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la candidatura della Bonino nel Lazio

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Felipe-bis
view post Posted on 5/1/2010, 15:45




http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/to...1651634522.html

Regionali Lazio: Bonino si candida
E in Toscana radicali candidano Oliviero Toscani
05 gennaio, 14:26

(ANSA)- ROMA, 5 GEN -Sara' Emma Bonino la candidata alla presidenza della Regione Lazio per la lista Bonino-Pannella. Ad annunciarlo e' stata la stessa parlamentare. In una conferenza stampa nella sede romana dei Radicali Italiani, Emma Bonino ha chiesto anche l'appoggio del Pd: 'sarebbe un gesto di coraggio per uscire dal pantano'. I radicali candidano poi Oliviero Toscani alla presidenza della Regione Toscana. Da venerdi' a domenica sara' convocato il comitato per stilare i programmi e le liste complete.


Finalmente qualcuno mi dà un motivo per tornare a votare...
 
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view post Posted on 5/1/2010, 16:29
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Questa è una bella notizia. Speriamo ci siano bei candidati in tuta Italia.
 
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view post Posted on 6/1/2010, 12:28
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http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...50992girata.asp

6/1/2010 (9:33) - REGIONALI
"Sì a Emma presidente del Lazio"
Su Facebook campagna pro-Bonino

Migliaia di adesioni ai gruppi a favore
della candidatura radicale in Regione.
Gli appelli al Pd: «Sostengano Emma»
TORINO
«Per Emma Bonino Governatrice del Lazio». O, per dirla alla Obama, «Emma Bonino presidente della regione Lazio, Yes we can». La campagna a favore della candidatura dell'esponente redicale come sfidante della Polverini corre su Facebook. I due gruppi del social network hanno raccolto già migliaia di adesioni.

Molti messaggi sono rivolti al Pd. Ai democratici si chiede di appoggiare la candidatura della Bonino. La vicepresidente del Senato, del resto, presentando ieri la sua candidatura ha rivolto ai democratici messaggi chiari: «Per il Pd se mi appoggiassero sarebbe una grande possibilità - ha detto - un gesto di coraggio per uscire dal pantano» e in ogni caso, con loro «non abbiamo chiuso nulla». I primi a spingere su Bonino sono stati i Verdi di Angelo Bonelli («Tutto il centrosinistra dovrebbe sostenerla. Il Pd dovrebbe valutare questa candidatura»), ma è stato il senatore del Pd Ignazio Marino, non senza polemica, che a caldo, pur ribadendo il suo favore per le primarie, aveva incluso la leader radicale nel novero di quelle candidature che sono «un fatto rilevante e coprono il vuoto dell’iniziativa politica del Pd a livello regionale».

A poche ore dall'annuncio della candidatura della Bonino, sono già moltissimi i messaggi di sostegno "postati" sui gruppi nati di Facebook: «La candidatura di Emma è un buon motivo per cominciare questo 2010 senza deprimersi troppo per ciò che si desidererebbe avere ma che non è concesso chiedere», scrive Monica Soldano. Le fa eco Valeria Cei: «Grazie Emma!!!! Per il coraggio, l'amore, la passione, la competenza, l'onestà che metti in ogni battaglia intrapresa». Poi l'invito a Bersani: «Se il Pd si distaccherà dalle sue logiche partitocratiche fatte di convenienze più che di convinzioni e avrà un centesimo del tuo coraggio, forse....». «Per il bene dei laziali, della regione Lazio, del centrosinistra. Spero che il Pd riesca ad andare oltre i soliti logori tatticismi», rilancia ancora Ermanno Longagnani. Tantissime le manifestazioni di apprezzamento. Come quella di Guido Accascina: «Una grande persona con la stima e l'affetto di chiunque, amici o avversari. Ottima scelta. Non voto da anni, questa volta lo farò».
 
