuno ci ironizza quando da fuori gliela fanno notare. Faccio quel che serve alla comunità: se serve dico messa, confesso, seguo il centro ricreativo e nel caso accompagno i ragazzi alle Vele".

www.agi.it/cronaca/notizie/20130712...o_per_pedofilia

Genitori in rivolta contro il prete processato per pedofilia
15:00 12 LUG 2013

(AGI) - Bergamo, 12 lug. - Paese in rivolta contro un prete: ha patteggiato una condanna per atti sessuali con minorenni, e ora i genitori non vogliono che partecipi alla gita scolastica con i loro figli. Altrimenti ritireranno i bambini dal centro estivo. Succede a Casirate d'Adda, nella Bassa Bergamasca, dove il Centro ricreativo sta organizzando una settimana di vacanza in montagna. E ci sara' anche don Luigi Mantia, che lo scorso 26 febbraio ha patteggiato due anni (pena sospesa) per atti sessuali con due bambini di 8 e 12 anni. Lui dice che e' innocente e ha patteggiato per chiudere la vicenda in fretta.
Ma ai genitori la spiegazione non basta, e minacciano di ritirare i loro figli se il sacerdote dovesse partire con loro.
La vicenda risale a quando il prete era a Martignana Po (Cremona). (AGI) .


www.bergamonews.it/cronaca/prete-de...genitori-177371

Casirate
Don Luigi Mantia sacerdote a Pumenengo e a Casirate ha patteggiato lo scorso febbraio per abusi sessuali sui minori. Scoppia la rabbia dei genitori che solamente ora lo scoprono quando si sta programmando una settimana di vacanza con i ragazzi.
Abusi su minori, il prete
in vacanza coi ragazzi
La rabbia dei genitori
oratorio
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Il sacerdote che gestisce il Cre ha patteggiato 2 anni per atti sessuali con minorenni: due bambini di 8 e 12 anni. E a Casirate scoppia la rabbia dei genitori che solamente ora lo scoprono quando si sta programmando una settimana di vacanza con i ragazzi a Zambla, in Valle Brembana. La notizia è stata riportata dal Corriere della Sera. Papà e mamme sono sul piede di guerra, chiamano in causa la Diocesi di Cremona che ha mandato il sacerdote, don Luigi Mantia parroco di Pumenengo, alla guida della parrocchia in attesa del nuovo pastore che arriverà a settembre. Don Mantia il 26 febbraio scorso ha patteggiato due anni (pena sospesa) per atti sessuali con minorenni, due bimbi di 8 e 12 anni. Anche se si è sempre dichiarato innocente, don Mantia ha patteggiato per chiudere in fretta il processo e ottenere uno sconto di un terzo della pena. Il caso è noto anche ai parrocchiani di Pumenengo, che lo conoscono e non puntano il dito contro il sacerdote, ma a Casirate la notizia che il prete del Cre è stato condannato pochi mesi fa per abusi sessuali è piombata come un macigno sull’oratorio.

La Curia di Cremona cerca di tranquillizzare gli animi dei genitori, assicura che don Mantia non andrà al campo estivo a Zambla: ma è tutto inutile. Il caso che ha portato il prete in Tribunale è avvenuto in parrocchia a Martignana Po, nel Cremonese, quando don Mantia era parroco. Un bimbo decise di non andare più all’oratorio, si confidò con il papà al quale raccontò gli strusciamenti con don Luigi. Il sacerdote venne allontanato, trovò rifugio al Santuario di Caravaggio. In fase di indagine emerse un altro caso: stessa accusa. Il fascicolo è rimasto fermo fino al 2011, passando da un pubblico ministero all’altro fino a quando si è aperto il processo. L'imputato ha chiesto il patteggiamento, il pm ha acconsentito a patto che il sacerdote risarcisse le vittime. Alla fine la sentenza: patteggiamento a 2 anni con la condizionale. Oggi come allora don Luigi continua a fare il sacerdote. La diocesi lo chiama a sostituire parroci malati, celebra Messa, organizza i Cre.

