http://www.blogsicilia.it/rubriche/brusca-...-silenzio/4263/Brusca, don Spriano, la legge e la consegna del silenzio
di BlogSicilia
20 settembre 2010 - “Sono un prete, quando hanno bisogno di me corro” Così don Spriano, il cappellano di Rebibbia ai pm Sava e Buzzolani che lo hanno sentito come testimone nell’inchiesta sul tesoro di Giovanni Brusca.
E le lettere, e i quadri , e fors’anche il danaro ai familiari? Servizio pastorale, lo ha definito il sollecito sacerdote.
Siamo alle solite. La chiesa, il segreto confessionale, la mafia, i capimafia, le inchieste.
Da una parte la legge e la ricerca della verità, dall’altra la chiesa e la consegna del silenzio. Con imprimatur ecclesiale. Perchè se un giorno… Brusca si pentisse, davvero, anche davanti a Dio, sarebbe un’anima recuperata.
A noi cittadini, cattolici chi più chi meno chi nulla, ci piacerebbe che stato e chiesa, insieme, ci restituissero verità e legalità.
2 commenti a "Brusca, don Spriano, la legge e la consegna del silenzio"
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mauro scrive: 21 settembre 2010 09:34
sta tutto dentro il segreto della confessione?
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don Spriano scrive: 21 settembre 2010 11:14
Per quanto mi riguarda non esiste la “consegna del silenzio”… e non c’entra nulla il “segreto della confessione”, obbligo che attiene ai Ministri di Culto Cristiano Cattolico esclusivamente quando amministrano il Sacramento della Riconciliazione.
I magistrati che indagano non chiedono a noi preti di raccontare segreti confessionali, ma di riferire le informazioni di cui siamo a conoscenza circa le indagini in corso e, come per ogni altro cittadino, abbiamo il dovere di contribuire a far luce sulla verità dei fatti!
Posso assicurare i cittadini, “cattolici chi più chi meno chi nulla” che siamo impegnati in prima persona a “restituire verità e legalità”, poiché questo è uno dei compiti primari del nostro servizio pastorale, ancor più vincolante per noi cappellani in carcere!!