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Felipe-bis
view post Posted on 7/1/2010, 18:28




http://quotidianonet.ilsole24ore.com/polit...no_pronta.shtml

Lazio, Bonino al Pd: "Pronta"
Ma dalla Binetti un secco 'no'

Intanto arriva l'ultimatum di Di Pietro, che chiede al Partito Democratico una parola chiara sul candidato, avvertendo che l'Idv è pronta ad andare sola. "Con Bersani ho parlato ieri sera, ma sinceramente devo dire che non ho capito cosa ha detto"

Roma, 7 gennaio 2010 - La telefonata di Nicola Zingaretti è arrivata alla fine del mandato esplorativo all’interno del Pd e "mi ha detto che sul mio nome non ci sono dei no pregiudiziali da parte del Pd. Quindi io sono pronta". Emma Bonino racconta così gli ultimi sviluppi della sua corsa alla presidenza del Lazio. "Con il Pd - precisa comunque Bonino - il discorso da fare è a livello nazionale, perché noi presenteremo le liste Bonino-Pannella in tutte le regioni e il Lazio, pur se autorevole, è una regione italiana".



Intanto, però, è già il momento di guardarsi intorno e di pensare a formare una coalizione, perché “per fare una coalizione, per ballare il tango bisogna essere almeno in due, se no si balla il twist, che va bene lo stesso, ma che è diverso”. E su con chi allearsi, Bonino mostra idee chiare. “Premesso che io ho fatto parte del governo Prodi con lealtà, sulle alleanze ho sempre detto che non metto veti a nessuno. Di contro, però, non mi piace essere ‘vetata’ a mia volta”.



Per cui, spazio anche a una eventuale ‘collaborazione’ con la teodem Paola Binetti, già esponente del Pd e sicuramente poco orientata verso le convinzioni Radicali. “Nella vita del gruppo parlamentare, in Senato - ha detto Bonino interrogata in materia - a me non è mai venuto in mente di dire ‘o io o la Binetti’. E’ una concezione diversa del modo di stare insieme.Non mi passa per l’anticamera del cervello di dire ‘o io o lei’. E mi fa specie che Binetti abbia sempre questo riflesso. E non solo lei, per la verità. E’ un modo di vivere la politica che non mi appartiene per niente”.



La Binetti del resto non aveva nascosto le sue perplessità sulla Radicale. "La candidatura della Bonino pone dei seri problemi. In primo luogo per la gestione della sanità nel Lazio, una realtà dove le strutture sanitarie a vocazione religiosa sono tante e importanti e dove una imposizione di una politica radicale creerebbe grossi problemi".



"Penso - continua Binetti - alla sperimentazione delle staminali, le politiche per la RU486 e alle applicazioni per la legge 194 sull’aborto. Con la Bonino avremmo un Pd che da un lato deve difendersi dal giustizidalismo di Di Pietro e dall’altro un Pd marcato a vista da un radicalismo etico. Penso che in Italia si stia facendo strada l’idea di un nuovo centro che superi questo bipolarismo ormai esasperato. La soluzione di Boccia in Puglia va esattamente in questa direzione. Appoggiare Bonino nel Lazio significa esasperare le divisioni".



“La debolezza del Pd e del Pdl- prosegue- sono l’eterogeneità delle rispettive composizioni. In Italia serve un nuovo centro più omogeneo e non c’è dubbio che nel Paese c’è una percezione nuova, il bisogno di un soggetto politico capace di superare le sterili contrapposizioni tra due blocchi”.



Antonio Di Pietro intanto lancia un "ultimatum" al Pd. Il leader di Italia dei Valori chiede a Pier Luigi Bersani di dire una parola chiara sul candidato presidente nel Lazio, ma anche in Puglia e nelle altre regioni, avvertendo che altrimenti Idv è pronta a presentare propri esponenti. "E’ un appello che facciamo col cuore - dice Di Pietro - ma è anche un ultimatum. Stamattina abbiamo definito le nostre liste, il nostro programma. Noi siamo pronti a partire. Con Bersani ho parlato ieri sera, ma sinceramente devo dire che non ho capito cosa ha detto".