http://bergamo.corriere.it/bergamo/notizie...115811792.shtml

La protesta

Patteggiò per abusi su due minori
Ora il sacerdote è in servizio all'oratorio

A Pumenengo sostituisce il parroco. E dovrebbe portare alcuni bimbi di Casirate in gita col Cre, ma i genitori protestano. La Curia: «L'oratorio è gestito dai genitori, lui dà una mano dal punto di vista spirituale e generale. Loro non hanno nessun problema, quindi la questione non si pone»

Oratorio di Casirate d'Adda. Il centro ricreativo sta organizzando una settimana di vacanza a Zambla: ragazzi, animatori, sacerdote. Partenza lunedì prossimo. In paese si diffonde la voce che ci sarà anche il prete «in prestito» a Pumenengo, dove il parroco manca da maggio e quello nuovo arriverà a settembre. Qualche genitore si informa e apprende che è don Luigi Mantia. Scoppia il polverone, perché è il sacerdote che il 26 febbraio ha patteggiato due anni (pena sospesa) per atti sessuali con minorenni, due bambini di 8 e 12 anni (clicca qui e leggi la sua intervista). La Curia di Cremona rassicura: «Non ci risulta che andrà a Zambla». Lui si è sempre dichiarato innocente. Ha patteggiato per chiudere la vicenda in fretta, è la linea difensiva. Ma quella sentenza pronunciata da tre giudici (il collegio) del tribunale di Cremona è un peso per papà e mamme. Anche a Pumenengo il prete ha contatti con i ragazzi dell'oratorio. È gestito dai genitori, ma lui lo frequenta e celebra la messa. In paese sanno della sentenza. Ma don Mantia ha conquistato la fiducia dei parrocchiani.

Don Luigi MantiaDon Luigi Mantia
A Casirate invece la vicenda processuale del sacerdote si scopre solo in questi giorni e cresce l'irritazione. Il confronto con il vicario don Pierluigi Fontana, che ha invitato il prete alla vacanza in montagna, è acceso. Il malumore è diffuso. Il vicario è pronto a mettere la mano sul fuoco per don Mantia, ma alle famiglie non basta. Vengono organizzate due riunioni: una mercoledì e una ieri sera. Le posizioni non cambiano. I genitori pongono l'aut-aut: se c'è lui, i loro figli non partiranno.
Ma la Curia di Cremona getta acqua sul fuoco. «A proposito delle preoccupazioni delle famiglie di Casirate, non c'è fondamento - dice don Claudio Rasoli, direttore dell'ufficio comunicazione sociale -. Non ci risulta che don Mantia parteciperà al campo estivo. Ci andranno i ragazzi di Casirate e parteciperanno anche alcuni ragazzi di Pumenengo. Ma questo non significa che ci andrà anche lui».

Intanto il sacerdote sostituisce il parroco pensionato. Continua a vivere al santuario di Caravaggio, dove ha preso casa due anni fa, quando cominciò la vicenda giudiziaria, ma arriva ogni volta che è necessario. Non ha un incarico ufficiale, quello è sulle spalle del vicario di zona, don Marco Leggio, parroco di Antegnate, ma don Luigi ne fa il sostituto a tutti gli effetti. «All'inizio quando sono arrivato a Pumenengo pensavano che mangiassi i bambini - racconta -. Poi hanno visto che persona sono. Ora la vicenda processuale non è un problema per nessuno, qualcuno ci ironizza quando da fuori gliela fanno notare. Faccio quel che serve alla comunità: se serve dico messa, confesso, seguo il centro ricreativo e nel caso accompagno i ragazzi alle Vele (parco divertimenti con piscine ndr )». Per la Curia non c'è problema: «L'oratorio è gestito da anni dai genitori dei ragazzi, che si sono sempre dati da fare autonomamente - parla ancora don Rasoli -. Lui dà una mano dal punto di vista spirituale e generale. Se ci sono lì i genitori, che non hanno nessun problema, per noi il problema non esiste».

