Laici Libertari Anticlericali Forum

Timor. Accuse di pedofilia al vescovo e premio Nobel mons. Belo: "stuprava bimbi poveri", Dimesso nel 2002 per "motivi di salute" è ancora vivo e se la spassa tra Mozambico e Portogallo

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 30/9/2022, 07:56

Group:
Administrator
Posts:
8,011

Status:


Dimesso nel 2002 per "motivi di salute" è ancora vivo e se la spassa tra Mozambico e Portogallo

Carlos-Felipe-Ximenes-Belo-accusato-di-abusi-sessuali-free-28092022-1

Dal giornale cattolico Asianews
https://www.asianews.it/notizie-it/Dili%2C...Belo-56766.html

29/09/2022, 11.25TIMOR EST-OLANDA Invia ad un amico
Dili, accuse di pedofilia al vescovo e premio Nobel mons. Belo
In una denuncia a un settimanale olandese due uomini - all'epoca dei fatti minori - hanno puntato il dito contro il presule per abusi sessuali che avrebbero subito negli anni Novanta. Nel novembre 2002 mons. Ximenes Belo, allora 54enne, lasciò improvvisamente la guida della diocesi e il Paese per motivi di salute. La Sala stampa vaticana: "Dal settembre 2020 la Congregazione per la Dottrina della fede gli ha imposto limitazioni ai movimenti e il divieto di contatti con i minori".


Dili (AsiaNews) - Il settimanale olandese De Groene Amsterdammer ha pubblicato ieri un’inchiesta in cui due uomini - all’epoca dei fatti minori - accusano di aver subito abusi sessuali dal vescovo Carlos Filipe Ximenes Belo, già amministratore apostolico di Dili, insignito del premio Nobel per la pace nel 1996 per il suo impegno per la fine della guerra che ha portato all’indipendenza di Timor Est dall’Indonesia. Mons. Belo - 74 anni, salesiano, vescovo dal 1989 - lasciò improvvisamente la guida della Chiesa locale nel novembre 2002 citando motivi di salute. Lasciò anche Timor Est: oggi vive in Portogallo dopo alcuni anni trascorsi in una missione in Mozambico.

Le accuse diffuse dal periodico olandese riguardano fatti che sarebbero avvenuti negli anni Novanta. De Groene Amsterdammer sostiene che le due vittime - oggi quarantenni - conoscerebbero anche altre persone abusate; solo ora avrebbero trovato il coraggio di denunciare. Parlano anche di somme in denaro che il presule avrebbe loro versato per indurli al silenzio. Il giornale dice di aver raccolto la testimonianza anche di un’altra ventina di persone a Timor Est che sarebbero state a conoscenza dei fatti.

Interpellata dall’agenzia di stampa portoghese Lusa la nunziatura apostolica di Dili non ha voluto esprimersi sulla vicenda, precisando - però - che il contenuto dell’inchiesta giornalistica e le testimonianze sono all’attenzione dei competenti dicasteri in Vaticano.

Sulla vicenda il direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni, ha poi diffuso alcuni chiarimenti: “La Congregazione per la Dottrina della Fede è stata interessata al caso per la prima volta nel 2019. Alla luce delle accuse ricevute sul comportamento del vescovo, nel settembre 2020 la Congregazione gli ha imposto alcune restrizioni disciplinari. Queste includevano limitazioni ai suoi movimenti e all'esercizio del suo ministero, il divieto di contatti volontari con minori, di interviste e contatti con Timor Est. Nel novembre 2021 – ha aggiunto Bruni - queste misure sono state modificate e ulteriormente rafforzate. In entrambe le occasioni i provvedimenti sono stati formalmente accettati dal vescovo”.

All'epoca della sua rinuncia mons. Ximenes Belo parlò in un comunicato di problemi di salute e della necessità di un lungo periodo di recupero: “Ho sofferto di esaurimento, stanchezza fisica e psicologica - scrisse - e quindi ho bisogno di un lungo periodo di riposo per recuperare completamente la mia salute”.