 
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Felipe-bis
view post Posted on 11/1/2010, 15:50




http://www.uaar.it/news/2010/01/10/avvenir...eriva-laicista/

“Avvenire” contro la candidatura Bonino: “deriva laicista”

Il quotidiano dei vescovi italiani Avvenire ha preso ieri posizione in merito alla candidatura di Emma Bonino a presidente del Lazio. Un articolo di Sergio Soave ha definito il tentativo della leader radicale “un’incursione per diventare il punto di riferimento dello schieramento di sinistra – nel suo caso sarebbe un po’ improprio parlare di centrosinistra – nel Lazio e non solo”. Una candidatura, ha proseguito Soave, che “si connota per il suo significato laicista”. Il PD, appoggiando Bonino, rischierebbe “di essere risucchiato su posizioni laiciste”, al punto che “l’emorragia di esponenti cattolici e moderati” si potrebbe ulteriormente incrementare. A forza di rinvii e indecisioni”, conclude l’articolo, “il secondo partito italiano rischia di farsi dettare dall’esterno posizioni, scelte e persino derive”.
Il pezzo contiene anche un monito all’UDC: per la quale, scrive Soave, il problema “diventa sempre più manifestamente quello della coerenza del proprio profilo di forza moderata e cristianamente ispirata”, e non può pertanto scegliere a cuor leggero di allearsi con il PD in alcune regioni.
 
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Felipe-bis
view post Posted on 11/1/2010, 16:24




http://www.corriere.it/politica/10_gennaio...44f02aabe.shtml

Il segretario del Pd indica la linea per le Regionali
Bersani: «Le primarie sono un'opportunità, non un obbligo»
Dove il centrodestra ha già i candidati «è meglio privilegiare l'immediatezza e l'efficacia della scelta»

ROMA - Sulle primarie per sciogliere i nodi delle candidature per le Regionali, Pier Luigi Bersani ha tracciato la linea, limitando in parte l'uso di questo strumento. A quanti anche all'interno del partito chiedono che sulle consultazioni primarie faccia testo quanto previsto dallo statuto del partito, il leader democrato ha spiega che il ricorso a tale strumento rappresenta «un'opportunità e non un obbligo. Il partito non può essere un notaio che si limita a stilare il regolamento delle primarie. Noi siamo un partito veramente federalista, non decidiamo nelle ville o in due o tre persone, ma nelle assemblee regionali: lì si decide se, come e dove farle. Adesso dobbiamo privilegiare la messa in campo di candidature forti. Abbiamo come si vede buone occasioni e dobbiamo coglierle».

DOVE LA DESTRA E' GIA' IN CAMPO NIENTE PRIMARIE - In particolare, Bersani pensa «che nelle Regioni come il Lazio dove la destra è già in campo sia meglio privilegiare l'immediatezza e l'efficacia della scelta». Dunque il ricorso alle primarie, almeno in Regioni come Lazio e Veneto, dovrebbe essere scartato. Bersani torna a ricordare che «i candidati devono essere scelti entro il 20 febbraio», dunque dove la scelta è ancora incerta c'è tempo per decidere. Ma - aggiunge - «siamo a buon punto in 8-9 regioni dove c'è anche un significativo avanzamento delle relazioni politiche, poi naturalmente ci sono dei problemi». È il caso per esempio del Lazio: «Domani c'è l'assemblea regionale del Pd regionale e io - scandisce Bersani - ripeto che la Bonino è una fuoriclasse, è fuori da ogni stereotipo, e da questo si capisce cosa penso io, ovviamente nel rispetto delle scelte degli organi del partito». Quanto allo scontro interno al centrosinistra in Puglia, «il tema non è l'esclusione di questo o quel candidato. Stiamo cercando - minimizza Bersani - di mettere insieme uno schieramento che sia il più competitivo possibile»


11 gennaio 2010

 
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Felipe-bis
view post Posted on 13/1/2010, 13:58




www.nessundio.net

- Emma for President !

Una decina d' anni fa un vasto movimento popolare sostenne la candidatura di Emma Bonino a Presidente della Repubblica, ma la vecchia partitocrazia da una parte e il partito personale di Berlusconi dall'altro la contrastarono di comune accordo preferendo l'elezione di Carlo Azeglio Ciampi a Presidente della Repubblica. Ora Emma Bonino sembra essere candidata a una nuova Presidenza, quella della Regione Lazio, anche se i maggiorenti locali del PD hanno impedito che ieri sera si ufficializzasse il consenso pieno del partito rinviato a una riunione di ratifica da tenere nei prossimi giorni. Se Emma otterrà la ratifica assisteremo finalmente all'unico vero scontro politico serio della campagna per le regionali 2010 dal momento che le due candidate, Bonino e Polverini, sono la vera novità assoluta dello stanco panorama politico nazionale. Delle due candidate e dei rispettivi programmi ci offrono una prima interessante opinione Tiziana Ficacci e Orsetta Calamai

www.nessundio.net/tiziana2010.htm

Parlo mai di astrofisica io? Parlo mai di biologia io? Parlo mai di neuropsichiatria? Di botanica? Di algebra? Io non parlo delle cose che non conosco! (Michele Apicella, Sogni d’oro, 1981)