La vicenda giudiziaria si è chiusa dopo alcuni intoppi. Prima le denunce dei genitori di due bambini. Riguardano il periodo in cui il parroco era a Martignana Po (Cremona). Una, nel 2009, ha fatto emergere un'altra precedente. Il bambino più piccolo ha iniziato a non andare più all'oratorio. Il papà gli ha chiesto il motivo ed è emerso il disagio: quei giochi alla lotta in cui - sono le accuse - ci sono stati degli strusciamenti del religioso. Fatti di contenuta entità che hanno permesso di patteggiare. Un'eccezione, perché per i reati sessuali è escluso. Il fascicolo è rimasto fermo fino al 2011, poi è passato da un pubblico ministero a un altro, i due bambini sono stati sentiti nell'incidente probatorio (racconti che valgono come prova) e il pm ha chiesto il processo. Poi altre questioni tecniche: l'imputato ha chiesto di patteggiare, il pm si è detto favorevole purché il prete risarcisse le vittime, poi però il giudice dell'udienza preliminare ha negato la pena sospesa. Si è finiti così a dibattimento, altro tempo, con lo stesso finale: patteggiamento a 2 anni con la condizionale.
12 luglio 2013 | 13:46

Edited by GalileoGalilei - 13/7/2013, 07:37
 
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http://bergamo.corriere.it/bergamo/notizie...162385883.shtml

Abusi
«Don Luigi vittima del pregiudizio
Si è creato eccessivo allarmismo»
Don Pierluigi, il vicario di Casirate: non può essere etichettato per tutta la vita

Don Pierluigi Fontana


Sabato, l'oratorio di Pumenengo è deserto. Per festeggiare l'ultimo giorno del Centro ricreativo estivo della parrocchia, 65 bambini, i loro genitori e 10 assistenti sono andati in gita al parco acquatico delle Vele nel Bresciano. Una comitiva di quasi 150 persone. Con loro c'è don Luigi Mantia, il sacerdote che sostituisce il parroco e che in febbraio ha patteggiato due anni di reclusione (pena sospesa) per abusi sessuali su due minori. Per Pumenengo pare non sia un problema. Quel prete schietto - che da maggio sostituisce il parroco - piace, la comunità lo apprezza e quando nei giorni scorsi è stato contestato, gli si è stretta intorno facendo quadrato. A sollevare il caso - come abbiamo riferito - sono state le famiglie di Casirate, per cui quell'episodio del 2009 è insuperabile. La querelle si è accesa perché quest'anno le due parrocchie hanno organizzato insieme la vacanza in montagna. Alla notizia che avrebbe partecipato don Mantia a Casirate è scoppiata una bufera. Per i genitori è inopportuno - qualcuno ha sostenuto «improponibile» - mandare i figli in vacanza insieme a quel sacerdote. E non sono servite le rassicurazioni del vicario, don Pierluigi Fontana, 31 anni. Alla fine don Mantia, per non far saltare la vacanza, ha deciso di rimanere a casa. A guidare i due gruppi sarà solo don Pierluigi. Il quale ieri pomeriggio era in oratorio per definire gli ultimi dettagli prima della partenza di oggi. E ha accettato di spiegare il suo punto di vista. «Mi spiace molto che sia andata a finire così - riflette -, si è data troppa eco a una vicenda che è nata nel più normale dei modi: ero a tavola con don Luigi ed è nata l'idea portare i rispettivi gruppi dell'oratorio insieme in montagna».


Mentre organizzavate la vacanza, non è insorta l'esigenza di informare le famiglie in merito alla vicenda giudiziaria che ha coinvolto don Luigi?
«Non ho voluto tener nascosto niente a nessuno, ma non mi sono neanche posto il problema. Don Luigi non è uno sconosciuto a Casirate, ha celebrato messa e ci ha accompagnato a Milano per l'incontro con il Papa. In questi due anni ha sempre avuto la stima del vescovo ed è rimasto in servizio. Oltre al patteggiamento c'é tutta una serie di elementi che dovrebbe consegnare il nostro giudizio in un'ottica positiva e fugare ogni dubbio».


