http://www.casertace.net/altri-comuni2/mad...i-20141125.htmlMADDALONI. Vergogna, sarete giudicati da Dio: vogliono spolpare la creatura di Don Salvatore D’Angelo fino all’ultimo brandello. I Legionari del Diavolo ricattano la città e ritirano le dimissioni
Da 6 mesi, i dipendenti non prendono lo stipendio, ma in un cda farsa, svoltosi a Roma alla presenza solo dei 3 religiosi della chiacchieratissima congregazione messicana, hanno messo in mobilità tutti. Stamattina, drammatica riunione in prefettura
Maddaloni - Ennesimo colpo di scena al Villaggio dei Ragazzi. I legionari prima si erano dimessi, poi però avevano continuato a gestire gli affari correnti in attesa della ratifica delle dimissioni da parte della Regione e adesso cambiano idea e, a conclusione dell’ultimo cda, hanno revocato le loro dimissioni. Oggi, infatti, si è conosciuto l’esito della riunione svoltasi venerdì scorso a Roma.
Come vi avevamo preannunciato, erano presenti solo i tre consiglieri in quota legionaria che, prima di entrare nel merito dell’ordine del giorno, ci hanno tenuto a mettere a verbale che la riunione si è tenuta nella sede della direzione territoriale del discusso ordine messicano e non a Maddaloni per “il protrarsi delle minacce rivolte alle persone dei consiglieri indicati dalla Congregazione… Tale situazione è stata esposta alle forze dell’ordine”.
Rosa De Lucia, don Cavallè e Giusto Nardi
Rosa De Lucia, don Cavallè e Giusto Nardi
Viene da ridere a leggere una tale affermazione! Il presunto rischio di reazioni inconsulte nei confronti dei padri da parte dei dipendenti senza stipendio da sei mesi, paventato giustamente dall’ ex direttore generale e di cui vi abbiamo parlato nel nostro ultimo articolo, nella mente illegibile dei membri del cda diventa addirittura una minaccia permanente che impedirebbe al consiglio di riunirsi a Maddaloni.
Stravagante è anche la prima delibera emanata, la n. 26, con cui viene affidato al noto commercialista casertano Massimo Iaselli, “alter ego” per tanti anni della nostra vecchia conoscenza Pietro Matrisciano, e al commercialista romano Fabio Casasoli l’incarico di assistere la Fondazione, o per meglio dire i legionari a spese della Fondazione, nella procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento visto che, secondo i consiglieri, il tecnico nominato dal Tribunale, Piombino, non avrebbe le “specifiche professionalità” per assistere la Fondazione in questa procedura; forse, per i tre padri non è abbastanza di parte! Comunque, notiamo con piacere che l’aria romana ha giovato all’unità della compagine legionaria in seno al cda, infatti, questa volta non
ci sono stati problemi a convalidare la nomina di Iaselli, sul cui nome, la volta scorsa c’era stato il veto di don Cavallè a causa degli attriti con Matrisciano e per la prima volta in 14 anni la maggioranza legionaria nel cda si era disgregata, come vi abbiamo puntualmente raccontato.
Sembra che in questi giorni i superiori abbiano richiamato all’obbedienza don Miguel, impedendogli addirittura di andare all’estero per presenziare alla riunione e votare secondo gli “ordini di scuderia”.
Ancor più divertente è la delibera n. 27 in cui, dopo i ringraziamenti di circostanza al direttore dimissionario Giusto Nardi, si da mandato a don Sabadell di chiedere al sindaco di Maddaloni Rosa de Lucia se sia disponibile ad assumere tutti i poteri del direttore generale; nell’attesa verrà nominato tra i dirigenti del Villaggio un “facente funzioni”. In pratica, si chiede a Rosetta di gestire
la Fondazione, ma alle dipendenze del cda legionario. Una vera e propria offesa per il primo cittadino dell’ente calatino che già faceva da padrona nel Villaggio venerdì guidando lo sciopero dei dipendenti davanti alla prefettura e il giorno dopo presiedendo il pranzo da lei stessa programmato e in parte pagato nell’istituto alberghiero della Fondazione, per l’ospite d’onore del Festival della Legalità, la professoressa Maria Falcone, e per gli organizzatori dell’evento, in primis il colonnello Antonio del Monaco. Proprio questo pranzo ha destato malumore in molti dipendenti del Villaggio, secondo cui, ospitare una manifestazione sulla legalità in un ente che non paga gli stipendi da mesi e non versa regolarmente i contributi ai suoi dipendenti da anni è stato quanto meno inopportuno.