Fondamentali in tutte le battaglie civili e di libertà, ai Radicali italiani viene sempre impedito di sedere sulla poltrona più importante che spetta di diritto ai rappresentanti della partitocrazia. Marco Pannella, leader indiscusso e indiscutibile, non è mai stato indicato per nessun incarico istituzionale, eppure è stato in grado di stravolgere gli scenari politici italiani mostrando più volte come il re fosse nudo. Bonino, senz’altro in misura inferiore rispetto alle sue capacità, ha ricoperto alcuni incarichi istituzionali. La prima volta nel ’95 fu nominata dal governo Berlusconi commissario europeo, e mostrò una competenza e una autorevolezza che mise d’accordo perfino gli italiani. Tanto che nel ’99 alle elezioni europee la lista Bonino arrivò all’8,5%. Poi ministro della Repubblica nel governo Prodi nel 2006, oggi vicepresidente del Senato in quota Pd (che nelle ultime elezioni con molti mal di pancia ha nominato una quota di radicali alla Camera e al Senato). Al momento, come è purtroppo noto, nessun radicale (e nessun socialista) siede al Parlamento europeo, grazie all’intesa sullo sbarramento al 4%, l’unico accordo, oltre a certe camarille rai, che il Pd veltroniano ha raggiunto con il Pdl. Come candidata al governo della Regione Lazio, Emma Bonino è alla guida di uno schieramento composto da una forza più numerosa del piccolo partito dei Radicali italiani.
Potrebbe anche essere un nuovo inizio per il Pd - ad oggi una stracca riedizione del compromesso storico Pci-Dc che tanti guasti ha portato, tra cui la fine dei socialisti, l’aggressività crescente del clero, Berlusconi premier - che con gli abbandoni annunciati degli ultrà religiosi e dell’Udc, disporrebbe della facoltà di ricostruire un partito su un terreno sgombro di macerie. Dopo tanto chiacchiericcio sulla centralità del voto cattolico, il Pd si allinea a una personalità che il mondo ecclesiale più oscurantista guarda con sospetto. E questa si che è una vittoria radicale, è la caduta di una barriera che divide un mondo cattolico intramato nel tessuto del fondamentalismo e un universo di cattolici che hanno detto si all’aborto e si sono schierati con papà Englaro. L’azione lampo di Bonino, anche se malauguratamente non dovesse vincere, potrebbe sparigliare il minuetto della partitocrazia non solo nel Lazio.
Probabilmente in nessuna altra regione italiana ci sarà un confronto tra due persone del calibro di Bonino e Polverini. La peste italiana del “governo dei partiti” rischia di soffocare due candidate di indubbia qualità - una storia di ribellioni all’esistente la prima, una visione statalista e sindacale la seconda - nel balletto di promesse che la ricerca della vittoria porta con sé.
Certamente Renata Polverini appare la candidata più statica e conformista.
Certamente con Emma Bonino e i Radicali tutto è possibile.