Nella motivazione del Premio Nobel per la pace - a lui attribuito nel 1996 insieme all’attuale presidente di Timor Est, José Ramos-Horta - veniva citata la sua denuncia aperta dell’occupazione indonesiana, più forte delle minacce, e la sua opera di promozione di una resistenza non violenta.

https://www.free.it/2022/09/28/chiesa-grav...o-oltre-tevere/

Chiesa: gravissime accuse contro il vescovo insignito del Nobel | Nessun commento oltre Tevere
Di David Truscello -28 Settembre 2022

Eclatanti e gravi accuse contro un importate arcivescovo della Chiesa Cattolica, pure premio Nobel per la Pace. Il caso riguarda Carlos Felipe Ximenes Belo, di Timor Est.

Contro Sua Eccellenza si rovescerebbero addosso accuse di abusi sessuali ai danni di bambini. La vicenda rischia di diventare uno scandalo di enormi proporzioni e conseguenze, risalendo nel tempo fino all’epoca di Giovanni Paolo II. La caduta di Carlos Felipe Ximenes Belo farebbe rumore, tanto rumore.

Carlos Felipe Ximenes Belo accusato di abusi sessuali
Carlos Felipe Ximenes Belo accusato di abusi sessuali – Ansa
L’arcivescovo oltre a godere di grande fama in tema di qualità spirituali e umane, è anche un premio Nobel per la Pace. Adesso contro di lui alcune accuse di abusi sessuali potrebbero mettere a repentaglio la sua stessa persona e far deflagrare una bomba a scapito della Chiesa.

L’arcivescovo sospettato di violenze su minori
E’ finito al centro della bufera il 74enne uomo di Chiesa timorese, Ximenes Belo. Nei suoi confronti sarebbero saltate fuori accuse di violenza su minori. Reato che non avrebbe avuto difficoltà a commettere, viste la sua fama e la sua privilegiata posizione nel Paese. Le vittime sarebbero dei bambini poveri e bisognosi di aiuto. In condizioni di fragilità e profondo disagio. Nel 2002 le prime denunce per pedofilia giunsero in Vaticano, ma stando a quanto si apprende non sortirono effetti.



Di certo il vescovo venne trasferito in Mozambico, ancora a contatto con bambini e giovanissimi. Al tempo papa Giovanni Paolo II non stava proprio benissimo e segretario di Stato era il cardinale Angelo Sodano. Qualche anno prima, nel 1996, l’arcivescovo accusato ritirava il Premio Nobel per la Pace, consegnandosi al mondo come un esempio ricolmo di copiose virtù evangeliche.

La testimonianza di una presunta vittima
“Il vescovo mi ha tolto i pantaloni, ha iniziato a toccarmi e mi ha praticato del sesso orale” – queste le incredibili parole di Paulo contro l’arcivescovo. A raccogliere le dichiarazioni dell’uomo, oggi 45enne, ci ha pensato il giornale olandese De Groener Amsterdammer alla fine di un’inchiesta durata diversi anni. Mentre a rilanciare la notizia in Italia se n’è occupato Il Messaggero. Paulo ha aggiunto che dopo l’accaduto il presule gli diede dei soldi, e se ha deciso di parlarne solo adesso è perché si vergognava, pensando che un po’ di colpa l’avesse anche lui. Una situazione, quella che descrive la presunta vittima, perpetrata nei confronti di bambini poveri e in condizioni di estrema difficoltà. Un’accusa contro un benefattore di quelle proporzioni, sarebbe stata anche difficile da credere, lascia intendere Paulo: “Non mi avrebbero mai creduto”

Le cose cambiano però nel 2002, quando Ximenes Belo si dimette improvvisamente. Da quel momento cominciano a circolare voci sul suo conto per nulla edificanti, veicolate anche dalla stampa locale. Tutte ricostruzioni che vengono però respinte dalla Chiesa di Timor Est. Quindi Belo viene trasferito in Mozambico e sollevato dall’incarico direttamente dal pontefice. A contribuire sullo spostamento sembra siano state anche le sue cattive condizioni di salute, che gli valsero delle cure in Portogallo. Riguardo la scottante vicenda,nessun commento è giunto da oltre Tevere. L’impianto accusatorio è ancora tutto da dimostrare e per adesso il caso è trattato solo sui giornali.
 
Top
0 replies since 30/9/2022, 07:52   67 views
  Share