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Assolto padre Secondo Bongiovanni: "non si masturbava davanti a 12enne", Cassazione annulla condanne a prete gesuita teologo

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GalileoGalilei
view post Posted on 26/10/2010, 16:30 by: GalileoGalilei
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http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/20...dannato-2604556

Pedofilia, gesuita-teologo condannato

Padre Secondo Bongiovanni, 56 anni, è stato condannato a 10 mesi con rito abbreviato per violenza sessuale alle terme di Bormio

L'Aloisianum di via Manin
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PADOVA. Uno dei più prestigiosi docenti dell'Aloisianum, l'Istituto di studi filosofici della Compagnia di Gesù, con sede in via Manin, affiliato alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. E ancora un intellettuale nonché un filosofo e teologo autore di importanti saggi. Si sprecano aggettivi e parole per raccontare l'attività di padre Secondo Bongiovanni, 56 anni, per la legge solo un imputato condannato per violenza sessuale nei confronti di un dodicenne.

Originario di Alba (Cuneo) e da anni residente a Padova dove è membro della comunità Aloisianum che offre un programma di studi superiori di filosofia ai giovani gesuiti in formazione, padre Bongiovanni è stato condannato con rito abbreviato (rito che consente lo sconto di un terzo della pena) a dieci mesi di reclusione per violenza sessuale - con l'aggravante di aver commesso i fatti in violazione dei doveri derivanti dalla qualità di religioso - e per atti osceni in luogo pubblico.

Particolarmente dura la sentenza comminata dal giudice del tribunale di Sondrio, Carlo Camnasio, che ha inflitto al prelato pure le pene accessorie dell'interdizione in perpetuo da qualsiasi ufficio attinente alla tutela e alla curatela nonché l'interdizione perpetua da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado e da ogni ufficio o servizio in istituzioni o altre strutture pubbliche o private frequentate da minori. Concessa la sospensione condizionale della pena poiché il sacerdote è incensurato.

Palcoscenico della violenza lo stabilimento termale di Bormio, la località valtellinese dove il gesuita si trovava in vacanza. È il 2 agosto 2008 e don Secondo Bongiovanni, nelle docce, si masturba di fronte al ragazzino che vive in Bassa Valle e, con gli amichetti, è andato a farsi un bagno. Sconvolto da quella scena il dodicenne s'allontana. Ma nell'area della piscina quello sconosciuto si fa di nuovo avanti, chiedendo al ragazzino di toccarlo «compiendo così - si legge nel capo d'imputazione - atti idonei diretti in modo non equivoco a compiere atti sessuali con minore degli anni 14».

Il bimbo corre a casa e si confida con la madre, fornendole una dettagliata descrizione del pedofilo. E la donna avvisa subito il 112. In pochi minuti arriva una gazzella dei carabinieri nell'impianto termale dove i militari identificano un uomo che corrisponde alla descrizione: è il gesuita padovano.



http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/20...persona-2604567

La difesa dei gesuiti: "Mancano testimoni, un errore di persona"

Impossibile parlare con padre Bongiovanni. Per lui prendono le difese i gesuiti dell'Aloisiuanum


PADOVA. Impossibile parlare con padre Secondo Bongiovanni. «Non c'è, è fuori Padova - rispondono all'Istituto Aloisianum - E non sappiamo quando rientrerà». I confratelli lo difendono con una nota diramata sul sito della Compagnia di Gesù e firmata da padre Gianfranco Matarazzo, delegato per i casi di abuso sui minori: «... Un ragazzo di 12 anni ha denunciato di essere stato vittima di alcuni atti osceni e frasi di contenuto sessuale... Il fatto, come da lui dichiarato, è avvenuto senza alcun contatto fisico e in assenza di testimoni. Il minorenne... ha identificato il molestatore in Secondo Bongiovanni che ha sempre sostenuto di essere estraneo alla vicenda e di trattarsi di un caso di errore di persona. Egli ha tenuto informati i Superiori sullo sviluppo della situazione - si legge - Ci aspettavamo un esito diverso del processo, soprattutto per le modalità equivoche con cui è avvenuto il riconoscimento. Rispettando la sentenza e mantenendo le misure cautelative predisposte... confermiamo la nostra fiducia nella magistratura, ma restiamo convinti dell'estraneità di padre Bongiovanni...».

Un pensiero va alla vittima: «Portiamo nella preghiera il ragazzo e la sua famiglia, così come il nostro confratello...». Poi la Compagnia conferma di voler assumersi ogni eventuale responsabilità con l'impegno «alla massima trasparenza e collaborazione nei confronti delle persone coinvolte e degli organi della giustizia civile». Infine una nota della Diocesi di Padova per precisare che il prete in questione «non appartiene al clero padovano... Pertanto il suo diretto superiore non è il vescovo di Padova, inoltre non svolge il ministero né ha compiti pastorali nelle parrocchie locali».
 
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7 replies since 22/10/2010, 08:56   1697 views
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