Tiziana Ficacci, www.nogod.it

Quoziente familiare

In politica, specie durante le elezioni, famiglia vuol dire una società chiusa basata sull’aiuto dei e ai nonni, sbarrata all’esterno, arretrata, in cerca continua di una raccomandazione o almeno di un aiutino per trovare un lavoro o lavoretto ai più giovani. Il quoziente familiare, proposto dalla candidata Polverini, è un meccanismo fiscale che serve a sostenere le famiglie più numerose. In Francia una famiglia monoreddito con tre figli e una rendita di 35mila € è esente da tassazione. E’ questo che ha in mente Polverini e i suoi sostenitori? No, piuttosto, e per il momento, piccoli bonus per evitare un aggravio sui servizi. Bonino ritiene che calcolare l’imponibile dividendo il reddito complessivo di una famiglia in base al numero dei componenti rischia di aggravare ulteriormente la sindrome tipicamente italiana della donna in casa. Il quoziente, secondo Emma, non spingerebbe le donne a cercarsi un lavoro, mentre riterrebbe essenziale incentivare asili nido e stanziare fondi per favorire le politiche di conciliazione. Se la radicale diventasse governatore vorrebbe introdurre il bilancio di genere, “significherebbe valutare le voci di bilancio dal punto di vista delle pari opportunità, analizzare quanto viene speso sulla base di un principio di qualità, di beneficio per le donne”. In Italia ancora meno delle metà delle donne lavora contro la media europea di sei su dieci.

Orsetta Calamai, www.nogod.it
 
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Felipe-bis
view post Posted on 14/1/2010, 19:11




Mentre il pappa riceve i politici del Lazio (a che titolo? che caxxo vuole?) prosegue la telenovela della Binetti: avrebbe minacciato di lasciare il PD se la Bonino vincesse le elezioni. Cos'é, ha visto i sondaggi e ha capito di poter fare tranquillamente sta sparata, senza il rischio di dover pagare pegno? Il pd appoggia la Bonino, che differenza fa se vince o no? Sta sceneggiata conferma solo che non se ne andrà mai, sennò chi farebbe il guastatore cattolicista nel partito?

http://quotidianonet.ilsole24ore.com/crona...ve_malore.shtml

Pd-Bonino: si attende l'ufficialità Senato, lieve malore per la radicale
Intervistata su Raidue parla anche della rivale Reanta Polverini, sostenuta dal Pdl: "Ci somigliamo nel modo di affrontare la politica"

Roma, 14 gennaio 2010 - La direzione regionale del Pd del Lazio esprimerà il sostegno alla candidatura di Emma Bonino ma la formalizzazione avverrà sabato nel corso dell’assemblea degli eletti. E’ quanto emerge dalla direzione regionale in corso all’Aran hotel di Roma.



L'INTERVISTA - Oggi intanto Emma Bonino è stata intervistata durante la trasmissione in diretta su Rai Due ‘Il fatto del giorno’. Cosa unisce e cosa divide Emma Bonino e Renata Polverini, candidate alla presidenza della Regione Lazio? Secondo la leader radicale "i punti di somiglianza sono nel modo di affrontare la politica. Sono convinta che se riusciremo a tenere un dibattito appassionato ma civile, e per esempio anti-partitocratico, nessuna delle due sarà sconfitta ma avrà dato un esempio diverso di come si può e si deve far politica".



Dal punto di vista caratteriale "non la conosco tantissimo", ma in comune ci sono "forse la franchezza e il modo di parlare comprensibile", aggiunge Bonino. Poi ci sono gli elementi di differenza: per la vicepresidente del Senato "ci sono cose di impostazione che ci dividono, ad esempio sullo sviluppo economico di questo Paese credo che il piano nucleare del governo sia iattura. Lo dico in termini di costi-benefici e per lo sviluppo".



Piuttosto, aggiunge la leader radicale, “dovremo procedere con le nuove tecnologie, le energie rinnovabili e il risparmio energretico" perché "trenta-miliardi-trenta, che non ci sono, per produrre il quattro per cento di energia francamente non ha senso. Quindi ci sono divergenze di impostazione".



"Mi rivolgo a tutti quelli che vogliono in qualche modo un nuovo inizio", ha detto la Bonino. "Una politica un po’ onesta, un po’ più coerente possibilmente, una politica più trasparente che faccia delle legge, delle regole, dei diritti e dei doveri dei cittadini a partire dalla classe politica. Un nuovo inizio in questo paese". Infine Emma Bonino ha sostenuto che la corsa per la presidenza della Regione è "comunque tutta in salita, dobbiamo mettercela tutta. Dentro il cuore - ha concluso - ce la metterò tutta".



IL MALORE - In mattinata lieve malore in aula al Senato per Emma Bonino, che è stata costretta a lasciare lo la seduta che stava presiedendo. La parlamentare, che è stata accompagnata in infermeria dal senatore del Pd Ignazio Marino pur camminando sulle proprie gambe, si è trattenuta solo per un accertamento e poi si è recata nel suo ufficio al secondo piano di Palazzo Madama. Qualche istante dopo è arrivato il presidente del Senato Renato Schifani a presiedere la seduta.