Per niente da ridere, anzi tutta da piangere, l’ultima delibera, la n. 28, con cui si stabilisce di chiudere tutte le scuole e di sospendere tutte le attività della Fondazione in quanto non autosufficienti dal punto di vista finanziario, con la sola eccezione, non motivata, dell’internato. Di conseguenza il direttore “facente funzioni” dovrà attivare la procedura di mobilità per tutto il personale, esclusi i quindici dipendenti del convitto che, per mera “coincidenza”, sono coordinati da quell’Antonio Cerimoniale socio fondatore e consigliere di una “pupilla degli occhi” di don Cavallè, la onlus Vida. Lui e gli altri educatori dell’internato salveranno, per ora, il posto di lavoro, nonostante non ci sia la certezza dei finanziamenti della Provincia per tale settore della Fondazione.
Sempre il direttore “facente funzioni”, dovrà comunicare al provveditorato e alle famiglie degli studenti l’interruzione improvvisa e definitiva dell’anno scolastico. L’annuncio di un provvedimento così scellerato e senza alcun preavviso è arrivato come un
“fulmine a ciel sereno” per i dipendenti, ma anche per gli allievi delle scuole e i loro genitori; a tranquillizzare questi ultimi ci hanno pensato i presidi delle scuole e i rappresentanti sindacali con un comunicato stampa in cui hanno precisato “che le attività didattiche e residenziali si svolgeranno regolarmente, nel rispetto del progetto educativo e nell’affermare ancora una volta il senso di responsabilità e attaccamento ai Ragazzi che sono la massima espressione dell’ Ente”.
Come evolverà la situazione si vedrà nei prossimi giorni. Intanto, oggi alle 11 si svolgerà il vertice convocato dal prefetto a margine dello sciopero di venerdì e a cui parteciperanno rappresentanti di tutte le parti coinvolte, Regione, Provincia, Comune, Diocesi e, ovviamente, i Legionari, i quali hanno già fissato la data del prossimo cda, il 12 dicembre alle 10.30, ovviamente a Roma. Adesso si che rischierebbero grosso a farsi vedere a Maddaloni!
G.G.
http://noi.caserta.it/villaggio_dei_ragazz...cio_cuesta.htmlVillaggio dei Ragazzi, lascia il cappellano Bonifacio Cuesta
Attualità|Maddaloni25 / 11 / 2014|Redazione
Maddaloni - Nuovo pesante addio al Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni, il cui futuro resta in bilico per le pesanti condizioni in cui versa la Fondazione, ad un passo dal fallimento. A lasciare studenti e dipendenti è l’ormai ex cappellano Bonifacio Cuesta, che lascia il suo saluto con una lettera.
http://www.ilmattino.it/CASERTA/villaggio-...e/1029168.shtmlMaddaloni, i Legionari abbandonano la gestione: ora il Villaggio rischia la chiusura immediataPER APPROFONDIRE: villaggio, chiusura, legionari, prefettura
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MADDALONI - Rischia di precipitare la situazione al Villaggio dei Ragazzi, una delle più note istitutuzioni formative casertane. Dopo il crack finanziario i Legionari di Cristo abbandonano la gestione. Infatti i Legionari si scaricano di tutte le responsabilita' del Villaggio. Formalmente a causa di finanziamenti pubblici, di fatto per default finanziario invitano il sindaco ad assumere le ffunzioni di direttore pro tempore. E questo per mettere in mobilita' il personale, avviare alla chiusura le scuola e cesare tutte le attivita'. Per domani mattina è convocato un tavolo urgente in prefettura a Caserta per scongiurare la chiusura delle scuole che afferiscono al Villaggio.
lunedì 24 novembre 2014 - 11:22
http://noi.caserta.it/villaggio_dei_ragazz...ura_scuole.htmlVillaggio dei Ragazzi, i Legionari chiudono le scuole: i sindacati impugnano l'atto
Attualità|Maddaloni25 / 11 / 2014|Redazione
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Maddaloni - Polemiche durissime a Maddaloni per la questione del Villaggio dei Ragazzi. Nel CdA dello scorso 21 novembre i Legionari di Cristo hanno infatti deliberato la chiusura di tutte le scuole dell’opera fondata da don Salvatore D’Angelo. Le organizzazioni sindacali e i dirigenti scolastici della Fondazione si sono quindi appellati al sindaco di Maddaloni Rosa De Lucia per impugnare l’atto e consentire che l’attività dei licei vada avanti