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Albenga. La diocesi dei preti pedofili, gay, amanti donne sposate e catechiste minorenni, Papa Francesco chiama a rapporto il vescovo Borghetti. Tutti gli scandali della diocesi più chiacchierata d'Italia

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GalileoGalilei
view post Posted on 22/9/2010, 18:53 by: GalileoGalilei
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www.ilsecoloxix.it/p/savona/2010/09...vo_incubo.shtml

Il vescovo, il modello e l’incubo dei preti gay
22 settembre 2010
Paolo Crecchi

ALBENGA. Basta con i sorrisini, le strizzate d’occhio, gli ammiccamenti. La diocesi più chiacchierata d’Italia deve tornare all’ovile, per dirla con il linguaggio pastorale, e le gerarchie vaticane hanno deciso l’affondo nei confronti del vescovo Mario Oliveri: gli sarà proposto il trasferimento a Roma, per la terza volta in pochi mesi, e stavolta non potrà rifiutare. Le accuse sono le solite: eccessiva generosità nei confronti dei peccatori, soprattutto religiosi, e uno spirito di accoglienza troppo accentuato.

Anche la goccia che ha fatto traboccare il vaso, pare che a Roma siano furenti, è riconducibile ai medesimi rilievi. Succede infatti che il 18 dicembre prossimo, nella cattedrale di Albenga, il vescovo ordinerà sacerdoti cinque diaconi. Uno solo appartiene alla diocesi, figlio di quella cittadina di rara devozione che è Loano: dove il sindaco Angelo Vaccarezza partecipa a ventidue delle ventitrè processioni con la fascia tricolore solo perché all’ultima, in qualità di portatore della statua della Madonna, deve indossare il saio della confraternita dei Turchini. Tant’è. Quattro diaconi sono forestieri e tra questi c’è Julio Amadeo Abalsamo, un argentino che fino a poco tempo fa sfilava come modello per Prada.

Impiego onestissimo, in via Montenapoleone lo ricordano ancora per serietà e abnegazione, e tuttavia la diocesi è piccola e il gregge mormora. Un sacerdote che proviene dal mondo ambiguo dell’alta moda, che va in palestra, che ama le vacanze esotiche...

Si sa che il cardinale Tarcisio Bertone, sottosegretario di Stato ma soprattutto ex titolare della cattedra di San Lorenzo, lasciando Genova ha promesso al clero di trasferire a Roma Domenico Calcagno, vescovo di Savona, e appunto Mario Oliveri. Con il primo c’è riuscito, con il secondo no. Tra i due non corre buon sangue per un apprezzamento poco garbato da parte di Bertone, pronunciato in pubblico e relativo proprio alle disinvolture della diocesi di Albenga: di fronte a una richiesta di chiarimento, pretesa dal vescovo attraverso il suo vicario Giorgio Brancaleoni, il cardinale avrebbe svicolato spiegando di essere stato frainteso. Naturalmente non gli ha creduto nessuno.

Per convincere Oliveri a trasferirsi le gerarchie hanno prospettato un incarico di prestigio, la vicepresidenza della pontificia commissione Ecclesia Dei, organismo che si occupa di far rientrare all’ovile le pecorelle smarrite di un certo peso politico (lefebvriani, tradizionalisti in genere). Replica del vescovo, per ben due volte: no grazie, posso accettare solo la presidenza che dà diritto alla nomina a cardinale. Un ulteriore tentativo, l’offerta di una carica all’importantissima Elemosineria di Stato, ha sortito analogo effetto.

Il guaio è che la generosità di Oliveri, persona peraltro integerrima e amata dai fedeli, sta creando più di un problema alla diocesi. A furia di accogliere sacerdoti stravaganti sono sorte incomprensioni in numerose parrocchie, e proprio Il Secolo XIX ha svelato come ci siano pastori in rotta con il gregge, altri che hanno abusato di minori e sono a tutt’oggi impiegati in curia, preti papà, preti amanti... Anche la difesa a oltranza di don Luciano Massaferro, il parroco di Alassio accusato di aver molestato una bambina di dodici anni e ormai in carcere da quasi un anno, ha irritato più d’uno.

Pur essendo in teoria inamovibile, un vescovo è pur sempre tenuto all’obbedienza: e pare che la prossima offerta di carriera romana non potrà essere rifiutata da Oliveri, che avendo appena 66 anni ne ha ancora una decina da spendere in piena attività. Tra l’altro il consiglio diocesano si è spaccato, e su 120 prelati solo un terzo ormai appoggia il titolare della cattedra di San Michele Arcangelo. Il quale, volando nella capitale, farebbe pure un piacere alle forze dell’ordine e ai militari in genere. Primo, perché non è mai stato chiarito l’oscuro episodio del proiettile a lui indirizzato, e trovato in una busta vicino a un luogo di preghiera dei musulmani.

Secondo, perché la Marina Militare non gli ha perdonato la storia di don Silvano De Matteis, il sacerdote di Loano denunciato con l’accusa di aver importunato, durante la processione di San Giovanni, la moglie del comandante del porto Antonio Raffone. Questo ennesimo infortunio avrebbe molto irritato anche il vescovo di Genova Angelo Bagnasco, ora presidente della Cei ma in passato ordinario militare. E poi: chi dimentica le battute di Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, di fronte a un prelato ligure? «Sei di Albenga, figliolo? Allora sei perdonato». Intollerabile, per il duo Bertone & Bagnasco. Alleati...

Edited by pincopallino1 - 24/12/2023, 04:52
 
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