"Voglio rassicurare tutti", ha poi detto la Bonino. Il malore di questa mattina è stato "niente di che, un semplice crollo di pressione. Presiedevo una seduta delicata al Senato e non volevo aggiungere complicazioni. Quindi ho chiesto la sostituzione al presidente Schifani, che ringrazio".
 
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Varre
view post Posted on 14/1/2010, 19:34




La Bonino è una dei pochi politici di centro-sinistra non di IDV che stimo. Se vincesse sarei ben contento, a differenza di altre regioni in cui il centro-sinistra presenta i soliti cadaveri.
 
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Felipe-bis
view post Posted on 15/1/2010, 14:33




La Bonino non è esattamente di csx, diciamo che è un candidato forte e apprezzato dagli elettori di csx prima di tutto perché il csx non ha candidati forti (non ha nemmeno idee, organizzazione, contatto con la realtà, non ha un cazzo, insomma) e poi perché è forte sul fronte della laicità.
 
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Felipe-bis
view post Posted on 18/1/2010, 10:40




www.unita.it/news/italia/93797/pd_binetti_contro_bonino

Pd, Binetti contro Bonino

«Difendo la scelta per il Lazio, mi auguro che la Binetti ci ripensi». Lo afferma Enrico Letta, deputato del Pd, nel corso dell'incontro 'Dalle riforme alla riforma', rispondendo ad una domanda sul sostegno del Pd alla candidatura di Emma Bonino alla presidenza della Regione Lazio e sull'annuncio di abbandonare il partito da parte della deputata cattolica del Pd Paola Binetti qualora l'esponente radicale vincesse.

«La candidatura della Bonino è stata decisa, all'unanimità, dall'assemblea regionale del Lazio espressa dalle primarie. Alla Binetti vorrei per questo ricordare che sta in un partito e non in un'associazione o un club di amici». Lo dice la senatrice del Pd Francesca Marinaro a proposito delle parole della parlamentare del Pd sulla candidatura di Emma Bonino nel Lazio. «I partiti - continua la Marinaro - hanno regole, procedure e organi cui spettano decisioni che, una volta prese, vanno rispettate. Porre, infine, come condizione della propria permanenza nel partito la sconfitta della candidata espressa da esso è, oltre che irrispettoso, autolesionistico».
16 gennaio 2010
 
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view post Posted on 20/1/2010, 20:19
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Lo spot: www.youtube.com/watch?v=4Ef8YDcLB0o

http://roma.repubblica.it/dettaglio/Spot-e...--VIDEO/1835038

Spot elettorale da fantascienza
Bonino si trasforma in Emmatar
Dal regista di 'Divorzio', 'Aborto', 'Obiezione di coscienza', 'Liberta' d'opinionè', come scrivo i radicali che l'hanno confezionato, lo spot-provocazione della candidata alla presidenza della Regione. Ispirato al kolossal fantascientifico di James Cameron, 'Emmatar' alterna sequenze e dialoghi del film montati ironicamente con immagini di Roma, del Parlamento, delle manifestazioni di piazza e di alcune delle storiche iniziative radicali
Emma Bonino trasformata su Youtube in uno degli eroi di 'Avatar': ultima possibilità su cui puntare per diventare i protagonisti di "un nuovo possibile inizio". Si chiama 'Emmatar', dura poco più di due minuti ed è il video realizzato dai sostenitori della leader radicale nella corsa alle Regionali del Lazio. Ispirato al kolossal fantascientifico di James Cameron che sta arricchendo i botteghini di tutto il mondo, 'Emmatar' alterna sequenze e dialoghi del film montati ironicamente con immagini di Roma, del Parlamento, delle manifestazioni di piazza e di alcune delle storiche iniziative che videro i Radicali in prima fila.



E nello stile dei trailer, 'Emmatar', "scritto e diretto dal popolo italiano", è attribuito "al regista di 'Divorzio', 'Aborto', 'Obiezione di coscienza', 'Liberta' d'opinionè" e tanti altri 'film' legati alle battaglie dei pannelliani. E' la voce fuori campo, col tono epico dei film, che racconta la storia, "una missione in cui impegnarti nei prossimi mesi".