Però è comprensibile che un genitore si preoccupi quando si parla di reati di questo tipo. Cosa ha detto quando le hanno espresso le loro riserve?
«Ho detto che se non pensavano di avere garanzie, tenessero pure a casa i loro figli. Le preoccupazioni sono comprensibili, ma ho proposto la vacanza perché sapevo di poter offrire tutte le garanzie del caso. Alcune famiglie avevano già incrociato don Luigi, certo non era una conoscenza approfondita, ma non è neanche uno sconosciuto arrivato da chissà dove. Si è creato un allarmismo eccessivo».


L'ha ferita la mancanza di fiducia dei suoi parrocchiani?
«Certo non mi ha reso felice. Speravo che la mia parola e le garanzie che potevo offrire avessero un certo peso. Sono ottimista. Supereremo questa situazione. C'è la volontà di andare avanti».


Perché non avete pensato di organizzare un incontro con i suoi parrocchiani per far conoscere don Luigi, come hanno proposto invece le famiglie di Pumenengo? «Purtroppo non ci si è pensato, poi è stato tardi e lui ha deciso di non venire. Vedremo, se ci saranno le condizioni dopo le vacanze».


L'attenzione è massima quando si parla di abusi sui minori, occorrerebbe più sensibilità, anche nel mondo religioso, nell'approcciarsi a questi problemi?
«L'attenzione è altissima ma purtroppo è altissimo anche il pregiudizio. Il problema è quello delle etichette, non si va oltre. L'etichetta è la prima cosa che incontri in una persona, ma occorre l'onestà intellettuale di vedere se è vera. Nel caso di don Luigi, tanti elementi fanno credere che l'etichetta non sia vera. Di questo ho discusso con i genitori».


La diocesi non avrebbe fatto meglio a pensare a un ruolo diverso per lui, lontano dai ragazzi, come chiede l'Onu per questi casi?
«Forse è vero, ma non è giusto neanche che uno si porti dietro per sempre questo discrimine quando tutto fa pensare al contrario».
14 luglio 2013 (modifica il 15 luglio 2013)
 
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CARAVAGGIO
Catechismo affidato al prete che patteggiò per pedofilia: i genitori insorgono, rimosso

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Quando i genitori hanno saputo che don Luigi Mantia avrebbe fatto catechismo ai loro bambini, qualcuno si è insospettito. Quel nome non suonava nuovo. E’ poi bastata una piccola ricerca su Internet e ogni dubbio è stato dissipato. Si trattava proprio di quel sacerdote che tre anni fa aveva patteggiato due anni di reclusione per violenza sessuale su minori (lui si è sempre professato innocente). E che da quando era cominciata la vicenda giudiziaria nel 2009, la diocesi di Cremona aveva «parcheggiato» al vicino Santuario di Caravaggio. Don Luigi Mantia, 51enne originario di Cassano d’Adda, da circa un mese si occupava dei bambini di sei anni che iniziano il loro percorso spirituale all’oratorio Conventino (la parrocchia di Caravaggio comincia in anticipo l’esperienza del catechismo). E quest’anno era stato deciso di affidarne la guida a don Mantia. Fino a qualche giorno fa. I genitori sono stati infatti informati via sms che il catechismo dei bambini è stato sospeso a data da destinarsi. Dopo il primo incontro di presentazione delle attività, molte mamme e papà avevano manifestato soddisfazione per la scelta. Il sacerdote cassanese pare che avesse fatto una buona impressione. Come detto, però, quel nome ha insospettito qualcuno, che ha deciso di andare a controllare sulla rete. E da quel momento la situazione è cambiata. I genitori, appresi i precedenti del religioso, hanno cominciato ad avere timore per i loro figli. La notizia ha cominciato a circolare in città, quasi sussurrata, visto che sulla vicenda nessuno ha voluto esporsi ufficialmente. Si è però venuto a sapere che una delegazione di genitori avrebbe chiesto un incontro con il parroco, monsignor Angelo Lanzeni, per chiedere di togliere l’incarico a don Luigi Mantia. Don Angelo ha accolto la richiesta ma, secondo quanto trapelato in seguito, il sacerdote cassanese avrebbe assunto il suo incarico su diretta indicazione della Diocesi di Cremona Contattato telefonicamente, il parroco ha preferito non rilasciare dichiarazioni in merito.
http://www.bergamosette.it/notizie/cronaca...so-4091879.html
 
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