http://www.uaar.it/news/2010/06/20/giornal...icano-saramago/I giornali cattolici criticano SaramagoL’Osservatore Romano e Avvenire hanno espresso critiche molto forti nei confronti dell’opera di José Saramago, lo scrittore portoghese, premio Nobel per la letteratura, morto l’altro ieri. Claudio Toscani, sul quotidiano della Santa Sede, si è soffermato soprattutto sulle sue idee politiche, scrivendo che Saramago “si dichiarava insonne al solo pensiero delle crociate, o dell’inquisizione, dimenticando il ricordo dei gulag, delle ‘purghe’, dei genocidi, dei samizdat culturali e religiosi”: “un uomo e un intellettuale di nessuna ammissione metafisica, fino all’ultimo inchiodato in una sua pervicace fiducia nel materialismo storico, alias marxismo”. Principale bersaglio dell’articolo è stato Il Vangelo secondo Gesù Cristo, definito una “sfida alla memorie del cristianesimo di cui non si sa cosa salvare”: “Irriverenza a parte, la sterilità logica, prima che teologica, di tali assunti narrativi, non produce la perseguita decostruzione ontologica, ma si ritorce in una faziosità dialettica di tale evidenza da vietargli ogni credibile scopo”. Il recente Caino è a sua volta giudicato “inaccettabile”. In sintesi, il “populista estremistico” Saramago è accusato di non essersi fatto mai “mancare il sostegno di uno sconfortante semplicismo teologico: se Dio è all’origine di tutto, Lui è la causa di ogni effetto e l’effetto di ogni causa”.
La prosa debole dell’ateo è invece il titolo del commento di Fulvio Panzeri pubblicato su Avvenire*, quotidiano dei vescovi italiani. Panzeri definisce Saramago uno di quegli scrittori che, “per essere al centro dell’attenzione mediatica e per distogliere il giudizio dalla poco rilevante qualità delle loro opere, amano mettersi al centro dell’attenzione attraverso polemiche e attacchi mediatici”: “vincitore di un premio Nobel nel 1998 più per le sue controverse posizioni che per l’ effettiva grandezza della sua opera. Saramago è stato uno scrittore notevolmente sopravvalutato in maniera esagerata in Italia”. Con i suoi romanzi, si legge, lo scrittore “ha voluto soprattutto condurre una personale e blasfema campagna contro la tradizione cristiana e cattolica”, prendendosi per esempio la “libertà ampia e audace” di descrivere Gesù come “una persona normale”, oppure raccontando i miracoli “senza inventiva” e “senza fede”. “Le sue sono state solo parole”, conclude Panzeri, “spesso brutte parole, senza storia”.
*
http://www.avvenire.it/Cultura/saramago+mo...27187100000.htm-----------------------
http://www.lucacoscioni.it/comunicato/sara...l-nostro-presidSaramago: Riconobbe la forza profetica di Luca Coscioni e divenne il nostro presidente d’onoreDichiarazione di Maria Antonietta Farina Coscioni: Voglio ricordare José Saramago per il suo sostegno alla battaglia di Luca Coscioni e di noi radicali per la libertà di ricerca scientifica Saramago, con parole “semplici” e limpide seppe e volle dare un aiuto fondamentale alla nostra battaglia: “Purché la luce della ragione e del rispetto umano possa illuminare i tetri spiriti di coloro che si credono ancora, e per sempre, padroni del nostro destino. Attendevamo da molto tempo che si facesse giorno, eravamo sfiancati dall’attesa, ma ad un tratto il coraggio di un uomo reso muto da una malattia terribile ci ha restituito un nuova forza. Grazie, per questo”. Oggi siamo noi a rendere omaggio a Saramago, a dirgli grazie per il suo appoggio e la sua solidarietà. Non si è ancora fatto quel giorno che attendeva e per cui abbiamo lottato; ma è grazie anche lui se non siamo sfiancati e se con persone mute come Luca continuiamo la lotta per la dignità della vita, la dignità della morte, la libertà della ricerca scientifica.
Dichiarazione di Marco Cappato, Segretario dell’Associazione Luca Coscioni: Nell’esprimere a nome dell’Associazione Luca Coscioni il nostro cordoglio per la morte di José Saramago, nostro Presidente onorario dal 2002, vogliamo ricordarlo con le sue stesse parole di quando riconobbe e salutò la forza profetica di Luca Coscioni e della sua battaglia.
Saramago dedicò a Coscioni versi straordinari in occasione della battaglia per le elezioni politiche del 2001, per le quali Luca era capolista della Lista Bonino in nome della battaglia per la libertà di ricerca sulle cellule staminali. Sostenendo, assieme ad altri 50 Premi Nobel, la candidatura radicale di Coscioni, Saramago scrisse:
"forse il sostegno di un semplice scrittore come me stonerà un poco, o anche troppo, nella lista delle personalità scientifiche che, con i loro nomi e il loro prestigio, suggellano le affermazioni rese da Luca Coscioni. In ogni caso, potete disporre del mio nome. Purché la luce della ragione e del rispetto umano possa illuminare i tetri spiriti di coloro che si credono ancora, e per sempre, padroni del nostro destino”.Attendevamo da molto tempo che si facesse giorno, eravamo sfiancati dall’attesa, ma ad un tratto il coraggio di un uomo reso muto da una malattia terribile ci ha restituito una nuova forza. Grazie, per questo".
In un incontro con Luca Coscioni il 22 novembre 2002 a Siena, Saramago disse: "E' importante - che gli studi sulle cellule staminali siano sempre di più all'ordine del giorno dell'opinione pubblica, per rendere più visibile una situazione di proibizione che alcuni vogliono occultare". A queste parole ed alla dichiarazione di sostegno ricevuta, Luca Coscioni replicò: "La tua presenza mi dà forza, quella forza che è fondamentale per condurre una battaglia, i cui frutti non saranno vissuti da noi, ma probabilmente dalla prossima generazione. Per questo bisogna guardare lontano". Il premio Nobel regalò a Luca un mazzo di garofani rossi e una promessa: "Per quanto sarà in mio potere, potete contare su di me". Da allora accettò di essere Presidente onorario dell’Associazione Luca Coscioni.
Ci mancherà la sua presenza e la sua attenzione. Continueranno le sue parole e le sue opere ad essere con noi, e con tutti coloro che si battono per non far spegnere la “luce della ragione”.