"E' la nostra ultima possibilità - dice, ridoppiato, uno dei personaggi del film - C'è una popolazione rassegnata e che ci odia, ed è impossibile convincerla. Siamo sull'orlo di un gran casino: siamo costretti a usare... i Radicali!". A cui subito segue uno spezzone di D'Alema che, con una smorfia, commenta: "Io continuo a pensare che facciano male...".
Ecco dunque il piano degli eroi di 'Emmatar': "Dobbiamo utilizzare l'immagine di Emma - dicono nel video - E' il risultato del dna politico combinato con quello della gente comune. Ci assomiglia".

E bisogna fare presto, perchè, come spiegano i personaggi mentre scorrono immagini di Berlusconi e di altri esponenti del Pdl, "qui il più forte mangia il più debole, e nessuno muove un dito". "Hai solo un'ora", intima infatti, un doppiato, Pier Luigi Bersani. Il messaggio finale? "Questa è la nostra terra". Un appello al voto, insomma: "Se mi amaste un pò di meno e mi votaste un pò di più..." dice la voce della stessa Bonino nel filmato.
(20 gennaio 2010)
 
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view post Posted on 21/1/2010, 14:34
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http://www.agenziaradicale.com/index.php?o...=9572&Itemid=53

Contro Emmatar si muovono le "truppe porporate" PDF Stampa E-mail
giovedì 21 gennaio 2010

ruini_camillo.jpgA poco menodi una settimana dalla prima uscita ufficiale di Emma Bonino candidatapresidente della Regione Lazio, si mobilitano i porporati più o meno influenticontro quello che il quotidiano dei vescovi "Avvenire" definisce uno "schiaffo alla comunità cristiana". Inquesta chiave vanno visti anche i recenti incontri che Camillo Ruini, solo apparentemente in "pensione", ha avuto primacon Gianfranco Fini a Montecitorio, poi con Silvio Berlusconi e Gianni Lettanella sua residenza.



Ufficialmentela visita del premier a Ruini è stata definita "personale";tuttavia, si è approfittato dell'occasione per discutere del nodo Casini chetanto preoccupa le gerarchie d'Oltretevere in vista dell'imminente scontroelettorale Bonino-Polverini.



Ènota infatti la spaccatura emersanegli ultimi giorni all'interno del Pdl in merito all'appoggio caldeggiato dall'Udcalla candidata di centrodestra. C'è chi ritiene - in primis - Berlusconi - che ivoti dell' "opportunista" Casini nonservano per vincere nel Lazio. C'è chi invece non è dello stesso avviso e temela crescita di consensi di Emma Bonino.

Latemono altresì il Vaticano e anche ciò che rimane del cosiddetto "fronte-cattolico"del Pd che sempre più strizza l'occhio all'ex radicale Francesco Rutelli.



IntantoRuini fa il suo mestiere da paciere per non correre il rischio di far vincere "ilvessillo dell'anticlericalismo" che sul web ha assunto le sembianze di Emmatar per un "nuovo possibile inizio".
 
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Felipe-bis
view post Posted on 18/2/2010, 10:57




http://www.repubblica.it/politica/2010/02/...escovi-2340440/

L'Avvenire all'attacco della scelta del Pd di candidare la leader radicale
Ma il segretario la difende. E in periferia continua l'esodo dal partito
Cattolici, duello fra i vescovi e Bersani
"Bonino incompatibile". "E' la migliore"

di GIOVANNA CASADIO

ROMA - Duello tra Bersani e Avvenire. A quaranta giorni dalle regionali, il quotidiano dei vescovi lancia l'affondo contro i radicali e la scelta del Pd di candidare la leader storica del Pr, Emma Bonino alla guida della Regione Lazio. Il segretario dei Democratici la difende: "Emma è una fuoriclasse, è la scelta migliore". Nega Bersani che il partito stia cambiando ragione sociale mettendo in mora i cattolici. Rivendica anzi, in una lettera scritta al quotidiano, il rispetto e l'attenzione per la cultura, la tradizione e i valori cattolici.
Ma Avvenire non molla e va all'offensiva per il secondo giorno consecutivo. Il direttore Marco Tarquinio parla di "crescente senso di allarme" e osserva: "Il caso Bonino... si sta configurando sempre più come un caso Pd. Le sottovalutazioni e le sufficienze si pagano. Tra radicali e cattolici c'è una incompatibilità irriducibile". Attacco pesante. Il quotidiano dei vescovi parla dell'operazione "insensata e truffaldina" in base alla quale "la superabortista, l'iperliberista" Bonino ha "l'incredibile pretesa di rappresentare i valori cattolici". Sono gli stessi argomenti con cui la teodem Paola Binetti, ultima in ordine di tempo, ha lasciato il Pd per l'Udc di Casini e da ieri è candidata "governatore" nella rossa Umbria per i centristi. "Non a caso - scrive sempre Avvenire - si stanno producendo contraccolpi, crepe e lacerazioni..." nel partito di Bersani.

Di crepe se ne scorgono alcune. I transfughi cattolici del Pd - dal co-fondatore e ultimo segretario della Margherita, Francesco Rutelli (che ha creato il movimento Api) a Renzo Lusetti, Enzo Carra, Dorina Bianchi (che sono approdati nell'Udc) - sostengono che i contraccolpi si vedono in periferia. Al netto dei fuoriusciti noti. A Finale Emilia, ad esempio, il sindaco Raimondo Soragni ha convocato un consiglio comunale straordinario per farsi confermare la fiducia dopo che il Pd, il partito da lui abbandonato, lo aveva sollecitato martedì sulla stampa locale a dimettersi. Soragni è candidato consigliere regionale dell'Udc e commenta: "Per i cattolici non c'è più spazio, Bonino è l'esempio eclatante". Marco Calgaro, che è stato il vice di Chiamparino a Torino, un democratico cattolico che ha deciso di andare nell'Api di Rutelli, elenca: "Marco Borgione, ex assessore all'Assistenza, dal Pd è passato all'Api; io e Gavino Olmeo facciamo gruppo in consiglio comunale. Non è che chi va via dal Pd si porta dietro truppe cammellate, però nel tempo si vedrà l'effetto: è evidente che la deriva zapaterista dei Democratici preoccupa".

Nel Lazio l'Udc ha da tempo fatto una campagna acquisti a spese del Pd con Alessandro Onorato consigliere in Campidoglio, Antonio Zanon e, post candidatura Bonino, Matteo Costantini segretario della storica sezione romana di via dei Giubbonari. In Campania, la diaspora vera e propria si era già avuta con i demitiani e il loro leader transitati all'Udc. L'intreccio tra i problemi con i cattolici e le regionali, agita i Democratici. Bersani tuttavia rassicura ("Emma interpreta le anime della coalizione") e a Berlusconi che del voto di marzo vuole fare un test nazionale, risponde: "Noi dove ci cerca, ci trova. Se vuole un confronto alle regionali, abbiamo programmi e candidati. Se ritiene di fare un confronto politico da noi problemi zero, se ci cerca ci troverà". Affermazioni fatte durante una manifestazione elettorale con Bonino. Beppe Fioroni, ex popolare, rincara: "Il ceppo del Ppi e dei cattolici democratici che hanno scelto il Pd continua ad essere la spina dorsale del partito. Le defezioni appartengono all'area rutelliana". Di candidature, di cattolici, di un Pd "largo" parlerà anche "Area democratica", la corrente di Franceschini e Veltroni che si riunisce martedì prossimo, dopo un rinvio per tensioni interne.
 
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Leonessa_63
view post Posted on 18/2/2010, 13:25




Premesso che non me ne frega niente di quello che pensano i vescovi sulla candidatura della Bonino, anzi credo che come sempre mettono il naso dove non è il caso che lo mettano, non riescono prorio a stare fuori dlla politica e dalle lotte di potere. Detto questo la Bonino non mi piace mi ha deluso moltissimo negli ultimi tempi specialmente le sue dichiarazioni e le sue posizioni sulla vicenda della Rai e del taglio di certi programmi in campagna elettorale, cosa non si farebbe per arraffare voti!!!
 
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27 replies since 5/1/2010, 15:45   400 views
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